LA REALTÀ POLIGONALE

LA REALTÀ POLIGONALE

LA REALTÀ POLIGONALE foto intro solidiChi mi segue da tempo o comunque ha letto gli articoli della categoria “Geometria Sacra” si è reso sicuramente conto di quanto mi sia spinto in là in questa materia, certamente non facile da comprendere. Quello che vi descriverò in questo articolo va molto oltre l’ortodossia scientifica imperante, potrei dire che si tratta di mie teorie ma non sarebbe la verità, queste non sono teorie ma la rivelazione di ciò che è la nostra Realtà. Spero che questo Testo sia fonte di ispirazione per qualcuno che avendo basi scientifiche più valide delle mie possa comprenderlo e riproporlo in una forma più facilmente accettabile in ambito scientifico.

LA REALTÀ POLIGONALE

Chi segue ha letto i miei scritti fino adesso ed ha visto i video di Nassim Haramein e THRIVE ha compreso che questa è una Realtà olografica creata dalla Luce aggregata da Singolarità Quantiche simili a Buchi Neri in scale di grandezza variabile. Ma come prende una forma geometrica questa realtà? Come fanno le particelle luminose ad aggregarsi nelle forme che percepiamo con il senso della vista? La Vita si sviluppa in modo casuale e caotico o dietro a tutto c’è un Ordine, un grande progetto basato su matematica e geometria?

Per dare una risposta a queste domande partiamo dalla Tradizione classica ovvero dai “Solidi Platonici”.

SOLIDI PLATONICI

LA REALTÀ POLIGONALE solidi platonici 1Il mondo è pieno di corpi dalle forme più varie ma che ognuno di essi può essere ricondotto ai cinque poliedri regolari che rappresentano l’eterna perfezione”

Piero della Francesca (1444-1464)

Le forme geometriche perfette fanno parte del Mondo delle Idee di cui parlava Platone, questo è contrapposto al Mondo dei Fenomeni ove qualunque manifestazione è, per sua natura, imperfetta e impermanente.

I Poliedri (dal greco polys = molti | edron = faccia) sono solidi delimitati da facce poligonali; un poliedro si dice regolare se tutte le sue facce sono poligoni regolari uguali fra loro e tutti i diedri (lo spazio delimitato tra due facce) e gli angoloidi (lo spazio delimitato da tre o più facce confluenti in un unico vertice) sono uguali (congruenti) fra loro. I poliedri regolari sono solo cinque e sono stati scoperti dagli antichi greci all’interno della Scuola Pitagorica. Questi solidi sono detti “platonici” in quanto Platone (427-348 a.C.) nel suo dialogo “Timeo” sviluppa una dottrina cosmologica secondo la quale questi cinque solidi formano i costituenti fondamentali dell’Universo:

il Tetraedro corrisponde all’elemento Fuoco;

il Cubo (Esaedro) all’elemento Terra;

l’Ottaedro all’elemento Aria;

l’Icosaedro all’elemento Acqua;

il Dodecaedro corrisponde all’intero Universo (in effetti è l’unico che può contenere tutti gli altri).

LA REALTÀ POLIGONALE solidi platonici 013I Solidi Platonici costituiscono i Principi Primi (gli Archetipi) presenti nel Mondo delle Idee su cui si basano le forme effimere (Mondo dei Fenomeni), tra le caratteristiche più interessanti ed immediate dei Solidi Platonici vi è quella di essere tutti iscrivibili in una Sfera e di utilizzare solo una delle prime tre figure piane della geometria ovvero il triangolo equilatero, il quadrato e il pentagono; se si vuol proseguire con successive forme si è costretti a utilizzare contemporaneamente due figure geometriche ed i solidi risultanti sono detti semi-regolari.

IL CUBO DI METATRON

LA REALTÀ POLIGONALE solidi platonici 015Secondo Drunvalo Melchizedek (autore del libro: “L’Antico Segreto del Fiore della Vita”) il Cubo di Metatron emerge da quello che può essere considerato lo schema biogenetico universale, il modello geometrico primario della Natura, cioè la ripetizione modulare del “Seme della Vita” (sette cerchi posizionati secondo una Simmetria Esagonale), che contiene lo schema dell’“Albero della Vita” e da cui emerge anche il “Fiore della Vita” (vedi immagini sotto) e il “Frutto della Vita”. Queste configurazioni non sono altre che tappe di un modello cosmogenetico che si basa sull’espansione della Coscienza Divina in moduli sferici, la cui interconnessione precisa le regole geometrico strutturali che possono poi essere ritrovate ovunque in Natura;

LA REALTÀ POLIGONALE solidi platonici 014La Creazione secondo Melchizedek (ogni passaggio rappresenta un giorno ed al sesto abbiamo il Fiore della Vita) e la trama modulare infinita alla base del Tutto da cui origina il Cubo di Metatron.

il Cubo di Metatron emerge da esse e dal Cubo possono essere estrapolati tutti i Solidi Platonici, che ci forniscono le Leggi di Natura.

LA REALTÀ POLIGONALE foto sequenza fiore vitaCuriosamente, il dodecaedro e l’icosaedro hanno i loro punti angolari “interni” tangenti la stella del tetraedro che calza perfettamente dentro a un cerchio il quale e` = 1/ø per il cerchio che connette gli angoli del cubo esterno. Dove Ø (“phi”)=1.618 033 988 749 594

LA REALTÀ POLIGONALE foto Φ cubo metatronVideo: Nassim Haramein

FORMAZIONE DEI POLIGONI NELL’ETERE

LA REALTÀ POLIGONALE Cimatica forma merkabaWildcock: …Prima di tutto, da fonti come Ra, sappiamo che l’Universo è Uno. Questo Uno viene unilateralmente citato come Pura Luce Bianca. È anche citato come il “suono fondamentale” dell’Universo, o l’OM. Ci viene poi detto che le cose sono diventate piuttosto statiche come L’Uno, dal momento che niente è mai cambiato in questa Unità. Così, L’Uno ha deciso di creare nuova vita da se stesso. Per fare ciò, L’Uno ha vibrato se stesso in un’“ottava”. La Pura Luce Bianca è diventata una serie di sette colori: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, violetto. Lo spettro dei colori visibili impersonano la memoria di questo. L’Uno Suono Fondamentale si è infranto in una serie di toni puri: do, re, mi, fa, sol, la, si. La struttura immutabile dell’Ottava, quelle note che sono i rapporti matematici più puri e che suonano anche meglio al nostro orecchio, conservano la memoria di questo. (Questi possono essere visualizzati e ascoltati con i tasti bianchi del pianoforte). Un’altra parola per vibrazione è “armoniche”, e useremo frequentemente quella parola per descrivere questi sistemi.

Dobbiamo ricordare che la Luce Pura e il Suono Puro sono semplicemente due modi diversi di descrivere le stesse vibrazioni della fluida “energia intelligente” dell’Uno. Non c’è alcuna reale differenza tra loro, dato che sono entrambi funzioni della vibrazione. Il suono è una vibrazione delle molecole d’aria, e la luce è infine una vibrazione dell’etere fluido. Vedremo nel Volume II come Dale Pond abbia dimostrato che se si moltiplicano le frequenze del suono puro per molte volte, si ottengono le frequenze del colore visibile, mostrando così l’equivalenza tra i due.

