RA SESSIONE 80 81 82 83 84

RA SESSIONI 80 81 82 83 84

SESSIONE 80 81 82 83 84SESSIONE 80

27 febbraio 1982

80.0 Ra: Io sono Ra. Vi salutiamo nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore.

Prima di iniziare questo lavoro vorremmo correggere un errore che abbiamo trovato nel materiale precedente. Quell’archetipo, il Cinque, che avete chiamato Ierofante, è il Significatore del complesso della Mente.

Questo strumento è preda di improvvise vampate verso la distorsione nota come dolore. Siamo consapevoli dei vostri coscienziosi tentativi di aiutare lo strumento, ma non conosciamo nessun’altra modalità disponibile per il gruppo di supporto oltre alla fornitura di idroterapia sulla porzione spinale eretta del complesso del corpo fisico, che abbiamo menzionato in precedenza.

Le distorsioni del corpo di questo strumento non escludono mai, diciamo, tali vampate durante questi periodi di maggiore distorsione del complesso del corpo. Il nostro contatto potrebbe diventare momentaneamente confuso (garbled). Pertanto, chiediamo che qualsiasi informazione che sembra confusa (garbled) venga messa in discussione poiché desideriamo che questo contatto rimanga non-distorto nei limiti che linguaggio, mentalità e sensibilità consentono.

Comunichiamo adesso.

80.1 Interrogante: Grazie. Potresti darmi le condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. Questo strumento sta sperimentando lievi fluttuazioni del complesso energetico fisico che stanno causando cambiamenti improvvisi da (un livello di) deficit di energia fisica a uno di fievole energia fisica. Questo è dovuto a molte, ciò che potete chiamare, preghiere e esortazioni offerte allo e dallo strumento compensate da continui saluti ogni volta che è possibile, dell’entità di quinta densità di cui siete consapevoli.

In altri aspetti, lo strumento si trova nelle condizioni precedentemente dichiarate.

80.2 Interrogante: Ho dovuto lasciare la stanza per un oggetto dimenticato dopo aver eseguito il Rituale di Messa al Bando. Questo ha avuto un effetto deleterio sul rituale o sul lavoro?

Ra: Io sono Ra. Se fosse stato l’unico lavoro (eseguito qui), il ritardo sarebbe stato cruciale. C’è abbastanza energia residua di natura protettiva in questo luogo di lavoro che questa interruzione, sebbene del tutto non raccomandata, non rappresenta una minaccia alla protezione che il rituale di cui parlavi offre.

80.3 Interrogante: Il nostro visitatore di quinta densità è stato in grado di influenzare in maniera minore lo strumento durante i nostri lavori più recenti?

Ra: Io sono Ra. Risponderemo in due parti. In primo luogo, durante i lavori stessi l’entità è stata in gran parte bloccata. In secondo luogo, nella circostanza esperienziale generale della vostra esperienza spazio/tempo, questa entità di quinta densità è in grado di salutare (contattare spiritualmente) questa entità con la stessa efficacia sul suo complesso del corpo fisico come sempre sin dall’inizio del suo contatto con il vostro gruppo. Ciò è dovuto alle diverse distorsioni del complesso fisico dello strumento.

Tuttavia, lo strumento è diventata più mentalmente e spiritualmente capace di salutare questa entità con amore, riducendo così l’elemento di paura che è un elemento su cui l’entità conta come una grande arma nel tentativo di causare la cessazione, in qualsiasi grado, del contatto con Ra.

80.4 Interrogante: Qual è la ragione del fatto che l’entità è in grado di agire attraverso distorsioni fisiche che sono già presenti [come] al contrario non è in grado di agire su un’entità che non ha alcuna distorsione fisica?

Ra: Io sono Ra. La chiave a questa domanda è il termine, distorsione. Qualsiasi distorsione, sia essa fisica, mentale o spirituale di natura complessa, può essere accentuata dalla suggestione di qualcuno in grado di lavorare magicamente; cioè, di causare cambiamenti nella coscienza. Questa entità ha molte distorsioni fisiche. Ciascuno nel gruppo ha varie distorsioni mentali. La loro natura varia. Meno bilanciata è la distorsione dalla conoscenza-di-sé, più abilmente l’entità può accentuare tale distorsione per attenuare il buon funzionamento e l’armonia del gruppo.

80.5 Interrogante: Come Ra sa bene, le informazioni che accumuliamo qui saranno illuminanti solo per una percentuale molto minore di quelli che popolano questo pianeta al momento, semplicemente perché ci sono pochissime persone che possono comprenderle. Tuttavia, sembra che il nostro visitatore di quinta densità sia, diciamo, assolutamente contrario a questa comunicazione. Puoi dirmi perché questo è così importante per lui dal momento che ha un effetto così limitato, immagino, sul raccolto di questo pianeta? Dal momento che mi sembra che coloro che comprenderanno queste informazioni molto probabilmente si troveranno già nei limiti della possibilità di raccolta.

Ra: Io sono Ra. La purezza non finisce con il raccolto di terza densità. La fedeltà di Ra verso il tentativo di rimuovere le distorsioni è totale. Ciò costituisce un’accettazione di responsabilità per il servizio agli altri che è di corrispondente purezza. Lo strumento attraverso il quale parliamo e il suo gruppo di sostegno hanno una fedeltà simile e, trascurando ogni disagio personale, desiderano servire gli altri. A causa della natura del gruppo, le domande che ci sono state fatte dal gruppo hanno condotto rapidamente in regioni di commentario (commentary) piuttosto astruse. Questi contenuti non riducono la fondamentale purezza del contatto. Tale purezza è come una luce. Una tale intensità di luce attira l’attenzione.

80.6 Interrogante: Cosa spererebbe di ottenere il nostro visitatore di quinta densità per se stesso se riuscisse a terminare questo contatto?

Ra: Io sono Ra. Come abbiamo affermato in precedenza, l’entità spera di ottenere una parte di quella luce; cioè il complesso mente/corpo/spirito dello strumento. Salvo ciò, l’entità intende spegnere la luce.

80.7 Interrogante: Lo capisco fino a un certo punto – quel punto è [se] l’entità avesse avuto successo in uno di questi tentativi, quale valore avrebbe per lui? Aumenterebbe la sua abilità? Incrementerebbe la sua polarità? Per quale meccanismo vuol fare tutto ciò che fa?

Ra: Io sono Ra. Avendo tentato per parte del vostro spazio/tempo senza risultati duraturi di fare queste cose, l’entità potrebbe porsi questa domanda da se stessa. Il guadagno per il trionfo è un aumento della polarità negativa per l’entità in quanto ha rimosso una fonte di luminosità e quindi ha offerto a questo spazio/tempo l’opportunità dell’oscurità dove una volta c’era la luce. Nel caso in cui fosse riuscito a schiavizzare il complesso mente/corpo/spirito dello strumento, avrebbe schiavizzato un’entità abbastanza potente, aumentando così il suo potere.

80.8 Interrogante: Mi dispiace per la mia mancanza di penetrazione di questi meccanismi e mi scuso per alcune domande piuttosto stupide, ma penso che qui abbiamo un punto che è in qualche modo centrale rispetto a ciò che stiamo attualmente cercando di capire, quindi anche se le mie prossime domande potrebbero essere quasi inaccettabilmente stupide, cercherò di capire cos’è questo potere che il nostro visitatore cerca e come lo usa. Perché mi sembra che questo sia centrale per la mente e per l’evoluzione di essa in cui siamo coinvolti.

Poiché questa entità che è il nostro visitatore incrementa il suo potere attraverso questi lavori, qual è il potere che aumenta? Puoi descriverlo?

Ra: Io sono Ra. Il potere di cui parli è un potere spirituale. I poteri della mente, in quanto tali, non comprendono lavori come questi. Puoi, con un po’ di fruttuosità, considerare le possibilità del chiaro di luna. Sai che abbiamo descritto la Matrice dello Spirito come una notte. La luce della luna, quindi, offre o un’immagine reale vista nell’ombra o chimera e falsità. Il potere della falsità è profondo così come il potere di discernere la verità dall’ombra. L’ombra delle cose nascoste è una profondità infinita in cui è immagazzinato il potere dell’Uno Infinito Creatore.

L’adepto, quindi, sta lavorando con il potere delle cose nascoste illuminato da ciò che può essere falso o vero. Abbracciare la falsità, conoscerla, cercarla e usarla dà un potere grandissimo. Questa è la natura del potere del vostro visitatore e può irradiare della luce sul potere di chi cerca per servire anche gli altri, perché i passi falsi nella notte sono oh! così facili.

80.9 Intervistatore: Stai dicendo, allora, che questo potere è dello spirito e non della mente o del corpo?

Ra: Io sono Ra. Il lavoro dell’adepto si basa sul lavoro precedente con la mente e il corpo, altrimenti il lavoro con lo spirito non sarebbe possibile su una base affidabile. Con questo commento possiamo affermare la correttezza del tuo assunto.

80.10 Interrogante: Ora, il quindicesimo archetipo, che è la “Matrice dello Spirito”, è stato chiamato il Diavolo. Puoi dirmi perché è così?

Ra: Io sono Ra. Non desideriamo essere superficiali in una questione così centrale, ma possiamo notare che la natura dello spirito è così infinitamente sottile che l’influenza fruttuosa della luce sulla grande oscurità dello spirito molto spesso non è così manifesta come l’oscurità stessa. Il progresso scelto da molti adepti diventa un sentiero confuso mentre ogni adepto tenta di usare il “Catalizzatore dello Spirito”. Sono pochi quelli che riescono a cogliere la luce del Sole. Di gran lunga, la maggior parte degli adepti rimane a brancolare nella luce della Luna e, come abbiamo detto, questa luce può ingannare così come far scoprire misteri nascosti. Pertanto, la melodia, diciamo, di questa Matrice spesso sembra essere di natura negativa e malvagia, come la chiamereste voi.

Va anche notato che un adepto è colui che si è liberato sempre di più dai vincoli dei pensieri, delle opinioni e dei legami degli altri-sé. Sia che venga fatto per il servizio agli altri o per il servizio al sé, è una parte necessaria del risveglio dell’adepto. Questa libertà è vista da coloro che non sono liberi come ciò che chiamereste malvagio o nero. La magia è riconosciuta; la sua natura spesso non lo è.

80.11 Intervistatore: Potrei dire, quindi, che implicita nel processo di diventare adepti è la possibile polarizzazione parziale verso il servizio al sé perché semplicemente l’adepto diviene dissociato da molti della sua specie o suoi simili nella densità particolare in cui risiede?

Ra: Io sono Ra. È probabile che ciò accada. L’apparente avvenimento è la dissociazione, sia che la verità sia servizio al sé e quindi vera dissociazione dagli altri-sé;

o servizio agli altri e quindi vera associazione con il cuore di tutti gli altri-sé e dissociazione solo dai gusci illusori che impediscono all’adepto di percepire correttamente il sé e l’altro-sé come Uno.

80.12 Interrogante: Allora dici che questo effetto di dissociazione sull’adepto del servizio agli altri è un ostacolo o un processo che rallenta il raggiungimento dell’obiettivo a cui aspira? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto. Questa dissociazione dal miasma dell’illusione e dal travisamento di ogni singola distorsione è una parte assolutamente necessaria del percorso di un adepto. Può essere visto da altri come una disgrazia.

80.13 Interrogante: Quindi questa è, dal punto di vista o rispetto al quindicesimo archetipo, in qualche modo un’escursione nella “Matrice dello Spirito” in questo processo? Ciò ha senso?

Ra: Io sono Ra. L’escursione di cui parli e il processo di dissociazione è solitamente collegata a quell’archetipo che chiamate Speranza (Hope) che noi preferiremmo chiamare Fede. Questo archetipo è il “Catalizzatore dello Spirito” e, grazie alle illuminazioni del “Potenziatore dello Spirito”, inizierà a causare quei cambiamenti nel punto di vista dell’adepto.

SESSIONE 80 81 82 83 8480.14 Interrogante: [Io] non avevo intenzione di andare troppo avanti riguardo al mio processo di interrogazione. L’adepto polarizzato positivamente o negativamente, quindi, sta costruendo un potenziale per attingere direttamente allo spirito per la potenza*. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Sarebbe più corretto dire che l’adepto sta facendo appello direttamente attraverso lo spirito all’universo per la sua potenza*, perché lo spirito è una spola (shuttle). *(power: potenza,potere,energia)

80.15 Interrogante: Ora, l’unica evidente significativa differenza, credo, tra l’adepto positivo e quello negativo nell’uso di questo shuttle (spola-navetta) è il modo in cui si erano polarizzati. C’è una relazione tra gli archetipi dello spirito e se la polarizzazione è positiva o negativa? Ad esempio, la chiamata positiva attraverso il sedicesimo e la chiamata negativa [ridacchiando] attraverso il quindicesimo archetipo? Sono molto confuso su questi punti e immagino che la domanda sia povera o priva di significato. Puoi rispondere?

Ra: Io sono Ra. È una sfida rispondere a una domanda del genere, poiché c’è una certa confusione nella sua costruzione. Tuttavia, tenteremo di parlare sull’argomento.

L’adepto, positivo o negativo che sia, ha la stessa Matrice. Anche il Potenziatore è identico. A causa del Catalizzatore di ciascun adepto, l’adepto può iniziare a prendere e scegliere ciò che dovrà esaminare ulteriormente. L’ “Esperienza dello Spirito”, quella che avete chiamato “Luna”, è quindi di gran lunga la più manifesta delle influenze sulla polarità dell’adepto. Anche le più infelici delle esperienze, diciamo, che sembrano accadere nel catalizzatore dell’adepto, esaminate dal punto di vista dello spirito, possono, con la discriminazione possibile nell’ombra, essere lavorate fino a quando la luce che eguaglia la luce del mezzogiorno più luminoso discenda sull’adepto e l’illuminazione positiva o di servizio-agli-altri avviene. L’adepto del servizio-al-sé si soddisferà con le ombre e, cogliendo la luce del giorno, getterà indietro la testa in una tetra risata, preferendo l’oscurità.

80.16 Interrogante: Immagino che il diciannovesimo archetipo dello spirito sarebbe il “Significatore dello Spirito”. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

80.17 Interrogante: Come descriveresti il Significatore dello Spirito?

Ra: Io sono Ra. Nel rispondere alla domanda precedente abbiamo disposto di fare proprio questo. Il “Significatore dello Spirito” è quell’entità vivente che irradia o assorbe l’amore e la luce dell’Uno Infinito Creatore, lo irradia agli altri o lo assorbe per il sé.

80.18 Interrogante: Quindi questo processo di radiazione o assorbimento, dal momento che abbiamo ciò che vorrei chiamare flusso o velocità di flusso, è la misura del potere* dell’adepto?

Ra: Io sono Ra. Questa può essere considerata un’affermazione ragionevolmente adeguata.

80.19 Interrogante: Quindi per il ventesimo archetipo suppongo che questa sia la “Trasformazione dello Spirito”, forse analoga al fondersi dei sentieri in sesta densità. È in qualche modo corretto?

Ra: Io sono Ra. No.

80.20 Interrogante: Mi dispiace di questo. Puoi dirmi cosa il ventesimo archetipo rappresenta?

Ra: Io sono Ra. Quello che chiamate “Sarcofago” nel vostro sistema può essere considerato come il mondo materiale, se volete. Questo mondo materiale viene trasformato dallo spirito in quello che è infinito ed eterno. L’infinità dello spirito è una realizzazione ancora più grande dell’infinità della coscienza, poiché la coscienza che è stata disciplinata dalla volontà e dalla fede è quella coscienza che può contattare direttamente l’infinito intelligente. Ci sono molte cose che cadono nei molti, molti, passi* dell’adepthood. Noi, di Ra, percorriamo ancora questi passi* e lodiamo l’Uno Infinito Creatore ad ogni trasformazione. *(steps;passi,stadi,fasi,passaggi)

80.21 Interrogante: Allora immagino che il ventunesimo archetipo rappresenterebbe il contatto con l’infinito intelligente. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ciò è corretto, sebbene uno possa vedere il riflesso di questo contatto come, pure, il contatto con l’Energia Intelligente che è l’Universo o come l’avete chiamato, abbastanza provincialmente, “il Mondo”.

80.22 Interrogante: Allora per questo contatto anche con l’energia intelligente puoi farmi un esempio di cosa sarebbe per entrambi, per il contatto con l’infinito intelligente e con l’energia intelligente? Potresti farmi un esempio di quale tipo di esperienza risulterebbe, se possibile?

Ra: Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa di questo lavoro. Abbiamo discusso le possibilità di contatto con l’energia intelligente, poiché questa energia è l’energia del Logos, e quindi è l’energia che guarisce, costruisce, rimuove, distrugge e trasforma tutti gli altri-sé, così come il sé.

È molto probabile che il contatto con l’infinito intelligente produca un’indicibile gioia nell’entità che sperimenta tale contatto. Se desideri interrogare più in dettaglio su questo argomento, ti invitiamo a farlo in un altro lavoro. C’è una breve domanda prima di chiudere questo lavoro?

80.23 Interrogante: C’è qualcosa che possiamo fare per migliorare il contatto o per rendere lo strumento più confortevole?

Ra: Io sono Ra. Gli allineamenti sono molto coscienziosi. Siamo riconoscenti. L’entità che funge da strumento è piuttosto distorta verso quella condizione che chiamate indolenzimento delle regioni dorsali. La manipolazione sarebbe utile.

Sono Ra. Vi lascio, amici miei, a gloriarvi della luce e dell’amore dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, quindi, rallegrandovi nella potenza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

SESSIONE 81
22 marzo 1982

81.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

81.1 Interrogante: Potresti prima fornirmi le condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. L’energia del complesso fisico è in deficit in questo particolare nesso spazio/tempo a causa della prolungata accentuazione psichica di distorsioni preesistenti. Il resto dei livelli del complesso energetico sono come affermato in precedenza.

81.2 Interrogante: È questa la ragione della sensazione di stanchezza ininterrotta dello strumento?

Ra: Io sono Ra. Ci sono parti del vostro spazio/tempo in cui si può dire che questo sia sintomatico della reazione al saluto psichico. Tuttavia, la continua stanchezza non è dovuta al saluto psichico ma è piuttosto una conseguenza inevitabile di questo contatto.

81.3 Interrogante: Perché questa è una conseguenza inevitabile? Qual è il meccanismo di contatto che crea stanchezza?

Ra: Io sono Ra. Il meccanismo che crea la stanchezza, è quella connessione tra la densità in cui il complesso mente/corpo/spirito di questo strumento è conservato in modo sicuro durante questi lavori e la del tutto variante densità in cui risiede il complesso del corpo fisico dello strumento in questo spazio/tempo. Poiché lo strumento assume maggiormente la colorazione della densità “a riposo”, l’esperienza della terza densità sembra più pesante e faticosa. Questo è stato accettato dallo strumento, poiché desiderava essere di servizio. Pertanto, accettiamo anche questo effetto riguardo al quale niente di quanto siamo a conoscenza può essere fatto.

81.4 Interrogante: L’effetto è una funzione del numero di sessioni ed ha raggiunto un livello di picco o continuerà ad aumentare in effetto?

Ra: Io sono Ra. Questo effetto faticoso continuerà ma non deve essere confuso con i livelli di energia fisica, aventi a che fare solo con il, come lo chiamereste, quotidiano ciclo di esperienza. In questo ambito, le cose che già si sanno per aiutare questo strumento continueranno ad essere di aiuto. Noterai però il graduale aumento in trasparenza, diciamo così, delle vibrazioni dello strumento.

81.5 Interrogante: Non ho capito cosa intendevi con quest’ultima affermazione. Mi spiegheresti?

Ra: Io sono Ra. La stanchezza di natura tempo/spaziale può essere vista come quella reazione di vibrazioni trasparenti o pure con ambienti impuri, confusi o opachi.

81.6 Interrogante: C’è qualcosa di questo effetto sugli altri due di noi in questo gruppo?

Ra: Io sono Ra. Questo è abbastanza corretto.

81.7 Interrogante: Allora sperimenteremmo anche noi l’effetto di stanchezza ininterrotta come conseguenza del contatto. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Lo strumento, per la natura stessa del contatto, sopporta il peso maggiore di questo effetto. Ciascuno del gruppo di supporto, offrendo l’amore e la luce dell’Uno Infinito Creatore in supporto incondizionato in questi lavori e nei trasferimenti di energia ai fini di questi lavori, sperimenta tra il 10 e il 15 per cento, approssimativamente, di questo effetto. È cumulativo e identico nella natura continua della sua manifestazione.

81.8 Interrogante: Quale potrebbe essere il risultato di questo continuo effetto di stanchezza dopo un lungo periodo?

Ra: Io sono Ra. Fai una domanda generale con infinite risposte. Dobbiamo generalizzare eccessivamente per tentare di rispondere.

Un gruppo potrebbe essere tentato e perdere così il contatto stesso che ha causato la difficoltà. Quindi la storia sarebbe finita.

Un altro gruppo potrebbe essere forte all’inizio ma non fedele di fronte alle difficoltà. Così la storia sarebbe finita.

Un altro gruppo potrebbe scegliere la via del martirio nella sua completezza e usare lo strumento fino a quando il suo complesso del corpo fisico mancasse per il duro tributo richiesto quando tutte le energie si siano esaurite.

Questo particolare gruppo, in questo particolare nesso, sta tentando di conservare l’energia vitale dello strumento. Sta cercando di bilanciare l’amore per il servizio e la saggezza del servizio ed è fedele al servizio nonostante le difficoltà. La Tentazione non ha ancora concluso la storia di questo gruppo.

Potremmo non conoscere il futuro, ma la probabilità che questa situazione continui per un periodo relativamente consistente del vostro spazio/tempo è grande. Il fattore significativo è la volontà dello strumento e del gruppo di servire. Questa è l’unica causa che bilancia il lento incremento di stanchezza che continuerà a distorcere le vostre percezioni. Senza questa volontà il contatto potrebbe essere possibile ma alla fine parrebbe uno sforzo eccessivo.

81.9 Interrogante: Lo strumento vorrebbe sapere perché ha una sensazione di maggiore energia vitale?

Ra: Io sono Ra. Lasciamo questa risposta allo strumento.

81.10 Interrogante: Vorrebbe sapere se ha una maggiore sensibilità ai cibi?

Ra: Io sono Ra. Questo strumento ha una maggiore sensibilità a tutti gli stimoli. È bene che usi la prudenza.

81.11 Interrogante: Tornando alla sessione precedente, riprendendo il decimo archetipo, che è il “Catalizzatore del Corpo” o “Ruota della Fortuna”, che rappresenta l’interazione con gli altri-sé. È un’affermazione corretta?

Ra: Io sono Ra. Questa può essere vista come un’affermazione approssimativamente corretta in quanto ogni catalizzatore ha a che fare con la natura di quelle esperienze che si inseriscono nella rete energetica e nelle percezioni vibratorie del complesso mente/corpo/spirito. Si può aggiungere molto opportunamente che lo stimolo esterno della “Ruota della Fortuna” è ciò che offre entrambe le esperienze, sia positiva che negativa.

81.12 Interrogante: L’undicesimo archetipo, “l’Esperienza del Corpo”, rappresenta il catalizzatore che è stato elaborato dal complesso mente/corpo/spirito ed è chiamato “Incantatrice” perché produce ulteriore seme per la crescita. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

81.13 Interrogante: [Abbiamo] già discusso del Significatore, quindi salterò al numero tredici. La “Trasformazione del Corpo” è chiamata “Morte”, poiché con la morte il corpo viene trasformato in un corpo con vibrazioni più elevate per ulteriore apprendimento. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto e può essere visto come ulteriormente corretto in quanto ogni momento e certamente ogni periodo diurno dell’incarnazione corporea offre morte e rinascita a chi sta tentando di usare il catalizzatore che gli viene offerto.

81.14 Interrogante: E infine, il quattordicesimo, “La Via del Corpo” è chiamata “Alchimista” perché c’è un un’infinità di tempo per i vari corpi per operare all’interno per apprendere le lezioni necessarie per l’evoluzione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è del tutto corretto in quanto “la Grande Via del Corpo” deve essere vista, così come tutti gli archetipi del corpo, per essere un’immagine speculare della spinta dell’attività della mente. Il corpo è la creatura della mente ed è lo strumento di manifestazione per i frutti della mente e dello spirito. Pertanto, potreste vedere il corpo come ciò che fornisce l’athanor attraverso il quale l’alchimista manifesta l’oro.

81.15 Interrogante: Ho immaginato che un modo in cui potrei entrare in una migliore comprensione dell’esperienza di sviluppo che è centrale nel nostro lavoro, è confrontare ciò che sperimentiamo ora, dopo che il velo è caduto, con ciò che è stato sperimentato prima di quel momento, cominciando forse fin dal principio di questa ottava di esperienza, per vedere come siamo entrati nella condizione in cui ci troviamo ora. Se questo è accoglibile, mi piacerebbe ritornare al principio di questa ottava di esperienza per investigare le condizioni della mente, del corpo e dello spirito che si sono evolute in questa ottava. È soddisfacente, accettabile?

Ra: Io sono Ra. La direzione delle domande dipende da te.

81.16 Interrogante: Ra afferma di avere conoscenza solo di questa ottava, ma sembra che Ra abbia una conoscenza completa di questa ottava.

Puoi dirmi perché è così?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, non abbiamo una conoscenza completa di questa ottava. Ci sono parti della settima densità che, sebbene descritte dai nostri insegnanti, rimangono misteriose. In secondo luogo, abbiamo sperimentato una grande quantità del catalizzatore di perfezionamento disponibile di questa ottava, e i nostri insegnanti hanno lavorato con noi con la massima attenzione affinché possiamo essere Uno con il Tutto, così nel ciclo, il nostro eventuale ritorno alla grande Totalità (allness) della creazione sarà completo.

81.17 Interrogante: Quindi Ra ha la conoscenza dai primi inizi di questa ottava attraverso la sua esperienza corrente nel modo che potrei chiamare conoscenza diretta o esperienziale attraverso la comunicazione con quegli spazi/tempi e tempo/spazi, ma non si è ancora evoluto o è penetrato nel settimo livello. È un’affermazione approssimativamente corretta?

Ra: Io sono Ra. Sì.

81.18 Interrogante: Perché Ra non ha alcuna conoscenza di ciò che era prima dell’inizio di questa ottava?

Ra: Io sono Ra. Compariamo le ottave con le isole. Può essere che gli abitanti di un’isola non siano soli su una sfera planetaria, ma se un veicolo oceanico in cui si può sopravvivere non è stato inventato, la vera conoscenza delle altre isole è possibile solo se un’entità arriva tra gli isolani e dice “Vengo da altrove”. Questa è un’analogia grossolana. Tuttavia, abbiamo evidenze di questo tipo, sia della creazione precedente che della creazione a venire, poiché nel flusso di spazio/tempo e tempo/spazio vediamo questi, apparentemente non simultanei, eventi.

81.19 Interrogante: Bene, attualmente ci troviamo nella galassia Via Lattea di circa 200 milioni (correzione, circa 200 miliardi) di stelle e ci sono milioni e milioni di queste grandi galassie sparse in quello che chiamiamo spazio. Per quanto ne sappia Ra, presumo, il numero di queste galassie è infinito? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è precisamente corretto ed è un punto significativo.

81.20 Interrogante: Il punto è che abbiamo Unità. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Sei percettivo.

81.21 Interrogante: Allora di quale porzione di queste galassie Ra è consapevole? Ra ha sperimentato la coscienza in molte altre di queste galassie?

Ra: Io sono Ra. No.

81.22 Interrogante: Ra ha qualche esperienza o conoscenza di – o viaggio verso, in una forma o nell’altra, qualcuna di queste altre galassie?

Ra: Io sono Ra. Sì.

81.23 Interrogante: Solo … non è importante, ma approssimativamente in quante altre di queste galassie Ra, diciamo, ha viaggiato?

Ra: Io sono Ra. Abbiamo aperto i nostri cuori in irradiazione d’amore all’intera creazione. Circa il 90% della creazione è a un certo livello consapevole dell’invio e in grado di rispondere. Tutti gli infiniti Logoi sono Uno nella consapevolezza dell’amore. Questo è il tipo di contatto che ci piace piuttosto che viaggiare.

81.24 Interrogante: In modo che io possa avere solo una piccola idea di cosa sto parlando, quali sono i limiti del viaggio di Ra nel senso di sperimentare o vedere direttamente le attività di vari luoghi? È solo all’interno di questa galassia e, in caso affermativo, quanto di questa galassia? O include altre galassie?

Ra: Io sono Ra. Sebbene sia possibile per noi muoverci a nostro piacimento per tutta la creazione all’interno di questo Logos, vale a dire la, cosiddetta, galassia Via Lattea; ci siamo spostati dove eravamo chiamati a servire; queste posizioni sono, diciamo, locali e includono Alpha Centauri, pianeti del vostro sistema solare che chiamate Sole, Cepheus e Zeta Reticuli. A questi sub-Logoi siamo venuti, essendo stati chiamati.

81.25 Interrogante: La chiamata era in ogni circostanza da esseri di terza densità o era questa chiamata da ulteriori o altre densità?

Ra: Io sono Ra. In generale, la seconda supposizione è corretta. Nel caso particolare del sub-Logos Sole, la terza densità è la densità della chiamata.

81.26 Interrogante: Ra quindi non si è mai spostato in nessuna delle altre galassie maggiori. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

81.27 Interrogante: Ra ha conoscenza, diciamo, di qualche altra galassia maggiore o della consapevolezza o di qualsiasi cosa in quella galassia?

Ra: Io sono Ra. Presumiamo che tu stia parlando della possibilità di conoscenza di altre galassie maggiori. Ci sono Erranti di altre galassie maggiori attratti dalle esigenze specifiche di una singola chiamata. Ci sono quelli nel nostro complesso di memoria sociale che sono diventati Erranti in altre galassie maggiori. Quindi c’è stata conoscenza di altre galassie maggiori, perché per colui la cui personalità o complesso mente/corpo/spirito è stato cristallizzato, l’universo è un “posto unico”(is one place) e non ci sono ostacoli al viaggio. Tuttavia, la nostra interpretazione della tua domanda era una domanda concernente il complesso di memoria sociale in viaggio verso un’altra galassia maggiore. Non l’abbiamo fatto, né lo contempliamo, perché possiamo raggiungere in amore con i nostri cuori.

81.28 Interrogante: Grazie. In questa linea di domande cerco di stabilire una base per comprendere le basi non solo dell’esperienza che abbiamo ora, ma anche di come l’esperienza si è formata, e come è correlata a tutto il resto dell’esperienza attraverso la porzione dell’ottava, come noi la comprendiamo. Presumo, quindi, che tutte queste galassie, milioni… un numero infinito di galassie di cui possiamo appena iniziare a renderci conto con i nostri telescopi, siano tutte della stessa ottava. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

81.29 Interrogante: Mi stavo chiedendo se, nel senso che alcuni degli Erranti di Ra andassero nelle altre galassie maggiori, cioè, lasciando questo sistema di oltre 200 miliardi di stelle di forma lenticolare e andando verso un altro ammasso di miliardi di stelle e trovando la loro strada per qualche situazione planetaria là, qualcuno di questi Erranti incontrerebbe la polarità duale che abbiamo qui, entrambe, la polarità del servizio-al-sé e quella del servizio-agli-altri?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

81.30 Interrogante: Ora, hai affermato in precedenza che verso il centro di questa galassia, credo, in quello che, per usare un termine povero, potresti chiamare la parte più vecchia, non troveresti polarizzazione al servizio-del-sé, ma, che questa è stata una, potremmo dire, un’esperienza successiva. Ho ragione nel presumere che questo sia vero per le altre galassie di cui gli Erranti di Ra hanno esperienza? Che al centro di queste galassie esistesse solo la polarità del servizio-agli-altri e che l’esperimento fosse iniziato più lontano verso il bordo della galassia?

Ra: Io sono Ra. Vari Logoi e sub-Logoi ebbero vari metodi per arrivare alla scoperta dell’efficienza del libero arbitrio nell’intensificare l’esperienza del Creatore da parte del Creatore. Tuttavia, in ogni caso questo è stato un modello.

81.31 Interrogante: Intendi dire allora che il modello è che la polarizzazione del servizio-al-sé è apparsa più lontano dal centro della spirale galattica?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

81.32 Interrogante: Da questo presumo che all’inizio dell’ottava avevamo il nucleo, con molte spirali galattiche che si stavano formando, e io so che questo non è corretto nel senso di atemporalità, ma quando la spirale si è formata allora presumo che in questa particolare ottava l’esperimento debba essere iniziato alquanto, approssimativamente, simultaneamente in molti, molti dei sistemi galattici in fase di sviluppo o di costruzione mediante l’esperimento del velo nell’estendere il libero arbitrio. Sono in qualche modo corretto con questa supposizione?

Ra: Io sono Ra. Hai proprio ragione.

Questo strumento è insolitamente fragile in questo spazio/tempo e ha utilizzato gran parte dell’energia trasferita. Invitiamo un’altra domanda completa per questo lavoro.

81.33 Interrogante: In realtà, [io] non ho molto di più su questo se non per supporre che ci debba essere stato un qualche tipo di comunicazione in tutta l’ottava in modo che, quando il primo esperimento divenne efficace, la conoscenza di ciò si diffuse rapidamente attraverso l’ottava e fu “raccolta” da altre spirali galattiche “in erba”, si potrebbe dire. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Essere consapevoli della natura di questa comunicazione significa essere consapevoli della natura del Logos. Molto di ciò che chiamate creazione non si è mai separato dall’Uno Logos di questa ottava e risiede entro l’Uno Infinito Creatore. La comunicazione in un tale ambiente è la comunicazione delle cellule del corpo. Ciò che viene appreso da uno è noto a tutti. I sub-Logoi, poi, sono stati nella posizione di raffinare le scoperte di ciò che potrebbe essere chiamato gli iniziali sub-Logoi. Possiamo chiedere se possiamo rispondere a qualche breve domanda in questo lavoro?

81.34 Interrogante: Solo se c’è qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più confortevole o migliorare il contatto?

Ra: Io sono Ra. È difficile determinare i livelli di energia dello strumento e del gruppo di supporto. Di questo siamo consapevoli. Si raccomanda, tuttavia, di fare ogni tentativo per entrare in ogni lavoro con le più auspicabili configurazioni di energia possibili. Va tutto bene, amici miei. Siete coscienziosi e gli allineamenti vanno bene.

Sono Ra. Vi lascio nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, quindi, rallegrandovi nella potenza e nella pace dell’Infinito Creatore. Adonai.

SESSIONE 82
27 marzo 1982

82.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto, amici miei, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

82.1 Interrogante: Potresti prima indicarmi le condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. È come precedentemente affermato.

82.2 Intervistatore: C’è qualcosa che potremmo fare che non stiamo facendo – tranne eliminare il contatto – per incrementare l’energia fisica dello strumento?

Ra: Io sono Ra. C’è la possibilità/probabilità che il vortice d’acqua con la colonna vertebrale eretta alteri, in parte, la distorsione verso ciò che chiamate dolore, che questa entità sperimenta nella regione dorsale a livello continuo. Questo a sua volta potrebbe aiutare nella distorsione verso l’incremento dell’energia fisica, in una certa misura.

82.3 Interrogante: Jim ha una domanda personale che non deve essere pubblicata. Chiede: “Sembra che il mio lavoro sull’equilibrio si sia spostato da preoccupazioni più marginali come la pazienza/impazienza, a imparare ad aprirmi nell’amore incondizionato, per accettare me stesso come intero e perfetto, e poi per accettare me stesso come il Creatore. Se questa è una normale progressione della focalizzazione per l’equilibrio, non sarebbe più efficiente, una volta scoperto, per una persona lavorare sull’accettazione del sé come Creatore, piuttosto che lavorare marginalmente sui risultati secondari e terziari della mancata accettazione del sé? “

Ra: Io sono Ra. Il termine efficienza ha connotazioni fuorvianti. Nel contesto del lavoro nelle discipline della personalità, per essere più pienamente efficienti nella centrale “accettazione del sé”, è per primo del tutto necessario conoscere le distorsioni del sé che l’entità sta accettando. Ogni pensiero e azione necessariamente deve quindi essere esaminato per le precise fondamenta delle distorsioni di ogni reazione.* Questo processo porterà al più centrale compito dell’accettazione. Tuttavia,”l’architrave deve essere posta prima che la struttura venga costruita”.

*(originale nel testo: Each thought and action needs must then be scrutinized for the precise foundation of the distortions of any reactions.)

82.4 Interrogante: Grazie. Vorrei considerare la condizione in un tempo o in una posizione si potrebbe dire, se tempo è un termine sbagliato, appena prima dell’inizio di questa ottava di esperienza. Presumo che, appena prima dell’inizio di questa ottava, l’Infinito intelligente avesse creato e già sperimentato una o più ottave precedenti. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Assumi correttamente. Tuttavia, la frase sarebbe letta in modo più informativo, “l’intelligenza infinita aveva sperimentato ottave precedenti”.

82.5 Interrogatore: Ra ha qualche conoscenza del numero di ottave precedenti; e se sì, quante?

Ra: Io sono Ra. Per quanto ne sappiamo siamo in una creazione infinita. Non c’è conteggio.

82.6 Interrogante: Questo è quello che pensavo potessi dire. Ho ragione nel presumere che all’inizio di questa ottava, da quello che chiamerei un vuoto di spazio, i semi di un numero infinito di sistemi galattici come la Via Lattea apparissero e crescessero in un modello a spirale simultaneamente?

