SIMBOLISMO NELLA TRADIZIONE MASSONICA

SIMBOLISMO NELLA TRADIZIONE MASSONICA

L’INTERNO DELLA LOGGIA

L’interno della loggia è il simbolico cuore della massoneria speculativa.

Caratteristiche

Nella maggior parte delle giurisdizioni, il lavoro delle logge speculative comprende Letture sulle Tavole di Tracciamento (tracing boards), che sono gli equivalenti moderni delle Tavole su cavalletto (trestle boards) usate nelle logge operative e dei Disegni sui pavimenti (floor drawings) e più tardi, dei Panni per pavimenti (floor cloths) usati nelle prime logge speculative. Nella consueta Lettura sulla Prima Tavola di Tracciamento, l’interno della loggia viene descritto come composto da ornamenti, arredi e gioielli. Gli ornamenti della loggia sono il pavimento a mosaico, la stella fiammeggiante (blazing star) e il bordo dentellato o tassellato (the indented or tessellated border). L’arredo della loggia comprende le sacre scritture, il compasso e la squadra. I gioielli della loggia sono divisi in due gruppi, un gruppo di tre che è detto siano mobili e un altro gruppo di tre che è detto siano immobili. Nei rituali utilizzati nella maggior parte delle logge inglesi e scozzesi i tre gioielli mobili solitamente sono la squadra, la livella e il “plumb rule“. Sono chiamati gioielli mobili perché sono le insegne dell’ufficio del maestro e dei suoi sorveglianti, che vengono trasferite ai loro successori quando insediati in loro vece. D’altra parte, nelle logge americane è detto che questi tre gioielli siano inamovibili, perché sono invariabilmente le insegne dell’ufficio del maestro e dei suoi sorveglianti. Nelle logge inglesi e scozzesi la tavola di tracciamento, il concio grezzo (rough ashlar) e il concio perfetto (perfect ashlar) sono chiamati gioielli immobili, perché si trovano sempre aperti nella loggia affinché i fratelli possano trarne delle lezioni morali. All’opposto, nelle logge americane, questi tre gioielli sono chiamati mobili perché possono essere posizionati in qualsiasi punto che sia conveniente nella “Lodge Room“.

A prima vista la descrizione dei vari oggetti come ornamenti, arredi e gioielli potrebbe sembrare un po’ strana, soprattutto perché alcuni oggetti sono compresi in due diverse categorie e alcuni di essi sono chiamati anche Strumenti del Lavoro. Inoltre, i motivi per cui un oggetto è stato assegnato ad una particolare categoria potrebbero non essere immediatamente evidenti. In questo contesto non bisogna trascurare come si è evoluta la lingua inglese da quando i rituali furono scritti. Alcuni massoni potrebbero essere propensi a dire che i rituali dovrebbero essere riscritti in inglese moderno, ma sarebbe un esercizio controproducente perché gran parte del ricco simbolismo andrebbe perso. Il linguaggio utilizzato nei rituali fornisce una via di pensiero costruttivo, che se seguita fino alla sua logica conclusione non può che migliorare la conoscenza dei principi esposti. Un’altra via di confusione nasce dal fatto che in ogni lodge room ci sono molti altri oggetti che potrebbero essere chiamati ornamenti, arredi o gioielli nel linguaggio attuale, ma che non sono stati inclusi nei rituali sotto quelle descrizioni. La maggior parte di questi oggetti aggiuntivi e i loro rispettivi simbolismi sono descritti in altre sezioni della lettura sulla Prima Tavola di Tracciamento. Degli oggetti discussi in relazione all’interno della loggia, i gioielli della loggia e le tavole di tracciamento sono di tale importanza che le spiegazioni dei loro simbolismi sono fornite sotto le loro voci in altri capitoli di questo libro, quindi saranno esaminati solo brevemente in questo capitolo. Quegli attrezzi che i massoni operativi usavano come strumenti di lavoro, che sono compresi anche negli oggetti degli arredi o come gioielli, sono anch’essi trattati nella loro veste primaria nel capitolo sugli Strumenti di Lavoro del Mestiere.

