Sulle Canalizzazioni

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Leggendo questi tre articoli e meditandoli sono giunto a delle conclusioni riguardo al fenomeno delle canalizzazioni.

Certamente gli autori degli articoli sopra elencati hanno ragione riguardo alla prudenza nel trattare la materia in questione ma cadono nella trappola del relativismo e della conseguente sfiducia nei confronti di ogni manifestazione eterica, sicuramente demoni e oscuri nelle canalizzazioni si fingono esseri di luce per trarre in inganno gli operatori di luce ma siamo, tutti noi, dotati di discernimento e gli Starseed e i Risvegliati possono accedere alla conoscenza del Sé superiore in caso di dubbio.

Se un messaggio o una serie di messaggi sono palesemente in contrasto fra loro o contengono elementi che generano sospetti, scartateli, posso farvi l’esempio di gesù-sananda canalizzato da  Kathryn E.:

Sfida di Obama e Nostra. – La nuova umanità

Il quale sostiene di essere reincarnato in Barak obama, è patetico il tentativo di inganno, il Maestro Gesù mai si incarnerebbe in un Burattino della cabala che a dato inizio a tre guerre palesi (Libia, Siria e Ucraina) e chissà a quante occulte, che ha promosso pratiche ambientali come le Biomasse (che affamano un miliardo di persone circa nel mondo), il Fracking (che devasta migliaia di km di sottosuolo in Canada e Usa), lo sfruttamento delle sabbie bituminose in Canada e le leggi pro Ogm, tanto per fare qualche esempio.

Ma non si può affermare come fanno gli autori che le gerarchie della luce come gli Arcangeli e gli ET che riconoscono l’Unità come la fonte (il comando Ashtar, Kyron, Metatron, gli Avatar) siano al servizio di un fantomatico Demiurgo che li utilizza per intrappolarci in questa realtà duale e pianifica di imprigionarci nella nuova realtà 4d dopo averci tenuti per millenni in questa 3d.

Ciò che ci relega in questa realtà tridimensionale è l’incapacità della maggioranza di noi di riconoscersi come una Unità e la poca o nulla pratica dell’Amore Universale, l’unico requisito necessario per l’avanzamento dimensionale, il maestro Gesù ha detto: Amate Dio al di sopra di ogni cosa e amate il prossimo vostro come voi stessi”

Non sono necessari altri insegnamenti oltre a questo e al conseguente rispetto delle leggi Universali per ascendere in quarta e quinta dimensione, gli Oscuri hanno avuto gioco facile trovando questa Umanità cosi’ divisa e in preda alla disarmonia.

Le forze della Luce sono qui solo per aiutarci, sostenute dalla loro pietà nei nostri confronti e dal rispetto della volontà dell’Uno che ci vuole ascesi, se avete qualche dubbio ricordate che le forze della luce non vi chiederanno mai la vostra energia personale o la vostra adorazione, non ne hanno bisogno, possono attingere alla fonte inesauribile dello Spirito Santo, nè vi obbligheranno a fare o a credere a una qualsiasi cosa, infatti rispettano scrupolosamente il libero arbitrio anzi per avere il loro intervento dovrete chiederlo formalmente, sono gli Oscuri che palesano questi comportamenti e da qui si riconoscono i loro inganni.

Molti canalizzatori desiderano ardentemente ricevere messaggi, anche quando il loro compito è terminato, esponendosi cosi’ all’insidia degli Oscuri e questo è stato rilevato addirittura da San Giovanni della Croce nel 1600 che riferendosi ai molti resoconti di voci soprannaturali dice:

Sono inorridito da ciò che accade in questo periodo – cioè, quando qualche anima con un minimo d’esperienza di meditazione, se è ben cosciente di certe locuzioni di questo tipo mentre è in stato di raccoglimento, immediatamente le definisce come provenienti da Dio, ed asserisce che questo è il suo caso, proclamando: “Dio mi ha detto …” “Dio mi ha risposto …” mentre non è del tutto così, ma, come abbiamo sottolineato, per la maggior parte sono parole rivolte a se stessi.

E, oltre questo, il desiderio che gli individui hanno per tali fenomeni di voci e parole, e il piacere che ne deriva per i loro spiriti, li porta a dare risposte a se stessi e quindi a pensare che è Dio ad aver loro risposto e parlato.

La nostra tendenza a credere in ciò che vogliamo credere può anche farci accettare come spirituali alcune impressioni che non provengono dal divino, perché si conformano alle nostre nozioni ed opinioni. Inoltre, la nostra ignoranza può condurci a travisare anche le impressioni genuine, come puntualizza la mistica francese Madame Guyon riguardo le voci:

Le parole che sentiamo distintamente dentro di noi sono soggette all’illusione … quando vengono dal nostro buon angelo (poiché Dio stesso non parla in questo modo) non sempre significano ciò che dicono, e raramente troviamo che ciò che è stato predetto si avvera. Quando Dio causa parole di questo tipo, le fa dire dai Suoi angeli, Egli le intende a modo suo, e noi a modo nostro, e questo è ciò che c’inganna.

Poiché siamo inclini a prendere in termini letterali e temporali qualsiasi  segno percepiamo, quando invece vanno intesi in maniera più spirituale ed ampia, spesso sbagliamo il significato e saltiamo a conclusioni inesatte. Per tali motivi la validità e il significato dei fenomeni deve essere sempre esaminato il più accuratamente possibile e oggettivamente, se vogliamo evitare una delusione personale.

Ma agli occhi dei mistici la delusione non è l’inconveniente maggiore che i fenomeni presentano. Molto più distruttivo per il progresso interiore è la tendenza, per coloro che sviluppano questi doni, a compiacersene e, di conseguenza, perdono il desiderio della spiritualità nella ricerca del fenomenico. Anche se spesso sono stimolanti ed incoraggianti, questi segni e l’automatismo non sono, in se stessi, un mezzo per una crescita ulteriore. Madame Guyon, nella sua autobiografia, osserva che molte persone non avanzano mai oltre lo stadio fenomenico proprio perché sono assorbiti da esso.

Sulla stessa linea d’onda, San Giovanni della Croce sottolinea che gli individuismaniosi di spiritualità,” che vi indulgono in maniera esagerata e vengono assorbiti dalle manifestazioni percepite dai sensi dell’anima, sono distolti dal loro proposito, così come lo sono coloro che vengono assorbiti dalle impressioni che i sensi del corpo presentano alla coscienza. Per tale motivo, molti mistici mettono in guardia contro tutti i fenomeni, quali che ne siano le origini, ammonendo i ricercatori a sviluppare un’attitudine di non attaccamento e indifferenza, e non essere né compiaciuti né confusi da essi. Come per il mondo materiale, non conta l’assenza di qualche scopo o pratica, ma l’assenza del desiderio di uno scopo, che può essere molto attivo anche quando l’oggetto in questione non è presente.

Come per i fenomeni, la meditazione va intrapresa con distacco. Le forme della disciplina mentale usate lungo il percorso di auto-sviluppo possono facilmente diventare di ostacolo per un ulteriore progresso. Queste pratiche sono state paragonate ai gradini di una scala – ciascuno deve essere a sua volta superato se vogliamo raggiungere la meta, il vero scopo per cui ci siamo arrampicati. Rimanere attaccati ad un particolare metodo o soggetto di meditazione dopo che sono stati raggiunti i risultati interiori è come rimanere fermi su un determinato gradino senza alcuna voglia di oltrepassarlo. San Giovanni della Croce ricollega il risveglio spirituale a una serie di battaglie, con il nostro attaccamento a ciò che ci è familiare, personificato come una bestia dalle sette teste. Ogni vittoria ci permette di trascendere il nostro stato attuale, ma ad ogni battaglia possiamo rischiare di non andare avanti oppure di retrocedere:

