RA SESSIONI 89 90 91 92

RA SESSIONI 89 90 91 92

SESSIONI 89 90 91 92SESSIONE 89

9 giugno 1982

89.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

89.1 Interrogante: Potresti in primo luogo fornirmi le condizioni dello strumento, per favore?

Ra: Io sono Ra. È come precedentemente affermato.

89.2 Interrogante: Ho due domande [di] natura personale. In primo luogo, durante l’ultima meditazione intensa lo strumento ha sperimentato un condizionamento molto forte da parte di un’entità che non si è identificata e che non se n’è andata quando glielo ha chiesto. Ci racconti cosa stava succedendo allora?

Ra: Io sono Ra. Troviamo che lo strumento abbia avuto l’opportunità di diventare un canale per un amico precedentemente conosciuto. Questa entità non è stata in grado di rispondere all’interrogazione degli spiriti nel nome di Cristo, quale è la distorsione di questo strumento dei mezzi di differenziazione tra quelli di orientamento positivo e quelli di orientamento negativo. Pertanto, dopo qualche resistenza, l’entità ha trovato necessario andarsene.

89.3 Interrogante: Questa particolare entità era il visitatore di quinta densità che abbiamo avuto abbastanza spesso in precedenza?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

89.4 Interrogante: È tornato con noi in questo momento?

Ra: Io sono Ra. No. Il tentativo di comunicare era dovuto all’occhio vigile dei servitori di questa entità che notarono quello che si può chiamare un impeto di capacità telepatica naturale da parte dello strumento. Questa capacità è ciclica, del ciclo dei diciotto periodi diurni, come abbiamo accennato precedentemente. Di conseguenza, questa entità decise di tentare un altro mezzo di accesso allo strumento mediante il libero arbitrio.

89.5 Interrogante: Era questo ciò a cui potrei riferirmi come ad un aumento della capacità di ricevere telepaticamente su una gamma più ampia di frequenze di base in modo da includere non solo la Confederazione ma questa particolare entità?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto. Il punto più alto del ciclo acuisce la capacità di captare il segnale ma non cambia la natura di base dell’onda portante. Diciamo, c’è una maggiore potenza nell’antenna ricevente.

89.6 Interrogante: Questa domanda può essere insignificante, ma un’entità di quinta densità della Confederazione che era polarizzata positivamente trasmetterebbe sulla stessa frequenza del nostro compagno di quinta densità polarizzato negativamente?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto e la ragione è che la Confederazione dei Pianeti al Servizio dell’Infinito Creatore accoglie con favore la richiesta di informazioni da parte di tutti i contatti.

89.7 Interrogante: Domanda due: Jim anche ha sentito un condizionamento molto forte che era non desiderato (unbidden) durante la canalizzazione di Latwii recentemente e nelle sue meditazioni personali. Potresti inoltre dirci cosa è successo in questi casi?

Ra: Io sono Ra. L’entità che è stata il vostro compagno ha una frequenza vibratoria di una piccola quantità inferiore a quella del complesso di memoria sociale conosciuto come Latwii. Inoltre, Latwii è il principale Consolatore della Confederazione per le entità che ricercano al livello del complesso vibratorio di colui noto come Jim.

Pertanto, questo stesso compagno ha tentato il contatto anche di questo strumento, malgrado questo strumento avesse grandi difficoltà nel discriminare il reale contatto a causa della mancanza di esperienza del vostro compagno in questo tipo di servizio. Tuttavia, è un bene che questo strumento scelga anche alcuni tipi di contatti che rappresentano una sfida.

89.8 Interrogante: Quando, in nostri anni, ebbe fine la terza densità di Ra?

Ra: Io sono Ra. I calcoli necessari per stabilire questo momento sono difficili poiché gran parte di ciò che chiamate tempo è stato accorciato prima e dopo la terza densità, per come vedete il progresso del tempo dal vostro punto di osservazione. Possiamo dire in generale che il tempo del nostro godimento del “fare-la-scelta” è stato approssimativamente 2,6 milioni di anni solari nel vostro passato. Tuttavia- correggiamo questo strumento. Il vostro termine è miliardo, 2,6 miliardi di vostri anni nel vostro passato. Tuttavia, questo tempo, come lo chiamate voi, non è significativo perché il nostro spazio/tempo intercorrente è stato sperimentato in una maniera del tutto diversa dalla vostra esperienza di terza densità di spazio/tempo.

89.9 Interrogante: Sembra che la fine della terza densità di Ra abbia coinciso con l’inizio della seconda densità di questo pianeta. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è approssimativamente corretto.

89.10 Interrogante: Il pianeta Venere divenne un pianeta di quarta densità a quel tempo?

Ra: Io sono Ra. Questo è davvero così.

89.11 Interrogante: In seguito, quindi, è diventato un pianeta di quinta densità?

Ra: Io sono Ra. In seguito è diventato un pianeta di quarta/quinta densità; poi, più tardi, un pianeta di quinta densità per una grande misura del vostro tempo. Entrambe le esperienze di quarta e quinta densità erano possibili sull’influenza planetaria di quella che voi chiamate Venere.

89.12 Interrogante: Qual è la sua densità al momento?

Ra: Io sono Ra. La sua intima frequenza vibrazionale è la sesta densità. Tuttavia noi, come un complesso di memoria sociale, avevamo scelto di lasciare quell’influenza.

Pertanto, gli esseri che abitano questa influenza planetaria in questo spazio/tempo sono entità di quinta densità. Il pianeta può essere considerato un pianeta di quinta/sesta densità.

89.13 Interrogante: Qual è stato il motivo per cui ve ne siete andati?

Ra: Io sono Ra. Noi desideravamo essere al servizio.

89.14 Interrogante: Ho qui un mazzo di ventidue carte dei tarocchi che sono state copiate, secondo le informazioni che abbiamo, dalle pareti, ho il sospetto, della grande piramide di Giza. Se necessario possiamo riprodurre queste carte nel libro che stiamo preparando. Chiederei a Ra se queste carte rappresentano una replica esatta di ciò che è nella Grande Piramide

Ra: Io sono Ra. La rassomiglianza è sostanziale.

89.15 Intervistatore: In altre parole, potresti dire che queste erano meglio del, diciamo, 95% corretto per ciò che è rappresentato sui muri della Grande Piramide?

Ra: Io sono Ra. Sì.

89.16 Interrogante: Per come io intendo questo, allora, Ra ha dato questi concetti archetipici ai sacerdoti di Egitto che poi li disegnarono sulle pareti di una delle camere della Grande Piramide. Quale è stata la tecnica di trasmissione di questa informazione ai sacerdoti? A quel tempo, Ra “camminava sulla superficie” in mezzo agli egizi, o questo fu fatto mediante una qualche forma di canalizzazione?

Ra: Io sono Ra. Ciò fu fatto in parte attraverso “vecchi insegnamenti” (old teachings) e in parte attraverso visioni.

89.17 Interrogante: Quindi in questo particolare tempo Ra era da molto assente dal pianeta (Venere) in quanto “camminava in mezzo agli egizi”. È questo corretto?

Ra: Io sono Ra. Sì.

89.18 Interrogante: Vorrei interrogare Ra su ciascuna di queste carte per capire meglio gli archetipi. È questo accordabile?

Ra: Io sono Ra. Come abbiamo affermato in precedenza, questi concetti complessi archetipici sono uno strumento per l’apprendere/insegnamento. Quindi, se dovessimo offrire informazioni che non fossero una risposta alle osservazioni dello studente, violeremmo il libero arbitrio dell’allievo/insegnante essendo insegnante/allievo e allievo/insegnante contemporaneamente.

89.19 Interrogatore: In tal caso, ti chiederò… hai affermato che Ra ha usato i tarocchi per sviluppare la personalità magica. Questo è stato fatto mediante il sistema di apprendimento per diventare, nella mente, l’essenza di ciascun archetipo e in questo modo sviluppare la personalità magica?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto.

Il vestire i panni di sé all’interno dell’archetipo”* è una pratica avanzata dell’adepto che ha studiato a lungo tale sistema archetipico. I complessi concettuali che insieme sono intesi rappresentare l’architettura di una parte significativa e ricca della mente, sono intesi per essere studiati come complessi concettuali individuali; come Matrice, Potenziatore, ecc., nell’osservazione delle connessioni mente/corpo/spirito; e in coppie con dell’attenzione alla polarità del maschile e del femminile. Se questi sono studiati arriva il momento in cui le profonde trenodìe e i gioiosi motivetti della mente profonda possono essere “portati avanti” con successo per intensificare, articolare, e accrescere certi aspetti della personalità magica.

*(impersonare l’archetipo; The clothing one’s self within the archetype)

89.20 Interrogante: Hai affermato che ciascun archetipo è un complesso di concetti. Vorresti per favore definire cosa intendi con questa affermazione?

Ra: Io sono Ra. Apparentemente una definizione del genere è priva di merito, essendo circolare. Un concetto complesso è un complesso di concetti proprio come una molecola è una struttura complessa composta da più di un tipo di connessione energetica o atomo. Ogni atomo all’interno di una molecola è la sua unica identità e, tramite qualche mezzo, può essere rimosso dalla molecola. La molecola d’acqua può, con mezzi chimici, essere indotta a separarsi in idrogeno e ossigeno. Separatamente questi non possono essere intesi come uguali all’acqua. Quando combinati nella struttura molecolare che esemplifica acqua i due sono acqua irrefragabilménte.

Proprio in questa maniera ogni archetipo ha al suo interno diversi atomi radice dell’essere organizzativo. Separatamente non è possibile vedere la struttura globale del complesso. Insieme il concetto complesso è irrefragabilménte una cosa. Tuttavia, proprio come è più utile per cogliere i potenziali nei vostri sistemi fisici della natura costitutiva dell’acqua, così per cogliere la natura di un archetipo è utile avere un senso dei concetti che lo compongono.

89.21 Interrogatore: Nell’Archetipo Numero Uno, rappresentato dalla carta dei tarocchi numero uno, la Matrice della Mente mi sembra avere quattro parti di base del complesso. Guardando la carta abbiamo, prima e più evidente, il Mago come una parte, e ciò che sembra essere una stella in avvicinamento. Una cicogna o un uccello simile sembra essere in una gabbia. Sopra alla gabbia abbiamo qualcosa che è molto difficile da discernere. Sono in qualche modo corretto in questa analisi?

Ra: Io sono Ra. Sei competente a guardare immagini. Non hai ancora afferrato la natura della Matrice della Mente nel modo più completo possibile con la contemplazione. Noteremmo che le rappresentazioni disegnate dai sacerdoti erano piuttosto distorte dalla conoscenza e dipendenza dagli insegnamenti astrologicamente basati dei Caldei.

89.22 Interrogante: Quando Ra originariamente addestrò o istruì gli egizi circa i tarocchi, Ra agì come insegnanti/allievi ad un livello tale che Ra diventò allievi/insegnanti?

Ra: Io sono Ra. Questa distorsione ci fu risparmiata.

89.23 Interrogante: Quindi potreste dirmi quali informazioni deste al sacerdote egiziano, o all’egiziano, che per primo fu contattato o istruito riguardo al primo archetipo? È possibile per voi farlo entro i limiti della prima distorsione?