Il pavimento a mosaico, la stella fiammeggiante raffigurata al centro del pavimento e il bordo dentellato o tassellato che circonda il pavimento oggigiorno non verrebbero chiamati ornamenti, sebbene siano ornamentali e potrebbero essere considerati come arredi. Al latino “ordinare”, che significa “mettere in ordine”, è strettamente affine la parola “ornare” che significa “dotare” o “sistemare”, donde il suo senso predominante era quello di “abbellire”. “Ornare” aveva un derivato “ornamentum”, che divenne “ornement” nel francese antico e fu adottato nell’inglese medio come “ornament”. Tutti e tre i derivati di “ornare” significano “abbellire”, in questo senso “ornament” viene utilizzato nelle Letture. Il verbo inglese “to furnish” deriva attraverso il francese medio dal francese antico “fornir” che significa “to furnish“, soprattutto nel senso di “fare completamente”. Uno dei derivati in francese medio di “fornir” fu “forneture”, che in seguito divenne “forniture” e fu adottato come “furniture” in inglese. Nella “Lettura” “furniture” è usato nel senso di “fare qualcosa completamente”, poiché una loggia non è completa e non può essere aperta se le scritture sacre, la squadra e il compasso non sono aperti sul piedistallo. La derivazione ultima del termine gioiello è dal latino “iocus”, che divenne “jocus” in latino medievale, entrambe le parole significano uno “scherzo” o una “celia”. Una derivazione in latino medievale fu “jocalis”, che in francese antico divenne “joel”, la sua variante “jeul” fu adottata nell’inglese medio e diventò “jewel” in inglese, questi termini significavano un “giocattolo”, quindi un “gingillo” o un “piccolo ornamento” e infine un “gioiello”. Nel contesto della Lettura i gioielli sono piccoli ornamenti.

Gli Ornamenti

Il pavimento a mosaico al centro del pavimento della lodge room attira invariabilmente l’attenzione, riunendo insieme gli elementi fisici descritti come ornamenti della loggia. L’interconnessione fisica di questi tre elementi è evidenziata dal fatto che, nella maggior parte delle lodge rooms, la Stella Fiammeggiante si trova al centro del pavimento a mosaico, che a sua volta è completamente circondato dal bordo dentellato o tassellato. Questa stretta relazione fisica riflette il modo in cui i simbolismi dei tre ornamenti sono integrati. Prendendoli nella loro sequenza logica, il pavimento a mosaico è chiamato “the beautiful floor of the lodge” (il bel pavimento della loggia); il bordo dentellato o tassellato è chiamato “skirt-work” (lavoro di bordatura) attorno al pavimento; e la stella fiammeggiante è chiamata “the glory in the centre” (la gloria al centro). Il pavimento a mosaico è un elemento fondamentale della composizione, rappresentando in particolare gli aspetti terreni dell’esistenza del genere umano e le vicissitudini della vita quotidiana. Il pavimento a mosaico è detto “bello” perché è variegato nel colore e nel disegno a scacchi, ricordandoci l’eterno susseguirsi del giorno e della notte, nonché la diversità degli oggetti che decorano e ornano l’insieme della creazione, sia la sua parte animata che quella inanimata.

Il bordo dentellato o tassellato allude alla sfera celeste della nostra esistenza. Nel suo aspetto minore, il bordo dentellato o tassellato si riferisce ai pianeti nelle loro diverse orbite attorno al sole, formando così una bella corona o bordo attorno a quel grande luminare, come il bordo dentellato o tassellato fa attorno al pavimento a mosaico della loggia massonica. Nel suo aspetto più importante, il bordo dentellato o tassellato si riferisce al radioso baldacchino di stelle che circonda il nostro universo, indicandoci l’intrinseca insignificanza dell’Umanità se non con la guida, l’assistenza e la forza di Dio Onnipotente. La stella fiammeggiante o gloria al centro ha un duplice simbolismo, sebbene il più importante di questi sia spesso trascurato. Le Letture del sistema inglese o derivanti dal sistema inglese solitamente dicono che la stella fiammeggiante si riferisca a quel grande luminare, il sole, che illumina la terra e con la sua benigna influenza dispensa le sue benedizioni all’Umanità in generale. Tuttavia, questo è solo un simbolismo secondario strettamente correlato al simbolismo del bordo dentellato o tassellato. La vecchia Lettura Prestoniana definisce il simbolismo primario della stella fiammeggiante con le seguenti parole: “La Stella Fiammeggiante, o gloria al centro, ci ricorda quel periodo terribile in cui l’Onnipotente consegnò le due tavole di pietra, contenenti i dieci comandamenti, al suo fedele servitore Mosè sul Monte Sinai, quando i raggi della Sua divina gloria brillavano così luminosi che nessuno poteva guardarlo senza paura e tremore. Ci ricorda anche l’onnipresenza dell’Onnipotente, che ci adombra con il Suo amore divino e dispensa le Sue benedizioni in mezzo a noi; e, dal suo essere posta al centro, ci ricorda ulteriormente che ovunque possiamo essere riuniti insieme, Dio è in mezzo a noi, vedendo le nostre azioni e osservando i segreti intenti e movimenti dei nostri cuori“.

Nella maggior parte delle Letture utilizzate nel sistema scozzese, la Stella Fiammeggiante è semplicemente definita come la Gloria al Centro. È un antico simbolo dell’Essere Supremo come “l’Occhio che tutto vede”, che è ampiamente utilizzato nella massoneria scozzese e americana. Il “Revised Ritual of Craft Freemasonry” che viene utilizzato in alcune logge inglesi, adotta un approccio simile e mette anche i tre ornamenti nella loro logica sequenza simbolica, dicendo: “Gli Ornamenti sono il Pavimento a Mosaico, il Bordo Dentellato o Tassellato e la Stella Fiammeggiante o Gloria al Centro”. Alcune Letture scozzesi non includono la Stella Fiammeggiante come un ornamento, come ad esempio nel “A.S.MacBride Ritual”, che dice: “I suoi ornamenti sono il pavimento a mosaico dell’alterna esistenza umana e le quattro nappe d’oro di Prudenza, Fortezza, Temperanza e Giustizia”.(Its Ornaments are the Mosaic Pavement of chequered human existence and the four Golden Tassels of Prudence, Fortitude, Temperance and Justice)

Queste quattro nappe (four tassels) sono quelle descritte come pendenti agli angoli della loggia nel paragrafo conclusivo dell’Emulazione e nella maggior parte delle altre Letture inglesi sulla Prima Tavola di Tracciamento. Nella massoneria americana viene detto solitamente che la Stella Fiammeggiante sia commemorativa della stella che guidò i saggi dell’est a Betlemme, da ciò è detto che rappresenti la Divina Provvidenza. La Stella Fiammeggiante è un simbolo di grandissima antichità ed è utilizzata in un gran numero di sistemi religiosi per rappresentare l’Essere Supremo, questo è sempre stato il suo simbolismo primario nella massoneria.

Gli Arredi

Nessuna loggia è completa, né si può aprire una loggia per eseguire lavori, senza che i tre elementi che compongono l’arredo della loggia siano aperti sul piedistallo, ovvero, le sacre scritture, la squadra e il compasso. Le sacre scritture derivano da Dio all’umanità in generale, perché in esse sono fissate le leggi divine che Dio ha rivelato all’umanità per regolare la vita e le azioni di ogni persona. Viviamo nella certezza che ogni persona sarà ricompensata o punita, in accordo a come quelle leggi saranno state rispettate o disobbedite. Come le sacre scritture hanno lo scopo di regolare le nostre azioni e governare la nostra fede, così ogni candidato alla massoneria deve essere vincolato (be obligated) al libro sacro della sua fede. Un corollario a questo requisito è la clausola secondo cui nessun uomo può essere ammesso nella Massoneria a meno che non creda in Dio.

La squadra e il compasso sono posti sulle sacre scritture aperte ad un passaggio adatto all’occasione, il che significa che le leggi divine in esse contenute devono essere il fondamento spirituale e la base morale su cui ogni azione è intrapresa. In questo contesto si dice che la squadra appartiene all’intero Mestiere della massoneria, perché ogni massone è “obligated within the square“, quando gli viene detto che deve “quadrare” la sua vita e le sue azioni secondo le leggi divine di Dio. Allo stesso modo il compasso, che è uno strumento importante nella preparazione di tutti i progetti e disegni architettonici, è detto appartenga al Gran Maestro in particolare come emblema della sua dignità. Poiché è il capo e il governatore del Mestiere, il Gran Maestro deve essere cauto nelle sue azioni, deve diligentemente sostenere le leggi divine e deve abilmente delineare come i membri del Mestiere dovrebbero applicare tali leggi.

Le sacre scritture, la squadra e il compasso che compongono l’arredo della loggia, nella massoneria vengono designate anche come le “Tre Grandi Luci” o “Luci della Rivelazione”, sulle quali viene richiamata l’attenzione dell’apprendista subito dopo aver assunto l’obbligo (obligation). Lo scozzese “A.S.MacBride Ritual” fornisce la seguente spiegazione, concisa ma bella, delle Tre Grandi Luci: “Nel Compasso abbiamo un emblema della Volontà Suprema, che circonda e governa l’Universo. Nella Squadra abbiamo l’emblema della Giustizia perfetta che governa tutte le cose. Nel Libro Sacro abbiamo quella Volontà e Giustizia rivelate nel carattere del Grande Creatore di tutto; e da esso ci viene insegnato come circoscrivere i nostri desideri alla Sua Suprema Volontà e come accordare le nostre azioni alla Sua Perfetta Giustizia”.

Nella maggior parte delle logge irlandesi le Tre Grandi Luci vengono spiegate al nuovo apprendista obbligato con le seguenti parole: “Il Volume della Legge Sacra è raccomandato alla vostra considerazione e studio senza commenti, credendo che se seguite i suoi insegnamenti e i suoi precetti, troverete in essi una “Luce sul vostro Cammino” e una “Lampada per i vostri Passi”. La Squadra è un emblema della Moralità e ci insegna che tutte le nostre azioni verso i nostri simili dovrebbero superare la prova dellaSquadra Morale”. Il compasso, che forma quella perfetta figura che è il cerchio, ci ricorda che dovremmo sforzarci di circondare la nostra condotta con una linea, per tenere sotto controllo passioni turbolente e desideri illeciti. Così le Tre Grandi Luci insegnano al Massone il suo dovere verso Dio, verso il suo prossimo e verso se stesso“.

La spiegazione delle Tre Grandi Luci che è ampiamente utilizzata nelle logge inglesi e scozzesi e nella loro discendenza in tutto il mondo, che quindi probabilmente è la definizione più conosciuta, è data con le seguenti parole o con parole simili: “Permettetemi di rivolgere la vostra attenzione alle tre grandi ma emblematiche Luci della Massoneria, ovvero il Volume della Legge Sacra, la Squadra e il Compasso. Le Sacre Scritture sono per governare la nostra fede, la Squadra per regolare le nostre azioni e il Compasso per mantenerci nei dovuti limiti con tutta l’umanità, più in particolare con i nostri fratelli massoni“.

Nelle discussioni precedenti le Sacre Scritture, la Squadra e il Compasso sono stati esaminati come i tre elementi dell’Arredo della loggia ed anche come le Tre Grandi Luci nella massoneria. L’inclusione di questi tre elementi in quella che senza dubbio deve essere la loro funzione più importante nella massoneria speculativa, che è come le “Tre Grandi Luci”, sembrerebbe essere sufficiente. A prima vista il loro ulteriore inserimento tra gli Arredi della loggia potrebbe apparire ridondante, se non fosse che in epoca medievale e almeno fino alla fine del XVII secolo, gli arredi avevano una connotazione importante, forse addirittura un significato primario, di fare qualcosa fino in fondo. Sembra molto probabile che i primi compilatori dei nostri rituali speculativi avessero questo senso al primo posto nelle loro menti. In ogni caso, le spiegazioni che sono fornite per i simbolismi di questi tre elementi, come Tre Grandi Luci nella massoneria ed anche come elementi dell’Arredo della loggia, sono sufficientemente diverse da compensare qualsiasi suggerimento di ridondanza.