[La maggior parte degli scienziati accetta che la luce si comporti come un’onda, ma cerca anche di asserire che non c’è alcun medium attraverso cui viaggia l’onda, che l’onda è semplicemente un tipo di particella conosciuta come “fotone” che viaggia attraverso uno spazio “vuoto”. Questa è una nozione assurda, dato che tutti gli esempi naturali di onde hanno qualcosa attraverso cui stanno “ondeggiando”. La definizione di base di onda è “un impulso che viaggia attraverso un medium”, e in realtà la luce non fa alcuna eccezione].

Il Terzo componente “armonico” chiave che abbiamo bisogno di mettere in gioco dopo la luce e il suono è la geometria, che è il risultato visibile della vibrazione. La prima e più importante geometria da cui dobbiamo cominciare è la Sfera, che le antiche tradizioni vedono come la geometria più alta nell’Universo, la pura essenza dell’Uno. Nel nostro modello fisico, l’Universo è, in definitiva, sferico nella forma, dato che, da quando si è formato, i suoi campi d’energia si sono espansi in tutte le direzioni ad un ritmo costanteUna Sfera può essere compressa in un singolo punto, che non ha nessuno spazio e nessun tempo, e così esiste come l’oggetto più semplice nell’Universo, ma la Sfera è anche la forma più complessa dell’Universo, dato che contiene dentro di sé tutte le altre cose. Sebbene in principio questo possa sembrare non aver senso, è, di fatto, abbastanza semplice da spiegare se cominciamo con una “piatta” dimostrazione bidimensionale, come hanno imparato gli antichi studenti di geometria sacra.

Cominciamo disegnando un cerchio con un compasso. Ogni posto su un cerchio può essere definito come un punto, e allora si può prendere un righello e disegnare una linea verso ogni altro possibile punto del cerchio. Ci sono letteralmente un numero infinito di diverse linee, angoli e forme che possono essere disegnate all’interno di un cerchio. Matematicamente parlando, nessun altra forma geometrica può formare così tante geometrie al proprio interno quanto un cerchio, e così esso è la forma bidimensionale più complessa che ci sia. Allo stesso tempo, la sua struttura pura e armonica lo rende la forma bidimensionale più semplice possibile nell’Universo. È l’unica forma in cui c’è solo un lato, nessuna linea retta, e una curva che è completamente unificata per 360° intorno ad un singolo punto centrale. Esso si risolve in Uno, e pertanto è la forma bidimensionale più semplice possibile.

LA REALTÀ POLIGONALE foto forma bidimensionaleQuando allarghiamo il discorso alle tre dimensioni, possiamo allora capire che lo stesso principio si applica alla sfera.

In modo confuso, il fisico Buckminster Fuller ha descritto la sfera come una “molteplicità di eventi discreti, approssimativamente equidistanti in tutte le direzioni da un nucleo centrale”. Eventi, dite? Per metterla in un linguaggio decisamente più semplice, in una sfera si può disegnare un infinito numero di linee che si connettono con un infinito numero di punti (cioè eventi) sulla superficie della sfera, con tutte le linee che partono da un singolo centro o nucleo, e tutte le linee finiranno per essere tutte della stessa lunghezza. Questo rende la sfera l’oggetto tridimensionale più complesso che ci sia; un infinito numero di diverse forme geometriche possono essere disegnate al suo interno, semplicemente unendo punti diversi sulla superficie della sfera. Se si stira o schiaccia una sfera in un modo qualsiasi, si ha meno simmetria e quindi meno flessibilità in ciò che può esservi creato all’interno. (Questo può sembrare difficile da comprendere, ma può essere provato matematicamente. Questo spiega anche perché i liquidi formino naturalmente delle sfere quando sono in caduta libera o un una bolla di sapone, dato che la pressione dell’aria sul liquido è uguale in ogni direzione). La sfera è anche la formazione tridimensionale più semplice nell’Universo per le stesse ragioni del cerchio; di fatto, c’è solo una superficie, perfettamente simmetrica nella sua curvatura intorno al punto centrale, e quindi tutto si risolve in Uno. In confronto, un cubo ha sei lati o superfici, e questa è una delle forme tridimensionali più semplici che ci siano. La sfera ha una sola ‘superficie’.

In modo interessante, il lavoro del dott. Hans Jenny ha mostrato che quando un’area sferica di un fluido viene fatta vibrare a frequenze Diatoniche pure, cioè le vibrazioni fondamentali dell’Ottava, compaiono forme geometriche all’interno del fluido. Durante l’esperimento, piccole particelle che Jenny ha messo nel fluido conosciute come ‘colloidi’ si sistemavano in forme geometriche fondamentali, lasciando l’acqua pulita nel mezzo, mentre normalmente le particelle sarebbero sospese in tutta l’acqua in modo uniforme Se il dott. Jenny alzava la frequenza del suono ad un livello più alto, allora apparivano strutture geometriche più complesse, e quando la riportava al livello originale si poteva allo stesso modo rivedere ancora una volta la stessa geometria con cui si era iniziato.

Questa è una dimostrazione piuttosto chiara quando si vede nel video “Cymatics” del dott. Jenny, che è reperibile da varie fonti; ma ancora tale ricerca è stata notevolmente sottostimata e/o ignorata dalla comunità scientifica.

LA REALTÀ POLIGONALE tabella solidi wildcockQuindi, la geometria è una caratteristica assai fondamentale della vibrazione; o come ha detto una volta Pitagora: “La Geometria è musica congelata”. Le cinque geometrie tridimensionali più importanti sono collettivamente conosciute come Solidi Platonici, dal filosofo greco Platone che ne ha scritto per primo nei tempi moderni.

SOLIDI PLATONICI E CRISTALLI

LA REALTÀ POLIGONALE foto pirite cubicaAlcuni cristalli assumono la forma di solidi regolari: ad esempio il cloruro di sodio, il comune sale da cucina, si dispone in cristalli cubici, mentre il fluoruro di calcio, cioè la fluorite, si presenta in forma di ottaedri regolari. Sono poi molti i cristalli che si dispongono seguendo composizioni e varianti dei solidi platonici; questo equivale a dire che i rispettivi reticoli cristallini presentano spiccate proprietà di simmetria. Tali proprietà hanno un ruolo fondamentale per la loro classificazione.

LA REALTÀ POLIGONALE foto DIAMANTEOttaedro in un diamante grezzo

ETERE

L’Etere è il quinto Elemento, è il Campo Sorgente, la sostanza grezza e caotica con cui si crea e si modellano le forme, esso scaturisce dalla Mente Dell’Essere Uno e continuamente si plasma in Forma per poi tornare al suo stato primigenio, i quattro stati della materia; Fuoco, Aria, Acqua E Terra derivano dall’Etere. L’Etere è il fluido in cui tutto è immerso e da cui tutte le Forme emergono, È il veicolo con cui la Creazione si manifesta, proviene dal Pensiero formato nella Mente dell’Uno e le Unità di coscienza, a livelli diversi, lo plasmano per manifestare le loro Creazioni.

