Salviamo Moby Dick dal rischio airgun

Salviamo Moby Dick dal rischio airgun

Salviamo Moby Dick dal rischio airgun 1Legambiente Onlus Rome, Italia 12 Agosto 2015

Qualche giorno fa nei pressi di Caprera, nel Parco dell’Arcipelago di La Maddalena in Sardegna, è stato avvistato un rarissimo capodoglio bianco, subito ribattezzato Moby Dick.

Il luogo dello straordinario avvistamento del capodoglio albino, mai registrato prima del 2006 nel Mediterraneo, si trova nel perimetro del Santuario dei Mammiferi Marini Pelagos, l’area protetta a livello internazionale per l’alta concentrazione di biodiversità e di cetacei: si stima la presenza di più di 8500 specie di animali che rappresentano tra il 4% e il 18% delle specie marine a livello mondiale.

Legambiente invita ancora una volta a condividere e far girare la petizione “Fermiamo l’airgun, salviamo i cetacei #StopOilAirgun”

a ritwittate l’appello: http://bit.ly/1IGN2x2 ed condividete il messaggio su Facebook:http://on.fb.me/1J48LAu

Nei mari italiani sono ben 122mila i chilometri quadrati che potrebbero essere sottoposti ad attività di prospezione e ricerca di petrolio: una superficie che corrisponde all’estensione di tutta Inghilterra!

Come già ribadito molte volte, l’airgun è dannoso perché il rumore che produce provoca il mascheramento dei segnali acustici con i quali gli animali comunicano, navigano, si orientano e individuano le prede. La presenza dell’airgun a breve distanza da un mammifero marino può causare danni gravi e perfino letali. I capodigli, in particolare, tendono a cessare i loro sistemi di segnali sonori per l’eco-localizzazione, la socializzazione, interrompendo anche l’attività di alimentazione, in risposta agli impulsi sonori emessi a più di 300 km di distanza!

Salviamo Moby Dick dal rischio airgun 320x234Nonostante il premier Renzi neghi l’evidenza del rischio trivellazioni petrolifere nei nostri mari, Goletta Verde e Legambiente non stanno affatto sereni e neanche i cetacei lo sono!

Le dichiarazioni fatte da Renzi durante l’ultima direzione del PD fanno intendere che il governo ha intenzione di andare avanti sulla petrolizzazione del nostro mare e di non voler aprire un confronto con cittadini, associazioni, imprenditori e amministrazioni locali e regionali che anche in queste ultime settimane hanno fatto sentire la loro voce.

Ancora una volta, quindi, Legambiente fa appello alle Regioni per mantenere gli impegni presi – durante il coordinamento delle Regioni il 24 luglio, a Termoli, e il 29 luglio al ministero dello Sviluppo economico – perché continuino a farsi portatrici delle istanze di chi si batte per fermare la dannosa e inutile deriva petrolifera nel mare italiano e nel Mediterraneo.

Oggi i governatori regionali possono mettere in campo, come hanno dichiarato più volte, tutti gli strumenti che hanno a disposizione per fermare la strada scelta e intrapresa con forza dall’attuale governo.

Continuate a condividere, fermiamo insieme l’airgun!

Salviamo Moby Dick dal rischio airgun 450Fonte: Aggiornamento · Salviamo Moby Dick · Change.org

Seguite da qui il viaggio di Goletta Verde: http://golettaverdediariodibordo.blogautore.repubblica.it/

Aggiornamento sulla petizione
#stopOilAirgun, il nostro mare è ancora in pericolo! Condividete! @glgalletti @matteorenzito sulla petizione

Legambiente Onlus Rome, Italia 1 ago 2016 — A un anno di distanza la Goletta Verde di Legambiente torna alla spiaggia di Punta Penna a Vasto, per dire #stopOilAirgun, ovvero l’utilizzo della tecnica per le prospezioni petrolifere in mare che ha un impatto devastante sull’ecosistema marino, in particolare sui cetacei, e sulla pesca. Il pericolo dell’airgun è infatti ancora attuale dopo che il TAR del Lazio ha bocciato il ricorso presentato dai comuni abruzzesi e marchigiani. In questo modo si da sostanzialmente il via libera allarichiesta della Spectrum Geolimited, di condurre indagini con l’Airgun in circa 30.000 km quadrati di mare Adriatico, da Rimini a Otranto.
In quasi 50.000 hanno sottoscritto il nostro appello, dalla parte del mare e delle comunità locali, contro l’Airgun e gli interessi delle grandi compagnie petrolifere.
Domani dalla spiaggia di Punta Penna a Vasto, dove nel settembre del 2014 si sono spiaggiati 7 capodogli, torniamo a chiedere con forza al Governo e a tutti gli schieramenti politici di vietare da subito l’utilizzo dell’airgun per la ricerca di petrolio e gas sotto i mari italiani. Un impegno già più volte annunciato dalla maggior parte dei gruppi parlamentari ma rimasto ad oggi ancora disatteso.
Continuiamo a farci sentire: condividete la nostra petizione:
Fermiamo l’airgun, salviamo i cetacei #StopOilAirgun da Legambiente Onlus · 46.805 sostenitori

Fate firmare tutti i vostri contatti. Facciamoci sentire dal ministro Galletti e dal Premier Renzi! www.legambiente.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *