ASSOCIAZIONE ARCA DELLA NUOVA ALLEANZA ONLUS

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ASSOCIAZIONE ARCA DELLA NUOVA ALLEANZA ONLUS Ho conosciuto questa associazione ad un convegno Saras, mi ha colpito il loro impegno nell’assistenza ai bambini (specialmente a quelli handicappati) in alcune zone del Sud America dove miseria è una parola che ha il suo significato più vero, significa mancanza di cibo, mancanza di energia elettrica, mancanza di riscaldamento (con temperature che raggiungono … Continue reading

NOBEL PER LA PACE 2017 AD ICAN

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NOBEL PER LA PACE 2017 AD ICAN Dichiarazione di ICAN sull’assegnazione del premio Nobel per la Pace 2017 E’ un grande onore essere stati scelti per l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2017, in riconoscimento del nostro ruolo nel raggiungere il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari. Questo storico accordo, adottato il 7 luglio con l’appoggio di 122 nazioni, … Continue reading

Salviamo La Vita Di Alì Mohammd Al-Nimr

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Salviamo La Vita Di Alì Mohammd Al-Nimr

 Al-NimrAlì Mohammd Al-Nimr sarà decapitato e poi crocifisso in pubblico. Questa è la condanna che in Arabia Saudita è stata inflitta ad un 21enne che nel 2012, quando aveva solo 17 anni, partecipò a una manifestazione contro il governo. Abbiamo poco tempo per salvargli la vita perché la sentenza è stata confermata dalla Corte Suprema saudita e dovrebbe essere eseguita in questi giorni. Chiediamo ai governi di tutto il mondo democratico di mobilitarsi affinché la pena di morte per Alì Mohammd Al-Nimr sia sospesa. Nel ringraziarvi per la cortese attenzione, vi chiedo di firmare questa petizione e di condividerla sui social network.

Stefano Molini

Questa petizione sarà consegnata a:

Sovrano dell’Arabia Saudita Re Salman Bin Abdulaziz Al Saud

Suprema corte dell’Arabia Saudita

Presidente del Consiglio dei Ministri – Governo Italiano Paolo Gentiloni

Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini

 Al-NimrFirma le petizione: Petizione · #FreeNimr Change.org

Approfondimenti: Attivista rischia di essere messo a morte – Amnesty International Italia

La storia del ragazzo condannato a morte in Arabia Saudita – Il Post

Borneo Orangutan Survival Foundation

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Borneo Orangutan Survival Foundation

Borneo Orangutan Survival Foundation 011“Ogni pezzo della foresta pluviale che viene abbattuto è meno spazio per gli oranghi. Essi sono stati portati sull’orlo dell’estinzione negli ultimi dieci anni e dobbiamo fare tutto il possibile per invertire questa devastazione.” Sir David Attenborough

Vi presento una benemerita associazione il “Borneo Orangutan Survival Foundation” link che si occupa della salvaguardia degli oranghi del Borneo. Questi sono costantemente minacciati nella loro esistenza dagli incendi, dal disboscamento e dai bracconieri che distruggono il loro habitat per far posto alle miniere illegali e sopratutto alle piantagioni di Palma da Olio.

Le piantagioni di Palma da Olio sono una vera e propria calamità per le zone del pianeta in cui vengono impiantate. L’Indonesia, l’Indocina, l’Africa Sub-sahariana e una parte del Centro e Sud America stanno, negli ultimi anni, vedendo letteralmente distrutte le proprie foreste per lasciare spazio a questa coltura, con la conseguente morte di tutta la fauna che le occupava.

IL BOSF

Fondata nel 1991, il Borneo Orangutan Survival Foundation (BOS o BOSF) è un’organizzazione indonesiana non-profit dedicata alla conservazione degli orangutan del Borneo e del loro habitat, in collaborazione con le comunità locali, il Ministero delle Foreste indonesiano e le organizzazioni partner internazionali.

Borneo Orangutan Survival Foundation 012La Fondazione BOS si sta prendendo cura di circa 750 oranghi con il supporto di 400 collaboratori, tra i quali personale altamente qualificato come esperti in primatologia, in biodiversità, in ecologia, in riforestazione, tecnici agro-forestali ed esperti nel rafforzamento della comunità, nell’istruzione, nell’assistenza sanitaria e il benessere degli oranghi.

La missione del Bosf è la conservazione della specie dell’orangutan del Borneo e del suo habitat con la partecipazione delle comunità locali.

Il Bosf si propone i seguenti obbiettivi:

Accelerare il trasferimento degli oranghi del Borneo da zone in cui l’habitat è compromesso in luoghi incontaminati.

Incoraggiare la protezione dei oranghi del Borneo e del loro habitat.

Aumentare l’empowerment delle comunità circostanti gli habitat dell’orangutan.

Sostenere le attività di ricerca e formazione per la conservazione degli oranghi del Borneo e del loro habitat.

Promuovere la partecipazione e collaborazione con tutte le parti interessate.

Rafforzare la capacità istituzionale di raggiungere questi obbiettivi.

A PROPOSITO DELL’ORANGUTAN

Borneo Orangutan Survival Foundation 005L’orangutan è l’unica grande scimmia dell’Asia, gli Oranghi oggi vivono solo sulle isole del Borneo e di Sumatra con le due specie Pongo pygmaeus e Pongo abelii. Il 90% degli oranghi vivono in Indonesia, mentre il restante 10% può essere trovato in Sabah e Sarawak, in Malesia. A Sumatra, la più grande popolazione di oranghi si trova nell’ecosistema Leuser, mentre in Indonesia gli oranghi del Borneo si concentrano nella provincia occidentale, centrale e orientale di Kalimantan.

L’orango svolge un ruolo importante nella conservazione della foresta e la sua presenza riflette quindi la salute dell’ecosistema. L’alto grado di interdipendenza tra l’orangutan e la foresta pluviale presenta una grande sfida per la conservazione della specie. Se l’orango può essere salvato la stessa foresta pluviale può essere salvata così come una miriade di altre specie che vivono in essa.

Oggi, entrambe le specie degli oranghi di Sumatra e del Borneo sono minacciate di estinzione. La World Conservation Union (IUCN Lista rossa dati 2007) classifica l’orangutan del Borneo come minacciato di estinzione, mentre la popolazione di Sumatra è stata classificata come in pericolo critico. Entrambe le specie sono state elencate nell’appendice I della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES).

In Indonesia e Malesia gli orangutan sono legalmente protetti e tutelati, tuttavia le leggi e i regolamenti da soli sono chiaramente insufficienti a garantirne la salvaguardia. La conservazione dell’Orangutan richiede un impegno ampio e integrato di tutte le parti interessate, sia in campo sociale che politico, al fine di garantire il suo successo.

SOSTENERE IL BOSF

Tra le molte associazioni che si occupano della salvaguardia dell’ambiente ho scelto il Bosf perché, aldilà delle dichiarazioni ufficiali presenti sul suo sito, è un’associazione che fa quello che può con pochi mezzi e tanta buona volontà.

Borneo Orangutan Survival Foundation 045850Guardando i video presenti sul suo canale YouTube si notano i pochi mezzi con cui opera, le ceste in plastica da biancheria utilizzate come culle per gli oranghini, le tovaglie e qualsiasi altro pezzo di stoffa usato come copertine, le strutture e i giochi degli oranghi realizzati con materiali di scarto e tavole inchiodate. Però anche con pochi mezzi il Bosf riesce a prendersi cura di più di 700 oranghi, grazie a volontari come Mia che si occupa degli oranghini orfani con amore e dedizione (We Love Orangutans | Mia Puspita – Babysitter at BOS), insieme a molti altri volontari che hanno fatto della salvaguardia degli oranghi una missione.

Se potete vi prego di fare una piccola donazione a questa associazione, se lo meritano per l’impegno con cui operano. LINK: Donation Orangutan Survival Foundation

Vi ricordo inoltre che il miglior aiuto che possiamo dare agli oranghi e alle foreste di questo pianeta sta nel boicottare i prodotti alimentari contenenti l’olio di palma e i carburanti a cui viene miscelato (il Diesel).

Avevo già scritto del lavoro del BOSF nel post: La Storia di Shelton e Kopral, che racconta la straordinaria storia del salvataggio e della successiva grande amicizia nata tra due oranghi terribilmente mutilati.

Borneo Orangutan Survival Foundation 001Video: We Love Orangutans Trailer – YouTube

Video: Meryl the Orangutan – YouTube

Video: BOS Foundation (BOSF) Highlight 2015 – YouTube

AUROVILLE LA CITTÀ SENZA STATO

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Auroville

AUROVILLE LA CITTÀ SENZA STATO 1AUROVILLE LA CITTÀ SENZA STATO

Creare Un Mondo In Base A Quello Che Sentiamo Dentro. Non Il Contrario

Lungi dall’essere la città perfetta, Auroville è il tentativo visionario di creare un luogo dove quello che la maggior parte delle persone rifiuta di perseguire perché considerata utopia, diventi realtà. E’ il concretizzarsi di una vera unione tra esseri umani che tutte le divisioni, create artificiosamente nella storia, hanno reso impossibile conducendoci su una strada fatta di competizione e attriti ingiustificabili se non nella visione dei vari poteri che da queste traggono beneficio

Questa città non solo ripristina la condivisione e il mutuo accordo tra gli esseri umani, ma anche tecnicamente ed economicamente parlando è un modello efficiente e sostenibile, in armonia con il naturale vivere, al contrario delle città che consideriamo “normali” che sono alveari di cemento che consumano vite e risorse in una corsa insensata verso felicità effimere e artificiali.

Il resto di questo articolo è tratto da: fonte

Auroville fu fondata nel 1968 da un gruppo di giovani hippie che si misero letteralmente a scavare le fondamenta della cittadina nel bel mezzo di un’appezzamento di terra di 25 kmq, arido e semi-desertico.

Auroville vuole essere una cittadina universale dove uomini e donne di ogni Paese possano vivere in pace ed armonia, al di sopra di ogni credo, della politica e di ogni nazionalità. L’obiettivo di Auroville è la realizzazione dell’unità umana.”

AUROVILLE LA CITTÀ SENZA STATO 2L’esperimento di Auroville, “una città in divenire”, dopo quasi 50 anni è ancora vivo più che mai. Il deserto ha lasciato il posto a una vegetazione rigogliosa piantata dagli stessi aurovilliani, e oggi questa apparentemente assurda comunità alternativa conta quasi 2500 abitanti da oltre 50 nazionalità diverse !

Ad Auroville l’ARTE non è stata dimenticata, troviamo infatti laboratori di artigianato, campi per coltivazioni biologiche, scuole, campi sportivi, atelier di artisti… Le boutique del Visitor Center espongono il frutto delle attività produttive di Auroville, uno dei mezzi di sostentamento dell’intera comunità che, coi proventi della vendita, rimpingua l’enorme “cassa comune” aurovilliana, dalla quale l’amministrazione attinge per pagare i servizi offerti dalla cittadina.

Un altro luogo imperdibile è il supermercato Pour Tous che purtroppo, nonostante il nome, è riservato agli aurovilliani, un supermercato ad abbonamento fisso dove la merce in vendita è esposta senza prezzo, educando il consumatore a una spesa responsabile.

VIVERE SENZA STATO, LEGGI E POLIZIA

AUROVILLE LA CITTÀ SENZA STATO 3Ad Auroville non ci sono leggi, non ci sono regole scritte, non c’è polizia e, sostanzialmente, non ci sono doveri se non quelli di contribuire al sostentamento della comunità.