LA REALTÀ POLIGONALE foto etereWildcock Docet: … Quella che abbiamo è una fonte di energia di tipo fluido, che è tecnicamente conosciuta come un medium o substrato di energia, (tenete a mente la parola “medium”) e che esiste dappertutto in tutto l’universo conosciuto. Questo medium d’energia è normalmente invisibile a noi proprio come è invisibile l’aria che respiriamo, e lo si potrebbe pensare come il “corpo” dell’Uno Infinito Creatore. Esso esiste ad una pressione estremamente alta, molto superiore a quella della pressione dell’aria sulla superficie terrestre. Eppure noi ci muoviamo attraverso di esso piuttosto facilmente, dato che anche noi siamo costituiti della medesima “cosa”. Al livello più piccolo, l’energia viene creata da quelle che il dott. Vladimir Ginzburg chiama “bolle di campo”, piccole sfere di energia che rotolano e fluiscono l’una intorno all’altra, conferendo così al medium un comportamento del tipo dei fluidi.

Gli scienziati istituzionali hanno silenziosamente riscoperto questo medium d’energia, che viene chiamato in vari modi come, fra gli altri, Flusso di Particelle Virtuali, Campo di Energia del Punto Zero, il Vuoto Fisico Quantico, Schiuma Quantica, “Superstringhe”, “Materia Oscura” ed “Energia Oscura”. Essi si stanno rendendo conto che esso deve essere responsabile della creazione della materia. Per tutti i propositi pratici, l’energia stessa è conscia, e pertanto unifica tutto l’Universo come una forma di vita conscia, un Essere Ultimo. Ogni volta che l’energia si unisce in uno schema organizzato, si ha una qualche forma di vita intelligente. Questo comprende stelle,pianeti e galassie, così come cellule, microcluster, molecole e atomi. Moltissimi ricercatori di scienza alternativa hanno osservato quest’energia in laboratorio,comprese le sue a volte bizzarre proprietà coscienti, e le hanno dato un loro personale nome unico, come “l’energia Orgone” del dott. Wilhelm Reich. (Una predominante quantità di questa ricerca è stata portata avanti in segreto nella ex Unione Sovietica, ed è stata declassificata solo recentemente e pubblicata in Inglese su Internet dopo la “caduta della Cortina di Ferro” nel 1990-91). Svariati insegnanti spirituali l’hanno chiamata “energia spirituale”, “energia d’amore”,“energia di guarigione”, “lo Spirito Santo”, eccetera. Parlano tutti dello stesso campo d’energia. Spesso sono molto ben consapevoli di quanto la coscienza indirizzi questa energia, specialmente quando è l’amore il maggior fattore di motivazione. Da questa abilità sono risultate guarigioni miracolose…. [ questa parte sottolineata in corsivo non è corretta: Etere e Spirito Santo sono due cose differenti, l’Etere è il medium in cui l’Energia si propaga; lo Spirito Santo (o come viene chiamato in molti modi diversi) è l’Energia stessa che si propaga attraverso l’Etere e che dà Vita e sostiene le Forme che emergono da Esso. In realtà nell’Unità non ci possono essere divisioni perciò Etere, Spirito Santo e Volontà Creativa sono Una Cosa Sola. Se vogliamo differenziarli possiamo dire che nell’Etere (Infinito Intelligente) è presente un potenziale di Spirito Santo come Energia Intelligente, quando la Volontà Creativa si attiva crea una differenza di potenziale nell’Etere (la Polarità), questa differenza di potenziale crea un “movimento” da un polo all’altro e in questo movimento lo Spirito Santo si manifesta come Energia tangibile. Nel nostro Universo lo Spirito Santo si manifesta come Luce, ma anche in altre forme.]

.Una volta accettata l’esistenza di un etere fluido a più livelli di densità, dove ogni densità possiede una diversa qualità della vibrazione, allora capiamo che certe evidenti forme geometriche emergeranno a determinate frequenze “pure”. Infatti, la geometria è l’aspetto più importante del comportamento dell’etere in termini di capacità nel costituire strutture stabili, come i cristalli. Senza la geometria, la materia non sarebbe possibile, dato che è la geometria ciò che permette alle “bolle di campo” dell’etere di raggrupparsi insieme in schemi organizzati precisamente, formando specifiche molecole.

Diversamente, il meglio che potremmo sperare è che le sfere si allineino polo-a-polo, e siano altrimenti libere di fluire le une intorno alle altre, e questo comportamento non sarebbe sufficientemente complesso da costruire materia. I vertici delle geometrie hanno più forza per attrarsi l’uno con l’altro rispetto alle altre aree sulla superficie della sfera, come discuteremo fra poco, e questo permette alle sfere di organizzarsi in schemi a “matrice” non casuali.

Sebbene la maggior parte delle volte non possiamo osservare direttamente queste geometrie, eccetto che nelle strutture cristalline, nei micro-cluster e nei quasi-cristalli, essi creano distinti stress o zone di pressione nell’etere che possono esercitare enormi forze sul loro ambiente. Pensate alla forza contenuta in un vortice e capirete come un fluido possa avere aree di forza più forti e altre più deboli al proprio interno. Queste forme geometriche quindi possiedono le qualità sia dei fluidi, in quanto si formano in un medium fluido, sia dei cristalli, in quanto essi sono chiaramente geometrici, quindi il dott. Harold Aspden si riferisce ad essi come a “cristalli fluidi”….

..La qualità più importante dei Solidi Platonici è che ogni forma è perfettamente inscritta in una sfera, tanto che tutti i suoi punti esterni combaciano precisamente con la superficie esterna della sfera. Ognuna delle linee rette che compongono questi oggetti saranno della stessa lunghezza, e tutti i punti geometrici sulla superficie della sfera sono equidistanti dai loro vicini, che è esattamente quello che ci aspettavamo con la scienza della vibrazione. Platone e altri filosofi Greci hanno anche sottolineato che tutte le misurazioni angolari in questi solidi geometrici sono uguali, e che ogni lato degli oggetti tridimensionali deve avere la stessa forma. Sebbene questo possa inizialmente sembrare un po’ confuso, in realtà funziona molto bene. Ci sono solamente cinque forme maggiori con cui abbiamo a che fare, quando osserviamo questa informazione. Queste cinque forme sono l’ottaedro, il tetraedro a stella, il cubo (o esaedro), il dodecaedro e l’icosaedro.

Per Comprendere Perché Tali Oggetti Geometrici Si Formino All’interno Di Una Sfera Vibrante Di Energia Fluida, Dobbiamo Sapere Qualcosa Riguardo Al Movimento Delle Onde.

Se abbiamo una semplice onda bidimensionale, come una corda di chitarra che vibra, allora ci sono tre componenti fondamentali che rimarranno uguali se l’onda non viene disturbata. Questi tre componenti fondamentali sono la lunghezza d’onda, la frequenza e l’ampiezza. La lunghezza d’onda è la lunghezza di ogni parte dell’onda, cioè “la distanza osservata tra due creste d’onda adiacenti”, (misurata come una quantità di lunghezza in Angstrom se si ha a che fare con la luce visibile). La frequenza è il numero di creste d’onda che passano per un punto ogni secondo,misurato in cicli al secondo o “Hertz”, e l’ampiezza è l’altezza di ogni cresta d’onda, cioè “la grandezza dell’onda misurata da zero al picco”.

LA REALTÀ POLIGONALE freq amp lungh ondaOgni colore o suono che rimane uguale per un certo periodo di tempo avrà una ripetizione continua della stessa lunghezza d’onda durante tale tempo. Come esempio tipico, la frequenza “di concerto” della nota LA è di 440 cicli al secondo. Questo significa che quando l’aria vibra 440 volte in un secondo, il nostro orecchio lo interpreta come il suono musicale “LA”. E questo è tutto. Se questi 440 cicli non avessero la stessa frequenza e ampiezza, allora noi non sentiremmo una modulazione costante ad un volume costante. Se aumentiamo la frequenza del suono, come ad esempio salendo a 497 cicli al secondo, allora la modulazione diventa più alta mentre la lunghezza d’onda si accorcia. Se aumentiamo l’ampiezza, il volume del suono sale con l’aumentare dell’altezza d’onda, ma la sua modulazione rimane la stessa.

Dovremmo anche ricordare che con queste onde si possono trasmettere informazioni complesse. Ci sono due tipi di onde utilizzate per la trasmissione radio: modulazione di frequenza, o FM, e modulazione d’ampiezza, o AM. La parola modulazione significa semplicemente ‘cambiamento’. Così come semplice spiegazione, le onde FM conservano la stessa ampiezza, ma hanno continui cambiamenti (modulazioni) nella loro frequenza, mentre le onde AM mantengono la stessa frequenza, ma hanno continui cambiamenti in ampiezza. Questo è fondamentalmente tutto quello che c’è da sapere. Dato che queste onde elettromagnetiche possono muoversi molto velocemente, c’è una grande quantità di informazioni che possono essere trasmesse con esse, e questo è un punto importante. Le informazioni codificate della radio AM/FM, dei CB, delle bande di polizia/pompieri/emergenza, delle stazioni televisive terrestri e satellitari, delle conversazioni ai telefoni cordless e cellulari sono sempre intorno a noi in ogni momento.

Ora, quando abbiamo una forma d’onda geometrica tridimensionale all’interno di una sfera, la lunghezza d’onda e la frequenza sarebbero rappresentate dalla distanza tra i vari punti nodali sulla superficie della sfera, che potrebbero essere misurati in gradi, e calcolati con la funzione trigonometrica del seno. L’ampiezza sarebbe misurata dalla grandezza della sfera, che potrebbe essere misurata in radianti e calcolata dalla funzione del coseno. Quindi, se aumentiamo la forza (ampiezza) di un dato campo energetico sferico, ingrandiamo anche la sua dimensione, la qual cosa spiega perché queste strutture esistano dai livelli più piccoli della meccanica quantica fino alla dimensione di tutto l’Universo conosciuto. È anche importante capire che in questo sistema di etere fluido, incrementi di frequenza dall’ambiente circostante faranno fluire all’interno maggiore energia eterica, e pertanto quando una geometria si trasforma in un’altra si incrementa la grandezza (ampiezza) della sfera. Lo esploreremo più avanti nel capitolo, quando vedremo quanto ordinatamente i vari Solidi Platonici “siano annidati” uno all’interno dell’altro, con ogni nuova geometria più grande di quella al suo interno. Quindi tipicamente, un aumento di frequenza implicherà anche un aumento di ampiezza.

L’unica cosa rimasta da spiegare è il perché le vibrazioni formino punte, punti o vertici sulla superficie della sfera, con linee rette che li connettono.

Di nuovo, ritornando al semplice studio di un’onda in due dimensioni, conosciuto come meccanica delle onde, sappiamo che ogni onda ha certi punti conosciuti come “nodi” in cui non c’è alcun movimento. Questo è più facile da visualizzare nell’onda sinusoidale fondamentale, che ha la stessa forma di un’onda che si muove lentamente sulla superficie di un lago; una continua curva a forma di ‘S’. Se si pizzica la corda di una chitarra, ci sono determinate aree dell’onda in cui non c’è alcun movimento, ma esse rimangono effettivamente perfettamente ferme. Queste aree sono i “nodi”, misurando la distanza tra questi nodi si ottiene la lunghezza d’onda.

Un nodo può anche essere visto come l’area in cui l’altalena per bambini è sostenuta da un fulcro metallico; ogni lato dell’altalena può andare su e giù, ma il centro della tavola starà sempre nello stesso punto. Di nuovo, tale punto è conosciuto nella meccanica delle onde come “nodo” o “punto di momento”.

Similmente, i vertici appuntiti dei Solidi Platonici rappresentano i nodi dell’onda. Questi punti sono quelli in cui in tutta la sfera è presente la minor quantità di vibrazioni. Di conseguenza, vedremo che c’è grande forza in questa “calma” causata dalla pressione che circonda i punti.

Queste aree nodali (così come l’esatto centro della sfera) possiedono, in effetti, la più grande forza energetica dell’intera superficie della sfera, perché le zone di vibrazione circostanti a più alta pressione raccoglieranno e rispediranno indietro naturalmente tutto ciò che è “libero” in queste zone di pressione inferiore. È proprio per questa ragione che il maggior numero di “colloidi” liberi si raccolgono in questi nodi negli esperimenti del dott. Jenny. (Questa è anche la stessa ragione per cui le nuvole a più alta pressione viaggiano verso zone a minor pressione nella nostra atmosfera). Dato che questi nodi esercitano una notevole forza l’uno con l’altro per le leggi della vibrazione, allora come dicono i vecchi adagi: “la distanza più breve tra due punti è una linea retta”. Quindi, le linee rette di forza si formano naturalmente tra questi nodi una volta che questi sono stati creati, e quando si vedono tutte le linee combinate insieme, emerge l’oggetto geometrico, proprio come quando si uniscono i puntini nei giochi di enigmistica.

Gli ultimi termini della meccanica delle onde che abbiamo bisogno di introdurre a questo punto sono “onde in movimento” e “onde stazionarie”. (Vengono anche utilizzati i termini “dinamico” o “propagazione” per le onde in movimento e “statico” per le onde stazionarie). Questi si spiegano quasi da soli: un’onda in movimento si muove nello spazio, mentre un’onda stazionaria quando vibra rimane ferma. Quindi, se abbiamo una sfera di fluido che rimane stazionaria e che ha uno schema geometrico di stress da vibrazione al suo interno, ci si riferisce a quella geometria come “onda stazionaria”. Una volta che pensiamo in questi termini, diventa facile mettere insieme il modello: si basa su semplici, conosciuti principi fisici di fluidi che vibrano, e gli stress quasi-solidi che si possono formare al suo interno per le vibrazioni.

(Allego dei PDF contenenti gli aspetti particolari di questa ricerca in modo da non appesantire il Testo in maniera da renderlo indigeribile, dopo una prima visione generale dell’articolo in un secondo momento approfondite i vari aspetti specifici contenuti nei PDF). Pdf: PDF Geometria sacra wildcock

“MATRIX” E’ Una Realtà’

Il modo più efficace di spiegare il motivo per cui emergono questi punti geometrici “tensivi” è adoperare il termine vibrazione. Ricercatori seri come il Dr. Hans Jenny e il Dr. Buckminster Fuller hanno dimostrato che tutte le cinque geometrie dei Solidi platonici emergono naturalmente se si fa vibrare una sfera fluida ad una frequenza data di suono“puro”. Se si riduce la frequenza, la geometria originale emergerà di nuovo nello stesso modo. Perciò, così come un fiocco di neve cristallizza un momento dell’attività dell’acqua, un dato tono musicale “puro” crea il suo proprio tipo di cristallo in qualsiasi sostanza fluida.