… quindi bisogna deplorare davvero che i molti individui che ingaggiano questa battaglia spirituale contro la bestia, non distruggono nemmeno la sua prima testa, restando ancorati alle cose sensuali del mondo. E, sebbene alcuni distruggano e tronchino questa prima testa, tuttavia non distruggono la seconda testa, che è quella delle visioni dei sensi di cui stiamo parlando. Ma ciò che è più deplorevole è che alcuni, avendo distrutto non solo la prima e seconda testa, ma anche la terza, che è quella dei sensi interiori, oltrepassano lo stato meditativo, e vanno ancora più lontano, eppure sono sopraffatti da questa bestia spirituale nel momento in cui entrano nella purezza dello spirito, poiché essa risorge ancora una volta contro di loro, ed anche la sua prima testa ritorna in vita, e lo stato finale di quelle anime è peggiore del primo, perché quando ricadono la bestia porta con sé altri sette spiriti peggiori di lei.

Sulla via della rinascita spirituale, allora, i principali pericoli d’incoraggiare i fenomeni non fisici risiedono nelle nostre imperfezioni e nel nostro egoismo personale. L’esercizio deliberato di queste capacità tende a generare l’orgoglio spirituale, un desiderio di sempre maggiori esperienze, e di attaccamenti personali e compiacenza. Queste tendenze sono in diretta opposizione al non attaccamento, umiltà, universalità, e dissoluzione delle debolezze personali, che sono sempre state la caratteristica di un crescente risveglio interiore. Tutti questi limiti e passioni che così spesso fanno parte del nostro sé quotidiano, sono, se non altro, rafforzati da quest’assorbimento di poteri, piuttosto che trasformati per riflettere le forze divine presenti dentro e fuori. Il messaggio del mistico non perde di vista la vera meta del nostro viaggio come figli di Dio nei campi allettanti delle sensazioni psichiche, fisiche e spirituali. San Giovanni della Croce riassume la tendenza dei cristiani nel suo consiglio agli insegnanti spirituali che desiderano aiutare i loro discepoli: “Non disprezzate né sopravvalutate i fenomeni naturali,” ma fate in modo che i discepoli comprendano come molto più preziosa, nella prospettiva di Dio, siano un’opera o un’azione della volontà, compiuta per amore del prossimo, più di quanto lo siano tutte le visioni e le comunicazioni che essi possano ricevere dal Cielo.

Un altro avvertimento delle forze della luce contenuto in questo messaggio:

.la comunicazione è possibile, sia con noi che con quegli Spiriti disincarnati, ma comunicando con Spiriti disincarnati in attesa di essere riportati sul piano fisico, scoprirete presto che essi conoscono poco di più di quanto già sappiano gli abitanti della Terra e, in molti casi, neanche tanto quanto i terrestri incarnati. Essi potrebbero anche non avere niente da insegnare e potrebbero anche intentare scherzi e trappole per le persone desiderose di contattarli. Di conseguenza noi consigliamo che tali comunicazioni siano condotte con estrema attenzione e sempre per una specifica ragione. Senza una motivazione, questo tipo di comunicazione è qualcosa di poco meno che la follia stessa.

Ad una conferenza a cui ho partecipato, una signora che aveva conosciuto Sai Baba personalmente riferiva che anche il maestro di Puttaparthi metteva in guardia dalle canalizzazioni ammonendo chi le riceveva dei pericoli provenienti dall’impossibilità di conoscere le reali fonti da cui provengono.

Per concludere, ci vuole molta cautela con le canalizzazioni sia nel riceverle che nel divulgarle e invito tutti ad utilizzare il proprio discernimento nell’analizzarle e in caso di dubbio scartarle e continuare oltre nel proprio percorso spirituale.

 

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