TURCHESE

TURCHESE

TURCHESEGruppo cristallino: trimetrico

Sistema cristallino: triclino

Classe di simmetria: pinacoidale

Densità: 2,6-2,8 g/cm³

Durezza (Mohs): 5-6

Frattura: concoide

Colore: Blu, Blu-Verde, Verde, Verde-Grigio, Blu Chiaro, Azzurro-Verde

Lucentezza: cerea, vitrea, porcellanacea

Opacità: da opaca a subtranslucida, raramente i cristalli sono trasparenti

Diffusione: raro

CARATTERISTICHE

TURCHESELa turchese è un minerale di colore azzurro-verde appartenente al sistema triclino, è un minerale di genesi secondaria e si forma in seguito alla circolazione di soluzioni mineralizzanti all’interno di rocce sedimentarie soprattutto arenarie o vulcaniche normalmente fratturate.

Sempre opaca o appena traslucida questa gemma può mostrare un colore azzurro uniforme o venature dendritiche brune o nere di limonite.

Rarissima in cristalli trasparenti, si trova sempre in noduli o masse microcristalline reniformi oppure in sottili venature all’interno delle rocce incassanti. La sua porosità causa facili alterazioni al colore originario e per questo motivo talvolta si effettuano trattamenti di impregnazione a scopo protettivo.

Imitazioni

Pietra di interessante valore commerciale è spesso contraffatta da venditori che spacciano paste di vetro o pietre bianche di diverso genere tinte d’azzurro, per la turchese. A 250 °C la turchese diventa verde opaco, mentre aumentando la temperatura, il minerale perde l’acqua tramutandosi in una pasta vitrea scura, inoltre non fonde al cannello e non tinge la fiamma in verde (al contrario delle imitazioni). Vari materiali sono utilizzati per le imitazioni tra i quali: Porcellana, Plastica, Smalto, Vetro, Bowlite dipinta in maniera da assomigliare alla turchese. Esistono inoltre varie imitazioni del turchese tra cui la Turchesite (magnesite o howlite tinte di azzurro) e una resina sintetica inventata da un industriale francese nel ‘900.

TURCHESETipi Di Turchese

Turchese africana. Viene estratto in miniere africane. Il suo colore è sul verde pallido e presenta dei punti neri. In realtà si origina come diaspro, e non come vera Turchese.

Turchese americana. Proveniente dall’America, di colore celeste acceso.

Turchese cinese. Proveniente dalla Cina, estratto dalle aree note come Hubei e Anhui. Di un colore verde mischiato con blu e giallo. Viene trattato, nei suoi strati esterni, con della cera di paraffina.

Turchese giallo limone. Cinese, di colore giallo chiaro mischiato a un po’ di verdino. Molto raro.

Turchese messicana. Di un celeste acceso, estratto dalle miniere messicane Compitas.

Turchese nepalese. Di un celeste un po’ più opaco rispetto agli altri.

Turchese persiana.

Turchese trattata. Le parti porose della pietra vengono riempite con una sostanza trasparente (di solito paraffina, olio minerale, colore plastico).

Turchese stabilizzata. La resina presente viene infusa all’interno dei pori della pietra, in modo che il colore non cambi nel tempo.

Turchese Mojave o verde mela. Si tratta di una turchese colorata di un verde acceso.

TURCHESEIl minerale si trova sotto forma di incrostazioni, di concrezioni e massivo, nei giacimenti secondari di rame ma anche in rocce alluminifere ignee o sedimentarie solitamente poste in zone aride. Viene estratta prevalentemente in USA (negli stati dell’Arizona, Nevada, Nuovo Messico), in Cina, Perù, Messico, Iran, Tibet, Siberia, Australia, Africa, e Turchia. I primi giacimenti usati furono decisamente quelli del Sinai, gli antichi egizi la ricavavano dalle miniere dello Uadi Maghara nella penisola del Sinai.

STORIA

TURCHESELa Turchese è stata usata fin dall’antichità come pietra preziosa ed ornamentale. Plinio cita la turchese nella sua Naturalis Historia chiamandola “callaina” (termine che deriva da καλλαλιτηος-bella pietra). Plinio aveva notato la porosità di questa pietra, difatti questa pietra si altera irreversibilmente a contatto con profumi, unguenti, saponi o sostanze acide. Sempre Plinio asseriva che “la callaina viene attaccata dagli oli, dai balsami e dal vizio…”, infatti la turchese è una tra le più delicate tra tutte le pietre, un uso scorretto potrebbe farle cambiare il colore.

Il reperto più antico in turchese è un bracciale risalente a circa 8000 anni fa e scoperto in Egitto, seguito da un monile con turchesi trovato insieme ad una mummia risalente a 7500 anni fa. Secondo gli antichi Egizi, questo minerale era un toccasana contro la cataratta.

TURCHESEPettorale di Sesostri III conservato al Metropolitan Museum of Arts di New York.

Gli Indiani d’America utilizzavano i turchesi, sia come “moneta” di scambio, sia come pietra ornamentale per abbellire e proteggere tombe e case, per essi il turchese rappresentava lo spirito del mare e del cielo incarnato. Veniva inoltre utilizzata come ornamento per i cavalli credendo che grazie a questo cristallo si prevenissero le cadute accidentali.

TURCHESETra gli svariati oggetti aztechi vi sono varie rappresentazioni di serpenti che allontanavano il cielo dagli astri, ma la pietra fu usata anche dai Maya dal 2000 a.C., dagli Incas tra il XV ed il XVI secolo e dai navajo.

TURCHESEPer quanto riguarda gli antichi romani vi è un busto di Tiberio conservato al Museo degli argenti di Firenze.

TURCHESEAltre turchesi conservate in Italia sono conservati nel Tesoro di San Marco a Venezia.

CRISTALLOTERAPIA

La turchese è la pietra dei nati sotto il segno del Sagittario.

TURCHESESecondo la tradizione, alla turchese si riconoscono proprietà protettive e facilitative della parola e della comunicazione a scapito del conflitto di appartenenza dell’esprimibile. Le si riconoscono anche numerose virtù terapeutiche fra cui la capacità di proteggere dai morsi di serpenti velenosi.

La turchese ispirerebbe pensieri elevati e favorirebbe amore profondo. Secondo la tradizione inoltre questa pietra sbiadisce all’approssimarsi di una disgrazia, specialmente al termine di un amore. Si credeva inoltre che fosse capace di infondere coraggio in battaglia e di segnalare l’infedeltà diventando nera in caso di adulterio. Come tutte le pietre blu e azzurre, è legata al 5º chakra, quello della gola.

Per conservare nel migliore dei modi il nostro turchese dobbiamo evitare che entri in contatto con sostanze acide, profumi, acqua e il nostro stesso sudore.

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