LA REALTÀ POLIGONALE Esperimento_di_Hans_JennyNon stiamo affermando che ci siano veri e propri oggetti cristallini di natura geometrica nei pianeti o nel regno quantico; piuttosto, la geometria è la forma più semplice in cui la vibrazione può essere osservata entro qualsiasi mezzo naturale, come un fluido. Le linee delle figure geometriche definiscono le aree con un grado di pressione inferiore rispetto ai loro dintorni, in tal modo le pressioni più elevate attraversano del tutto naturalmente e velocemente queste aree….. Il “fluido”, nel caso dell’universo, è un mezzo energetico non-fisico che possiamo definire “etere”…. Nella geometria della vibrazione, tutti i materiali dispersi vengono raccolti nelle correnti scorrevoli della pressione, per poi connettersi attraverso punti e linee geometriche. Accade similmente nella limatura di ferro, che può essere ricondotta a linea utilizzando le linee guida di un magnete: ciò rende visibile la geometria del campo magnetico. Un altro modo di dimostrare questo effetto è quello di spargere uno strato uniforme di sabbia su di un’ampia superficie di un tamburo; battendo il tamburo esattamente nel centro, la sabbia formerà dei cumuli geometricamente spaziati vicino all’orlo del tamburo. Talvolta le linee sono ben visibili.”

Pdf: “MATRIX”

Esperimento Di Hans Jenny

Entrambi gli allievi di Buckminster Fuller e del suo prediletto prof. Hans Jenny hanno escogitato esperimenti ingegnosi per mezzo dei quali mostrare come i Solidi Platonici si formino all’interno di una sfera vibrante/pulsante. Nell’esperimento condotto dagli studenti di Fuller, un palloncino sferico viene immerso nella tintura e fatto pulsare con frequenze sonore pure, conosciute come rapporti sonori “Diatonici” . Un piccolo numero di nodi equidistanti si formano sulla superficie della sfera, così come le sottili linee che li connettono l’uno all’altro. Se appaiono quattro nodi equidistanti, vedremo un tetraedro. Sei nodi equidistanti formano un ottaedro. Otto nodi equidistanti formano un cubo. Venti nodi equidistanti formano un dodecaedro, e dodici nodi equidistanti formano un icosaedro. Le linee rette che vediamo su questi oggetti geometrici rappresentano semplicemente la tensione creata dalla “ distanza più breve tra due punti” nel momento in cui ognuno dei nodi si distribuisce sull’intera superficie della sfera. Il prof. Hans Jenny ha condotto un esperimento simile, una piccola parte del quale è raffigurata qui in figura

LA REALTÀ POLIGONALE Esperimento_di_Hans_Jenny 002nel quale una gocciolina d’acqua contiene una sospensione molto fine di particelle colorate di chiaro, conosciuta come una “sospensione colloidale”. Quando questa gocciolina d’acqua pesantemente riempita di particelle viene fatta vibrare a varie frequenze musicali “Diatoniche”, all’interno compaiono i Solidi Platonici, circondati da linee curve ellittiche che uniscono tali nodi insieme, come vediamo in figura, dove appaiono evidenti due tetraedri nell’area centrale. Se la goccia fosse una sfera perfetta anziché una sfera appiattita, le formazioni sarebbero visibili ancor più chiaramente.

Link: Geometria Sacra – Esopedia

TRANSIZIONE DA UNA FIGURA AD ALLA SUCCESSIVA

Una proprietà affascinante dei Solidi Platonici è la corrispondenza che esiste tra di loro (detta, in termini tecnici, dualità), in pratica facendo diventare i vertici delle facce e le facce dei vertici abbiamo che il Cubo si trasforma in Ottaedro e viceversa, e l’Icosaedro si trasforma in Dodecaedro e viceversa. Il Tetraedro è duale con se stesso, da origine ad un altro Tetraedro.

Esempi di transizione fra figure

Pdf: Pdf transizione dei poligoni

Modello Di Keplero

Nel libro “Geometria Sacra” di Robert Lawlor, egli si riferisce, nell’estratto che stiamo per citare, ai Solidi Platonici come a “poliedri regolari”. L’immagine da cui Lawlor si ispira si può vedere nella figura 7.1, ovvero il famoso modello geometrico del Sistema Solare di Keplero. In questo modello Keplero ha eretto una grande semisfera e ha piazzato al suo interno un cubo.

LA REALTÀ POLIGONALE foto modello di kepleroOgnuno dei solidi Platonici annidati è rappresentato all’interno di una semisfera più piccola. Lawlor si riferisce alle bolle, o semisfere, come cerchi in questo estratto: “In questa dimostrazione i poliedri regolari sono determinati da nove cerchi concentrici il cui schema fornisce tutte le informazioni per la costruzione di queste forme. Ogni volume è in una semplice relazione armonica con gli altri, e sono le stesse funzioni trascendentali [radice quadrata di 2, radice quadrata di φ e φ] che governano questi schemi relazionali… tutti i volumi compaiono simultaneamente… Questa è un’immagine della grande idea Buddista dell’origine co-dipendente dei principi archetipici della creazione”

Premessa alla sequenza dei Solidi Platonici

Tutti i poligoni originano dal fiore della vita mediante il cubo di Metatron e non ha senso raccoglierli in un ordine cronologico di trasformazione, essi esistono contemporaneamente e si manifestano a più livelli vibratori ma nello stesso “momento” aldilà del Falso Concetto Di Tempo.

LA REALTÀ POLIGONALE cubo Metatron e vari poligoni inscrittiWildcock: “Se questo è vero, e abbiamo tutte le ragioni di crederlo, allora ognuna delle forme geometriche di cui abbiamo parlato deve essere continuamente presente, alla sua propria frequenza, in ogni “unità di coscienza” o bolla di campo nell’intero Universo. Per dirla in modo semplice, ogni forma di energia pulsa da un punto, attraverso l’icosaedro, nell’ottaedro, al tetraedro a stella, al cubo, al dodecaedro, ancora nell’icosaedro per poi tornare una volta ancora alla sfera o punto….

.Così, l’energia sferica che forma l’Universo stesso potrebbe essere vista vibrare attraverso tutte le diverse forme a velocità da capogiro, espandendosi da un singolo punto fino a formare i confini dello spazio e del tempo per come lo conosciamo e poi ricomprimendosi ancora in quello spazio altrettanto velocemente.”

Chiaramente se un osservatore “si trova” in una determinata dimensione come ad esempio la terza il modello predominante percepito per simpatia vibratoria sarà l’ottaedro, se in quarta dimensione sarà il tetraedro a stella e così via. Ma comunque aldilà della percezione simpatica tutti i modelli (poligoni) esistono contemporaneamente e si manifestano in ognuna delle dimensioni.