Ra: Io sono Ra. Ci sono duplici aree di potenziale confusione. In primo luogo, diciamo che il concetto di base è ragionevolmente ben affermato. Ora affrontiamo la confusione. La natura della vera simultaneità è tale che, in effetti, tutto è simultaneo. Tuttavia, nei vostri modi di percezione forse vedreste più propriamente la semina della creazione come quella della crescita dal centro o dal nucleo verso l’esterno. La seconda confusione sta nel termine “vuoto”. Sostituiremmo (con) il sostantivo “plenum”.

82.7 Interrogante: Quindi, se stavo osservando l’inizio dell’ottava in quel momento attraverso un telescopio, diciamo da questa posizione, avrei visto apparire il centro di molte, molte galassie e ognuna di esse poi si espande verso l’esterno in una condizione a spirale in quello che considereremmo miliardi di anni, ma le spirali si espandono verso l’esterno con quella che approssimativamente considereremmo la stessa velocità in modo che tutte queste galassie iniziarono come il primo granello di luce allo stesso tempo e poi si espandessero all’incirca alla stessa velocità? È corretto?

Ra: Io sono Ra. La domanda contiene elementi che creano confusione. C’è un centro all’infinito. Da questo centro tutto si espande. Pertanto, ci sono centri per la creazione, per le galassie, per i sistemi stellari, per i sistemi planetari e per la coscienza. In ciascuna circostanza potresti vedere una crescita dal centro verso l’esterno. Quindi potresti vedere la tua domanda come troppo generale nel concetto.

82.8 Interrogante: Considerando solo la nostra Via Lattea: ai suoi inizi, presumo che il primo -sia stato il primo evento che potremmo rilevare attualmente con il nostro apparato fisico – sia stato il primo evento l’apparizione di una stella della natura del nostro sole?

Ra: Io sono Ra. Nel caso dei sistemi galattici la prima manifestazione del Logos è un ammasso di sistemi centrali che generano le energie vorticose verso l’esterno producendo, a loro volta, ulteriori centri energetici per i Logos o ciò che chiamereste stelle.

82.9 Interrogante: Sono queste creazioni originali centrali, un ammasso (cluster) di ciò che chiamiamo stelle, quindi?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Tuttavia, più la stella è vicina diciamo, all’inizio della manifestazione del Logos, più partecipa all’Uno pensiero originale.

82.10 Interrogante: Perché questa partecipazione al pensiero originale ha un gradiente radialmente verso l’esterno? Questo è il modo in cui intendo la tua dichiarazione.

Ra: Io sono Ra. Questo è il piano dell’Uno Infinito Creatore. L’Uno Pensiero Originale è il raccolto di tutte le precedenti, se si vuole usare questo termine, esperienze del Creatore da parte del Creatore. Quando decide di conoscere Sé stesso, egli si genera in quel plenum, pieno della gloria e del potere dell’Uno Infinito Creatore, che si manifesta alle vostre percezioni come spazio o spazio esterno. Ogni generazione di questa conoscenza procrea una conoscenza che ha la capacità, attraverso il libero arbitrio, di scegliere metodi per conoscere Sé stesso. Pertanto, gradualmente, passo dopo passo, il Creatore diventa ciò che può conoscere Sé stesso, e le parti del Creatore partecipano meno puramente al potere del Verbo Originale o Pensiero Originale. Questo è allo scopo di raffinare l’uno pensiero originale. Il Creatore non crea propriamente tanto quanto egli sperimenta da Sè stesso.

82.11 Interrogante: Qual era la forma, la condizione o l’esperienza della prima divisione della coscienza che si verificò all’inizio di quest’ottava, all’inizio di questa esperienza galattica?

Ra: Io sono Ra. Tocchiamo materiale precedente. Il raccolto dell’ottava precedente fu il Creatore dell’Amore manifestato in mente, corpo e spirito. Questa forma del Creatore che sperimenta Se stesso può forse essere vista come la prima divisione.

82.12 Interrogante: Ero interessato nello specifico a come questa primissima divisione si presentasse in questa ottava. Mi interessava sapere se ha effettuato la transizione attraverso la prima, la seconda, la terza, la quarta, la quinta, ecc., Densità? Vorrei prendere i primi complessi mente/corpo/spirito e tracciare la loro esperienza dall’inizio fino al presente in modo da comprendere meglio la condizione in cui ci troviamo ora confrontandola con questa crescita originale. Potresti dirmi con precisione come è avvenuto questo riguardo alla formazione, forse, dei pianeti e alla crescita attraverso le densità, se questa è la maniera in cui accadde, per favore?

Ra: Io sono Ra. Le tue domande sembrano più confuse delle tue distorsioni mentali di base in quest’area. Parliamo in termini generici e forse potresti trovare un metodo meno confuso e più semplice per ottenere informazioni in quest’area.

Una grandissima quantità di creazione si è manifestata senza l’uso dei concetti implicati nella coscienza, come voi la conoscete. La creazione stessa è una forma di coscienza che è unificata, essendo il Logos l’uno grande cuore della creazione. Il processo di evoluzione attraverso questo periodo, che può essere visto come senza tempo, è molto prezioso da prendere in considerazione, poiché è sullo sfondo di questa essenziale unità del tessuto della creazione che troviamo lo sviluppo finale dei Logoi che hanno scelto usare quella parte della coscienza raccolta (harvested consciousness) del Creatore per andare avanti con il processo di conoscenza del sé. Poiché si era scoperto che era efficiente usare le varie densità, che sono fissate in ciascuna ottava, al fine di creare le condizioni in cui potessero esistere sub-Logoi autocoscienti, ciò fu effettuato in tutto il “campo fiorito in crescita”, come la tua similitudine suggerisce, dell’Una infinita creazione.

I primi esseri di mente, corpo e spirito non erano complessi. L’esperienza dei mente/corpo/spirito all’inizio di questa ottava di esperienza era singola. Non c’era la dimenticanza di terza densità. Non c’era velo. Le lezioni della terza densità erano predestinate dalla natura stessa dei tassi vibratori sperimentati durante questa particolare densità e dalla natura del salto quantico alle esperienze vibratorie della quarta densità.

82.13 Interrogante: Ho ragione, quindi, nel presumere che le prime esperienze di mente/corpo/spirito, mentre questa galassia progrediva nella crescita, fossero quelle che si muovevano attraverso le densità; cioè, il processo di cui abbiamo discusso “uscendo” dalla seconda densità. Ad esempio, prendiamo un particolare pianeta, uno dei primissimi pianeti formati vicino al centro della galassia. Assumerò che il pianeta si sia solidificato in prima densità, che la vita sia apparsa in seconda densità e che tutti i complessi mente/corpo/spirito di terza densità siano progrediti dalla seconda densità su quel pianeta e si siano evoluti in terza densità. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è ipoteticamente corretto.

82.14 Interrogante: Effettivamente questo è accaduto su alcuni pianeti o su un’ampia percentuale di pianeti vicini al centro di questa galassia in questo modo?

Ra: Io sono Ra. La nostra conoscenza è limitata. Conosciamo il Principio ma non possiamo asseverare alle esperienze precise di quelle cose che accadono prima di noi. Conosci la natura dell’insegnamento storico. Al nostro livello di apprendimento/insegnamento possiamo aspettarci una piccola distorsione. Tuttavia, non possiamo, garantendolo, affermare che non vi è distorsione poiché parliamo di eventi specifici di cui non eravamo consapevolmente parte. Ci risulta che la tua supposizione sia corretta. Perciò ipotizziamo sia così.

82.15 Intervistatore: In particolare, sto cercando di afferrare una prima comprensione del processo dell’esperienza nella terza densità prima del velo in modo da poter [avere] una migliore comprensione del processo attuale. Ora, a quanto ho capito, i complessi mente/corpo/spirito attraversarono il processo di ciò che chiamiamo incarnazione fisica in questa densità, ma non ci fu oblio. Qual era il vantaggio o lo scopo dell’incarnazione fisica quando non c’era oblio?

Ra: Io sono Ra. Lo scopo dell’incarnazione in terza densità è imparare le vie dell’amore.

82.16 Interrogante: Immagino di non averlo affermato esattamente. Quello che voglio dire è che, poiché non c’era oblio, poiché i complessi mente/corpo/spirito avevano la coscienza in quella che chiamiamo incarnazione fisica … sapevano la stessa cosa che non avrebbero saputo nell’incarnazione fisica. Qual era il meccanismo di insegnamento che insegnava questo, le vie dell’amore, nella terza densità fisica prima del processo dell’oblio?

Ra: Io sono Ra. Chiediamo il tuo permesso per rispondere a questa domanda in maniera obliqua mentre percepiamo un’area in cui potremmo essere di aiuto.

82.17 Interrogante: Certamente.

Ra: Io sono Ra. Le tue domande sembrano perseguire la possibilità/probabilità che i meccanismi dell’esperienza in terza densità siano diversi se un mente/corpo/spirito li stia provando piuttosto che un complesso mente/corpo/spirito. La natura della terza densità è costante. Le sue vie devono essere apprese allo stesso modo ora e sempre. Pertanto, indipendentemente dalla forma dell’entità che affronta queste lezioni, le lezioni e i meccanismi sono gli stessi. Il Creatore imparerà da Se stesso. Ogni entità ha porzioni non manifeste di apprendimento e, cosa più importante, di apprendimento che è coinvolto con gli altri-sé.

82.18 Interrogante: Quindi, prima del processo dell’oblio, non c’era il concetto di nient’altro che la polarizzazione del servizio agli altri. Che genere di società ed esperienze in terza densità sono state create ed evolute in questa condizione?

Ra: Io sono Ra. È nostra percezione che tali condizioni abbiano creato la situazione di un nesso esperienziale più pallido in cui le lezioni venivano apprese con la relativa velocità della tartaruga rispetto al ghepardo.

82.19 Interrogante: Tali società si sono evolute con tecnologie di natura complessa o erano abbastanza semplici? Puoi darmi un’idea generale dell’evoluzione che sarebbe funzione di ciò che chiameremmo attività intellettuale?

Ra: Io sono Ra. C’è una infinita diversità nelle società in qualsiasi circostanza. C’erano molte società tecnologicamente avanzate che crebbero grazie alla facilità di produrre qualsiasi risultato desiderato quando si dimora in ciò che potrebbe essere visto come uno stato di costante ispirazione potenziale. Quello di cui era carente anche la, nei vostri termini, più sofisticata struttura sociale era, data la natura non complessa delle sue entità, ciò che potreste chiamare volontà o, per usare un termine più plebeo, gusto o slancio vitale.

82.20 Interrogante: Le società altamente tecnologiche si sono evolute viaggiando attraverso quello che chiamiamo spazio verso altri pianeti o altri sistemi planetari? Alcune di loro hanno fatto questo?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

82.21 Intervistatore: Quindi, anche se, dal nostro punto di vista, ci fu una grande esperienza evolutiva, a un certo punto il Logos in evoluzione ha ritenuto appropriato un esperimento per creare un’esperienza più grande. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto e può trarre vantaggio dal commento. Il Logos è consapevole della natura del requisito di terza densità per ciò che avete chiamato laurea. Tutti i precedenti, volendo utilizzare questo termine, esperimenti, pur risultando in molte esperienze, mancavano di quello che era considerato l’ingrediente cruciale; cioè Polarizzazione. C’era poca tendenza sufficiente per l’esperienza a polarizzare le entità, così le entità ripetevano abitualmente i cicli di terza densità molte volte. Si desiderava rendere più disponibile il potenziale di polarizzazione.

82.22 Intervistatore: Quindi, poiché l’unica possibilità in questo particolare momento, per come la vedo io, era una polarizzazione per servizio agli altri, devo presumere da quello che hai detto che anche se tutti erano consapevoli di questa necessità di servizio-agli-altri, non erano in grado di conseguirlo. Qual era la configurazione della mente dei complessi mente/corpo/spirito a quel tempo? Erano consapevoli della necessità della polarizzazione o ne erano inconsapevoli? E se è così, perché hanno avuto un momento così difficile nel servire gli altri nella misura necessaria per la laurea, dal momento che questa era l’unica polarità possibile?

Ra: Io sono Ra. Considera, se vuoi, la tendenza di coloro che sono divinamente felici, come voi chiamate questa distorsione, ad avere poca voglia di alterare o migliorare la loro condizione. Questo è il risultato della mente/corpo/spirito che non è un complesso. C’è la possibilità di amore per gli altri-sé e di servizio agli altri-sé, ma c’è la schiacciante consapevolezza del Creatore nel sé. La connessione con il Creatore è quella del cordone ombelicale. La sicurezza è totale. Pertanto, nessun amore è terribilmente importante; nessun dolore terribilmente spaventoso; non si fa quindi alcuno sforzo per servire per amore o per trarre beneficio dalla paura.