I Gioielli Mobili

La Squadra, la Livella e il “Plumb Rule” sono chiamati gioielli mobili nelle logge inglesi, irlandesi e scozzesi, ma gioielli immobili nelle logge americane. Per quanto riguarda i gioielli, i primi ritualisti sembrano aver dovuto affrontare una dicotomia simile a quella relativa agli Arredi e alle Tre Grandi Luci discussa sopra, perché i ruoli primari della Squadra, della Livella e del Plumb Rule stanno nella loro funzione come importanti Strumenti di Lavoro del Mestiere. Tuttavia sono stati anche adottati in modo del tutto logico, come insegne dell’ufficio, in tale veste sono considerati Gioielli della Loggia . L’uso di repliche di questi tre strumenti come gioielli dell’ufficio deriva direttamente dalle pratiche dei massoni operativi. Nel contesto della presente discussione, sarà sufficiente delineare solo il loro simbolismo. La Squadra è uno strumento che consente ad un massone operativo di determinare con precisione gli angoli delle facce esterne di una pietra, consentendogli così di portare la materia grezza nella debita forma. La Squadra è un emblema di Moralità e Giustizia. È quindi appropriato come Gioiello di un Maestro, il cui dovere è garantire che i membri della sua loggia si comportino moralmente e giustamente. La Livella è uno strumento che consente a un massone operativo di impostare il lavoro ad un livello corretto su di un determinato piano. La Livella è un emblema di Uguaglianza e pertanto è appropriato come Gioiello del Sorvegliante Anziano (Senior Warden), che è responsabile del lavoro e deve vigilare che tutti gli uomini siano trattati equamente. Il Plumb Rule è uno strumento che consente ad un massone operativo di erigere muri e colonne veramente perpendicolari. Il Plumb Rule è un emblema di rettitudine e integrità e quindi è appropriato come gioiello del “Junior Warden”, il cui dovere è quello di sorvegliare che tutti gli uomini si comportino con rettitudine e integrità.

I Gioielli Inamovibili

Nelle logge inglesi e scozzesi, la Tracing Board, il Rough Ashlar e il Perfect Ashlar sono chiamati i Gioielli Inamovibili, perché giacciono aperti nella loggia affinché i fratelli possano trarne delle lezioni morali. La Lettura sulla Prima Tavola di Tracciamento afferma che la Tavola di Tracciamento (Tracing Board) serve al Maestro per tracciare linee e su cui disegnare disegni, in modo che il massone operativo possa erigere la struttura prevista con ordine, regolarità e precisione. Un parallelo viene tracciato con le Sacre Scritture, che sono designate come la “Tavola di Tracciamento spirituale” in cui sono fissate le linee divine e i disegni morali che dovrebbero governare la nostra vita e le nostre azioni. Il Concio Grezzo (Rough Ashlar) serve all’apprendista per lavorarlo, marcarlo e incavarlo. Simbolicamente rappresenta la mente dell’uomo nel suo stato “ineducato”, grezza e non levigata come quella pietra, ma che un’educazione liberale e illuminata può trasformare in un Concio Perfetto (Perfect Ashlar), liscio, squadrato e levigato. Simbolicamente il Concio Perfetto rappresenta la mente di un uomo che si è reso idoneo a far parte di una società adeguatamente organizzata e civilizzata. Nella maggior parte delle logge è presente un Perfect Ashlar dotato di un Lewis e sospeso ad un treppiede, posizionato in un punto di osservazione visibile a tutti i presenti nella loggia. Una volta aperta la loggia, il Concio Perfetto viene sollevato per mezzo di un argano che simboleggia il lavoro. Questo ha lo scopo di ricordare a tutti i presenti che sono impegnati nel lavoro e che, come massoni, dovrebbero sempre lavorare diligentemente per migliorare le loro menti e regolare le proprie azioni secondo gli editti divini stabiliti nella “Tavola di Tracciamento spirituale”.

Osservazioni Conclusive

Le spiegazioni fornite nella discussione non sono affatto complete, perché la preoccupazione principale di questo capitolo è riunire tutte le peculiarità rilevanti insieme in una disposizione coerente. La maggior parte delle peculiarità più importanti vengono esaminate più dettagliatamente in altri capitoli sotto i titoli appropriati.

Capitolo XIX del libro “The Square and Compasses” Autore WM Don Falconer PM, PDGDC.

Osservazioni Personali

Aggiungo un commento a questo scritto che introduce una serie di testi che hanno come oggetto il simbolismo presente nella tradizione massonica, presentati nella sezione “Simbolidel Blog. In tali testi è preponderante il contributo fornito dalla traduzione di alcuni capitoli del libro “The Square and Compasses” scritto dal WM Don Falconer, altri contributi provengono da diversi autori massonici, il tutto è integrato da citazioni provenienti dai Ra Materials e da personali considerazioni sull’argomento trattato. La mia intenzione nell’utilizzare queste specifiche fonti era quella di approfondire lo studio di alcuni simboli utilizzati dalla tradizione massonica ma che hanno un’origine ben più antica, che appartiene a quella Tradizione Originale alla base di tutti gli insegnamenti spirituali divulgati su questo pianeta. Al contrario non è mia intenzione né approfondire gli usi e costumi della massoneria, né fornire indicazioni di carattere morale su quale condotta di vita sia lecita o opportuna e quale lo sia di meno. Fare questo sarebbe un violazione della Legge capitale del Libero Arbitrio. Allo stesso modo non posso essere d’accordo con alcune affermazioni contenute anche in questo testo che indicano le “Sacre Scritture” delle varie religioni quali modelli di condotta morale. Nessuna entità ne alcun testo può indicare ad un altra entità cosa sia lecito o illecito fare, lo ripeto, fare questo è una violazione del libero arbitrio di quella entità. Inoltre come avevo già affermato nei testi “Tradizione Originale ” e “Simbolismo Gnostico e Religiosità Sincretica” queste “sacre scritture” contengono una notevole quantità di distorsione a causa delle innumerevoli traduzioni e degli adattamenti compiuti nel corso del tempo, senza contare la distorsione inizialmente prodotta da coloro che avevano per primi ricevuto l’insegnamento, tutto ciò rende difficile una corretta assimilazione del messaggio originale in loro contenuto. Cito alcuni passaggi del Ra Materials che possono forse illustrare meglio il mio pensiero. Ra:

«3.14 Interrogante: Questo è abbastanza privo di importanza, ma mi chiedevo perché la piramide, se le cose stanno così, è stata costruita con diversi blocchi anziché essere creata in una volta sola.

RA: Io sono Ra. Esiste una legge che noi crediamo essere una delle più significative distorsioni primarie della Legge dell’Uno. Si tratta della Legge della Confusione. Voi l’avete chiamata la Legge del Libero Arbitrio. Desideravamo costruire una struttura per la guarigione, o un complesso di rapporti di tempo/spazio (time/space ratio complex) che fosse il più efficace possibile. Tuttavia, non volevamo far sì che il mistero venisse penetrato dalle persone, per evitare di essere adorati come costruttori di una piramide miracolosa. Perciò, essa appare essere stata costruita, non pensata.»

«4.20 Interrogante: Il mio obiettivo è, in primo luogo, quello di scoprire di più riguardo alla Legge dell’Uno, e [sarebbe] molto utile apprendere delle tecniche di guarigione. Sono consapevole del vostro problema riguardo al libero arbitrio. Potete darmi… non potete darmi suggerimenti, quindi vi chiederò se potete enunciare la Legge dell’Uno e le leggi della guarigione.

RA: Io sono Ra. La Legge dell’Uno, sebbene vada al di là della limitatezza delle parole, come voi chiamate i complessi sonori vibratori, può essere approssimata affermando che tutte le cose sono Uno, che non c’è polarità, non c’è giusto o sbagliato, non c’è disarmonia, ma solo identità. Tutto è Uno, e quell’Uno è amore/luce, luce/amore, l’Infinito Creatore…»

«16.15 Interrogante: Potete dirmi qual è l’origine dei Dieci Comandamenti?

RA: Io sono Ra. L’origine di questi comandamenti ha a che vedere con la legge secondo la quale le entità negative trasmettono informazioni a complessi mente/corpo/spirito orientati positivamente. Le informazioni hanno cercato di copiare o di imitare la positività, mantenendo al contempo caratteristiche negative.

16.16 Interrogante: Questo è stato fatto dal gruppo di Orione?

RA: Io sono Ra. È esatto.

16.17 Interrogante: Qual era il loro scopo nel far questo?

RA: Io sono Ra. Lo scopo del gruppo di Orione, come detto in precedenza, è la conquista e la schiavitù. Ciò viene compiuto trovando e stabilendo una élite e facendo sì che gli altri servano l’élite attraverso diversi mezzi, come ad esempio le leggi che hai menzionato ed altre che sono state date da questa entità.

16.18 Interrogante: Il destinatario delle leggi… dei Dieci Comandamenti era orientato positivamente o negativamente?

RA: Il destinatario era un’entità estremamente positiva, e questo spiega alcune delle caratteristiche pseudo-positive delle informazioni ricevute. Così come avviene per i contatti che non hanno successo, questa entità, complesso vibratorio, Moishe, non ha mantenuto un’influenza credibile fra quelli che avevano dapprima udito la filosofia dell’Uno; questa entità è stata rimossa dal livello vibratorio di terza densità in una condizione di sminuimento o di tristezza, avendo perduto quelli che voi potreste chiamare l’onore e la fede con cui aveva dato inizio alla concettualizzazione della Legge dell’Uno e alla liberazione delle entità che appartenevano alle sue tribù, come erano chiamate in quel tempo/spazio.

16.19 Interrogante: Se questa entità era orientata positivamente, come ha fatto il gruppo di Orione a contattarla?

RA: Io sono Ra. Questo è stato, per così dire, un intenso campo di battaglia fra forze della Confederazione orientate positivamente e fonti orientate negativamente. L’entità chiamata Moishe era aperta alla trasmissione e ha ricevuto la Legge dell’Uno nella sua forma più semplice. Tuttavia, le informazioni sono divenute orientate negativamente a causa delle pressioni da parte del suo popolo a compiere delle specifiche azioni fisiche nei piani di terza densità. Ciò ha fatto sì che questa entità rimanesse aperta al tipo di informazioni e di filosofia aventi la natura del servizio a sé.

16.20 Interrogante: È difficile che un’entità pienamente consapevole della conoscenza della Legge dell’Uno dica “Tu non devi”. È corretto?

RA: Io sono Ra. È corretto.»

«60.17 Interrogante: Grazie. Non so se questa domanda risulterà in una direzione utilizzabile, ma penso di doverlo chiedere. Cos’era l’Arca dell’Alleanza e qual era il suo uso?

Ra: Io sono Ra. L’Arca dell’Alleanza era quel posto in cui quelle cose più sante, secondo la comprensione di colui chiamato Moishe, [erano] poste. L’articolo posto colà è stato chiamato dai vostri popoli: due tavolette chiamate i “Dieci Comandamenti”. Non c’erano due tavolette. C’era uno scritto in rotolo. Questo è stato collocato insieme ai racconti più accuratamente scritti da varie entità, delle loro credenze riguardo alla creazione da parte dell’Uno Creatore.

Quest’Arca è stata progettata per costituire il posto dal quale i sacerdoti, come chiamate coloro che sono distorti dal desiderio di servire i loro fratelli, possono attingere il loro potere e sentire la presenza dell’Uno Creatore. Tuttavia, va notato che l’intero allestimento è stato progettato, non da colui noto alla Confederazione come Yahweh, ma piuttosto fu progettato da entità negative che preferirono questo metodo per creare un’élite chiamata i “Figli di Levi”.

60.18 Interrogante: Allora era un dispositivo per la comunicazione? Hai detto che anche ne traevano potere. Che tipo di potere? Come funzionava questo?

Ra: Io sono Ra. Questo era caricato per mezzo dei materiali con cui è stato costruito che forniscono un campo elettromagnetico. In questo modo è diventato un oggetto di potere e, per coloro la cui fede divenne non macchiata dall’ingiustizia o dalla separazione, questo potere progettato per la negatività diventò positivo ed è così, per coloro che sono veramente in armonia con l’esperienza del servizio, sino ad oggi. Quindi le forze negative ebbero un parziale successo, ma l’orientato positivamente Moishe, come veniva chiamata questa entità, diede ai vostri popoli planetari la possibilità di un percorso verso l’Uno Infinito Creatore che è completamente positivo.

Ciò è in comune con ognuno dei vostri sistemi religiosi ortodossi, che sono tutti diventati in parte misti nell’orientamento, ma offrono un sentiero puro per l’Uno Creatore che è visibile dal puro ricercatore.»

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