La Sequenza Dei Solidi Platonici

La mente umana tridimensionale necessita di creare un ordine cronologico lineare in cui incasellare gli eventi e quindi si ha la sequenza dei solidi platonici che Platone ha elaborato dalla scuola pitagorica.

LA REALTÀ POLIGONALE dadi 12a588e0Questa sequenza ha un senso solo se noi consideriamo il tempo come lineare e mono-direzionale, mentre già in quarta dimensione cominciamo a percepire il tempo come spiraliforme e bidirezionale. Quindi ripeto: non ha un senso definire una sequenza nella transizione dei poligoni tutti esistono contemporaneamente nello stesso istante.

Wildcock Cita Seth: Seth indica ripetutamente che il corpo, e di fatto tutta la materia, si accende e si spegne costantemente, o pulsa attraverso le diverse dimensioni. Ogni unità di coscienza deve avere costantemente un ciclo attraverso tutte le dimensioni dell’ottava, a una velocità tremenda, anche se rimane “focalizzata” più fortemente in una densità. Quello che questo prova è che non esiste veramente qualcosa come una densità separata: in un certo senso, esse si mescolano tutte le une con le altre continuamente. Quello che è così affascinante è l’idea che sono le nostre percezioni, i nostri pensieri, che tengono insieme il livello di realtà su cui noi ci troviamo. Così, i nostri attuali corpi e menti creano in ogni istante il nostro mondo, permettendoci di focalizzarci solamente sulla terza densità. Eppure, se fossimo capaci di alterare la nostra concentrazione per percepire la quarta densità, allora percepiremmo solamente quel regno. I nostri corpi fisici esisterebbero ancora in terza dimensione, dato che quella parte di noi stessi è focalizzata lì e vi appartiene, per ora.”

Esistono 2 diverse tradizioni che riguardano la transizione da un poligono ad un altro e sono la scuola induista (questa tiene nella massima considerazione il quadrato, l’ettagramma e la sua evoluzione il cubo) che si basa sul numero archetipico 8 (4,8,12).

[Wildcock: “Le antiche scritture Hindu nei testi religiosi conosciuti come Veda, ci spiegano come le vibrazioni geometriche siano incorporate in questa ottava. Nella cosmologia Hindu abbiamo una spiegazione della sfera e dei cinque solidi Platonici nell’ottava. La posizione di ogni solido rappresenterebbe la geometria nascosta del tale livello dimensionale. Nel sistema Hindu, la sfera e l’icosaedro sono doppi e così abbiamo l’ottava delle otto posizioni da sei forme di base, i cinque Solidi Platonici e una sfera”.]

Tutte le figure sono contenute in un’ottava armonica a cui è possibile abbinare le sette note o i sette colori, (2,4,8,16,32,64,128,256,512,1024,…); essa è rappresentata dalla figura:

LA REALTÀ POLIGONALE scala armonica archetipo 8N.d.A: Bisognerebbe testare con un fonoscopio la corrispondenza fra i solidi platonici e le frequenze che ho indicato, ma la scala armonica delle frequenze è corretta.

E la scuola atlantidea che si basa sull’archetipo 9 (Nikola Tesla diceva che i tre numeri principali che costituiscono l’universo sono 3,6,9) qui la progressione si basa sul numero di spigoli che il poligono possiede e da cui emette energia in maggiore quantità (campi di torsione passiva) e così il dodecaedro che possiede 20 vertici è posto in penultima posizione prima della Sfera che ne ha infiniti . Figura:

LA REALTÀ POLIGONALE poligoni tradizione atlantideaDimensioni 1°=tetraedro, 2°=cubo, 3°=ottaedro, 4°= tetraedro a stella, 5°=Icosaedro, 6°=dodecaedro, 7°= sfera e il ciclo ricomincia. Per considerare nove posizioni (9) dobbiamo inserire fra il Punto iniziale ed il Tetraedro due ulteriori categorie e cioè la linea (——–)e le figure piane rappresentate da quella più semplice che è il triangolo ( ). Il Punto è da considerarsi come lo Zero l’istante di massima contrazione del poligono, la Sfera (9-) ed il Punto (0) sono da considerarsi come una cosa sola, l’inizio e la fine, l’Alfa e l’Omega. Così si realizza la sequenza dei solidi secondo la scuola atlantidea del 9.

cubottaedro LA REALTÀ POLIGONALELe due scuole sono entrambe valide perchè alla fine entrambe si riuniranno nel numero 12 che le armonizza, (4-8-12), (3-6-9-12). Il Numero Dodici è rappresentato dal solido detto il Cubottaedro che riunisce in sè il triangolo (3) e il quadrato (4) e contiene al suo interno l’Equilibrio Vettoriale rappresentato da 12 linee di forza che lo bilanciano perfettamente.

EMISSIONE ENERGETICA DEI SOLIDI

Nel suo movimento di espansione-contrazione la sfera-punto attrae verso il suo centro definite quantità di Fluido Eterico fino a giungere al suo massimo punto di contrazione, fase questa detta Creativa. Poi entra nella fase Creante nella quale il punto adimensionale si espande rilasciando verso l’esterno l’etere e la luce che aveva assorbito (dinamica Buco Nero-Sorgente). Durante questa fase Creante l’Etere e la luce si espandono verso l’esterno con un moto spiraliforme che disegna nello spazio-tempo tridimensionale un vortice che si sviluppa secondo la sequenza di Fibonacci ed il rapporto aureo in una spirale logaritmica 3D.

dinamica contrazione espansione[Questo vortice viene visto come due parti con polarità invertita fra loro che dipartono dal centro del Toro verso il suo esterno e viceversa, dinamica questa che ho descritto nel post: Campo Energetico Quantico]

LA REALTÀ POLIGONALE toro in movimento 1All’interno di questo vortice, in posizioni matematicamente predefinite, si formano dei punti di minor pressione dell’Etere, attorno a questi punti in virtù della legge della pressione e della contro-pressione si formano delle linee di scorrimento che raccolgono la maggior pressione dell’etere e la convogliano verso i punti di minor pressione.

In questo modo si formano le figure che definiamo Solidi Platonici, dall’insieme delle linee di scorrimento e dei punti di minor pressione dell’etere, ad ogni valore vibratorio espresso nell’ottava (ma non solo, esistono altre scale di vibrazione) corrisponde una determinata figura geometrica, un determinato colore dello spettro della luce e una determinata nota musicale. Ogni forma sarà perfettamente inscritta in una sfera (il campo Toroidale) e tutti i punti devono toccare la superficie della sfera senza sovrapposizioni, ogni punto di vertice dei Solidi Platonici tocca la superficie della sfera nella zona dove le vibrazioni si fermano per formare un nodo. Quindi, quello che stiamo vedendo è un’immagine geometrica tridimensionale di vibrazione/pulsazione, i Solidi Platonici sono semplicemente rappresentazioni di formazioni d’onda in tre dimensioni.

LA REALTÀ POLIGONALE ottaedro nel toroNella foto si vede il solido platonico detto l’ottaedro inscritto nel campo toroidale che lo ha generato ( i vertici non combaciano perfettamente con la superficie della sfera per problemi di foto-ritocco ma il concetto si riesce a rappresentare discretamente con questa fotografia)

Quindi, se aumentiamo la forza (ampiezza) di un dato campo energetico sferico, ingrandiamo anche la sua dimensione… È anche importante capire che in questo sistema di Etere fluido, incrementi di frequenza dall’ambiente circostante faranno fluire all’interno maggiore energia eterica, e pertanto quando una geometria si trasforma in un’altra si incrementa la grandezza (Ampiezza) della Sfera. Quindi tipicamente, un aumento di Frequenza implicherà anche un aumento di Ampiezza.

LA REALTÀ POLIGONALE aumento di Frequenza Video: The Isotropic Vector Matrix – Nassim Haramein

Nella fase Creativa il processo si inverte e la Sfera inizia a contrarsi verso il punto centrale, l’emissione diventa assorbimento fino alla contrazione massima nel Punto Centrale Adimensionale, raggiunta la massima contrazione la Sfera\Punto torna alla fase Creante e ricomincia ad espandersi, il ciclo di espansione arriva al suo massimo e poi torna a contrarsi nuovamente e via così all’infinito.

LA REALTÀ POLIGONALE singolarità espansione contrazioneQuesta è l’analisi considerando la Sfera-Punto un sistema isolato ma essa non lo è affatto, essendo interconnessa con molteplici sfera-punto adiacenti, questo fa in modo che ci sia un continuo scambio di pressione eterica fra di esse propagando la vibrazione. La formazione dei poligoni nel Cubo Di Metatron è l’esempio di questo processo creante in scala maggiore, qui allo stesso tempo i poligoni si formano sia in ognuna delle bolle di campo (Tori) che formano il Fiore Della Vita, sia in scala maggiore in tutte loro considerate come un unico complesso, questo concetto è alla base di ciò che è definito l’autosomiglianza delle forme Frattali secondo la geometria dei frattali.

Video: Geometria Sacra Teoria del Tutto

LA REALTÀ POLIGONALE solidi platonici 014Questa è la dinamica di emissione energetica dei poligoni ma sviluppandosi questa dinamica a velocità estremamente elevate noi non possiamo percepirla anche se essa è la base della formazione della realtà materiale che conosciamo.

EMISSIONE FORTE EMISSIONE DEBOLE

Nella fase creante di espansione la maggior quantità di etere convogliata dalle linee verso i punti di minor pressione (i vertici dei poligoni) viene rilasciato da questi verso l’esterno tramite un’onda spiraliforme e si può definire emissione “forte”, esiste anche un’emissione “debole” che si rileva lungo tutta la superficie dei poligoni ma anch’essa rilevante.

LA REALTÀ POLIGONALE emissione forte deboleL’emissione di energia è maggiore dai vertici dei poligoni ma è comunque presente su tutta la superficie dei poligoni anche se con minore intensità, data la rotazione che il poligono compie sul suo asse principale.

LA REALTÀ POLIGONALE foto somma assiUn osservatore posto frontalmente a questo asse percepirà delle variazioni di intensità dell’energia emessa, dovute all’alternarsi di spigoli (alte emissioni) e superfici piane (basse emissioni) che gli si alternano davanti.

Questa dinamica è particolarmente significativa nei sistemi solari dove i pianeti alternano fasi di bassa e di alta emissione determinando influenze energetiche sugli altri corpi celesti e sui loro abitanti, questa è la scienza dell’Astrologia, un tempo tenuta nella massima considerazione ed ora ridotta al livello di ciarlataneria.

Wildcock Docet:

Abbiamo già visto come l’ottaedro tridimensionale che appare nel Sole sia responsabile dei bombardamenti di energia positiva e negativa che riceviamo due volte al mese sulla Terra. Se osserviamo il comportamento di un sistema come il Grande Punto Rosso di Giove a 19,5°di latitudine, possiamo dedurre che da un livello tetraedrico con la rotazione di Giove avviene una fuoriuscita altrettanto armonica di energia di Luce, che si muove lentamente come un enorme innaffiatoio rotante da giardino nel sistema Solare:

LA REALTÀ POLIGONALE emissione tetraedrica marte giove nettunoEsempio di emissione energetica dal Tetraedro insito nei pianeti Marte,Giove,Nettuno.

Quindi, le rotazioni dei pianeti e delle griglie stesse, combinate con il moto del pianeta o della stella attraverso lo spazio, creano una varietà di armoniche interconnesse.

Alcune di queste armoniche si muoveranno molto lentamente rispetto alla velocità con cui la nostra Terra passa attraverso la Luce dello Spazio, in quanto noi completiamo venti cicli intorno al Sole che sommati formano una congiunzione tra Giove e Saturno, per esempio.

Pertanto, è certamente possibile che entriamo ed usciamo da aree di maggiore e minore concentrazione energetica: e questo sembra essere la base dell’astrologia. Se queste energie sono più di una semplice variabile “caldo-freddo” o “alti e bassi”, e invece rappresentano dei distinti archetipi di coscienza, allora quando certi archetipi fluiscono con più forza nelle nostre menti, possiamo aspettarci che in noi stessi sarà visibile un maggior numero di quei corrispondenti tratti della personalità. L’intero Sistema Solare diventerebbe una vasta rete di armoniche tridimensionali intrecciate, proprio come si mostrerebbe una carta astrologica in due dimensioni. Il nostro diagramma semplificato del tetraedro rotante non rivela la piena estensione di queste pulsazioni armoniche. Dobbiamo vedere l’intera forma come un punto armonico di stress, non solo i suoi vertici. Pertanto, la struttura esatta dell’ “onda stazionaria” nello spazio libero agirà come forza d’attrazione, causando delle influenze nella vera linfa vitale della Coscienza quando tutte le altre forze la attraversano.”

Pdf: Emissione energetica riferimenti

Emissione Multicolore Dei Poligoni

Descritto sopra il fenomeno dell’emissione debole dalle facce piane e l’emissione forte dagli spigoli dei poligoni resta da spiegare la relazione fra le sette tonalità pure del colore e la dinamica di emissione forte-debole.

LA REALTÀ POLIGONALE emissione energetica ottaedro colori 003Tutto quello che c’è da sapere è contenuto in questo testo (Pdf: emissione colorata vertici piramide) e quindi non lo ripeterò, il testo è stato prodotto da Max Frisari famoso radiestesista ora scomparso, ho eliminato alcune parti che trattavano argomenti adatti solo a radiestesisti esperti.

Il testo tratta dell’emissione energetica della Piramide ma questa forma geometrica è direttamente associata all’ottaedro, infatti quando appoggiamo una piramide su di una superficie a contatto o almeno a un metro dal terreno immediatamente al di sotto della sua base se ne forma un’altra gemella composta da linee di forza invisibili, manifestando così di fatto un Ottaedro. Sarebbe interessante esaminare anche le emissioni deboli-forti di altri solidi come ad esempio la Merkaba, ma questo necessita di tempo e di un radiestesista esperto che vi si impegni.

LA REALTÀ POLIGONALE emissione energetica punta piramideNella foto vediamo l’emissione forte del vertice superiore di una piramide, rilevata con il metodo della fotografia kirilian durante un esperimento in cui alla superficie della piramide stessa è stata applicata una tensione elettrica di 50000 Volts.