82.23 Interrogante: Sembra che tu faccia un’analogia nella nostra attuale illusione, di coloro che sono nati in estrema ricchezza e sicurezza. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Entro gli stretti limiti della similitudine, sei perspicace.

82.24 Interrogante: Al momento abbiamo un’attività tra le incarnazioni fisiche chiamata guarigione e revisione dell’incarnazione. Qualcosa di questa natura accadeva prima del velo, tra le incarnazioni fisiche?

Ra: Io sono Ra. La struttura rudimentale di questo processo è sempre stata al suo posto, ma “dove non c’è stato danno non è necessaria alcuna guarigione”. Anche questo può essere visto come un motivo di attenzione per i Logoi che erano consapevoli che senza la necessità di comprendere, la comprensione sarebbe stata lasciata per sempre incompiuta. Ti chiediamo perdono per l’uso di questo termine improprio, ma il vostro linguaggio ha carenza di complessi di vibrazioni sonore per questo concetto generale.

82.25 Interrogante: Non colgo troppo bene la condizione di incarnazione e il tempo posto tra le incarnazioni, prima del velo. Non capisco quale era la differenza oltre alla manifestazione del corpo del raggio giallo, di terza densità. C’era qualche differenza mentale a proposito di ciò che chiamiamo morte? C’era qualcosa… Non vedo la necessità di ciò che chiamiamo una revisione dell’incarnazione se la coscienza era ininterrotta. Potresti chiarire quel punto per me?

Ra: Io sono Ra. Nessuna porzione del Creatore “controlla la rotta”, per usare i vostri termini esperienziali. Ogni incarnazione vuole essere “una rotta” nel Creatore che conosce Se stesso. Una revisione o, diciamo, per continuare la metafora, ogni verifica è una parte integrante del processo del Creatore che conosce Se stesso. Ogni incarnazione finirà con una tale verifica. È così che la porzione del Creatore può assimilare le esperienze nella terza densità fisica del raggio giallo, può valutare i pregiudizi acquisiti, e può quindi scegliere, o tramite l’aiuto automaticamente fornito o da sé stessa, le condizioni della prossima incarnazione.

82.26 Interrogante: Prima del velo, durante la revisione dell’incarnazione, le entità in quel momento erano consapevoli che ciò che stavano cercando di fare era polarizzarsi sufficientemente per la laurea?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

82.27 Intervistatore: Quindi presumo che questa consapevolezza fosse in qualche modo ridotta mentre entravano nello stato incarnativo di terza densità del raggio giallo, anche se non c’era il velo. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è decisamente incorretto.

82.28 Interrogante: OK. Questo è il punto centrale e importante. Perché, allora, era così… Hai risposto a questa domanda, ma mi sembra che se la polarizzazione fosse stata la cosa ovvia, sarebbe stato fatto uno sforzo maggiore per polarizzarsi. Fammi vedere se posso affermare questo… Prima del velo c’era una consapevolezza della necessità di polarizzazione verso il servizio agli altri in terza densità da parte di tutte le entità, sia che si incarnassero in corpi del raggio giallo di terza densità, sia che si trovassero tra le incarnazioni. Qual è stato il… – presumo, quindi, che la condizione di cui abbiamo parlato prima, quella della ricchezza, si potrebbe dire, fosse presente attraverso l’intero spettro dell’esperienza, sia che questa fosse tra le incarnazioni o durante l’incarnazione e le entità semplicemente non potevano [ ridacchiando] “far salire” il desiderio o manifestare il desiderio di creare questa polarizzazione necessaria per la laurea. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Inizi ad afferrare la situazione. Continuiamo la metafora dell’istruzione, ma considera lo scolaro come un’entità nei vostri primi anni del processo scolastico. L’entità è nutrita, vestita e protetta indipendentemente dal fatto che il lavoro scolastico sia portato a termine o meno. Pertanto, l’entità non fa i compiti, ma preferisce giocare, mangiare e andare in vacanza. Fintanto non vi sia una ragione per desiderare di eccellere, la maggior parte delle entità non tenterà di eccellere.

82.29 Intervistatore: In una sessione molto precedente hai affermato che è necessario polarizzare qualcosa di più del 50% del servizio-agli-altri per essere raccolto come positivo di quarta densità. Questa condizione era la stessa al tempo prima del velo? La stessa polarizzazione percentuale?

Ra: Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa di questo lavoro.

Non è una domanda a cui si può rispondere facilmente, perché il concetto di servizio al sé non ha avuto influenza prima di quello che abbiamo chiamato il processo di oblio. Il necessario per la laurea alla quarta densità è la capacità di usare, accogliere e godere di una certa intensità della luce bianca dell’Uno Infinito Creatore. Secondo i vostri termini nel vostro nesso spazio/tempo, questa capacità può essere misurata dalle tue percentuali di servizio precedentemente dichiarate (più del 50%).

Prima del processo di velatura, la misura sarebbe quella di un’entità che sale una rampa di gradini, ognuno dei quali era intriso di una certa qualità di luce. Il gradino su cui si fermava un’entità sarebbe stata luce di terza o quarta densità. Tra i due gradini è posta la soglia. Attraversare quella soglia è difficile. C’è resistenza al limite, diciamo, di ogni densità. La facoltà di Fede o Volontà deve essere compresa, nutrita e sviluppata per avere un’entità che cerca oltre il confine della terza densità. Quelle entità che “non fanno i compiti”, siano esse così amabili, non attraverseranno. Era questa la situazione con cui si confrontavano i Logoi prima che il processo di velatura venisse introdotto nel continuum esperienziale di terza densità.

Possiamo chiedere se ci sono brevi domande su questo lavoro?

82.30 Interrogante: C’è qualcosa che possiamo fare per migliorare il contatto o rendere lo strumento più confortevole?

Ra: Io sono Ra. Tutti i parametri vengono rispettati. Rimanete uniti nell’amore e nel ringraziamento. Vi ringraziamo per la vostra coscienziosità per quanto riguarda gli accessori.

Sono Ra. Vi lascio nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Glorioso Creatore. Andate avanti, quindi, rallegrandovi allegramente nella potenza e nella pace dell’Uno Creatore. Adonai.

SESSIONE 83
5 aprile 1982

83.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunico ora.

83.1 Interrogante: Potresti prima indicarmi le condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. È come precedentemente affermato.

83.2 Interrogante: Potresti per favore dirmi perché lo strumento acquista peso ora invece di perderlo, dopo una sessione?

Ra: Io sono Ra. Presumere che lo strumento stia guadagnando peso del complesso corporeo fisico a causa di una sessione o lavoro con Ra è errato. Lo strumento non ha più alcun materiale fisico che, in qualsiasi quantità osservabile, deve essere utilizzato affinché questo contatto avvenga. Ciò è grazie alla determinazione del gruppo che lo strumento non debba utilizzare l’energia vitale che sarebbe necessaria quando il livello del complesso energetico fisico è in deficit. Poiché l’energia, quindi, per questi contatti è un prodotto del trasferimento di energia, lo strumento non deve più pagare questo prezzo fisico. Pertanto, lo strumento non perde peso.

Tuttavia, l’aumento di peso, quando avviene, è il prodotto di due fattori. Una è la crescente sensibilità di questo veicolo fisico a tutto ciò che gli viene “messo davanti” (cibo), compreso ciò verso il quale è distorto in modi che chiamereste allergici. Il secondo fattore è l’energizzazione di queste difficoltà.

È una fortuna per la prospettiva di questo contatto e per l’incarnazione di questa entità, che non sia distorta verso la sovralimentazione poiché il sovraccarico di questo complesso fisico molto distorto annullerebbe anche le più fervide affermazioni di salute/malattia e volgerebbe lo strumento verso le distorsioni di malattia/salute o, nel caso estremo, la morte fisica.

83.3 Interrogante: Grazie. Farò una domanda piuttosto lunga e complessa qui, e chiederei che la risposta a ciascuna parte di questa domanda sia data se ci fosse una differenza significativa prima del velo rispetto a dopo il velo in modo da poter avere un’idea di come ciò che sperimentiamo ora viene utilizzato per una migliore polarizzazione.

Vorrei chiedere se c’è qualche differenza significativa, e qual era la differenza, prima del velo nelle seguenti (attività) mentre incarnati in terza densità: sonno, sogni, dolore fisico, dolore mentale, sesso, malattia, pianificazione del catalizzatore, catalizzatore casuale, relazioni o comunicazione con il Sé superiore o con la Totalità mente/corpo/spirito o qualsiasi altra funzione di mente, corpo o spirito prima del velo che sarebbe significativa rispetto alla sua differenza dopo il velo?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, stabiliamo che sia prima che dopo il velo esistessero le stesse condizioni nel tempo/spazio; detto questo, il processo di velatura è un fenomeno spazio/temporale.

In secondo luogo, il carattere dell’esperienza è stato drasticamente alterato dal processo di velatura. In alcuni casi, come il sogno e il contatto con il sé superiore, l’esperienza è stata quantitativamente diversa per il fatto che il velo è una causa primaria del valore dei sogni ed è anche l’unica porta davanti a cui il sé superiore deve stare in attesa di entrare. Prima della velatura, i sogni non avevano lo scopo di utilizzare il cosiddetto inconscio per utilizzare ulteriormente il catalizzatore, ma erano usati per apprendere/insegnare da insegnanti/allievi all’interno dei piani interiori così come da quelli di densità più alta di origine esterna. Mentre affronti ogni argomento di cui hai parlato, potresti osservare, durante il processo di velatura, non un cambiamento quantitativo nell’esperienza ma uno qualitativo.

Scegliamo, ad esempio, le vostre attività sessuali di trasferimento energetico. Se desideri trattare altri argomenti in dettaglio, contattaci immediatamente. Nel caso dell’attività sessuale di coloro che non dimoravano nel velo, ogni attività era un trasferimento. Ci sono stati alcuni trasferimenti di forza (strength). La maggior parte è stata piuttosto attenuata nella forza del trasferimento a causa della mancanza di velatura.

Nella terza densità le entità stanno tentando di apprendere le vie dell’amore. Se si può vedere che tutti sono Un Essere (One being), diventa molto più difficile per la personalità indisciplinata scegliere un compagno e, quindi, iniziare se stessa in un programma di servizio. È molto più probabile che l’energia sessuale venga dissipata in modo più casuale senza grande gioia o grande dolore a seconda di queste esperienze.

Pertanto, il trasferimento di energia del raggio verde, essendo quasi senza eccezioni il caso del trasferimento di energia sessuale prima della velatura, rimane indebolito e senza cristallizzazione significativa. I trasferimenti di energia sessuale e i blocchi dopo la velatura sono stati discussi in precedenza. Possono essere considerati una ricerca più complessa, ma molto più efficiente nel cristallizzare coloro che cercano il centro energetico del raggio verde.

83.4 Interrogante: Prendiamo dunque, visto che siamo in tema di sesso, il rapporto prima e dopo il velo della malattia, in questo caso particolare della malattia venerea. Era questo tipo di malattia in esistenza prima del velo?

Ra: Io sono Ra. Ci fu ciò che si chiama malattia, sia di questo tipo che di altri, prima e dopo questo grande esperimento. Tuttavia, poiché la malattia venerea è in gran parte una funzione delle forme-pensiero di natura distorta che sono associate al blocco dell’energia sessuale, la malattia venerea è quasi interamente il prodotto dell’interazione dei complessi mente/corpo/spirito dopo il velo.

83.5 Interrogante: Hai detto che esisteva in piccola parte prima del velo. Qual era l’origine del suo sviluppo prima del processo di velatura?

Ra: Io sono Ra. La fonte era tanto casuale quanto la natura delle distorsioni della malattia lo sono, al cuore, in generale. Ogni porzione del complesso corporeo è sempre in uno stato di crescita. L’inversione di questo è vista come una malattia e ha la funzione benigna di porre fine a un’incarnazione in un nesso spazio/tempo appropriato. Questa era la natura della malattia, compresa quella che chiamate venerea.

83.6 Interrogante: Farò questa affermazione e tu puoi correggermi, allora. Quando vedo la natura dell’azione della malattia, in particolare prima del velo, mi sembra che il Logos avesse deciso un programma in cui un individuale mente/corpo/spirito avrebbe continuato a crescere nella mente ed il corpo sarebbe stato l’analogo di terza densità di questa mente, e la crescita sarebbe continua a meno che non ci fosse stata una mancanza di crescita o un’incapacità, per qualche ragione, affinché la mente continuasse lungo i modelli di crescita. Se questa crescita decelera o si ferma, allora ciò che chiamiamo malattia agirebbe in modo tale da terminare in ultimo (eventually) questa esperienza fisica in modo che una nuova esperienza fisica possa essere iniziata per continuare il processo di crescita, dopo che la revisione dell’intero processo aveva avuto luogo tra le incarnazioni. Chiariresti il mio pensiero su questo, per favore?

Ra: Io sono Ra. Il tuo pensiero è sufficientemente chiaro su questo argomento.

83.7 Interrogante: Una cosa che non capisco è perché, se non ci fosse il velo, la revisione dell’incarnazione dopo l’incarnazione aiuterebbe il processo poiché mi sembra che l’entità dovrebbe già essere consapevole di ciò che stava accadendo. Forse questo ha a che fare con la natura dello spazio/tempo e del tempo/spazio. Puoi chiarirlo, per favore?

Ra: Io sono Ra. È vero che la natura del tempo/spazio è tale che una vita può essere vista interamente come un libro o una registrazione, le (sue) pagine studiate, sfogliate e rilette. Tuttavia, il valore della revisione è quello dell’esame (testing) rispetto allo studio. Alla disamina (testing), quando il test è vero, le distillazioni di tutti gli studi sono rese chiare.

Durante il processo di studio, che potreste chiamare l’incarnazione, indipendentemente dalla consapevolezza di un’entità del processo in corso, il materiale viene diviso in molte parti ed un’eccessiva attenzione viene quasi inevitabilmente posta sui dettagli.

L’esame alla cessazione dello stato incarnativo non è quella prova che implica la corretta memorizzazione di molti dettagli. Questo test è, piuttosto, l’osservazione del sé da parte del sé, spesso con dell’aiuto, come abbiamo detto. In questa osservazione si vede la somma di tutto lo studio dettagliato; quell’essere un attitudine o un complesso di attitudini che influenzano (which bias) la coscienza del mente/corpo/spirito.

83.8 Intervistatore: Ho solo pensato a un’analogia mentre parlavi, nel senso che piloto un aeroplano e devo fare dei test in un simulatore, ma questo non è un test significativo poiché so che siamo imbullonati al suolo e non posso farmi male. Tuttavia, quando stiamo effettivamente volando e facendo l’avvicinamento, l’atterraggio, ecc., nell’aereo,- anche se è lo stesso; immagino sia una scarsa analogia rispetto a ciò che stava accadendo prima del velo. Conosco tutte le condizioni in entrambi i casi, eppure non posso interessarmi troppo al lavoro del simulatore, perché so che è fissato al suolo. Lo vedo come le entità prima del velo che sapevano di essere [ridacchiando] “imbullonate” alla creazione, per così dire, o parte di essa. È un’analogia ragionevole?

Ra: Io sono Ra. Questo è abbastanza ragionevole, sebbene non sia attinente alla funzione della revisione dell’incarnazione, ma piuttosto alle differenze esperienziali prima e dopo la velatura.

83.9 Interrogante: Ora, prima del velo, un’entità sarebbe consapevole che stava vivendo una malattia. Come esempio, mi daresti, se sei a conoscenza di un caso, di una malattia che un’entità potrebbe sperimentare prima del velo e di come reagirebbe a questa e ci penserebbe e quale effetto avrebbe su di lei in un senso completo. Potresti farmi un esempio, per favore?

Ra: Io sono Ra. Dato che l’universo è composto da una schiera infinita di entità, c’è anche un’infinità di risposte allo stimolo. Se osserverete le vostre genti scoprirete una grande varianza di risposte alla stessa distorsione verso la malattia. Di conseguenza, non possiamo rispondere alla tua domanda con la speranza di fare delle affermazioni vere poiché le eccessive generalizzazioni richieste sono troppo ampie.

83.10 Interrogante: C’era qualche uniformità o funzioni simili in società o organizzazioni sociali prima del velo?

Ra: Io sono Ra. La terza densità è, per sua stessa fibra, sociale. Ci sono società ovunque ci siano entità coscienti del sé e coscienti degli altri-sé, e in possesso di un’intelligenza adeguata per elaborare le informazioni che indicano i benefici della comune condivisione delle energie. Le strutture della società prima come dopo la velatura erano varie. Tuttavia, le società prima della velatura non dipendevano in alcun caso dalla schiavitù intenzionale di alcuni a beneficio di altri, non essendo ciò visto come una possibilità quando tutti sono visti come Uno. C’era, tuttavia, la quantità necessaria di disarmonia per produrre vari esperimenti in quelle che potreste chiamare strutture governative o sociali.

83.11 Interrogante: Nella nostra attuale illusione abbiamo senza dubbio “perso di vista” le tecniche di schiavitù che vengono utilizzate poiché siamo così lontani dall’esperienza pre-velo. Sono sicuro che molti con orientamento al servizio-agli-altri stanno usando tecniche di schiavitù anche se non sono consapevoli che si tratta di tecniche di schiavitù semplicemente perché si sono evolute in un periodo di tempo così lungo e noi siamo così immersi nell’illusione. È ciò non corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto.

83.12 Interrogante: Allora dici che non ci sono casi in cui coloro che sono orientati al servizio-agli-altri stanno usando in qualche modo tecniche di schiavitù che sono cresciute come risultato dell’evoluzione delle nostre strutture sociali? È ciò che intendi?

Ra: Io sono Ra. Ci risultava che la tua domanda riguardasse le condizioni prima della velatura. In quel periodo non c’era schiavitù inconscia, come chiami questa condizione. Nel presente spazio/tempo le condizioni di schiavitù ben intenzionata e involontaria sono così numerose che superano la nostra capacità di enumerarle.

83.13 Interrogante: Allora per un’entità orientata al servizio agli altri in questo momento la contemplazione sulla natura di queste forme di schiavitù inaspettata (little-expected) potrebbe essere produttiva nella polarizzazione, penso. Sono corretto?

Ra: Io sono Ra. Sei abbastanza corretto.

83.14 Interrogante: Direi che un’altissima percentuale delle leggi e delle restrizioni all’interno di ciò che chiamiamo il nostro sistema legale sono della natura di schiavitù di cui ho appena parlato. Saresti d’accordo con questo?

Ra: Io sono Ra. È un equilibrio necessario all’intenzione della legge, che è quella di proteggere, che il risultato comprenda un’uguale distorsione verso la reclusione. Pertanto, possiamo dire che la tua supposizione è corretta. Con questo non si vuole denigrare chi, nelle energie dei raggi verde e blu, ha cercato di liberare un popolo pacifico dai lacci del caos, ma solo per sottolineare le inevitabili conseguenze della “codificazione della reazione” che non riconosce l’unicità di ognuno e di ogni situazione all’interno della vostra esperienza.

83.15 Interrogante: Il velo dovrebbe essere ciò che chiamerei semi-permeabile?

Ra: Io sono Ra. Il velo è davvero così.

83.16 Interrogante: Quali tecniche e metodi di penetrazione del velo sono stati pianificati e ce ne sono altri che si sono verificati oltre a quelli pianificati?

Ra: Io sono Ra. Non ce n’erano di pianificati dal primo grande esperimento. Come tutti gli esperimenti, questo si basava sulla nuda ipotesi. Il risultato era sconosciuto. È stato scoperto, esperienzialmente ed empiricamente, che c’erano tanti modi per penetrare il velo quanti l’immaginazione dei complessi mente/corpo/spirito ne poteva provvedere. Il desiderio dei complessi mente/corpo/spirito di conoscere ciò che era sconosciuto, ha attirato loro il fantasticare e l’apertura graduale al ricercatore di tutti i meccanismi di equilibrio che conducono all’adepthood e alla comunicazione con insegnanti/allievi, che potevano perforare questo velo.

Si è scoperto che le varie attività non-manifestate del sé sono produttive in un certo grado, di penetrazione del velo. In generale, possiamo dire che le opportunità di gran lunga più vivide e persino stravaganti per il perforamento del velo sono il risultato dell’interazione di entità polarizzate.

83.17 Interrogante: Potresti approfondire cosa intendi con quella “interazione di entità polarizzate nel perforare il velo”?

Ra: Io sono Ra. Indicheremo due punti importanti. Il primo è l’estremo potenziale di polarizzazione nella relazione di due entità polarizzate che hanno intrapreso il percorso del servizio agli altri o, in alcuni pochi casi, il percorso del servizio al sé. In secondo luogo, noteremmo quell’effetto che abbiamo imparato a chiamare effetto di raddoppio. Quelli di mente affine che cercano insieme, troveranno sicuramente molto più.

83.18 Interrogante: Nello specifico, con quale processo nel primo caso, quando due entità polarizzate tenterebbero di penetrare il velo, siano esse polarizzate positivamente o negativamente – in particolare con quale tecnica penetrerebbero il velo?

Ra: Io sono Ra. Si può vedere che la penetrazione del velo comincia ad avere le sue radici nella gestazione dell’attività del raggio verde, quell’amore del tutto compassionevole che non richiede ricompense. Se si segue questo percorso, i centri energetici più alti saranno attivati e cristallizzati sino alla nascita dell’adepto. All’interno dell’adepto c’è il potenziale per smantellare il velo in misura maggiore o minore affinché tutto possa essere visto ancora come Uno. L’altro-sé è il catalizzatore principale in questo particolare percorso verso la penetrazione del velo, se così la volete chiamare.

83.19 Interrogante: Qual era il meccanismo del primissimo processo di velatura? Non so se puoi rispondere a questa domanda. Proveresti, però, a rispondere?

Ra: Io sono Ra. Il meccanismo del velo tra le parti conscia e inconscia della mente era una affermazione che la mente era complessa. Questo, a sua volta, ha causato la complessità del corpo e dello spirito.

83.20 Interrogante: Mi daresti un esempio di un’attività complessa del corpo che abbiamo ora e di come non fosse complessa prima del velo?

Ra: Io sono Ra. Prima del grande esperimento un mente/corpo/spirito era in grado di controllare la pressione del sangue nella vena, il battito dell’organo che chiamate cuore, l’intensità della sensazione a voi nota come dolore e tutte le funzioni adesso comprese per essere involontarie o inconsce.

83.21 Interrogante: Quando originariamente ebbe luogo il processo di velatura, allora, sembra che il Logos dovesse avere un elenco, si potrebbe dire, di quelle [funzioni] che sarebbero diventate inconsce e di quelle che sarebbero rimaste controllate coscientemente. Presumo che se ciò è accaduto ci fosse una buona ragione per queste divisioni. Sono in qualche modo corretto a proposito di questo?

Ra: Io sono Ra. No.

83.22 Interrogante: Mi correggeresti, per favore?

Ra: Io sono Ra. Ci sono stati molti esperimenti in cui varie funzioni o distorsioni del complesso del corpo erano velate e altre no. Un gran numero di questi esperimenti ha portato a complessi corporei non-vitali (nonviable) o solo marginalmente utilizzabili (only marginally viable). Ad esempio, non è un meccanismo orientato alla sopravvivenza per i recettori nervosi eliminare inconsciamente qualsiasi distorsione verso il dolore.

83.23 Interrogante: Ora, prima del velo, la mente poteva cancellare il dolore. Presumo quindi che la funzione del dolore in quel momento fosse di segnalare al corpo di assumere una configurazione diversa in modo che la fonte del dolore se ne andasse, ma poi il dolore poteva essere eliminato mentalmente. È corretto?, e c’era un’altra funzione per il dolore prima del velo?

Ra: Io sono Ra. La tua ipotesi è corretta. La funzione del dolore in quel momento era come l’avvertimento dell’allarme antincendio a coloro che non odoravano il fumo.

83.24 Interrogante: Allora ipotizziamo che un’entità a quel tempo si fosse bruciata la mano a causa della disattenzione. Avrebbe immediatamente rimosso la mano dall’oggetto in fiamme e poi, per non sentire più il dolore, avrebbe tagliato mentalmente il dolore fino a quando non fosse avvenuta la guarigione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

83.25 Intervistatore: Nella nostra attuale illusione considereremmo questo come l’eliminazione di una certa quantità di catalizzatore che produrrebbe un’accelerazione nella nostra evoluzione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. L’atteggiamento verso il dolore differisce da complesso mente/corpo/spirito a complesso mente/corpo/spirito. La tua verbalizzazione dell’atteggiamento verso la distorsione nota come dolore è quella produttiva di distorsioni utili per quanto riguarda il processo di evoluzione.

83.26 Intervistatore: Quello che stavo cercando di indicare era che il piano del Logos nel velare la coscienza dall’inconscio in modo tale che il dolore non potesse essere controllato così facilmente, avrebbe creato un sistema di catalizzatore che non era precedentemente utilizzabile. È generalmente corretto?

Ra: Io sono Ra. Sì.

83.27 Interrogante: Adesso, in alcuni casi sembra che questo uso del catalizzatore sia quasi una condizione di fuga per alcune entità; che stanno facendo esperienza di molto più dolore di quanto ne possano far buon uso per quanto riguarda la natura catalitica. Potresti commentare la nostra attuale condizione nell’illusione riguardo a quel particolare argomento?

Ra: Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda di lunghezza completa per questo lavoro. Potresti vedere, in alcuni casi, un’entità che, o per scelta pre-incarnativa o per costante riprogrammazione mentre si trova in incarnazione, ha sviluppato un esuriente programma di catalizzatore. Una tale entità è piuttosto desiderosa di usare il catalizzatore e ha determinato con sua soddisfazione ciò che potreste chiamare “il grande cartello che deve essere applicato in bella vista” (“the large board needs to be applied to the forehead” espressione idiomatica) al fine di ottenere l’attenzione del sé. In questi casi può sembrare davvero un grande spreco del catalizzatore del dolore e una distorsione verso il percepire la tragedia di tanto dolore che può essere vissuto dall’altro-sé. Tuttavia, è bene sperare che l’altro-sé stia cogliendo ciò che si è dato tanto da fare per offrirsi; cioè, il catalizzatore che desidera utilizzare ai fini dell’evoluzione. Possiamo chiedere se ci sono delle brevi domande in questo momento?

83.28 Interrogante: Ho notato che hai iniziato questa sessione con “Io comunico ora”. Di solito usi “Comunichiamo ora”. C’è qualche importanza o differenza riguardo a questo, e poi c’è qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più confortevole o migliorare il contatto?

Ra: Io sono Ra (I am Ra). Siamo Ra (We am Ra). Potresti vedere le difficoltà grammaticali della vostra struttura linguistica nel trattare con un complesso di memoria sociale. Non c’è distinzione tra la prima persona singolare e plurale nel vostro linguaggio quando si riferisce a Ra.

Offriamo quanto segue, non per violare il vostro libero arbitrio, ma perché questo strumento ha specificamente richiesto informazioni sulla sua manutenzione e il gruppo di supporto lo fa (anch’esso) in questa interrogazione. Possiamo suggerire che lo strumento abbia due aree di potenziale distorsione, entrambe le quali possono essere aiutate in senso corporeo dall’ingestione di quelle cose che sembrano allo strumento essere desiderabili. Non suggeriamo ferree regole di dieta anche se possiamo suggerire la virtù dei liquidi. Lo strumento ha una capacità crescente di percepire ciò che aiuterà il suo complesso corporeo. È aiutato dalle affermazioni e anche dalla luce che è il cibo della densità “del riposo”.

Potremmo chiedere al gruppo di supporto di monitorare lo strumento come sempre in modo che nel caso del desiderio di proteine più complesse, ciò che è il meno distorto possa essere offerto al complesso corporeo, che è effettivamente in questo momento potenzialmente capace di una distorsione notevolmente aumentata.

Sono Ra. Vi ringraziamo, amici miei, per la vostra continua coscienziosità nell’adempimento della vostra manifestazione del desiderio di servire gli altri. Siete coscienziosi. Gli accessori sono abbastanza ben allineati.

Sono Ra. Vi lascio, amici miei, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Andate avanti, quindi, rallegrandovi allegramente nella potenza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

SESSIONE 84
14 aprile 1982

84.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto, amici miei, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

84.1 Interrogante: Potresti prima indicarmi le condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. Il livello di energia del complesso fisico dello strumento è in considerevole deficit. Le energie vitali sono buone.

84.2 Intervistatore: Nell’ultima sessione hai menzionato le proteine complesse meno distorte in quanto il complesso del corpo dello strumento era in grado di una notevolmente incrementata distorsione. Definiresti la proteina di cui hai parlato e vorremmo sapere, maggiore distorsione in che direzione, verso la salute o la cattiva salute?

Ra: Io sono Ra. Nella dichiarazione cautelativa sulle proteine complesse, noi ci siamo riferiti alle distorsioni della proteina animale che è stata macellata e ai conservanti aggiunti al fine di mantenere l’accettabilità per i vostri popoli di questo materiale fisico non vivente. È bene cercare di trovare quegli articoli che sono freschi e della migliore qualità possibile al fine di evitare di aumentare le distorsioni di questa particolare entità che possono essere genericamente definite allergiche.

Stavamo parlando della distorsione verso quella malattia che è potenziale in questo spazio/tempo.

84.3 Interrogante: Di quale malattia in particolare stavi parlando e quale sarebbe la sua causa?

Ra: Io sono Ra. Una delle malattie, come chiamate questa distorsione, è quella dell’artrite e del lupus eritematoso. La causa di questo complesso di distorsioni è, alla base, pre-incarnativa. Ci asteniamo dal determinare altro potenziale di distorsione in questo spazio/tempo a causa del nostro desiderio di mantenere il libero arbitrio di questo gruppo. Le Affermazioni possono ancora indurre la risoluzione di questa difficoltà. Pertanto, abbiamo semplicemente incoraggiato la cura generale con la dieta con le istruzioni sull’allergia, come chiamate questa abbastanza complessa distorsione dei complessi della mente e del corpo.

84.4 Interrogante: Lo strumento ha posto la seguente domanda: Ra ha implicitamente affermato che lo strumento è su un percorso di martirio, ma poiché tutti muoiono non siamo tutti martiri di qualcosa? Quando, semmai, il martirio partecipa alla saggezza?

Ra: Io sono Ra. Questa è una domanda ponderata. Usiamo come modello colui che è noto come Jehoshua. Questa entità si è incarnata con il piano del martirio. Non c’è saggezza in questo piano, ma piuttosto comprensione e compassione estese alla massima perfezione. Quello noto come Jehoshua non avrebbe compreso tutto quanto c’era da comprendere durante il suo percorso esperienziale, se avesse scelto di seguire la sua volontà in qualsiasi spazio/tempo durante i suoi insegnamenti. In vari lassi di tempo questa entità aveva la possibilità di muoversi verso il luogo del martirio che era, per quel martire, Gerusalemme.

Eppure in meditazione questa entità affermò, più e più volte: “Non è ancora l’ora”. L’entità avrebbe anche potuto, quando fosse giunta l’ora, percorrere un altro sentiero. La sua incarnazione sarebbe stata quindi prolungata, ma il percorso per il quale si era incarnato si sarebbe alquanto confuso.

In tal modo, si può osservare la massima quantità di comprensione, di cui questa entità era davvero capace, avvenire nel modo in cui l’entità in meditazione sentiva e sapeva che era giunta l’ora che si adempisse quel (progetto) che era la sua incarnazione.

È davvero così che tutti i complessi mente/corpo/spirito moriranno all’illusione di terza densità?; cioè, che ogni corpo del complesso fisico di raggio giallo cesserà di essere vitale?. È un termine improprio, per questo solo motivo, chiamare ogni complesso mente/corpo/spirito un martire, poiché questo termine è riservato a coloro che sacrificano la propria vita per il servizio che possono fornire agli altri. Possiamo incoraggiare la meditazione sulle funzioni della volontà.

84.5 Interrogante: Puoi dare qualche suggerimento sui piedi dello strumento o su come si sono ridotti nelle cattive condizioni in cui si trovano, e l’alternanza delle scarpe sarebbe d’aiuto?

Ra: Io sono Ra. La distorsione di cui sopra; cioè, il complesso dell’artrite reumatoide giovanile e del lupus eritematoso agisce in modo tale da causare la distorsione di varie parti del complesso del corpo nel modo in cui le appendici dei piedi dello strumento sono ora distorte.

Possiamo suggerire attenzione nella ripresa degli esercizi ma anche determinazione. L’alternanza delle calzature risulterà efficace. L’indumento intimo per i piedi che chiamate cavigliera dovrebbe essere di un materiale più morbido e più fine di quello che viene utilizzato ora e dovrebbe, se possibile, conformarsi maggiormente al profilo di quelle appendici su cui è posizionato. Ciò dovrebbe fornire un aiuto più efficiente per l’ammortizzazione di queste appendici.

Possiamo inoltre suggerire che la stessa immersione nelle acque che è utile per la distorsione generale è, in generale, utile anche per questa specifica distorsione. Tuttavia, la lesione che è stata sopportata nella regione metatarsale dell’appendice destra del piede dovrebbe essere ulteriormente trattata per un certo periodo del vostro spazio/tempo mediante la prudente applicazione di ghiaccio all’arco del piede destro per brevi periodi seguiti sempre dall’immersione nell’acqua calda.

84.6 Interrogante: Grazie. Lo strumento chiede se le limitate e non pubblicabili informazioni di guarigione fornite durante il primo libro siano incluse nel quarto libro siccome i lettori che sono arrivati a quel punto saranno alquanto interessati?

Ra: Io sono Ra. Questa pubblicazione di materiale, col tempo, diciamo, sarà appropriata. C’è materiale intermedio.

84.7 Interrogante: Grazie. Sono sicuro che stiamo entrando in un’area problematica qui con la prima distorsione, e anche con una difficoltà in un po’ di materiale transitorio qui, ma ho due domande da persone di cui chiederò, anche se considero soprattutto la prima non avere alcun valore durevole. Andrija Puharich chiede dei cambiamenti fisici in arrivo, in particolare quest’estate. C’è qualcosa che possiamo riferirgli a riguardo?

Ra: Io sono Ra. Possiamo confermare la buona intenzione della fonte degli enigmi di questa entità e suggerire che si tratta di una grande scelta che ognuno può fare, “per desiderio, “raccogliere i dettagli della giornata” o, per desiderio, cercare le chiavi per ciò che è sconosciuto”.

84.8 Interrogante: Sono interessato … Non posso fare a meno di essere interessato al fatto che abbia riferito di essere stato portato a bordo di una nave. Puoi dirmi qualcosa al riguardo?

Ra: Io sono Ra. La natura del contatto è tale che affinché la parte profonda del tronco dell’albero della mente influenzato possa accettare il contatto, è necessaria una qualche simbologia che possa sorgere nella mente cosciente come contesto per la spiegazione dei frutti del contatto. In questi casi le aspettative dell’entità modellano il racconto che sarà più accettabile per quell’entità, e nello stato di sogno, o in uno stato di trance in cui possono essere prodotte visioni, questa apparente memoria viene fornita ai livelli superiori del cosiddetto subconscio e ai livelli inferiori del conscio. Da questo momento la storia può emergere come un ricordo qualsiasi e indurre lo strumento a funzionare senza perdere equilibrio o sanità mentale.

84.9 Interrogante: Grazie. Tornando alla sessione precedente, si affermava che ogni attività sessuale era un trasferimento prima del velo. Da ciò presumo che tu intenda che c’era un trasferimento di energia per ogni attività sessuale prima del velo, il che mi indica che un trasferimento non ha luogo ogni volta. Prendendo il caso di prima del velo, tracceresti il flusso di energia che viene trasferito e mi diresti se quella era l’attività pianificata o un trasferimento pianificato da parte del Logos “progettatore” (the designing Logos)?

Ra: Io sono Ra. Il percorso del trasferimento di energia prima della velatura durante il rapporto sessuale era quello delle due entità in possesso dall’abilità del raggio verde. La consapevolezza di tutto come il Creatore è quella che apre il centro di energia verde. Quindi non c’era possibilità di blocco, a causa della sicura conoscenza di ciascuno da parte di ciascuno che ognuno era il Creatore. I trasferimenti erano deboli a causa dell’agio con cui tali trasferimenti potevano avere luogo tra due entità polarizzate durante il rapporto sessuale.

84.10 Interrogante: Quello a cui volevo arrivare più precisamente era, è il percorso del trasferimento di energia… Quando chiudiamo un circuito elettrico, è facile seguire il percorso dell’energia. Va lungo il conduttore. Sto cercando di determinare se questo trasferimento avviene tra i chakra del cuore di ciascuna entità. Sto cercando di tracciare il flusso fisico dell’energia per cercare di avere un’idea dei blocchi dopo il velo. Potrei essere su una strada sbagliata qui. Se sbaglio, la lasceremo cadere. Puoi dirmi qualcosa al riguardo?

Ra: Io sono Ra. In un tale disegno o rappresentazione schematica del circuito di due mente/corpo/spirito o complessi mente/corpo/spirito nel trasferimento di energia sessuale o di altro tipo, il circuito comincia sempre al centro rosso o base e si muove il più possibile attraverso i centri energetici intermedi. Se non ben diretto si fermerà all’arancio. In caso contrario, passerà al giallo. Se è ancora sbloccato, passerà al verde. È bene ricordare nel caso dei mente/corpo/spirito che i chakra o centri energetici potrebbero benissimo funzionare senza cristallizzazione.