Nel 1964, la Madre fondatrice di Auroville, aveva formulato così la sua idea di un centro internazionale, intitolandola “Un sogno”:

Ci dovrebbe essere da qualche parte sulla Terra un luogo che nessuna nazione abbia il diritto di dire “è mio”, in cui ogni uomo di buona volontà che abbia un’aspirazione sincera possa vivere libero, da cittadino del mondo, obbedendo a una sola autorità, quella della verità suprema; un luogo di pace, di concordia, di armonia.”

Nonostante le difficoltà del cammino, Auroville è ancora viva e vegeta dopo quarant’anni, un traguardo che difficilmente è stato raggiunto da altre Comunità utopistiche, come Auroville può essere definita.

Ora non resta che perfezionarla sempre di più.

Un italiano che vive li (India) – Voglio Vivere Così

http://www.masonmassyjames.it/blog/la-citta-senza-stato/

Correlato: http://www.aurovile.org/ 

Fonte: COMPRESSA-MENTE

EUREKA

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EUREKA Durante il corso di Geobiologia tenuto Domenica 07/12 dall’associazione Waiar-aiar di Udine ho potuto conoscere Ferruccio un simpatico agricoltore di 70 anni che si autodefinisce Biodinamico e Steineriano, nei campi della sua azienda agricola produce Frumento a 10000 bovis e Orzo a 12000 bovis, ciò mediante l’uso di prodotti biodinamici e di particolari spirali poste sui tubi di irrigazione … Continue reading

RICICLAGGIO

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RICICLAGGIO

RICICLAGGIOIl riciclaggio dovrebbe essere una pratica indispensabile in una società consumistica come la nostra e invece non viene in alcun modo vallorizzata e promossa.

Ecco  un sito che si occupa di promuovere questa indispensabile attività con il link ad una petizione online da sottoscrivere.

Link:::PORTA LA SPORTA – HOME PAGE

Perché usare per pochi minuti un oggetto che può durare anche cento anni ? Stiamo parlando del sacchetto di plastica che spesso ci viene dato “gratuitamente“ ma per cui tutti paghiamo un caro prezzo in termini di consumo di risorse, energia e di costi economici ed ambientali dovuti alla sua dispersione nell’ambiente, ad oggi incontrollabile. Ma non si tratta solamente di sacchetti, ci sono tanti altri imballaggi e articoli monouso che è possibile eliminare o ridurre drasticamente. Parti da piccoli gesti quotidiani per modificare stili di vita insostenibili, FAI UN USO INTELLIGENTE DELLE RISORSE DEL PIANETA E RIFIUTA “L’USA E GETTA”!

MENO RIFIUTI – PIU’ BENESSERE in 10 mosse

ADERISCI come AZIENDA, INSEGNA GDO, ENTE LOCALE E CITTADINO!

MENO RIFIUTI PIU'BENESSERE - FIRMA LA PETIZIONEMeno Rifiuti Piu’ Benessere in 10 mosse questo è lo slogan di un’azione lanciata nel 2012 in collaborazione con Italia Nostra e Adiconsum per sollecitare il mondo della produzione e della distribuzione a compiere 10 azioni nel breve e medio termine per alleggerire l’impatto ambientale di imballaggi e la promozione di soluzioni e prodotti riutilizzabili invece che usa e getta.
Alla prima edizione 2012 lanciata in occasione della SERR-Settimana Europea per la riduzione dei Rifiuti 2012, è seguito un rilancio durante l’edizione 2013 della SERR e la partenza di inviti personalizzati alle aziende ad aderire all’appello che continuerà anche per tutto il 2014. Le azioni che sollecitiamo sono motivate e supportate dagli argomenti e dati di fatto internazionali e nazionali contenuti anche all’interno di un documento condiviso di approfondimento. La comunicazione avverrà a partire dal mese di ottobre 2013 verso enti locali, associazioni e singoli individui per richiederne la sottoscrizione.