RIEPILOGO

Da quanto scritto sopra a proposito dei Solidi Platonici e del cubo di Metatron possiamo dedurre che “I mondo è pieno di corpi dalle forme più varie ma che ognuno di essi può essere ricondotto ai cinque poliedri regolari che rappresentano l’eterna perfezione” e cioè che tutte le forme che percepiamo con il senso della vista originano da poligoni modellati da linee di forza che si formano nell’Etere, il Quinto Elemento, l’Infinito Intelligente.

Queste linee di forza guidate dalla geometria insita nel Fiore Della Vita rappresentata dal Cubo di Metatron, a seconda del loro valore vibratorio si manifestano nei Poligoni descritti sopra.

Ma Da Queste Forme Simmetriche E Spigolose Come Si Arriva Alle Forme Arrotondate E Curvilinee E Della Realtà Attorno A Noi?

La risposta ci arriva dal mondo dei VideoGames, dove credo nessuno si aspettava di trovarla.

VIDEOGIOCHI E REALTÀ PERCEPITA

Credo che pochi conoscano la dinamica con cui si costruisce un videogioco tridimensionale, compresi molti dei videogiocatori più accaniti, questa riflessione non è priva di significato in quanto non è necessario conoscere Come si programmi un videogioco per poterci giocare e allo stesso modo non è necessario conoscere come si formi la nostra Realtà per poterla Vivere, ma alcuni di noi possiedono una maggiore curiosità e non si accontentano di utilizzare uno strumento ma vogliono anche conoscerne il funzionamento e le sue parti costruttive interne. Se per strumento intendiamo La Vita che incarniamo in questa realtà, alcuni riterranno utile conoscere i meccanismi che rendono possibile la sua manifestazione e questo è il motivo per cui ho scritto questo articolo, per coloro che non si accontentano e vogliono conoscere di più, spero che questa maggiore conoscenza acquisita li aiuti a vivere meglio senza più paure derivanti false credenze e superstizioni.

Ma torniamo al mondo dei videogiochi, in origine i videogiochi erano realizzati solamente in due dimensioni mediante le tecniche di Grafica raster e di Grafica vettoriale poi alla fine degli anni 90′ si incominciò a realizzare videogiochi tridimensionali mediante le tecniche del Motore grafico , del Motore grafico per sparatutto in prima persona e delle Texture.

In pratica il programmatore realizza un motore grafico che crea una realtà di base contenente figure formate da macro-poligoni che al loro interno o sulla loro superficie contengono altri poligoni più piccoli come ad esempio dei cubi o dei parallelepipedi, più grande sarà il numero dei mini poligoni che compongono i macro-poligoni e più complessa sarà la loro struttura (ad esempio dodecaedri o icosaedri al posto dei cubi) e maggiore sarà il livello di dettaglio della grafica che verrà a formarsi. Il motore grafico si occupa anche delle animazioni dei poligoni ossia dei loro movimenti.

LA REALTÀ POLIGONALE foto motori graficiA questo punto i poligoni vengono ricoperti da Texture che sono una specie di “pelli” colorate che li rendono più simili alle immagini che si vedono nella realtà, fatto questo la base del videogioco è pronta e resta solo da creare la trama e le ambientazioni della storia che il videogioco vuole narrare, questo è il lavoro dei Creativi.

LA REALTÀ POLIGONALE foto textureQuesta spiegazione, anche se sommaria, se ci pensate bene spiega la formazione della nostra realtà, i Solidi Platonici sono i poligoni creati dal Motore grafico (maggiore è la loro complessità in numero di facce e spigoli e migliore è la definizione della figura che formeranno) e le Texture sono create dalla dinamica di contrazione-espansione dei poligoni stessi che tramite la loro Emissione Energetica Bassa-Alta Colorata formano le “pelli multicolore” che ricoprono tutti gli oggetti che noi percepiamo in questa realtà [ Anche qui un maggiore numero di Vertici (spigoli\punte) e un maggior numero di Facce (emissione alta-bassa) permette una migliore definizione dei colori emessi che formano le Texture, cosi come maggiore è l’emissione energetica e più è definita la figura formata ].

Come dicevo all’inizio di questo lungo articolo per quanto possa sembrare fantastico questo è il modo in cui si forma la realtà poligonale, una prova di questo può venire dalla matematica dei frattali, nelle due foto sotto è rappresentata la dimostrazione con cui analizzare i profili delle montagne come delle figure geometriche frattali composte da triangoli secondo il pensiero del matematico Wacław Sierpiński.

LA REALTÀ POLIGONALE foto per texture mandelbrot, peano e coch 002LA REALTÀ POLIGONALE foto per texture mandelbrot, peano e coch 003Se alla foto aggiungete le Texture otteniamo le Montagne così come le percepiamo.

LA REALTÀ POLIGONALE foto montagneVIDEOGIO PREFERITO

La realtà poligonale è un grande videogioco educativo, se conoscete come un programmatore crea un videogioco potete comprendere anche la struttura poligonale di questa realtà.

LA REALTÀ POLIGONALE foto Michio KakuLo scienziato giapponese Michio Kaku ha dichiarato che utilizzando la tecnica del “semi-radio primitivo di tachioni”, ha potuto giungere alla conclusione che viviamo in un una sorta di Matrix, un mondo “fatto di regole create da un’intelligenza, non molto diverso dal suo videogioco preferito, ovviamente, più complesso e impensabile”. Dunque altro che Caso, Fato o Destino: viviamo, da sempre, “in un piano governato da regole create e non determinate dalle possibilità universali:, Dio è un gran matematico”.

Link: L’universo è un videogioco – Roberto Cotroneo

Un bel video di Piergiorgio Odifreddi che analizzando il perché studiare la matematica raccoglie dalla tradizione storica degli elementi di conferma alla teoria della Realtà poligonale Video: Matematica: che forza, che bellezza! Piergiorgio Odifreddi – YouTube

13° PIANO

LA REALTÀ POLIGONALE foto 13 pianoGuardate questo film di vent’anni fa, in sintesi vi potete trovare tutto ciò che ho descritto in questo articolo : Il Tredicesimo Piano YouTube

CONCLUSIONI

In questo articolo ho realizzato un’analisi parziale della Realtà Poligonale, avrei dovuto approfondire la dinamica della Vibrazione e la meccanica della struttura interna dei Poligoni stessi. Ma si tratta di concetti ancora più complessi, così ho preferito spacchettare questi argomenti e li tratterò in nuovi articoli che pubblicherò quando avrò acquisito una maggiore comprensione, intanto potete iniziare a familiarizzare con questi concetti guardando (magari più volte) questo video: Nine, e leggendo questo corposo articolo: Nassim Haramein: la ricerca della struttura del vuoto.

FONTI:

Synthesis_09_Geometria_Sacra.pdf

Stazione Celeste-Le Ricerche di David Wilcock-il cambio d’era volume uno

Geometria Sacra – Esopedia

Altrogiornale-la ricerca della struttura del vuoto

Costruzione Logo | Amore Divino

Grafica raster – Wikipedia

Grafica vettoriale – Wikipedia

Motore grafico – Wikipedia

Motore grafico per sparatutto in prima persona – Wikipedia

Texture (grafica) – Wikipedia

4 thoughts on “LA REALTÀ POLIGONALE

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