84.11 Interrogante: In altre parole, funzionerebbero ma nei circuiti elettrici sarebbe equivalente ad avere un’alta resistenza, possiamo dire. Sebbene il circuito fosse completo, dal rosso al verde, la quantità totale di energia trasferita sarebbe inferiore. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Potremmo associare più da vicino la tua domanda al concetto di tensione elettrica. I centri inferiori non cristallizzati non possono fornire l’alta tensione. I centri cristallizzati possono diventare piuttosto notevoli nelle caratteristiche di alta tensione del trasferimento di energia quando raggiunge il raggio verde e pertanto quando il raggio verde è cristallizzato questo si applica anche ai centri energetici più alti fino a che tali trasferimenti di energia diventano una delizia (honestation) per il Creatore.

84.12 Interrogante: Mi correggeresti su questa affermazione, allora? Immagino che ciò che accade è che quando avviene un trasferimento l’energia è quell’energia luminosa che entra attraverso i piedi dell’entità e avvia la… La differenza di tensione o di potenziale inizia con il centro di energia rosso e, nel caso del trasferimento del raggio verde, termina al centro di energia verde e poi deve balzare o scorrere dal centro di energia verde di un’entità al verde dell’altra, e poi gli succede qualcosa. Potresti chiarire il mio pensiero su questo?

Ra: Io sono Ra. Sì.

84.13 Interrogante: Lo faresti per favore?

Ra: Io sono Ra. Il trasferimento di energia avviene in un rilascio della differenza di potenziale. Questo non è balzare da un centro di energia verde all’altro centro di energia verde, ma è la Condivisione delle energie di ciascuno che si irradiano dal raggio rosso verso l’alto. In questo contesto si può vedere che è più efficiente quando entrambe le entità hanno l’orgasmo simultaneamente. Tuttavia, funziona come trasferimento anche se una delle due ha l’orgasmo e, in effetti, nel caso dell’amore espresso fisicamente dall’accoppiamento di una coppia che non ha la conclusione che chiamate orgasmo, c’è, tuttavia, una notevole quantità di energia trasferita a causa della differenza potenziale che è stata elevata fintanto che entrambe le entità sono consapevoli di questo potenziale e liberano la loro forza reciprocamente per desiderio della Volontà in una dedica mentale o del complesso della mente. Potreste vedere questa attività come usata per generare trasferimenti di energia in alcune delle vostre pratiche che potreste chiamare diverse da i sistemi di distorsione religiosa cristiana della Legge dell’Uno.

84.14 Interrogante: Mi daresti un esempio di quest’ultima affermazione?

Ra: Io sono Ra. Facciamo questo esempio con il promemoria che ogni sistema è piuttosto distorto e i suoi insegnamenti sono sempre per metà perduti. Tuttavia, un tale sistema è quello chiamato lo yoga tantrico.

84.15 Interrogante: Considerando l’individuo A e l’individuo B, se l’individuo A sperimenta l’orgasmo, è l’energia, poi, trasferita all’individuo B in quantità maggiore? È corretto?

Ra: Io sono Ra. La tua richiesta è incompleta. Per favore ribadisci.

84.16 Interrogante: Quello che sto cercando di determinare è la direzione del trasferimento di energia in funzione dell’orgasmo. Quale entità riceve l’energia trasferita? So che è una domanda stupida, ma voglio essere sicuro di averla chiarita.

Ra: Io sono Ra. Se entrambe le entità sono ben polarizzate e vibrano nell’amore del raggio verde, qualsiasi orgasmo offrirà pari energia ad entrambe.

84.17 Interrogante: Capisco. Prima del velo, puoi descrivere qualsiasi altra differenza fisica di cui non abbiamo ancora parlato riguardo ai trasferimenti di energia sessuale o alle relazioni o qualsiasi altra cosa prima del velo?

Ra: Io sono Ra. Forse la differenza più critica del velo, prima e dopo, era che prima che la mente, il corpo e lo spirito fossero velati le entità erano consapevoli che ogni trasferimento di energia e, in effetti, quasi tutto ciò che proviene da qualsiasi rapporto, sociale o sessuale tra due entità, ha il suo carattere e la sua sostanza nel tempo/spazio piuttosto che nello spazio/tempo. Le energie trasferite durante l’attività sessuale non sono, propriamente parlando, dello spazio/tempo. C’è una grande componente di ciò che potreste chiamare energia metafisica trasferita. In effetti, il complesso del corpo nel suo insieme è molto incompreso a causa del presupposto post-velatura che la manifestazione fisica chiamata corpo sia soggetta solo a stimoli fisici. Questo decisamente non è così.

84.18 Intervistatore: Dopo il velo, nel nostro caso particolare, ora abbiamo, nel circuito di cui stavamo parlando, quello che chiameresti un blocco che si verifica per primo nel raggio arancione. Potresti descrivere cosa accade con questo primo blocco e quali sono i suoi effetti su ciascuna delle entità supponendo che una blocchi e l’altra no o se entrambe sono bloccate?

Ra: Io sono Ra. Questo materiale è stato trattato in precedenza. Se entrambe le entità sono bloccate, entrambe avranno una maggiore fame per la stessa attività, cercando di sbloccare il flusso ridotto di energia. Se un’entità è bloccata e l’altra vibra nell’amore, l’entità bloccata avrà ancora fame ma avrà la tendenza a tentare di continuare la procedura per saziare la fame crescente con quella che vibra nel raggio verde, a causa dell’impressione che questa entità potrebbe rivelarsi disponibile in questo tentativo. L’individuo del raggio verde attivo polarizzerà leggermente nella direzione del servizio agli altri, ma avrà solo l’energia con cui ha incominciato.

84.19 Interrogante: Non intendevo riprendere materiale precedentemente trattato. Stavo cercando di lavorare per una migliore comprensione di ciò di cui stiamo parlando, con il background del processo della velatura, e quello che stavo effettivamente tentando di fare era scoprire qualcosa di nuovo nel porre la domanda, quindi per favore se in futuro faccio domande su materiale che è già stato trattato non è necessario ripetere. Sto solo cercando nella stessa area la possibilità di una maggiore illuminazione riguardo alla particolare area, poiché sembra essere una delle maggiori aree di esperienza nella nostra attuale condizione di velatura che produce una grande quantità di catalizzatore e sto cercando di capire, per usare un termine povero, come questo processo di velatura abbia creato un’esperienza più grande e come questa esperienza evolve, devo dire. Le domande a volte sono molto difficili da porre.

Mi viene in mente che molte statue o disegni di quello noto come Lucifero o il Diavolo viene mostrato con un’erezione. È questa una funzione di questo blocco del raggio arancione, ed era questo, diciamo, conosciuto, in qualche modo minimale, si potrebbe dire, da coloro che hanno ideato queste statue e questi disegni ecc.?

Ra: Io sono Ra. Ovviamente ci sono molte altre distorsioni coinvolte in una discussione su qualsiasi forma mitica archetipica. Tuttavia, possiamo rispondere affermativamente e notare che sei perspicace.

84.20 Interrogante: Quindi, per quanto riguarda i trasferimenti di energia verde, blu e indaco: in che modo il meccanismo di questi trasferimenti differirebbe nel renderli possibili o nel porre le fondamenta per essi rispetto al raggio arancione? So che è molto difficile da chiedere e potrebbe non avere alcun senso, ma quello che sto cercando di fare è comprendere le basi per i trasferimenti in ciascuno dei raggi e i preparativi per i trasferimenti, si potrebbe dire: oppure i requisiti fondamentali, i pregiudizi e i potenziali per questi trasferimenti. Potresti approfondirlo per me, per favore? Mi dispiace per la domanda povera.

Ra: Io sono Ra. Vogliamo prenderci un momento per dichiarare in replica a un commento precedente che dobbiamo rispondere ad ogni domanda, sia già stata trattata o meno in precedenza, poiché non farlo significherebbe ostacolare il flusso di un altro trasferimento di energia.

Per rispondere alla tua domanda, vogliamo per prima cosa convenire con la tua supposizione che il soggetto su cui ora ti interroghi sia ampio, perché in esso si trova un intero sistema di apertura del portale per l’infinito intelligente.

Potresti vedere che alcune informazioni sono necessariamente avvolte nel mistero dal nostro desiderio di preservare il libero arbitrio dell’adepto.

La grande chiave per il blu, l’indaco e, infine, quel grande “capitello della colonna” del trasferimento di energia sessuale, i trasferimenti di energia viola, è il metafisico legame o distorsione che ha il nome presso i vostri popoli di “amore incondizionato”.

Nel trasferimento di energia del raggio blu la qualità di questo amore si “affina nel fuoco” dell’onesta comunicazione e chiarezza; questo normalmente, diciamo, descritto in generale, richiede una parte sostanziale del vostro spazio/tempo per essere realizzato sebbene ci siano casi di accoppiamenti così ben rifiniti nelle precedenti incarnazioni e così ben ricordati che il raggio blu può essere penetrato immediatamente. Questo trasferimento di energia è di grande beneficio per il cercatore in quanto tutta la comunicazione proveniente da questo cercatore è, quindi, affinata e “gli occhi dell’onestà e della chiarezza guardano su un nuovo mondo”. Tale è la natura dell’energia del raggio blu e tale è un meccanismo per potenziarla e cristallizzarla.

Quando ci approcciamo al trasferimento del raggio indaco, ci troviamo in una “terra d’ombra” dove non possiamo darvi informazioni dirette o chiare, perché questo è da noi considerato un’infrazione. Non possiamo affatto parlare del trasferimento del raggio viola perché, ancora una volta, non desideriamo infrangere la Legge della Confusione.

Possiamo dire che questi gioielli, sebbene acquistati a caro prezzo, vanno al di là del prezzo per il cercatore e potremmo suggerire che proprio come ogni consapevolezza viene raggiunta attraverso un processo di analisi, sintesi e ispirazione, in tale modo il cercatore dovrebbe approcciarsi al suo compagno e valutare ogni esperienza, “cercando il gioiello”.

84.21 Interrogante: C’è un modo per dire quale è stato il raggio del trasferimento per un individuo dopo l’esperienza? C’è un modo per l’individuo di dire in quale particolare raggio è avvenuto il trasferimento?

Ra: Io sono Ra. Esiste solo un parametro o misura soggettiva di tale valore. Se le energie sono fluite in modo che l’amore è reso completo, ha avuto luogo il trasferimento del raggio verde. Se, tramite lo scambio, dalle stesse entità è stata sperimentata una maggiore facilità nella comunicazione e una visione più ampia, l’energia è stata affinata al centro energetico del raggio blu. Se le entità polarizzate, da questa medesima esperienza di trasferimento di energia scoprono che le facoltà di volontà e di fede sono state stimolate, non per un breve periodo ma per una grande durata di ciò che chiamate tempo, potete percepire il trasferimento del raggio indaco. Non possiamo parlare del trasferimento del raggio viola se non per notare che è un’apertura al portale dell’infinito intelligente. In effetti, il trasferimento del raggio indaco è anche questo, ma, diciamo, “il velo non è stato ancora sollevato”.

84.22 Interrogante: Prima del velo, c’erano – Mettiamola in questo modo: il Logos, o la maggior parte dei Logoi, progettavano prima del velo di creare un sistema di casuale attività sessuale o abbinamenti specifici di entità per periodi di tempo, oppure avevano un obiettivo in tal senso?

Ra: Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa di questo lavoro.

Il raccolto della creazione precedente era quello che includeva il mente/corpo/spirito maschile e femminile. Era intenzione del Logoi originale che le entità si accoppiassero tra loro in qualsiasi modo che causasse una maggiore polarizzazione. È stato stabilito, dopo l’osservazione del processo di molti Logoi, che la polarizzazione aumentava di molte volte se l’accoppiamento non era indiscriminato. Logoi successivi preservarono così una inclinazione (bias) verso la relazione coniugale (mated relationship) che è più caratteristica delle personalità più disciplinate e di quelle che potreste chiamare densità più alte. Il libero arbitrio di ciascuna entità, tuttavia, è sempre stato fondamentale e si poteva offrire solo una propensione.

Possiamo chiedere se ci possono essere brevi domande prima di lasciare questo strumento?

84.23 Interrogante: C’è qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più confortevole o migliorare il contatto?

Ra: Io sono Ra. Chiediamo a ciascuno del gruppo di sostegno di essere particolarmente vigile in, quello che chiamereste, immediato futuro a causa dello spontaneo ma grave potenziale di questo strumento per l’aumento della distorsione verso la malattia/salute.

Siete molto coscienziosi. Vi ringraziamo, amici miei, e vi lasciamo nella luce gloriosa e nell’amore dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, quindi, rallegrandovi nella potenza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *