Dieta E Salute

Galleria

This gallery contains 3 photos.

Dieta E Salute Tratto da “ Sulla Soglia: Dieta e salute ” “Il cibo di cui il corpo si nutre è di estrema importanza per la salute, l’equilibrio mentale e il benessere emotivo. Quando mangi un determinato cibo, non assimili semplicemente le molecole e gli atomi fisici che lo compongono, ma anche le loro controparti astrali ed eteriche. Se la … Continue reading

Camomilla

Galleria

This gallery contains 4 photos.

Camomilla : Proprietà e Benefici La camomilla, nome scientifico Marticaria recutita, è una pianta erbacea annuale dalle proprietà calmanti appartenente alla famiglia delle Compositae, genere Matricaria. La sua fioritura va da maggio a settembre e la si può trovare un po’ ovunque. La pianta si sviluppa molto bene su terreni assolati, sia in collina che in pianura. Esistono in natura … Continue reading

Come Depurarsi Dai Metalli Pesanti

Galleria

This gallery contains 3 photos.

Come Depurarsi Dai Metalli Pesanti E Ridurre L’esposizione Pubblicato il da beatrice di Marta Albè e Carmela Giambron I Metalli Pesanti Possono Causare Allergie, Intolleranze E Intossicazioni. Possono Avere Effetti Cancerogeni E Interferire Con I Nostri Geni. Pensiamo, ad esempio, all’ampia diffusione dell’allergia al nichel, uno dei metalli pesanti più diffusi. Vi sono poi oltre al nichel, anche arsenico, cadmio, … Continue reading

76 Buoni Motivi Per Non Mangiare Zucchero

Galleria

This gallery contains 2 photos.

76 Buoni Motivi Per Non Mangiare Zucchero 76 (si, avete letto bene 76) buoni motivi per non mangiare zucchero !!! Secondo un nuovo studio, tra i tanti danni causati dallo zucchero, c’è anche il rischio di malattie cardiache e cardiovascolari. Vediamo perché è bene limitare l’assunzione di questo dolce nemico della salute e i quasi 80 motivi per farlo Attenzione … Continue reading

Anacardi

Galleria

This gallery contains 2 photos.

Anacardi come antidepressivi naturali i 10 benefici Anacardi Come Antidepressivi I 10 Benefici Per Stress Fame E Contro La Depressione Gli anacardi, come la frutta secca in generale, hanno un notevole apporto calorico. Anche se sono meno grassi, rispetto ad altri semi oleosi, non bisogna abusarne. All’interno di una dieta varia ed equilibrata si possono consumare 2 o 3 razioni … Continue reading

Schiavi Della Pesca In Thailandia

Galleria

This gallery contains 5 photos.

Schiavi Della Pesca In Thailandia “Se si acquistano gamberi o gamberetti dalla Thailandia si acquista il prodotto del lavoro di uno schiavo” Aidan McQuade direttore della ONG Anti-Slavery International Ho dovuto pubblicare questo post dopo aver letto una serie di articoli che trattano la tematica dello schiavismo nella pesca dei Gamberi in Asia. Avevo già letto di come l’industria della … Continue reading

Il Lato Oscuro del Cioccolato

Galleria

This gallery contains 4 photos.

Il Lato Oscuro del Cioccolato Ecco un coraggioso reportage filmato che documenta i loschi affari che ci sono dietro al commercio mondiale del Cioccolato. Il cioccolato che si commercia nei paesi industrializzati è nella maggior parte dei casi un prodotto scadente in cui il cacao contenuto arriva di solito ad un 33%, nei costosi prodotti di alta pasticceria può arrivare … Continue reading

Alimentazione Dei Monaci Shaolin

Galleria

This gallery contains 3 photos.

Alimentazione Dei Monaci Shaolin “Sii moderato con il cibo e non gravare il tuo corpo con pesi inutili, dagli solo quello che richiede, ed esercitati nel digiuno quando è indebolito” Ogni energia, ogni parte del creato, è indispensabile alla vita. Ogni specie vivente ha un proprio ruolo in questa gigantesca struttura cosmica, per cui c’è una sorta di sacralità che … Continue reading

una manciatina di semi oleosi ogni giorno

Galleria

This gallery contains 1 photo.