Ra: Io sono Ra. È possibile. Il nostro primo passo, come abbiamo già detto, fu di presentare le descrizioni in forma verbale di tre immagini: uno, otto, quindici; poi furono poste le domande: “Cosa ritieni che un uccello potrebbe rappresentare?” “Cosa ritieni che una bacchetta magica potrebbe rappresentare?” “Cosa ritieni che il maschio potrebbe rappresentare?” e così via fino a quando coloro che studiavano lavorarono su un sistema con cui le immagini utilizzate divengono evocative di un sistema di concetti. Questo è un lavoro lento quando viene fatto per la prima volta.

Possiamo notare, con simpatia, che indubbiamente vi sentite soffocati dalla difficoltà opposta, quella di una grande massa di osservazioni su questo sistema, ognuna delle quali ha qualche merito poiché ogni studente sperimenterà la mente archetipica e la sua struttura in una maniera utile unicamente a quello studente. Suggeriamo che uno o più di uno di questo gruppo faccia ciò che abbiamo proposto, in modo che possiamo, senza violazione, offrire osservazioni su questo argomento interessante che possono essere di ulteriore aiuto per quelli che indagano in questa area.

Noteremmo in questo momento che lo strumento sta avendo accessi di dolore quasi ininterrotti. Pertanto, chiediamo che ciascuno del gruppo di supporto sia particolarmente attento ad ogni disinformazione, in modo che possiamo correggere qualsiasi distorsione delle informazioni il più presto possibile.

89.24 Interrogante: A quanto ho capito, quello che proponi per quanto riguarda i tarocchi è di studiare gli scritti che abbiamo a disposizione e da questi formulare domande. È corretto?

Ra: Io sono Ra. No.

89.25 Interrogante: Scusa, non ho capito esattamente cosa intendevi in merito a questo. Sarebbe quindi appropriato per me che rispondessi alle domande riguardo a ciò che penso sia il significato dei tre elementi di cui hai parlato per la carta uno e poi per la carta otto, ecc.? È questo ciò che intendevi?

Ra: Io sono Ra. Questo è molto vicino a ciò che intendevamo. Era nostra intenzione proporre a uno o più di voi di seguire il piano di studi che abbiamo proposto. Le domande che hanno a che fare con gli archetipi contenuti nei tarocchi dopo questo punto possono prendere la forma dell’osservazione di quelle che sembrano essere le caratteristiche di ciascun archetipo; relazioni tra archetipi della mente, del corpo e dello spirito dello stesso rango come la “Matrice”; o archetipi visti in relazione alla polarità, specialmente se osservati negli abbinamenti.

Qualsiasi osservazione fatta da uno studente che ha soddisfatto queste considerazioni riceverà i nostri commenti a sua volta. La nostra grande astensione dall’interpretare inizialmente, per l’allievo/insegnante vari elementi di un’immagine (raffigurata) su un “pezzo di cartoncino” è coinvolta sia con la Legge della Confusione che con le difficoltà delle distorsioni delle immagini “sul cartoncino”. Pertanto, possiamo proporre una revisione coscienziosa di quanto abbiamo già fornito concernente questo soggetto, rispetto alla maggiore dipendenza esistente sia su qualsiasi interpretazione* delle immagini dell’archetipo che su qualsiasi sistema che è stato impostato come un mezzo di studio di queste immagini. *(rendition)

89.26 Interrogante: Va bene, proveremo a farlo. Ra ha dichiarato che un importante passo avanti fu fatto quando la giusta enfasi fu posta sull’Arcano Ventidue. Questo non accadde fino a quando Ra ebbe completato la terza densità. Presumo da ciò che Ra, essendo polarizzato positivamente, probabilmente aveva alcune delle medesime difficoltà che si manifestavano prima del velo in quanto la polarità negativa non era considerata (appreciated). Questa è una ipotesi. È corretto?

Ra: Io sono Ra. In un certo senso è esattamente corretto. Il nostro raccolto fu estremamente positivo e la nostra considerazione di quelli che furono negativi fu relativamente “poveramente informata” (uninformed). Tuttavia, intendevamo suggerire che nell’uso del sistema conosciuto da voi come tarocco per far progredire l’evoluzione spirituale del sé, una corretta comprensione, se possiamo usare questa definizione poco appropriata, dell’Archetipo Ventidue è di grande aiuto nell’affinare la visione di base del “Significatore” di Mente, Corpo e Spirito e, inoltre, mette chiaramente in rilievo la “Trasformazione” e la “Grande Via” dei complessi di Mente, Corpo e Spirito.

89.27 Interrogante: Parte della popolazione di Ra fu raccolta negativamente alla fine della terza densità di Ra?

Ra: Io sono Ra. Non avemmo raccolto negativo in quanto tale, benché vi furono due entità che raccolsero sé stesse, durante la terza densità, nel percorso negativo o di servizio-al-sé. Ci furono, tuttavia, quelli sulla superficie planetaria durante la terza densità, i cui modelli vibratori furono nel range negativo ma furono non raccoglibili.

89.28 Interrogante: Qual era la popolazione totale media di Ra incarnata su Venere in terza densità, il numero?

Ra: Io sono Ra. Eravamo una piccola popolazione che dimorava in quelle che considerereste condizioni difficili. Il nostro raccolto fu di approssimativamente 6 milioni 500 mila complessi mente/corpo/spirito. Ci furono approssimativamente 32 milioni di complessi mente/corpo/spirito che ripeterono la terza densità altrove.

89.29 Interrogante: Qual era l’atteggiamento appena prima del raccolto di quelle entità raccoglibili di Ra riguardo a quelle che erano ovviamente non-raccoglibili?

Ra: Io sono Ra. Quelli di noi che avevano il dono della polarità provavano profonda compassione per quelli che sembravano dimorare nell’oscurità.

Questa descrizione è molto appropriata in quanto il nostro era un pianeta estremamente luminoso in senso fisico. Fu fatto ogni tentativo per “offrire aiuto” (reach out) con tutto ciò che sembrava necessitassero. Tuttavia, quelli sul sentiero positivo hanno il conforto dei compagni e noi di Ra abbiamo dedicato una grande parte della nostra attenzione alle possibilità di conseguire l’adeptato spirituale o metafisico, o lavoro nel raggio indaco, attraverso i metodi delle relazioni con gli-altri-sé. Di conseguenza, la compassione per quelli nell’oscurità era bilanciata dall’apprezzamento della Luce.

89.30 Interrogante: L’atteggiamento di Ra verso le stesse entità non-raccoglibili sarebbe diverso in questo nesso rispetto al tempo del raccolto di terza densità?

Ra: Io sono Ra. Non sostanzialmente. A quelli che desiderano dormire noi possiamo solo offrire quei comfort pensati per i dormienti. Il servizio è possibile solo nella misura in cui è richiesto. Eravamo pronti a servire in qualunque maniera potessimo. Questo sembra tuttora soddisfacente come un modo di trattare con gli altri-sé in terza densità. È nostra sensazione che essere ogni entità che si tenta di servire è semplificare la comprensione di quale servizio sia necessario o possibile.

89.31 Interrogante: Quali tecniche hanno usato le due entità negativamente raccolte per la polarizzazione negativa su un così positivamente polarizzato pianeta?

Ra: Io sono Ra. La tecnica di controllo sugli altri e dominazione fino alla morte fisica furono utilizzate entrambe. In un’influenza planetaria molto poco abituata a massacrare, queste entità furono in grado di polarizzarsi con questi mezzi. Nel vostro ambiente di terza densità, al tempo del vostro fare esperienza, tali entità sarebbero semplicemente considerate, diciamo, despoti spietati che conducono la guerra santa.

89.32 Interrogatore: Queste due entità si sono evolute dalla seconda densità del pianeta Venere insieme al resto della popolazione di Venere che divenne Ra, dalla seconda densità alla terza?

Ra: Io sono Ra. No.

89.33 Interrogante: Qual era l’origine delle due entità di cui parli?

Ra: Io sono Ra. Queste entità erano Erranti dell’iniziale quinta densità positiva.

89.34 Interrogante: Eppure, sebbene si fossero già evoluti attraverso una quarta densità positiva, diremmo, capovolsero la polarità nel reincarnarsi in terza densità. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

89.35 Interrogante: Qual è stato il catalizzatore del loro cambiamento?

Ra: Io sono Ra. Nelle nostre genti c’era quella che si può considerare, dal punto di vista della saggezza, una sovrabbondanza di amore. Queste entità guardarono quelli ancora nell’oscurità e percepirono che quelli di un punto di vista neutrale o alquanto negativo trovavano tale armonia, per così dire, nauseabonda. Gli Erranti sentivano che una via più orientata alla saggezza di cercare l’amore poteva essere più attraente per quelli nell’oscurità.

La prima entità iniziò il suo lavoro. Rapidamente la seconda trovò la prima. Queste entità avevano concordato di servire insieme e così fecero, glorificando l’Uno Creatore, ma non come esse intendevano. Attorno a loro ben presto si radunarono quelli che trovarono facile credere che una serie di conoscenze specifiche e sapienze avrebbe fatto avanzare verso il Creatore. La fine di tutto questo fu la laurea (the graduation) alla quarta densità negativa degli Erranti, che ebbero molto potere della personalità, e qualche piccola intensificazione dell’elemento polarizzato negativamente di quelli non polarizzanti positivamente. Non ci fu raccolto negativo in quanto tale.

89.36 Interrogante: Quale era la ragione del vagabondaggio di questi due Erranti, ed erano maschio e femmina?

Ra: Io sono Ra. Tutti gli Erranti vengono per essere di assistenza nel servire il Creatore, ognuno a modo suo. Gli Erranti di cui stavamo parlando erano infatti incarnati maschio e femmina poiché questo è di gran lunga il più efficiente sistema di associazione (partnership).

89.37 Interrogante: Come “ipotesi folle”, una di queste entità non sarebbe quello che è stato “nostro compagno” qui per un po’ di tempo nelle nostre sessioni, lo sarebbe?

Ra: Io sono Ra. No.

89.38 Interrogante: Da ciò che dici intuisco che questi Erranti tornarono o errarono nella terza densità di Ra per seminare forse maggiore saggezza in ciò che vedevano come una sovrabbondanza di compassione nella cultura di Ra. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è incorretto nel senso che prima dell’incarnazione era il desiderio degli Erranti solo di essere di aiuto nel servizio agli altri. La domanda ha correttezza quando considerata dal punto di vista degli Erranti all’interno di quell’incarnazione.

89.39 Interrogante: Proprio non capisco perché essi avrebbero pensato che un pianeta che stava facendo così bene come Ra stava facendo, per quanto posso dire, avrebbe bisogno di Erranti per aiutare con un raccolto. Ciò accadeva agli inizi della terza densità di Ra?

Ra: Io sono Ra. Fu nel secondo ciclo di 25.000 anni. Abbiamo avuto un raccolto di sei su trenta, per parlare approssimativamente, milioni di complessi mente/corpo/spirito, meno del 20%. Gli Erranti sono sempre attratti da qualunque percentuale non sia ancora polarizzata e vengono quando c’è una chiamata. Ci fu una chiamata da parte di quelli che erano non positivamente polarizzati in quanto tali, ma che cercavano di essere polarizzati positivamente e cercavano saggezza, percependo la compassione degli altri-sé su Venere come compiacente o pietosa verso altri-sé.

89.40 Interrogante: Quale fu l’atteggiamento di queste due entità dopo essere stati promossi alla quarta densità negativa e, essendo il velo rimosso, si resero conto di aver cambiato polarità?

Ra: Io sono Ra. Furono sconcertati.

89.41 Interrogante: Quindi continuarono a sforzarsi a polarizzare negativamente per un raccolto negativo di quinta densità o hanno fatto qualcos’altro?

Ra: Io sono Ra. Lavorarono con la quarta densità negativa per un certo periodo fino a quando, all’interno di questo ambito (framework), i modelli del sé precedentemente appresi furono riconquistati e la polarità fu, con grande sforzo, ribaltata. Ci fu una grande quantità di lavoro positivo di quarta densità poi da essere ripercorso.

89.42 Interrogante: In che modo Ra è consapevole di queste informazioni? Mediante quali mezzi Ra conosce il preciso orientamento di queste due entità nella quarta densità negativa, ecc.?

Ra: Io sono Ra. Queste entità si sono congiunte a Ra in quarta densità positiva per una porzione del ciclo che sperimentammo.

89.43 Intervistatore: Presumo, quindi, che si unirono tardi. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Sì.

89.44 Interrogante: Non intendevo allontanarmi così tanto dalla mia direzione originaria di serie di domande, ma penso che alcune di queste escursioni siano molto illuminanti e aiuteranno nella comprensione dei meccanismi di base a cui siamo così interessati nell’evoluzione.

Ra ha affermato che gli archetipi sono utili quando usati in maniera controllata. Mi faresti un esempio di cosa intendi per “usare un archetipo in maniera controllata”?

Ra: Io sono Ra. Parliamo con un certo rammarico affermando che questa sarà la nostra ultima domanda di lunghezza completa. C’è notevole energia rimasta, ma questo strumento ha distorsioni che si avvicinano rapidamente al limite della nostra capacità di mantenere sicuro il contatto.

L’uso controllato dell’archetipo è quello che viene fatto all’interno del sé per la polarizzazione del sé e a beneficio del sé, se negativamente polarizzati, o di altri, se positivamente polarizzati, sul più sottile dei livelli.

Tenete sempre in mente che la mente archetipica è una porzione della mente profonda e informa i processi di pensiero. Quando l’archetipo è tradotto, senza riguardo per la proprietà magica, nelle azioni quotidiane manifestate di un individuo, le maggiori distorsioni possono avere luogo e grande violazione del libero arbitrio di altri è possibile. Questo è più vicino ad essere accettabile per chi è polarizzato negativamente. Tuttavia, i più accuratamente polarizzati dei mente/corpo/spirito* negativi preferiranno anche “lavorare con uno strumento finemente accordato”. Possiamo chiederti se ci sono brevi domande prima di lasciare questo lavoro?

* Dovrebbero essere complessi mente/corpo/spirito, presumibilmente.

89.45 Interrogante: Farò solo la dichiarazione che percepisco che un raccolto di polarità negativa è possibile con meno negatività in un ambiente come l’ambiente di Ra piuttosto che nell’ambiente che abbiamo attualmente e chiedo se è corretto, e poi c’è qualcosa che possiamo fare per migliorare il contatto o il comfort dello strumento?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, i requisiti del raccolto sono fissi. È, tuttavia, più facile servire il sé completamente o quasi se c’è poca resistenza.

In materia di cura dello strumento suggeriamo ulteriore manipolazione del lato dorsale e delle appendici di questo strumento e il (trattamento mediante) vortice delle acque, se possibile. Gli allineamenti sono coscienziosi. Richiediamo la vostra vigilanza negli allineamenti e nei preparativi. Va tutto bene, amici miei.

Sono Ra. Vi lascio nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, allora, rallegrandovi nella potenza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

SESSIONE 90

19 giugno 1982

90.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

90.1 Interrogante: Prima di tutto, per favore mi dia la condizione dello strumento.

Ra: Io sono Ra. Il deficit di energia del complesso fisico è alquanto aumentato dalle continue distorsioni verso il dolore. I livelli di energia vitale sono come dichiarato precedentemente, avendo fluttuato leggermente fra le interrogazioni.

90.2 Interrogante: Potresti dirmi la situazione riguardo ai nostri compagni di quarta e quinta densità in questo momento?

Ra: Io sono Ra. La “congrega” di compagni di quarta densità accompagna il vostro gruppo. L’amico di quinta densità, in questo nesso spazio/tempo, lavora esclusivamente all’interno della propria densità.

90.3 Interrogante: Con quali mezzi queste particolari entità di quarta densità arrivano dalla loro origine alla nostra posizione?

Ra: Io sono Ra. Il meccanismo della chiamata è stato precedentemente esplorato. Quando una distorsione che può essere connotata negativamente è effettuata, questa chiamata avviene. Inoltre, la luce di cui abbiamo parlato, emanata dai tentativi di essere di servizio agli altri in un senso abbastanza chiaro e limpido, è un altro tipo di chiamata, in quanto rappresenta ciò che richiede bilanciamento con la tentazione. In terzo luogo, ci sono state certe vie nei complessi mente/corpo/spirito di questo gruppo che sono state rese disponibili dal vostro amico di quinta densità.

90.4 Interrogante: In realtà, la domanda che intendevo era: come fanno ad arrivare qui? Con quale mezzo di movimento?

Ra: Io sono Ra. Nel meccanismo della chiamata il movimento è come vi aspettereste; cioè, le entità sono all’interno della vostra influenza planetaria e sono, essendo venute attraverso la rete di quarantena, libere di rispondere a tale chiamata.

Le tentazioni sono offerte da parte di quelle entità negative di quelli che chiamereste i vostri piani interni. Questi, diciamo, angeli oscuri sono rimasti impressionati dal percorso di servizio-al-sé offerto da parte di coloro che sono passati attraverso la quarantena da tempi antichi e queste entità, proprio come le vostre presenze angeliche di natura positiva, sono pronte a muoversi in pensiero all’interno dei piani interni di questa influenza planetaria operando dal tempo/spazio allo spazio/tempo.

Il meccanismo dell’entità di quinta densità è da densità a densità ed è magico in natura. La quarta densità, di per sé stessa, non è in grado di “costruire la strada principale (highway)” dentro la rete energetica. Tuttavia, è capace di “utilizzare ciò che è stato lasciato intatto”. Queste entità sono, di nuovo, le entità di Orione di quarta densità.

90.5 Interrogatore: Hai dichiarato precedentemente che le entità di quinta densità mostrano un aspetto simile al nostro in terza densità sul pianeta Terra, ma la quarta densità non lo fa. Potresti descrivere le entità di quarta densità e dirmi perché non somigliano a noi?

Ra: Io sono Ra. La descrizione deve essere moderata dalla Legge della Confusione. La causa per una varietà di cosiddetti veicoli fisici è la residua varietà di retaggi provenienti da forme veicolari fisiche di seconda densità. Il processo di quello che chiamate evoluzione fisica continua a dominare nella quarta densità. Solo quando le vie della saggezza hanno cominciato a raffinare il potere di ciò che voi vagamente potreste chiamare pensiero, c’è il formarsi della manifestazione del complesso fisico quasi di più posta sotto la direzione della coscienza.

90.6 Interrogante: Bene, se la popolazione di questo pianeta al momento appare simile alle entità di quinta densità, mi domandavo perché è così? Se ho ben capito, il processo di evoluzione normalmente sarebbe: la terza densità ricorda quello da cui si è evoluta in seconda densità e poi si raffina in quarta e poi di nuovo in quinta, divenendo ciò che la popolazione di questo pianeta appariva come in terza.

Perché questo pianeta… – Mi sembra che questo pianeta è “in anticipo su se stesso” nella maniera in cui il complesso mente/corpo/spirito, o il complesso del corpo di questo si mostra. Qual è la ragione di ciò?

Ra: Io sono Ra. La tua domanda è basata su di una comprensione fraintesa. Vuoi che noi commentiamo o vuoi ri-domandare?

90.7 Interrogante: La prego di commentare la mia comprensione fraintesa, se questo è possibile.

Ra: Io sono Ra. Nella quinta densità la manifestazione del complesso fisico è sempre più sotto il controllo del complesso della mente cosciente. Pertanto, l’entità di quinta densità può dissolvere una manifestazione e crearne un’altra. Di conseguenza, la scelta di un’entità di quinta densità o di un complesso di entità che desidera comunicare con le vostre genti sceglierebbe di rassomigliare ai veicoli chimici dei complessi fisici del raggio giallo delle vostre genti.

90.8 Interrogante: Capisco. Molto approssimativamente, se tu dovessi trasferire un’entità di terza densità da un altro pianeta a questo pianeta, approssimativamente quale percentuale di tutti quelli entro la conoscenza di Ra sembrerebbe abbastanza simile a quelle entità della Terra tanto che potrebbero passare inosservati in una folla?

Ra: Io sono Ra. Forse il cinque percento.

90.9 Interrogante: Quindi c’è un’estrema variazione nella forma del veicolo fisico in terza densità nell’universo. Presumo questo sia vero anche per la quarta densità. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è così. Vi ricordiamo che è una grande distanza teorica tra esigere che le creature di una creazione infinita siano inavvertibilmente simili a sé stessi e l’osservare quei segni che possono essere chiamati umani che denotano le caratteristiche dell’autocoscienza di terza densità: il raggrupparsi in coppie, gruppi sociali e razze; e gli ulteriori mezzi caratteristici dell’utilizzare l’autocoscienza per affinare e ricercare il significato del milieu.

90.10 Interrogante: Bene, nella conoscenza di Ra delle forme fisiche di terza densità, quale percentuale sarebbe abbastanza simile alle forme fisiche di questo pianeta tanto che presumeremmo le entità essere umane anche se fossero un po differenti? Ciò dovrebbe essere molto approssimativo essendo la mia definizione molto approssimativa.

Ra: Io sono Ra. Questa percentuale è ancora piccola; forse tredici al quindici per cento grazie alla capacità di varie forme di vita di seconda densità di svolgere ogni necessaria funzione per il lavoro di terza densità. Così da osservare sarebbe un comportamento che indica autocoscienza e interazione intenzionale con un ambiance senziente, a proposito dell’entità, piuttosto che quelle caratteristiche che in modo familiare connotano ai vostri popoli l’umanità della vostra forma di terza densità.

90.11 Interrogante: Ora la mia linea di interrogazioni sta cercando di collegare la creazione di vari Logos e il loro uso originario di un sistema di archetipi nella loro creazione e mi scuso per una possibile mancanza di efficienza nel farlo, ma trovo questo alquanto difficile. Ora, per questo particolare Logos, all’inizio, prima della sua creazione di prima densità, il sistema archetipico che aveva scelto per le sue creature includeva le forme che si sarebbero evolute, e in particolare la forma umana di terza densità, o era questo del tutto correlato al concetto archetipico?

Ra: Io sono Ra. La scelta della forma è anteriore alla formazione della mente archetipica. Quando il Logos crea il suo piano di evoluzione, allora la forma scelta è investita (invested).

90.12 Interrogante: C’era una ragione per scegliere le forme che hanno evoluto su questo pianeta e, se si, qual era?

Ra: Io sono Ra. Non siamo del tutto sicuri del perché il nostro Logos e alcuni Logoi vicini di approssimativamente lo stesso spazio/tempo di sviluppo (flowering) scelsero la forma bipede ed eretta delle scimmie di seconda densità per investire. È stata nostra ipotesi, che condividiamo con voi sempre che siate consapevoli che questa è mera opinione, che il nostro Logos era interessato nel, diciamo, intensificare ulteriormente il processo di velatura fornendo alla forme di terza densità la quasi completa probabilità perché lo sviluppo del linguaggio avesse completa precedenza sulla comunicazione concettuale o la telepatia. Abbiamo anche l’ipotesi che il cosiddetto pollice opponibile fosse visto come un mezzo eccellente di intensificare il processo di velatura in modo che, piuttosto di riscoprire i poteri della mente, l’entità di terza densità sarebbe, per la forma della sua manifestazione fisica, attratta dalla fabbricazione, il possesso e l’uso di strumenti fisici.

90.13 Interrogante: Immagino che il sistema degli archetipi poi fu escogitato per estendere ulteriormente questi particolari principi. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Il fraseggio è difettoso. Comunque, è corretto che le immagini della mente archetipica siano i figli delle manifestazioni di forma fisica di terza densità del Logos che ha creato la particolare opportunità evolutiva.

90.14 Interrogante: Ora, a quanto ho capito, gli archetipi sono i pregiudizi di una natura molto fondamentale che, sotto il libero arbitrio, generano le esperienze di ciascuna entità. È corretto?

Ra: Io sono Ra. La mente archetipica è parte di quella mente che informa ogni esperienza. Per favore, ricorda la definizione della mente archetipica come la depositaria di quei perfezionamenti per la mente cosmica o mente-globale(cosmic or all-mind) fatti da questo particolare Logos e peculiari solo a questo Logos. Quindi può essere vista come una delle radici della mente, non la più profonda ma sicuramente la più informativa in alcune maniere. L’altra radice della mente da ricordare è quella mente razziale o planetaria che anche informa le concettualizzazioni di ciascuna entità in una certa misura.

90.15 Interrogante: A che punto del processo evolutivo la mente archetipica ha per la prima volta effetto sull’entità?

Ra: Io sono Ra. Nel momento in cui un’entità, per caso o per disegno, rispecchia un archetipo, la mente archetipica risuona. Così l’attivazione casuale delle risonanze archetipiche ha inizio quasi immediatamente nell’esperienza di terza densità. L’utilizzo disciplinato di questo strumento di evoluzione arriva più avanti in questo processo.

90.16 Interrogante: Qual era l’obiettivo finale di questo Logos nel progettare la mente archetipica come ha fatto?

Ra: Io sono Ra. Ogni Logos desidera creare un’espressione più eloquente di esperienza del Creatore per il Creatore. La mente archetipica è intesa per accrescere questa abilità di esprimere il Creatore in modelli assimilabili alla coda a ventaglio del pavone, ogni aspetto del Creatore vivido, eretto e risplendente di un’articolata bellezza.

90.17 Interrogatore: Ra ha familiarità con la mente archetipica di qualche altro Logos che non è la stessa di quello che sperimentiamo?

Ra: Io sono Ra. Ci sono entità di Ra che hanno servito in qualità di Erranti lontani per quelli di un altro Logos. L’esperienza è stata quella che sopraffa le capacità intellettuali e intuitive, poiché ogni Logos imposta un esperimento abbastanza in variazione da tutti gli altri così le sottigliezze della mente archetipica di un altro Logos sono più torbide per i risonanti complessi mente, corpo e spirito di questo Logos.

90.18 Interrogante: Sembra che sia stata creata da questo Logos, a me comunque, una grande percentuale di entità la cui distorsione era in direzione della guerra, in quanto abbiamo avuto l’esperienza di Maldek e Marte e ora della Terra. Sembra che Venere fosse l’eccezione a quella che potremmo quasi chiamare la regola della guerra. Ciò è corretto ed è stato concepito e programmato nella costruzione della mente archetipica, forse non con attinenza in modo particolare alla guerra per come l’abbiamo sperimentata, ma all’azione estrema di polarizzazione nella coscienza?

Ra: Io sono Ra. È corretto che il Logos progetta il suo esperimento per cercare di raggiungere le maggiori opportunità possibili per la polarizzazione nella terza densità. È incorretto che la guerra dei tipi specifici della vostra esperienza sia stata pianificata dal Logos. Questa forma di espressione di ostilità è un interessante risultato che è apparentemente concomitante con la capacità di costruire utensili. La scelta del Logos di usare la forma di vita con il “pollice che afferra” è la decisione alla quale questo tipo di guerra può essere ricondotta.

90.19 Interrogante: Allora il nostro Logos sperava di vedere generato un raccolto positivo e negativo da ciascuna densità fino alla sesta, partendo con la terza, come la forma più efficiente di generazione di esperienza ad esso nota al tempo della sua costruzione di questo sistema di evoluzione?

Ra: Io sono Ra. Sì.

90.20 Interrogante: Quindi, è forse incorporato nelle basi per gli archetipi il meccanismo per creare la polarizzazione nella coscienza per il servizio agli altri e il servizio al sé. È questo, nei fatti, vero?

Ra: Io sono Ra. Sì. Noterai i molti pregiudizi innati che accennano alla possibilità che un percorso sia più efficiente dell’altro. Questo era il progetto del Logos.

90.21 Interrogante: Allora quello che stai dicendo è che una volta che il percorso è stato riconosciuto, l’entità polarizzata sia positivamente che negativamente può trovare indizi lungo il suo percorso riguardo l’efficienza di tale percorso. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ciò che dici è corretto nei suoi meriti, ma non è una ripetizione della nostra dichiarazione. Nostro suggerimento era che all’interno del nesso esperienziale di ogni entità, all’interno del suo ambiente di seconda densità e all’interno delle radici della mente furono posti pregiudizi indicanti “all’occhio vigile” il più efficiente dei due percorsi. Diciamo, in mancanza di un aggettivo più preciso, che questo Logos ha un pregiudizio verso la bontà (kindness).

90.22 Intervistatore: Allora dici che il più efficiente dei due percorsi è stato suggerito in modo subliminale alla seconda densità essere il percorso del servizio-agli-altri. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Non abbiamo indicato quale fosse il percorso più efficiente. Tuttavia, sei corretto nel tuo assunto, come ne sei consapevole avendo esaminato ogni percorso in un certo dettaglio nelle precedenti interrogazioni.

90.23 Interrogante: Sarebbe questa la ragione per i raccolti maggiormente positivi? Sospetto che non lo sia, ma ci sarebbero Logoi che hanno raccolti con percentuale maggiormente negativa a causa di un tale tipo di pregiudizio?

Ra: Io sono Ra. No. Ci sono stati Logoi con maggiori percentuali di raccolti negativi. Tuttavia, i “meccanismi del pregiudizio” (the biasing mechanisms) non possono cambiare i requisiti per raggiungere la raccoglibilità sia in senso positivo che in senso negativo. Ci sono Logoi che hanno offerto uno scenario (background) neutro rispetto al quale polarizzarsi. Questo Logos ha scelto di non farlo, ma invece di permettere a di più dell’amore e della luce dell’Infinito Creatore di essere sia interiormente che esteriormente visibile e disponibile alle percezioni e concettualizzazioni dei mente/corpo/spiriti * sottoposti alla Sue cure nella sperimentazione.

* Dovrebbero essere complessi mente/corpo/spirito, presumibilmente.

90.24 Interrogante: C’erano alcune altre circostanze, pregiudizi, conseguenze o piani impostati dal Logos oltre a quelli di cui abbiamo già discusso per l’evoluzione di sue parti attraverso le densità?

Ra: Io sono Ra. Sì.

90.25 Interrogante: Quali erano questi?

Ra: Io sono Ra. Ancora uno; questo è, la permeabilità delle densità in modo che ci può essere comunicazione da densità a densità e da piano a piano o sub-densità a sub-densità.

90.26 Interrogante: Quindi, per come io vedo il piano per l’evoluzione di questo Logos, fu pianificato per creare quanto più vividamente un’esperienza fosse possibile, ma anche che fosse piuttosto informata riguardo all’Infinito Creatore e in grado di accelerare il progresso in funzione della volontà a causa della permeabilità delle densità. Ho coperto con esattezza il piano generale di questo Logos riguardo alla sua evoluzione?

Ra: Io sono Ra. Eccetto le azioni del sé non-manifestato e le azioni del sé con l’altro-sé, sei stato ragionevolmente accurato.

90.27 Interrogante: Allora è la mente archetipica e gli archetipi il meccanismo maggiore formante i modi e la vera essenza dell’esperienza che attualmente sperimentiamo qui?

Ra: Io sono Ra. Queste risorse sono una parte di ciò a cui ti riferisci.

90.28 Interrogante: Quello che sto in realtà chiedendo è di quale parte percentuale, approssimativamente, sono responsabili?

Ra: Io sono Ra. Ti chiediamo ancora una volta di considerare che la mente archetipica è una parte della mente profonda. Ci sono diverse parti in questa mente. La mente può servire come una risorsa. Chiamare la mente archetipica il fondamento dello sperimentare è semplificare oltremodo le attività del complesso mente/corpo/spirito. Rispondere alla tua domanda considerando percentuali è, quindi, abbastanza fuorviante in qualunque forma di risposta diretta, tanto che vorremmo chiedere che tu ri-domandi.

90.29 Interrogante: Va bene. Non credo fosse una buona domanda.

Ora, quando Ra inizialmente fece progetti per aiutare gli egiziani nella loro evoluzione, qual era il maggiore, o il concetto primario, e anche il secondario e terziario, se puoi nominarmeli, che Ra desiderava impartire agli egiziani? In altre parole, quale era il progetto di formazione o il programma di Ra per rendere gli egiziani consapevoli di ciò che era necessario per la loro evoluzione?

Ra: Io sono Ra. Siamo venuti ai vostri popoli per enunciare la Legge dell’Uno. Abbiamo voluto far comprendere a coloro che desideravano sapere dell’unità che nell’unità tutti i paradossi sono risolti; tutto ciò che è rotto è sanato; tutto ciò che è dimenticato viene portato alla luce. Non avevamo alcun piano di insegnamento, come tu lo hai chiamato, in quanto la nostra intenzione quando camminavamo tra i vostri popoli era manifestare ciò che era richiesto da quegli allievi/insegnanti a cui eravamo giunti.

Siamo coscienti che questa particolare linea di interrogazione; che è, la natura e architettura della mente archetipica, ha condotto l’interrogante a tentare, a suo parere senza successo, di determinare la relativa importanza di questi concetti. Non possiamo apprendere/insegnare per nessuno, né coglieremmo questa opportunità dall’interrogante. Tuttavia, commenteremo.

L’adepto ha già lavorato molto, non solo nei centri di energia rosso, arancione, giallo e verde, ma già nell’apertura del blu e dell’indaco. Fino a questo punto gli archetipi funzionano come il grande basamento o plinto di una struttura costruita o di una statua, che mantiene il complesso della mente attivo (viable), a livello e utilizzabile come una risorsa ogni qualvolta esso può essere evocato. C’è un punto in cui l’adepto riprende il suo lavoro. Questo è il punto in cui una chiara e consapevole considerazione della mente archetipica è utile.

90.30 Interrogante: Ho un’osservazione sull’Archetipo Uno fatta da Jim e richiedo un commento da Ra. La leggerò. “La Matrice della Mente è la mente cosciente ed è sostenuta dal potere dello spirito, simboleggiato dalla stella, che fluisce ad essa attraverso la mente subconscia. Contiene la volontà che è simboleggiata dallo scettro della potenza nella mano del Mago. Tutto della creazione è realizzato attraverso il potere della volontà diretta dalla mente cosciente del Mago e l’uccello nella gabbia rappresenta l’illusione in cui il sé appare intrappolato. Il Mago rappresenta la mascolinità o la radiosità dell’essere manifestato come la creazione attraverso la quale ogni entità si muove”.

Ra: Io sono Ra. Poiché questo strumento sta diventando alquanto stanco, non inizieremo questa considerevole discussione. Vorremmo chiedere che questa serie di osservazioni sia ripetuta all’inizio del prossimo lavoro. Vorremmo suggerire che ogni concetto venga discusso separatamente o, se appropriato, una coppia di concetti correlati uno all’altro all’interno del concetto complesso. Questo è un lavoro lento ma renderà l’eventuale costruzione dei complessi concettuali più agevolmente compiuta.

Avessimo risposto alle osservazioni come da te esposte in questo spazio/tempo, tanto spazio/tempo sarebbe stato dato allo sbrogliamento di vari concetti quanto allo sviluppo di quelle che erano percezioni molto ponderate.

Possiamo chiedere se ci sono brevi domande in questo momento?

90.31 Interrogante: C’è qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più confortevole o migliorare il contatto?

Ra: Io sono Ra. È bene che le applicazioni per le braccia vengano messe sullo strumento. Chiediamo che sia accordata una vigilanza continua a queste distorsioni che, semmai, sono più distorte verso la malattia rispetto alla nostra precedente dichiarazione di cautela.

Va tutto bene, amici miei, siete coscienziosi e fedeli nei vostri allineamenti. Apprezziamo la vostra meticolosità.

Sono Ra. Vi lascio ora, gioendo allegramente nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, allora, rallegrandovi nella potenza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

SESSIONE 91

26 giugno 1982

91.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

91.1 Interrogante: Potresti prima indicarmi le condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. È come precedentemente dichiarato.

91.2 Interrogante: Ho elencato le diverse menti e mi piacerebbe sapere se sono applicate in questo particolare ordine: primo, abbiamo la mente cosmica che è, presumo, la stessa per tutti i sub-Logo[i] simili al nostro sole. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

91.3 Interrogante: Il sub-Logos quale il nostro sole, quindi, nel creare la sua particolare evoluzione dell’esperienza, affina la mente cosmica o, diciamo, la articola mediante il suo proprio pregiudizio o inclinazioni aggiuntive. È un’osservazione corretta?

Ra: Io sono Ra. È un’osservazione corretta con l’unica eccezione che riguarda l’uso del termine “aggiuntivo”, che suggerisce il concetto di ciò che è più della mente-totale. Invece, la mente archetipica è un raffinamento della mente-totale in uno schema peculiare alla scelta del sub-Logos. (Instead, the archetypical mind is a refinement of the all-mind in a pattern peculiar to the sub-Logos choosing)

91.4 Interrogante: Allora il raffinamento successivo che avviene quando la mente cosmica è raffinata, è ciò che chiamiamo mente archetipica. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Sì.

91.5 Interrogante: Questo poi crea, presumo, la mente razziale o planetaria. È corretto?

Ra: Io sono Ra. No.

91.6 Interrogante: Qual è l’origine della mente planetaria o razziale?

Ra: Io sono Ra. Questa mente razziale o planetaria è, per questo Logos, un ricettacolo di pregiudizi ricordati dai complessi mente/corpo/spirito che hanno goduto dell’esperienza di questa influenza planetaria.

91.7 Interrogante: Ora, alcune entità su questo pianeta si sono evolute attraverso la seconda densità in terza e alcune sono state trasferite da altri pianeti per ripetere il ciclo in terza densità qui. Quelli che sono stati trasferiti qui per ripetere il ciclo in terza densità si sono aggiunti alla mente planetaria o razziale?

Ra: Io sono Ra. Non solo ogni razza aggiunge alla mente planetaria, ma anche ogni razza possiede una mente razziale. Così abbiamo fatto questa distinzione nel discutere di questa parte della mente. Questa parte della mente si forma nella serie di esperienze apparentemente non simultanee che sono scelte in libertà di volontà dai complessi mente/corpo/spirito dell’influenza planetaria. Pertanto, sebbene questa mente Akashica, razziale o planetaria è davvero una radice della mente, può essere vista in marcata differenziazione dalle radici più profonde della mente che non sono una funzione di alterata memoria, se vogliamo.

Dobbiamo chiedere la tua pazienza in questo momento. Questo canale è diventato in qualche modo poco chiaro a causa del movimento della coperta che tocca questo strumento. Chiediamo che le frasi di apertura vengano ripetute e il respiro espulso.

[I microfoni attaccati alla coperta dello strumento sono stati tirati leggermente mentre un tappeto veniva posizionato su un registratore rumoroso. Il Circolo dell’Uno è stato percorso; il respiro è stato espulso a due piedi sopra la testa dello strumento dalla sua destra alla sua sinistra; e il Circolo dell’Uno è stato percorso ancora come richiesto.]

Sono Ra. Comunichiamo adesso.

91.8 Interrogante: Abbiamo avuto successo nel ristabilire un contatto chiaro?

Ra: Io sono Ra. C’era stato un passo falso che poi necessitava essere ri-ripetuto. Questo è stato fatto. La comunicazione è ancora una volta chiara. Abbiamo apprezzato gli aspetti umoristici delle necessarie ripetizioni.

91.9 Interrogante: Cosa è avvenuto quando i cavi del microfono sono stati leggermente spostati?

Ra: Io sono Ra. Il collegamento tra il complesso mente/corpo/spirito dello strumento e il suo veicolo fisico, chimico, del raggio giallo è stato disturbato. Questo ha causato qualche disfunzione dell’organo che chiamate i polmoni e, se la riparazione non fosse stata effettuata, avrebbe risultato in una distorta condizione del complesso fisico di questa porzione del veicolo fisico dello strumento.

91.10 Interrogante: Che tipo di distorsione?

Ra: Io sono Ra. Il grado di distorsione dipenderebbe dalla quantità di negligenza. L’estrema penalizzazione, diremmo, per il disturbo del veicolo fisico è la morte, in questo caso per quella che chiamereste insufficienza cardiaca congestizia. Poiché il gruppo di supporto è stato pronto, ci dovrebbe essere una distorsione minima o nulla subita dallo strumento.

91.11 Interrogante: Perché un effetto così secondario come il leggero movimento del cavo del microfono risulta in questa situazione? Non meccanicamente o chimicamente, ma filosoficamente, se puoi rispondere a questa domanda?

Ra: Io sono Ra. Possiamo rispondere solo meccanicamente in quanto non esiste una filosofia per i riflessi della funzione fisica del veicolo.

C’è quello che potreste chiamare il “riflesso della corda d’argento”; cioè, quando il complesso mente/corpo/spirito dimora al di fuori dei dintorni del guscio fisico e il guscio fisico è disturbato, il guscio fisico di riflesso richiamerà il vivificatore (enlivener) assente; cioè, il complesso mente/corpo/spirito che è collegato con quanto può essere metafisicamente visto come ciò che alcuni dei vostri filosofi hanno chiamato “la corda d’argento”. Se questo è fatto improvvisamente, il complesso mente/corpo/spirito tenterà l’ingresso nella rete energetica del veicolo fisico senza la dovuta cura e l’effetto è come se si allungasse uno dei vostri elastici e lo si lasciasse restringere rapidamente. Lo schiocco risultante colpirebbe duramente la parte ancorata della fascia elastica.

Il processo attraverso il quale voi come gruppo andate a richiamare questo strumento potrebbe essere assimilato a prendere questo elastico e delicatamente diminuire il suo grado di tensione fino a quando fosse senza percettibile allungamento.

91.12 Interrogante: Per tornare a ciò di cui stavamo parlando, allora forse le diverse razze che abitano questo pianeta sarebbero provenienti da pianeti diversi nelle nostre vicinanze locali o dai pianeti dei vicini Logoi, che si sono evolute attraverso le loro esperienze di seconda densità a creare il grande numero di razze diverse che sperimentiamo su questo pianeta? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ci sono delle correttezze nella tua supposizione. Tuttavia, non tutte le razze e sotto-razze sono di diverse origini planetarie. Suggeriamo che nel considerare origini planetarie non si osservi la pigmentazione del tegumento, ma le inclinazioni (biases) concernenti le interazioni con gli altri-sé e definizioni riguardanti la natura del sé.

91.13 Interrogante: Quanti differenti pianeti hanno fornito gli individui che ora abitano questo pianeta in questa terza densità?

Ra: Io sono Ra. Questa è da noi percepita essere un’informazione non importante, ma innocua. Ci sono tre principali influenze planetarie sulla vostra sfera planetaria, oltre a quelli di derivazione della vostra seconda densità, e tredici gruppi planetari minori in aggiunta a quanto sopra.

91.14 Interrogante: Grazie. Ancora una domanda prima di iniziare con le domande specifiche riguardo agli archetipi. Tutti i Logo[i] evoluti dopo il velo hanno ventidue archetipi?

Ra: Io sono Ra. No.

91.15 Interrogante: È usuale per Logo [i] avere ventidue archetipi o questo è relativamente unico per quanto riguarda il nostro Logos?

Ra: Io sono Ra. Il sistema di sette è il sistema più articolato finora scoperto da qualsiasi esperimento di qualsiasi Logos nella nostra ottava.

91.16 Interrogante: Qual è il maggior numero di archetipi, a conoscenza di Ra, utilizzati da un Logos?

Ra: Io sono Ra. I sette più “La Scelta” è il maggior numero che è stato utilizzato, per quanto siamo a conoscenza, da Logoi. È il risultato di molti, molti precedenti esperimenti sull’articolazione dell’Uno Creatore.

91.17 Interrogante: Presuppongo, quindi, che ventidue sia il maggior numero di archetipi. Chiederò anche qual è il numero minimo attualmente in uso da qualsiasi Logos a conoscenza di Ra?

Ra: Io sono Ra. Quelli che ne hanno di meno sono i due sistemi di cinque che stanno completando i cicli o densità di esperienza.

Devi afferrare l’idea che gli archetipi non sono stati sviluppati in una sola volta ma passo dopo passo, e non in ordine come ne conosci l’ordine in questo spazio/tempo ma in vari ordini. Pertanto, i due sistemi di cinque stavano usando due modi separati di vedere la natura archetipica di tutta l’esperienza. Ognuno, ovviamente, ha usato “la Matrice”, ” il Potenziatore” e ” il Significatore” poiché questo è il raccolto con cui è iniziata la nostra creazione.

Un modo o sistema di sperimentazione aveva aggiunto a questi “il Catalizzatore” e “l’Esperienza”. Un altro sistema, se volete, aveva aggiunto “Catalizzatore” e “Trasformazione”. In un caso, i metodi con cui l’esperienza è stata elaborata sono stati ulteriormente aiutati, ma i frutti dell’esperienza meno aiutati. Nel secondo caso l’opposto può essere visto essere il caso.

91.18 Interrogante: Grazie. Abbiamo alcune osservazioni sugli archetipi. In primo luogo, la Matrice della Mente è raffigurata nei tarocchi egizi da un maschio e questa la consideriamo energia creativa diretta in modo intelligente. Ra commenterebbe su questo?

Ra: Io sono Ra. Questa è una percezione estremamente riflessiva visto che rappresenta il maschio non specificamente come maschio biologico ma come principio maschile. Noterai che ci sono molto definiti pregiudizi sessuali nelle immagini. Sono intesi per funzionare sia come informazioni su quale entità biologica o energia attrarrà in quanto archetipo, ma anche come una visione più generale che vede la polarità come una chiave per la mente archetipica di terza densità.

91.19 Interrogante: In secondo luogo, abbiamo la bacchetta magica che è stata vista come il potere della volontà. Vorrebbe Ra commentare?

Ra: Io sono Ra. Il concetto di volontà sta effettivamente effondendosi da ogni sfaccettatura dell’immagine della Matrice della Mente.

La bacchetta magica quale la volontà, tuttavia, è, diremmo, un derivato astrologico della mano protesa in fuori formante il, diciamo, gesto magico. La parte eccellente dell’immagine che può essere vista distintamente come separata dal concetto della bacchetta magica è quella sfera che indica la natura spirituale dell’oggetto della volontà di colui desideri compiere atti magici all’interno della manifestazione della vostra densità.

91.20 Interrogante: La mano verso il basso è stata vista come ricercante interiormente, non esteriore attiva dominanza sul mondo materiale. Vorrebbe Ra commentare?

Ra: Io sono Ra. Guarda ancora, o studente. La mano raggiunge l’interiore? No. Senza potenziamento la mente cosciente non ha interiorità. Quella mano, o studente, si protende verso ciò che, al di fuori della sua non potenziata influenza, è diviso* da essa. *(locked:chiuso in gabbia, ingabbiato)

91.21 Interrogante: La gabbia quadrata può rappresentare l’illusione materiale, una forma non-magica. Vorrebbe Ra commentare?

Ra: Io sono Ra. Il quadrato, ovunque visto, è il simbolo dell’illusione di terza densità e può essere visto sia come non-magico o, nella giusta configurazione, come manifestato interiormente; ovvero, il mondo materiale dato vita.

91.22 Interrogante: L’area scura attorno al quadrato sarebbe quindi l’oscurità della mente subconscia. Vorrebbe Ra commentare?

Ra: Io sono Ra. Non c’è nient’altro da dire allo studente percettivo.

91.23 Interrogante: La parte a quadretti rappresenterebbe la polarità?

Ra: Io sono Ra. Anche questo è soddisfacente.

91.24 Interrogante: L’uccello è un messaggero che la mano sta cercando di raggiungere per rendere libero. Ra può commentare su questo?

Ra: Io sono Ra. Le visioni o immagini alate in questo sistema sono da notare non tanto per la loro razza caratteristica quanto per la posizione delle ali. Tutti gli uccelli intendono infatti suggerire il volo, e messaggi, e movimento e, in alcuni casi, protezione. L’ala ripiegata in questa immagine è intesa suggerire che proprio come la figura dalla Matrice, il Mago, non può agire senza cercare di raggiungere il suo spirito alato, così nemmeno lo spirito può volare per timore di essere rilasciato nella manifestazione cosciente e fruttificato di conseguenza.

91.25 Interrogante: La stella potrebbe rappresentare la potenziante forza della mente subconscia. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questa particolare parte di questa immagine è meglio considerata in termini astrologici. Vorremmo commentare che in questo spazio/tempo Ra non ha incluso le parti astrologiche di queste immagini nel sistema di immagini progettato per evocare i leitmotiv archetipici.

91.26 Interrogante: Ci sono altre aggiunte alla Carta Numero Uno eccetto la stella che sono altro piuttosto che gli aspetti archetipici di base?

Ra: Io sono Ra. Ci sono dettagli di ciascuna immagine visti attraverso l’occhio culturale dell’epoca dell’inscrizione. Questo è da aspettarselo. Pertanto, quando si guardano i, diciamo, costumi egiziani e i sistemi di mitologia usati nelle immagini, è molto meglio penetrare nel cuore del significato dei costumi o del significato delle creature piuttosto che “aggrapparsi” ad una cultura che non è propriamente la vostra.

In ogni entità l’immagine risuonerà in modo leggermente diverso. Pertanto, c’è il desiderio da parte di Ra di lasciare la visione creativa di ogni archetipo utilizzando linee guida generali piuttosto che specifiche e limitanti definizioni.

91.27 Interrogante: La coppa può rappresentare la miscela di passioni positive e negative. Ra commenterebbe, per favore?

Ra: Io sono Ra. Le parti otiche del veicolo fisico di questo strumento non hanno percepito una parte significativa della tua domanda. Per favore ri-interroga.

91.28 Intervistatore: A quanto pare c’è una coppa che conterrebbe un composto di influenze positive e negative. Tuttavia, personalmente ne dubito. Può Ra commentare, per favore?

Ra: Io sono Ra. Non dubitare della polarità, o studente, ma libera la coppa dalla sua vincolante definizione [but release the cup from its (Stricture; restrizione)]. È davvero una distorsione dell’immagine originale.

91.29 Interrogante: Qual era l’immagine originale?

Ra: Io sono Ra. L’immagine originale aveva la “cesellatura a scacchi” (the checkering) come suggerimento di polarità.

91.30 Interrogante: Allora era questa una rappresentazione della polarità in attesa di essere assaggiata dalla “Matrice della Mente”?

Ra: Io sono Ra. Questo è squisitamente percettivo.

91.31 Interrogante: Ho elencato qui la spada come lotta*. Non sono nemmeno sicuro di poter chiamare qualcosa in questo diagramma una spada. Ra commenterebbe questo?

Ra: Io sono Ra. Non dubitare della lotta*, o studente, ma libera la spada dalla sua vincolante definizione. Osserva il dibattersi* di un uccello ingabbiato per volare. *(struggle)

91.32 Interrogante: Ho elencato la moneta come “lavoro compiuto”. Sono anche in dubbio circa l’esistenza della moneta in questo diagramma. Ra commenterebbe?

Ra: Io sono Ra. Ancora, non dubitare di ciò che la moneta è chiamata rappresentare, poiché Non si sforza forse il Mago per conseguire attraverso il mondo manifestato? Ma libera la moneta dalla sua vincolante definizione.

91.33 Interrogante: E infine, il Mago rappresenta la mente cosciente. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Chiediamo allo studente di considerare il concetto di mente cosciente non-nutrita (unfed conscious mind), la mente senza alcuna risorsa tranne la coscienza. Non confondete la mente cosciente non-nutrita con quella massa di complessità che voi come studenti sperimentate, poiché tante, molte volte vi siete già immersi nei processi di potenziamento, catalizzatore, esperienza e trasformazione.

91.34 Interrogante: Sono queste tutte le componenti, quindi, di questo primo archetipo?

Ra: Io sono Ra. Queste sono tutto ciò che tu, studente, vedi. Quindi il complemento è completo per te. Ogni studente può vedere qualche altra sfumatura. Noi, come abbiamo detto, non abbiamo offerto queste immagini con confini ma solo come linee guida intese ad aiutare l’adepto e a stabilire l’architettura della profonda, o archetipica, porzione della mente profonda.

91.35 Interrogante: In che modo una conoscenza degli aspetti peculiari della mente archetipica, viene utilizzata dall’individuo per accelerare la sua evoluzione?

Ra: Io sono Ra. Offriremo un esempio sulla base di questo primo archetipo o complesso concettuale esplorato. La mente cosciente dell’adepto può essere gremita fino all’inverosimile delle idee più astruse e ingestibili, così che ulteriori ideazioni diventano impossibili e il lavoro nel raggio blu o indaco è bloccato mediante un’eccessiva attivazione. È allora che l’adepto richiama la mente nuova, intatta e vergine, e dimora nell’archetipo della mente nuova e immacolata, senza pregiudizi, senza polarità, piena della magia del Logos.

91.36 Intervistatore: Allora stai dicendo che, se ho ragione nel capire ciò che hai appena detto, che la mente cosciente può essere riempita con un numero quasi infinito di concetti ma c’è un set di concetti di base che sono ciò io definirei importante semplicemente perché sono le fondamenta per l’evoluzione della coscienza e, se accuratamente applicati, accelereranno l’evoluzione di coscienza, laddove la vasta schiera di concetti, idee, esperienze che incontriamo nelle nostre vite quotidiane può avere poca o nessuna incidenza sull’evoluzione della coscienza, se non in modo molto indiretto. In altre parole, quello che stiamo tentando di fare qui è trovare i grandi motivatori dell’evoluzione e utilizzarli per muoverci attraverso il nostro sentiero evolutivo. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Non interamente. Gli archetipi non sono il fondamento per l’evoluzione spirituale, ma piuttosto sono lo strumento per comprendere in maniera non-distorta la natura di questa evoluzione.

91.37 Interrogante: Così per un individuo che desidera consapevolmente aumentare la propria evoluzione, una capacità di riconoscere e utilizzare gli archetipi sarebbe utile nel classificare quello che desiderava cercare e quello che ha trovato- e quello che quindi sarebbe ritenuto non altrettanto efficiente come strumento di ricerca. Sarebbe una buona dichiarazione?

Ra: Io sono Ra. Questa è un’affermazione abbastanza adeguata. Il termine “efficiente” potrebbe anche essere fruttuosamente sostituito dal termine “non-distorto”. La mente archetipica, quando penetrata lucidamente, è uno schema della “struttura edificata” di tutti i dispendi energetici e di tutte le ricerche, senza distorsioni. Questa, come risorsa all’interno della mente profonda, è di grande potenziale aiuto per l’adepto.

Vorremmo chiedere ancora una domanda in questo spazio/tempo poiché questo strumento sta sperimentando continue ondate della distorsione che chiamate dolore e desideriamo congedarci dal lavoro mentre lo strumento ancora possiede una quantità sufficiente di energia trasferita per facilitare così la transizione verso lo stato di veglia, se volete chiamarlo così.

91.38 Interrogante: Dal momento che siamo alla fine della “Matrice della Mente” mi limiterò a chiedere se c’è qualcosa che possiamo fare per migliorare il contatto o rendere lo strumento più confortevole?

Ra: Io sono Ra. Ognuno è più coscienzioso. Lo strumento potrebbe essere un po’ più a suo agio con il complemento delle”acque vorticose con la spina dorsale eretta”. Tutte le altre cose che possono essere eseguite a vantaggio dello strumento vengono fatte con la massima diligenza. Raccomandiamo la continua fedeltà del gruppo agli ideali di armonia e ringraziamento (thanksgiving). Questa sarà la vostra grande protezione. Va tutto bene, amici miei. Gli accessori e gli allineamenti sono ottimi.

Sono Ra. Vi lascio a gloriarvi nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, quindi, rallegrandovi nella potenza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

SESSIONE 92

8 luglio 1982

92.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

92.1 Interrogante: Potresti prima indicarmi le condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. La condizione di questo strumento è leggermente più distorta verso la debolezza in ogni aspetto, rispetto alla precedente richiesta.

92.2 Interrogante: C’è una causa specifica per questo e potresti dirci che cos’è in caso affermativo?

Ra: Io sono Ra. La causa effettiva delle aumentate distorsioni fisiche ha a che fare con la pressione di continui livelli sostanziali della distorsione che chiamate dolore. Varie distorsioni veicolari diverse da quella specificamente artritica sono state accentuate dal saluto psichico e l’effetto combinato è stato deleterio.

Le continue, lievi ma evidenti, perdite di energie vitali sono dovute alla necessità per lo strumento di ricorrere a questa risorsa per sgombrare la, diciamo, via per un accuratamente purificato lavoro di servizio-agli-altri. L’uso della volontà in assenza di energie fisiche e, in questo particolare caso, mentali e mentali/emozionali esige energie vitali.

92.3 Interrogante: Abbiamo cercato di capire come fornire allo strumento i “vortici d’acqua”, cosa che speriamo di fare molto presto. C’è qualcos’altro che possiamo fare per migliorare questa situazione?

Ra: Io sono Ra. Continuate in pace e armonia. Già il gruppo di supporto fa molto. C’è la necessità per lo strumento di scegliere i modi del suo essere in esistenza (beingness). Ha la distorsione, come abbiamo notato, verso il martirio. Questo può essere valutato e le scelte essere fatte solo dall’entità.

92.4 Interrogante: Qual è la situazione attuale con il visitatore negativo di quinta densità che abbiamo [non udibile]?

Ra: Io sono Ra. È con questo gruppo.

92.5 Interrogante: Cosa ne ha spinto il ritorno?

Ra: Io sono Ra. Le spinte erano duplici. C’è stato il recupero di molta polarità negativa da parte del vostro amico di quinta densità e approssimativamente allo stesso nesso (nexus) una temporanea diminuzione dell’armonia positiva di questo gruppo.

92.6 Interrogante: C’è qualcosa che possiamo fare per il problema di stomaco o costipazione dello strumento?

Ra: Io sono Ra. Le modalità di guarigione di cui ciascuno è capace sono già in uso.

92.7 Interrogante: Nella scorsa sessione abbiamo discusso la prima carta dei tarocchi di tipo egizio. Ci sono delle distorsioni nelle carte che abbiamo (che riprodurremo nel libro se possibile) che Ra non intendeva originariamente, con l’eccezione della stella, che sappiamo essere una distorsione, o qualsiasi aggiunta che Ra aveva inteso in questo particolare tarocco?

Ra: Io sono Ra. Le distorsioni che rimangono dopo la rimozione del materiale astrologico sono quelle che hanno a che fare con i miti della cultura a cui Ra offri questo strumento di insegnamento/apprendimento. Questo è il motivo per cui abbiamo suggerito di avvicinarsi alle immagini cercando il cuore dell’immagine piuttosto che essere eccessivamente coinvolti dai costumi e dalle creature di una cultura non familiare alla vostra presente incarnazione. Non abbiamo nessun desiderio di aggiungere ad un già distorto gruppo di immagini, ritenendo che sebbene la distorsione sia inevitabile, c’è il minor quantitativo che ne può essere procurato nell’arrangiamento attuale.

92.8 Interrogante: Quindi stai dicendo che le carte che abbiamo qui sono le migliori carte disponibili nella nostra presente illusione in questa data?

Ra: Io sono Ra. La tua dichiarazione è corretta in quanto consideriamo i cosiddetti tarocchi egizi la versione più non-distorta delle immagini che Ra ha offerto. Questo non è ispirare che altri sistemi non possono, a loro modo, formare un’utile architettura per la considerazione dell’adepto della mente archetipica.

92.9 Interrogante: Vorrei tentare un’analogia con il primo archetipo, in quanto quando un bambino nasce ed entra in questa densità di esperienza, presumo quindi che la “Matrice” sia nuova e non-distorta, velata dal “Potenziatore” e pronta per ciò che è da sperimentare: l’incarnazione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Sì.

92.10 Interrogante: Leggerò alcune dichiarazioni e richiederò il commento di Ra sulla dichiarazione. Primo: Fino a che un’entità diventa coscientemente consapevole del processo evolutivo, il Logos o energia intelligente crea i potenziali per un’entità per guadagnare l’esperienza necessaria per la polarizzazione. Ra commenterebbe questo?

Ra: Io sono Ra. Questo è così.

92.11 Interrogante: Allora, questo accade perché il Potenziatore della Mente è direttamente connesso, attraverso le radici dell’albero della mente, alla mente archetipica e al Logos che l’ha creata e perché il velo tra la Matrice e il Potenziatore della Mente lo consente per lo sviluppo della volontà. Ra commenterebbe?

Ra: Io sono Ra. Un po’ di districamento può essere necessario. Quando il complesso mente/corpo/spirito, che non ha ancora raggiunto il punto della cosciente consapevolezza del processo di evoluzione, si prepara all’incarnazione ha programmato per sé un sistema di apprendimenti meno che completo, vale a dire parzialmente casuale (randomized). L’ammontare di casualità del catalizzatore potenziale è proporzionale alla “novità” (the newness) del complesso mente/corpo/spirito di terza densità. Questo, poi, diventa una parte di ciò che potreste chiamare un potenziale per l’esperienza incarnativa. Questo è effettivamente portato all’interno di quella parte della mente che è parte della mente profonda, la cui architettura può essere visualizzata (envisioned) come rappresentata da quel concetto complesso noto come “Il Potenziatore”.

Non è nella mente archetipica di un’entità che risiede il potenziale per l’esperienza incarnativa, ma nel, diciamo, inserimento del complesso mente/corpo/spirito nella rete energetica del veicolo fisico e nell’ambiente planetario scelto. Comunque, per articolare più profondamente questa porzione “dell’Essere” (beingness) del complesso mente/corpo/spirito, questo archetipo, il Potenziatore della Mente, può essere evocato con profitto allo studioso della propria evoluzione.

92.12 Interrogante: Quindi stai dicendo che la fonte del catalizzatore programmato pre-incarnativo è il Potenziatore della Mente?

Ra: Io sono Ra. No. Stiamo proponendo alla vostra considerazione che il Potenziatore della Mente sia un archetipo che può aiutare l’adepto ad afferrare la natura di questa serie di scelte pre-incarnative e continuativamente incarnative.

92.13 Interrogante: Grazie. Terzo: proprio come il libero arbitrio attinge all’infinito intelligente che fornisce energia intelligente che poi si focalizza e crea le densità di questa ottava di esperienza, il Potenziatore della Mente utilizza la sua connessione con l’energia intelligente e attinge o potenzia la Matrice della Mente che fornisce il Catalizzatore della Mente. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è ponderato ma confuso. La Matrice della Mente è ciò che “raggiunge” (reaches*), proprio come la fase cinetica dell’infinito intelligente, attraverso il libero arbitrio, si protende per giungere* al Logos o, nel caso del complesso mente/corpo/spirito al sub-sub-Logos che è il “potenziato-dal-libero-arbitrio” “Essere” del complesso mente/corpo/spirito; All’infinito intelligente, Amore, e a tutto ciò che segue da quel Logos: Alla Matrice o, per così dire, il cosciente “sé in attesa” di ogni entità, L’Amore o il sub-sub-Logos che fa volteggiare attraverso il libero arbitrio tutte quelle cose che possono arricchire l’esperienza del Creatore da parte del Creatore.

È davvero così che le inclinazioni (biases) dei potenziali di un complesso mente/corpo/spirito fanno sì che il catalizzatore di questa entità sia unico e formi un modello coerente che assomiglia alla danza, pieno di movimento, formante un multiforme arazzo di mobilità.

92.14 Interrogante: Quarto: Quando il “Catalizzatore della Mente” è elaborato dall’entità ne risulta “l’Esperienza della Mente”. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ci sono sottili “indicazioni errate” in questa semplice affermazione che hanno a che fare con le preminenti qualità del “Significatore”. È così che il catalizzatore produce esperienza. Comunque, attraverso il libero arbitrio e la facoltà di memoria imperfetta, il catalizzatore viene spesso utilizzato solo parzialmente e l’esperienza quindi corrispondentemente distorta.

92.15 Interrogatore: Il processo dinamico fra la Matrice, Potenziatore, Catalizzatore e Esperienza della Mente forma la natura della mente o il “Significatore della Mente”. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Come suggerisce la nostra risposta precedente, il “Significatore della Mente” è allo stesso tempo il soggetto quanto l’oggetto dell’azione. Con questa eccezione l’affermazione è ampiamente corretta.

92.16 Interrogante: Quando l’entità diventa coscientemente consapevole di questo processo, [essa] programma questa attività autonomamente prima dell’incarnazione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Ti prego di tenere a mente che stiamo discutendo, non la mente archetipica, che è una risorsa egualmente a disposizione di ciascuno ma non al medesimo modo utilizzata, ma di quello a cui essa parla: il processo esperienziale incarnativo di ogni complesso mente/corpo/spirito.

Desideriamo rendere chiara questa distinzione perché non sono gli archetipi che vivono l’incarnazione, ma il cosciente complesso mente/corpo/spirito che può in effetti vivere l’incarnazione senza il ricorso alla ricerca di articolazione dei processi di potenziamento, esperienza e trasformazione.

92.17 Interrogante: Grazie. Poi, infine, quando ogni centro energetico diviene attivato ed equilibrato, la Trasformazione della Mente viene invocata sempre più frequentemente. Quando tutti i centri energetici sono attivati ed equilibrati in misura minima, avviene il contatto con l’infinito intelligente; il velo viene rimosso; e la Grande Via della Mente viene invocata. È corretto?

Ra: Io sono Ra. No. Questo è uno sguardo abbastanza eloquente su alcune relazioni all’interno della mente archetipica. Tuttavia, deve essere osservato ancora una volta che la mente archetipica non eguaglia l’azione incarnativa della progressione o evoluzione del complesso mente/corpo/spirito.

A causa del primo errore di percezione esitiamo a parlare della seconda considerazione, ma cercheremo di fare chiarezza. Durante lo studio della mente archetipica, possiamo proporre che lo studente guardi alla Grande Via della Mente, non come a quanto si ottiene dopo il contatto con l’infinito intelligente, ma piuttosto come a quella parte della mente archetipica che denota e configura il particolare ambito (framework) entro il quale gli archetipi della Mente, del Corpo o dello Spirito si muovono.

92.18 Intervistatore: Passando, quindi, alla mia analogia o dovremmo dire, esempio del neonato con la “Matrice” non-distorta, questo bambino appena nato ha il suo subconscio velato da La Matrice.

Il secondo archetipo, il Potenziatore della mente, sta per agire ad un certo punto attraverso… – non voglio dire attraverso il velo, non penso che sia una buona maniera di dichiarare ciò, ma il Potenziatore della Mente agisce per creare una condizione e userò un esempio di un bambino che tocca un oggetto caldo. L’oggetto caldo che potremmo considerare come catalizzatore casuale. Il bambino può o lasciare la mano sull’oggetto caldo o rimuoverla rapidamente. La mia domanda è: il Potenziatore della Mente è coinvolto in questa esperienza e, se sì, come?

Ra: Io sono Ra. Il Potenziatore della Mente e del Corpo sono entrambi coinvolti nella ricerca di nuove esperienze da parte del bambino. Il complesso mente/corpo/spirito che è un bambino ha una parte altamente sviluppata che può essere studiata al meglio osservando i Significatori di Mente e Corpo. Notate che non includiamo lo Spirito. Quella parte di complesso mente/corpo/spirito non è sviluppata in modo affidabile in ogni complesso mente/corpo/spirito. Così il Sé Significativo del bambino, che è il raccolto dei pregiudizi di tutte le precedenti esperienze di incarnazione, offre a questo bambino pregiudizi con cui incontrare nuove esperienze.

Tuttavia, la parte del bambino che può essere articolata dalla Matrice della Mente è effettivamente non-nutrita di esperienza e ha il pregiudizio ad arrivare a questa esperienza attraverso il libero arbitrio proprio come l’energia intelligente nella fase cinetica, attraverso il libero arbitrio, crea il Logos . Questo sub-sub-Logos, quindi, o quella porzione del complesso mente/corpo/spirito che può essere articolata dalla considerazione dei Potenziatori di Mente e Corpo, attraverso il libero arbitrio, sceglie di apportare alterazioni nel suo continuum esperienziale. I risultati di questi esperimenti in novità (in novelty) vengono poi registrati nella porzione di mente e corpo articolati dalle Matrici degli stessi.

92.19 Interrogante: Tutte le attività che l’entità svolge mentre sperimenta le cose dello stato infantile sono una funzione del Potenziatore della Mente?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, sebbene le funzioni della mente siano davvero fondamentali su quelle del corpo, essendo il corpo la creatura della mente, certamente non tutte le azioni di un complesso mente/corpo/spirito potrebbero essere viste come dovute alle qualità potenzianti del solo complesso della mente, in quanto il corpo e in alcuni casi anche lo spirito potenziano l’azione.

In secondo luogo, dal momento che un complesso mente/corpo/spirito diventa consapevole del processo di evoluzione spirituale, sempre di più delle attività della mente e del corpo che precipitano l’attività, sono causate da quelle parti del complesso mente/corpo/spirito che sono articolate dagli archetipi della “Trasformazione”.

92.20 Interrogante: La Matrice della Mente è raffigurata apparentemente come maschio sulla carta e il Potenziatore come femmina. Ra potrebbe dichiarare il perché di questo e come questo influenza questi due archetipi?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, come abbiamo detto, la Matrice della Mente è attratta al maschio biologico e il Potenziatore della Mente alla femmina biologica. Così nel trasferimento di energia la femmina è in grado di potenziare quello che può essere all’interno della mente cosciente del maschio in modo che possa sentirsi inspirato.

In un senso più generale, “ciò che raggiunge” può essere visto come un principio maschile. “Ciò che attende il raggiungimento” può essere visto come un principio femminile. La ricchezza del sistema di polarità del maschio e femmina è interessante e non vorremmo commentare ulteriormente ma proporre considerazione da parte dello studente.

92.21 Interrogante: Carta # 2, il Potenziatore della Mente: vediamo una donna seduta su un blocco rettangolare. È velata e tra due pilastri che sembrano essere identicamente ricoperti di disegni ma uno molto più scuro dell’altro. Suppongo che il velo rappresenti il velo tra il conscio e il subconscio o Matrice e Potenziatore. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è abbastanza corretto.

92.22 Interrogante: Presumo che sieda tra le colonne diversamente colorate, una alla sua sinistra, una alla sua destra (quella scura è alla sua sinistra), per indicare in questa posizione una uguale opportunità, si potrebbe dire, per il potenziamento della mente di essere sia del percorso negativo che positivo. Ra commenterebbe questo?

Ra: Io sono Ra. Sebbene ciò sia corretto, non è così percettivo come l’avviso che la Sacerdotessa, come questa figura è stata chiamata, si trova all’interno di una struttura in cui la polarità, simboleggiata come hai correttamente notato dai pilastri chiaro e scuro, è un’integrale e necessaria parte. La mente non-nutrita non ha polarità proprio come l’infinito intelligente non ne ha. La natura del sub-sub-sub-Logos che offre l’esperienza di terza densità è di polarità, non per scelta ma per accurata progettazione.

Percepiamo un’affermazione poco chiara. La polarità del Potenziatore non è li perché la Matrice scelga. È lì perché la Matrice accetti quanto fornito.

92.23 Interrogante: In altre parole, questa particolare illusione ha la polarità come suo fondamento che potrebbe essere rappresentato dal significato strutturale di queste colonne. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

92.24 Interrogante: Mi sembra che i disegni su ciascuna di queste colonne siano identici ma che la colonna di sinistra, cioè alla sinistra della Sacerdotessa, è stata ombreggiata molto scura così da indicare che gli eventi o le esperienze possono essere identiche nell’incarnazione, ma possono essere approcciate e viste e utilizzate con l’una o l’altra polarità a seconda del pregiudizio (bias). È corretto in qualche modo?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Noterai anche, dal simbolo che denota lo spirito in manifestazione posto su ciascun pilastro, che l’Uno Infinito Creatore non rispetta la polarità ma offre sé stesso in pienezza a tutti.

92.25 Interrogante: Sembra che ci sia un libro sulle ginocchia della Sacerdotessa che è mezzo nascosto dalla veste o materiale che le copre la spalla destra. Sembra che ciò indichi che la conoscenza è disponibile se la velatura viene sollevata, ma non è solo nascosta dalla velatura, ma è parzialmente nascosta dal suo stesso indumento che deve in qualche modo spostare per divenire consapevole della conoscenza che ha disponibile. È corretto?

Ra: Io sono Ra. In quanto il concetto del volume non è stato originato da Ra, ti chiediamo di liberare il volume dalla sua forma limitante. Le tue percezioni sono abbastanza corrette.

La natura stessa del principio femmineo della mente che, secondo la proposta di Ra, era specificamente correlato a ciò che che può essere denominato sessualità santificata, è di per sé, senza aggiunte; il libro che né il principio femmineo né il principio maschile possono usare fino a quando il principio maschile ha raggiunto e penetrato, in una maniera simbolicamente sessuale, i segreti interiori di questo principio femmineo.

Tutte le vesti, che in questo caso indicano i “soprabiti della costumanza” (outer garments of custom), proteggono questi principi. Quindi c’è una grande tensione dinamica, se vuoi, tra la Matrice e il Potenziatore della Mente.

92.26 Interrogante: Ci sono altre parti di questa immagine che non sono state date da Ra?

Ra: Io sono Ra. I simboli astrologici offerti non sono dati da Ra.

92.27 Interrogante: Il fatto che la Sacerdotessa sieda in cima alla scatola rettangolare mi indica che il Potenziatore della Mente ha il dominio o è al di sopra e oltre l’illusione materiale. È corretto in qualche modo?

Ra: Io sono Ra. Lasciateci dire, piuttosto, che questa figura è immanente, a portata di mano, possiamo dire, all’interno di ogni manifestazione. Le possibilità per il raggiungimento del Potenziatore sono numerose. Tuttavia, di per sé il Potenziatore non entra in manifestazione.

92.28 Interrogante: La mezza luna sulla corona rappresenterebbe la ricettività della mente subconscia?

Ra: Io sono Ra. Questo simbolo non fu dato da Ra ma non è sgradevole perché all’interno della vostra cultura la luna rappresenta il femmineo, il sole il mascolino. Quindi accettiamo questa parte come una parte dell’immagine, poiché sembra priva di distorsione significativa.

92.29 Interrogante: Il simbolo sulla parte anteriore della camicia della sacerdotessa è stato dato da Ra?

Ra: Io sono Ra. La croce ansata è il simbolo corretto. L’aggiunta e la distorsione di questo simbolo è pertanto astrologica e può essere liberata dalla sua vincolante definizione.

92.30 Intervistatore: Questa croce ansata indicherebbe quindi un segno di vita o spirito, vivificante la materia?

Ra: Io sono Ra. Questo è abbastanza corretto. Per di più, illumina un concetto che è una parte dell’archetipo, che ha a che fare con la continuazione della coscienza che viene potenziata in incarnazione, oltre l’incarnazione.

92.31 Interrogante: I tralci d’uva raffigurati sul panno coprente la spalla della Sacerdotessa erano parte della comunicazione di Ra?

Ra: Io sono Ra. Sì.

92.32 Interrogante: Li abbiamo considerati come indicanti la fertilità della mente subconscia. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto, o studente, ma nota la funzione del mantello. C’è una grande protezione data dal carattere stesso del potenziamento. Portare frutti è un’attività protetta.

92.33 Interrogante: La protezione qui sembra essere raffigurata come essere sul lato destro ma non sul sinistro. Indicherebbe questo una maggiore protezione per il percorso positivo rispetto a quello negativo?

Ra: Io sono Ra. Si percepisce correttamente un pregiudizio innato che offre all’occhio che vede e all’orecchio che ascolta, informazioni relative alla scelta della polarità più efficiente. In questo momento, come potreste chiamarlo, suggeriremmo una sola altra domanda completa.

92.34 Intervistatore: Tenterò, allora, un esempio dell’azione del Potenziatore della Mente. Come il bambino guadagna tempo nell’incarnazione, [esso] sperimenterebbe il Potenziatore che offre atti potenziali sia positivi che negativi, o pensieri, dovrei dire, da sperimentare per la matrice, che poi inizieranno ad accumularsi, dovrei dire, nella Matrice colorandola in una maniera o nell’altra di polarità a seconda della sua continua scelta di quella polarità offerta dal Potenziatore? È corretto in qualche modo?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, ancora una volta possiamo distinguere tra la mente archetipica e il processo dell’esperienza incarnativa del complesso mente/corpo/spirito.

In secondo luogo, ogni potenziamento che è stato “raggiunto” (reach for) dalla Matrice viene registrato dalla Matrice ma sperimentato dal Significatore. L’esperienza del “Significatore” di questa attività potenziata dipende ovviamente dall’acuità dei suoi processi di “Catalizzatore” ed “Esperienza”.

Possiamo chiedere se ci sono domande più brevi prima di lasciare questo strumento?

92.35 Interrogante: C’è qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più confortevole o per migliorare il contatto?

Ra: Io sono Ra. Il gruppo di supporto funziona bene. Lo strumento, da sé, potrebbe riflettere su alcune precedenti parole e considerare le loro implicazioni. Diciamo questo perché il continuo fare appello alle energie vitali, se consentito di procedere sino alla fine dell’energia vitale, porrà fine a questo contatto. Non c’è la necessità di continuare a fare appello a queste energie. Lo strumento deve trovare la chiave di questo rompicapo o affrontare una crescente perdita di questo particolare servizio in questo particolare nesso spazio/tempo.

Tutto bene. Gli allineamenti sono esemplari.

Sono Ra. Vi lascio, amici miei, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, allora, rallegrandovi nella potenza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

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