10 motivi per mangiare una manciatina di semi oleosi ogni giorno Luglio 17, 2014 Scritto da Francesca Biagioli Ormai diverse ricerche hanno confermato i benefici dei semi oleosi. Questo nome generico racchiude davvero una grande varietà di piccoli alimenti ricchi di sostanze nutritive: semi di girasole, lino, sesamo, zucca, chia, canapa ma anche mandorle, noci, nocciole e il resto della … Continue reading

Il Misterioso Num Nafar

Galleria

This gallery contains 2 photos.

Il Misterioso Num Nafar Molte volte mi sono chiesto, al pari di altri, da dove venisse il nome Num Nafar, attribuito ad Arnold Ehret, ideatore del Sistema di Guarigione della Dieta senza muco. Num Nafar. traduzione: Luciano Gianazza Dopo il mio digiuno a Colonia, i giornali pubblicarono il mio nome abbinato al soprannome Num Nafar e da allora cominciarono a … Continue reading

Carne di Coniglio

Galleria

This gallery contains 4 photos.

Carne di Coniglio Carne di coniglio in Europa: tutto l’orrore che non vogliono farvi vedere Da dove vengono i conigli serviti tutti i giorni sulle tavole delle nostre case e nei ristoranti? Se in molti si rifiutano di mangiare questo animale per via della sua dolcezza, la carne di coniglio in realtà è molto apprezzata, soprattutto nel nostro Paese, che, … Continue reading

Semi Di Zucca

Galleria

This gallery contains 1 photo.

Semi Di Zucca Semi di zucca : 10 proprieta’ benefiche I semi di zucca, nonostante le loro piccole dimensioni, possono essere considerato come un alimento ricco di proprietà benefiche e come uno spezzafame salutare, da sostituire ai classici snack confezionati. I semi di zucca sono benefici per il cuore, ci aiutano a garantirci un buon riposo notturno ed una buona … Continue reading

Farmageddon

Galleria

This gallery contains 5 photos.

Farmageddon “Un’indagine che attraversa i cinque continenti e che propone il resoconto delle devastanti modalità – per gli animali, per l’ambiente e per la nostra salute – di produzione di carne e pesce, tali da suscitare ben più di una riflessione”. La Repubblica “Un catalogo di devastazioni, che convincerà chiunque, anche i più scettici, che l’allevamento intensivo sta provocando un … Continue reading

Pentole

Galleria

This gallery contains 14 photos.

Pentole Pentole di acciaio, alluminio, antiaderenti, ceramica, rame, titanio, terracotta, ghisa, ollare e pyrex: quali tossiche e quali salutari? Le caratteristiche dei materiali più usati nella produzione di pentole, padelle, casseruole e teglie, che influiscono anche sul sapore dei nostri piatti. Oltre che alla freschezza e alla genuinità degli ingredienti di base, la qualità e il gusto dei piatti che … Continue reading

CIBO E PLASTICA

Galleria

This gallery contains 2 photos.

CIBO E PLASTICA I CONTENITORI DI PLASTICA UTILIZZATI PER CONSERVARE I CIBI SONO DIFFUSI IN TUTTE LE NOSTRE CASE Ma vi siete mai chiesti se sono creati con materiale adeguato per poter entrare in contatto con ciò che mangiamo?Prendete il vostro contenitore e leggete il numero scritto sotto: corrisponde alla materia plastica con cui esso è costruito. Se il numero … Continue reading

La Zeolite

Galleria

This gallery contains 8 photos.

La Zeolite Zeolite Clinoptilolite: un Vulcano per la nostra Salute! Dalla zeolite giunge un rimedio naturale per proteggere e disintossicare i nostri organi dalle tossine che invadono quotidianamente il nostro corpo, combattere i radicali liberi, espellere i metalli pesanti ed altre sostanze dannose come i radionuclidi e lo ione ammonio. La zeolite mantiene la salute, la migliora o la ristabilisce … Continue reading

Gli Hunza la popolazione più longeva del mondo

Immagine

Gli Hunza la popolazione più longeva del mondo

dal blog di Conti Andrea

Gli Hunza la popolazione più longeva del mondoCon questo articolo completo la tematica iniziata tramite l’articolo Digiuno terapeutico, nutrimento per l’anima

Tempo fa iniziai una ricerca sul popolo più longevo al mondo e scoprii dati molto interessanti.

E’ il popolo degli Huntza: questa popolazione non solo vive in media 130-140 anni ma non conosce neppure le nostre tanto temute patologie degenerative, il cancro, malattie del sistema nervoso, ecc..

Vivono al confine nord del Pakistan all’ interno di una valle sulla catena Himalayana e sono la popolazione in assoluto più longeva della terra.

La nostra élite medica si vanta di tenere in vita i nostri anziani fino agli 80 anni e oltre. Ebbene, gli Hunza, senza ricorrere ai prodigi della nostra scienza mendica, a cento anni sono vivi, incredibilmente attivi, lavorano ancora nei campi e curano i loro figli con estrema vivacità e vitalità. Le donne Hunza sono ancora prolifiche anche oltre i novant’anni. Chiaramente per riuscire a concepire a tale età, il loro fisico è ancora piuttosto giovanile e non ha nulla a che vedere con le nostre novantenni.

Gli Hunza la popolazione più longeva del mondo 290Gli strumenti indiscutibilmente più utili alla loro longevità paiono essere il lungo digiuno a cui sono sottoposti ogni anno, l’alimentazione vegetariana e l’acqua alcalina presente nelle loro terre.

Digiuno e prodotti vegetali

Gli Hunza vivono infatti dei frutti della natura e soffrono anche un lungo periodo di carestia nei mesi invernali. Adottano forzatamente quello che i naturopati definiscono “digiuno terapeutico”. L’altopiano su cui vivono, in Pakistan, è un luogo in gran parte inospitale e non dà raccolto sufficiente per alimentare i 10.000 abitanti Hunza per tutto l’anno.

Coltivano orzo frumento, miglio, grano saraceno e la verdura da orto: pomodori, cavoli, spinaci, rape, piselli e avevano numerosi gli alberi di noci e albicocche, ciliegie, more, pesche, pere e melograni. Fino a marzo però, quando matura l’orzo, digiunano anche per settimane intere (fino a due mesi in semi digiuno) per poter razionare i pochi viveri rimasti in attesa del primo raccolto.

Gli Hunza la popolazione più longeva del mondo 562Il bello è che questa “bizzarra” consuetudine, che secondo vecchi concetti di nutrizionismo porterebbe a debolezza, morte e distruzione, al contrario nel corso degli anni ha prodotto nella popolazione straordinarie capacità di vigore.

Un Hunza può andare camminare tranquillamente per 200 km a passo spedito senza mai fermarsi.

Le forti doti di resistenza sono conosciute in tutto l’oriente, tanto che nelle spedizioni Himalayane, sono assoldati come portatori.

Il digiuno nel mondo animale

Anche in molti animali il digiuno è una cosa normale per la sopravvivenza, nei periodi di carenza di prede. In autunno gli stambecchi, camosci e cervi mangiano molto di più per accumulare grasso per l’ inverno, che a causa dell’altitudine dove vivono, non permette l’ approvvigionamento di cibo sufficiente. Il bello che i violenti scontri che i cervi hanno tra di loro per l’ accoppiamento e la successiva fecondazione avvengono proprio in pieno inverno, quindi praticamente a digiuno, che non compromette, anzi enfatizza le loro energie. Gli uccelli migratori mangiano a fine estate più del fabbisogno e quando partono verso i luoghi più caldi sono talmente grassi da pesare il doppio del normale. Ma durante la migrazione, che può arrivare anche a 5000 km, non si fermano mai e a fine corsa il loro peso ritorna normale. I lupi cacciano per giorni, ma poi possono restare per settimane senza mangiare e nello stesso tempo percorrono grandi distanze per procacciare altro cibo, vivendo con il solo grasso corporeo come del resto quasi tutti i predatori. Anche i pesci digiunano, come per esempio il salmone, che nella sua famosa risalita del fiume non ingerisce nulla, nemmeno nel successivo periodo della posa delle uova. In sostanza il digiuno è una condizione che non è quindi nata da 10.000 anni, ma da milioni di anni della storia stessa dell’uomo/animali ed è per questo che apporta molti benefici.

Acqua alcalina

L’ultimo elemento fondamentale per la forza, e la longevità di questo popolo fu la composizione dell’acqua. Dopo diversi studi emerse che l’acqua degli Hunza possedeva elevato pH (acqua alcalina), con notevole potere antiossidante ed elevato contenuto di minerali colloidali. Effettivamente come sperimentatore e ricercatore indipendente devo dire che digiunare con acqua alcalina è molto più semplice che digiunare con acqua di rubinetto o imbottigliata. L’acidosi metabolica innescata dal digiuno prolungato viene infatti compensata e il pH rimane più stabile. Per quanto riguarda l’alimentazione ho già spiegato che l’unico frutto a mantenere il pH umano stabile è la mela rossa; nel digiuno invece ci si può aiutare bevendo acqua alcalina, acqua con argilla verde ventilata, o facendo lavaggi interni/esterni con acqua e sale integrale.

Gli Hunza la popolazione più longeva del mondo Terraced FieldsOggi il territorio degli Huntza è stato intaccato dalla società “evoluta” e anche lì sono arrivati cibi spazzatura, farina 0 impoverita, zucchero bianco, sale sbiancato chimicamente, ecc… e con loro le prime carie, le prime problematiche cardiovascolari, i primi problemi reumatici che l’Occidente evoluto conosce bene. In pochi sono riusciti a scampare da questo inquinamento “evolutivo” evitando ogni forma di contagio con usanze e abitudini percepite ad istinto come innaturali e dannose.

Conclusioni

Ragioniamo con calma e chiediamoci se hanno senso le classiche chiacchiere da bar che sentiamo comunemente:

Aveva 80 anni, per lo meno ha vissuto a lungo e ora ha smesso di soffrire”…

Ormai ho 35 anni, mi devo sbrigare se voglio avere un bambino”…

Ho superato i 40 anni, devo stare attento a non esagerare con l’attività fisica”…

Ho 30 anni, ho le ginocchia a pezzi, dovrò smettere di giocare a pallone”, ecc…

Signora, a 60 anni è normale pensare ad una dentiera” ……….

Esiste veramente un orologio biologico incontrovertibile nell’uomo o sono gli stili di vita errati ad accelerare il corso delle lancette?

Hanno senso le ansie di alcune donne che toccati i 30 anni iniziano già a temere di non riuscire ad avere figli “in tempo”?

E’ veramente fisiologico avere ad una certa età menopausa, andropausa, osteoporosi, artrosi, demenza senile …. ?

E’ normale lo scatenarsi di così tante patologie senili, cronico-degenerative, o al sistema nervoso?

Ciò che è normale in una società malata potrebbe essere contro natura o senza senso per un popolo consapevole.

Andrea Conti

Dottore in Fisioterapia

Università degli Studi di Roma

Visto su: Il Mago di Oz

Tratto da: http://contiandrea.wordpress.com/

Gli Orfani dell’olio di Palma

Immagine

Gli Orfani dell’olio di Palma

Gli Orfani dell'olio di Palma Oranghi in carriola 2JUzF L’olio di Palma (di cui avevo già parlato nel precedente nel post: OLIO CHE UCCIDE GLI ANIMALI | Scarabeokheper) oltre ad essere dannoso per la salute di chi lo consuma essendo ricchissimo di grassi saturi, si è dimostrato una catastrofe per gli ecosistemi in cui le sue piantagioni vengono introdotte, le terre vengono sottratte ai contadini locali, il cosiddetto Land grabbing (vedi: il land grabbing| Oxfam Italia), le foreste vergini vengono bruciate con la conseguente morte della fauna che le abitano e tutto per il profitto di poche potenti multinazionali mentre i contadini coltivano le piantagioni per delle paghe che consentono la mera sopravvivenza.

In Indonesia la situazione è particolarmente grave, oltre ai danni tremendi provocati dall’industria mineraria che ha inquinato con metalli pesanti i principali corsi d’acqua del paese, migliaia e migliaia di ettari di foresta pluviale vengono bruciati ogni anno per far posto a questa sciagurata monocultura, gli Oranghi, pacifici primati fruttariani, vedono distrutto il loro habitat e per sopravvivere rubano il cibo dalle coltivazioni mettendosi così in conflitto con le popolazioni locali, video:▶ Save the Orangutan – Stop Palm Oil – YouTube.

Gli Orfani dell'olio di Palma 1I contadini locali considerandoli alla stregua di parassiti, insieme ad elefanti e tigri, li uccidono con trappole, veleno e armi da fuoco, mentre catturano i loro cuccioli a mò di trofei e li li fanno crescere in cattività in condizioni terribili.

Questa è la storia di Budi uno di questi cuccioli, chi lo aveva catturato a Kubin nel Borneo, dopo averlo sottratto alla madre, lo nutriva poco e male e il piccolo denutrito e malformato dopo aver passato il suo primo anno di vita all’interno di una gabbietta per polli e nutrito soltanto con latte condensato era quindi in gravissime condizioni.

Gli Orfani dell'olio di Palma 30La sua padrona pensava di poterlo tenere come un animale domestico, quando ha capito che Budi stava per morire, ha consegnato la scimmietta ai responsabili dell’International Animal Rescue che lo hanno salvato, “La proprietaria temeva di dare della frutta a Budi, e così ha pensato che il latte condensato fosse sufficiente”, racconta uno dei medici dello Iar’s Orangutan Rescue Centre del Kepatapang ( International Animal Rescue),dove si trova la bestiola.

Gli Orfani dell'olio di Palma WA002Budi presentava i sintomi di una gravissima denutrizione, il suo corpo era gonfio di liquidi, un segno dovuto alla mancanza di proteine, era molto debole, incapace di muoversi e soffriva di una forte anemia, “Non possiamo nemmeno immaginare quanto dolore abbia provato questo cucciolo” racconta il veterinario che lo segue.

Budi è arrivato alla clinica a dicembre, le sue condizioni non erano buone, basta vedere i primi secondi del video, Budi piange dal dolore quando viene messo seduto per bere dal biberon video:▶ Crying baby orangutan Budi receives loving care after suffering year of neglect – YouTube.
Passati tre mesi dal suo salvataggio e Budi inizia a riprendersi e a camminare, Video: ▶ Budi takes his first steps! – YouTube.

Gli Orfani dell'olio di Palma budi receiOra Budi si è completamente ripreso ed ha trovato un nuovo amico Jemmi un orfanello come lui video: ▶ Baby orangutan Budi meets another orangutan for the first time. – YouTube, i due sono inseparabili dormono, mangiano e giocano sempre insieme, grazie ai volontari del Iar’s Orangutan Rescue Centre del Kepatapang questa storia si è conclusa con un lieto fine ma molti sono gli oranghi che muoiono e soffrono a causa delle piantagioni di Palma da olio.Gli Orfani dell'olio di Palma budi jemmiEcco un pò di foto degli oranghi del kepatapang centre:

Voi potete, se lo volete, inviare un sostegno a questa associazione, link: Adopt an Orangutan | International Animal Rescue e sopratutto boicottare i prodotti che utilizzano l’olio di Palma tra i loro ingredienti, se nessuno comprerà i prodotti con olio di Palma saranno costretti a non produrlo piùGli Orfani dell'olio di Palma Elefanti-malesi-avvelenati

Pericoli derivanti dagli Additivi Alimentari

Galleria

This gallery contains 4 photos.

Pericoli derivanti dagli Additivi Alimentari Dopo aver letto l’articolo “I cadaveri non si decompongono più! Allucinante! “ le mie convinzioni riguardo ai pericoli nascosti nell’alimentazione industriale sono state confermate, vi cito da questo articolo: “Il necroforo mi dice che seppelliscono i cadaveri o sotto terra o nei loculi: nel primo caso usano bare di legno e riesumano i cadaveri dopo … Continue reading

L’OLIO CHE UCCIDE GLI ANIMALI

Immagine

L’OLIO CHE UCCIDE GLI ANIMALI

OLIO CHE UCCIDE GLI ANIMALI angeloAngelo è un orango di 14 anni. Quattro proiettili ad aria compressa lo hanno ferito nei pressi di una piantagione di palma da olio, a Sumatra, in Indonesia. Come lui, ogni giorno, tanti animali rischiano la vita a causa della grande richiesta nel mondo, da parte dell’industria alimentare, di olio di palma: un prodotto dannoso per l’ambiente e, secondo alcuni studi, anche per la salute. Hai già firmato per dire basta al suo utilizzo?

Dallo scorso 13 dicembre milioni di consumatori italiani ed europei hanno scoperto la presenza di un nuovo ingrediente in migliaia di prodotti alimentari. Stiamo parlando dell’olio di palma, una sostanza fino a oggi camuffata dietro la scritta “olii e grassi vegetali”. Per rendersi conto di quanto l’olio di palma sia diffuso basta dire che è il grasso principale di quasi tutte le merendine, i biscotti, gli snack dolci e salati, le creme… in vendita nei supermercati. L’ampio utilizzo di questa materia prima è dovuto sia al costo estremamente basso, sia al fatto di avere caratteristiche simili al burro.

Il Fatto Alimentare dice “no” all’olio di palma per motivi etici, ambientali e di salute e invita le aziende a sostituirlo con altri oli vegetali non idrogenati o burro.

1) La produzione di palma è correlata alla rapina delle terre e alla deportazione di milioni di famiglie africane e asiatiche (land grabbing). È inoltre causa primaria della deforestazione di aree boschive (prima causa di emissioni di CO2 nel Sud-Est asiatico) e della devastazione degli “habitat” naturali per lasciare spazio alle monocolture come quelle della palma da olio.

defo OLIOQueste operazioni comportano gravi violazioni dei diritti umani, l’eliminazione della sovranità alimentare e la riduzione della biodiversità. Per stemperare le problematiche e ripulire l’immagine dell’olio di palma esiste una certificazione sostenibile (RSPO), che tuttavia copre solo una quota minima della produzione, senza neppure mitigare i problemi denunciati.

2) L’olio di palma viene utilizzato dalla maggior parte delle aziende alimentari perché costa poco e si presta a molti utilizzi. Secondo i nutrizionisti l’assunzione giornaliera di dosi elevate di questo ingrediente può risultare dannosa per la salute a causa della presenza dei grassi saturi. Questa ipotesi si verifica più spesso di quanto si creda, visto che il palma si trova nella maggior parte degli alimenti trasformati, soprattutto in quelli più consumati dai giovani. Anche se in Italia non esistono studi sul consumo pro-capite, i nutrizionisti consigliano di limitarne l’assunzione, in particolare ai bambini che sono i più esposti.

Il Fatto Alimentare chiede al Ministero della salute e agli enti pubblici di disporre l’esclusione dalle pubbliche forniture di alimenti che contengano olio di palma. Questa clausola deve essere inserita in tutti i capitolati di appalto per l’approvvigionamento delle mense scolastiche, ospedaliere e aziendali, nonché dei distributori automatici collocati in scuole e pubblici edifici.

OLIO CHE UCCIDE GLI ANIMALIChiediamo al Ministero delle politiche agricole e agli altri Stati membri dell’Unione Europea di aderire subito alle Linee Guida del CFS (Committee on World Food Security) – FAO, per una gestione responsabile delle terre, delle foreste e dei bacini idrici.

Chiediamo ai supermercati di escludere dalle forniture dei prodotti con il loro marchio (private label) l’olio di palma.

Chiediamo alle industrie agroalimentari di impegnarsi a riformulare i prodotti senza l’utilizzo di olio di palma, affinché il cibo “made in Italy” possa davvero distinguersi come buono e giusto. Firma la petizione: Stop all’invasione dell’oli di palma

Roberto La Pira: Il Fatto Alimentare

Dario Dongo: Il Fatto Alimentare, Great Italian Food Trade

Aggiornamenti Settembre 2015: oil di palma Archives – Il Fatto Alimentare