RA SESSIONE 76 77 78 79

RA SESSIONE 76 77 78 79

SESSIONE 76 77 78 79SESSIONE 76

3 febbraio 1982

76.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

76.1 Intervistatore: Potresti prima darmi un’indicazione delle condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. Questo strumento è in uno stato di bancarotta del complesso fisico che è sussistito per alcune delle misure che chiamate tempo. Le energie vitali sono normali con una forte controparte del complesso spirituale e presteranno sostanza ai livelli energetici del complesso mente/corpo/spirito.

76.2 Interrogante: La nostra continua comunicazione con Ra sarà deleteria per le energie fisiche dello strumento?

Ra: Io sono Ra. Possiamo rispondere in due modalità. In primo luogo, se lo strumento fosse così dedicato a questo utilizzo senza alcun trasferimento di energia di natura del complesso fisico, inizierebbe a fare appello all’energia vitale stessa e questo, fatto in qualsiasi misura sostanziale, è attivamente deleterio per un complesso mente/corpo/spirito se quel complesso desidera ulteriore esperienza nell’illusione che ora distorce.

In secondo luogo, se si ha cura, primariamente, di monitorare i parametri esterni dello strumento, quindi di trasferire energia fisica mediante trasferimento sessuale, mediante protezione magica e, infine, mediante i dislocamenti energetici delle forme pensiero che energizzano lo strumento durante il contatto, non c’è nessuna difficoltà in quanto non c’è aggravamento delle distorsioni di forza/debolezza del complesso mente/corpo/spirito dello strumento.

È da notare che lo strumento, dedicandosi a questo servizio, attira “saluti” di cui siete a conoscenza. Questi sono fastidiosi ma, trattati con attenzione, non necessariamente devono essere deleteri in modo duraturo né per lo strumento né per il contatto.

76.3 Interrogante: Vorresti chiarire l’ultima delle tre cose che hai menzionato che potremmo fare a beneficio dello strumento? Non la capivo bene.

Ra: Io sono Ra. Come l’entità che sei permette al suo essere di entrare in empatia con un altro essere, così può scegliere di condividere con l’altro-sé quelle energie che possono essere salubri per l’altro-sé. Il meccanismo di questi trasferimenti di energia è il pensiero o, più precisamente, la forma-pensiero, perché ogni pensiero è una forma o un simbolo o una cosa che è un oggetto visto in referenza al Tempo/spazio.

76.4 Interrogante: Il nostro uso del Rituale di Messa al Bando del Pentacolo Minore è stato di qualche valore e qual è il suo effetto?

Ra: Io sono Ra. L’uso da parte di questo gruppo del Rituale di Messa al Bando del Pentacolo Minore è stato sempre più efficace. Il suo effetto è purificazione, pulizia e protezione del luogo dei lavori.

L’efficacia di questo rituale sta solo iniziando ad essere, diciamo, ai limiti inferiori del vero magico. Nel fare il lavoro coloro che aspirano all’adeptato (adepthood) hanno fatto l’equivalente di “iniziare il lavoro scolastico“, molte classi avanti. Per lo studente intelligente questo non deve essere scoraggiato; piuttosto da essere incoraggiati sono i compiti per casa, la lettura, la scrittura, l’aritmetica, come potreste chiamare metaforicamente i passi elementari verso lo studio dell’esistenza (being). È l’esistenza che informa il lavoro, non il lavoro che informa l’esistenza. Pertanto, possiamo lasciarti al lavoro che hai iniziato.

76.5 Interrogante: Sarebbe di beneficio per noi eseguire maggiormente il Rituale di Messa al Bando in questa stanza?

Ra: Io sono Ra. È di beneficio lavorare con regolarità in questo luogo.

76.6 Interrogante: Siamo spiacenti, abbiamo avuto un ritardo così lungo tra l’ultima sessione e questa. Non potevamo farne a meno credo. Potresti dirmi l’origine dei tarocchi?

Ra: Io sono Ra. L’origine di questo sistema di studio e divinazione è duplice: in primo luogo, c’è quell’influenza che, proveniente in modo distorto da coloro che erano sacerdoti che cercavano di insegnare la Legge dell’Uno in Egitto, diede Forma alla comprensione, se perdonate il termine improprio, di ciò che avevano ricevuto. Queste Forme furono poi trasformate in una parte regolare dell’apprendimento/insegnamento di un iniziato. La seconda influenza è quella di quelle entità delle terre che chiamate Ur, Caldea e Mesopotamia che, dall’antichità, avevano ricevuto, diciamo così, i dati per quello che chiamavano “avere a che fare con gli astri (heavens)”. Così troviamo che due metodi di divinazione vengono fusi in uno con risultati non uniformi; la, come la chiamate voi, Astrologia e la Forma vengono combinate insieme per suggerire quelle che potreste chiamare le “corrispondenze (correspondences)” che sono tipiche delle distorsioni che potreste intendere come tentativi di visualizzare gli archetipi.

76.7 Interrogante: Allora ho ragione nel ritenere che i sacerdoti in Egitto, nel tentativo di convertire la conoscenza che avevano ricevuto inizialmente da Ra in una simbologia comprensibile, abbiano costruito e avviato il concetto dei tarocchi? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto con l’aggiunta dell’influenza sumera.

76.8 Interrogante: Gli insegnamenti di Ra si stavano concentrando sugli archetipi di questo Logos e sui metodi per conseguire un approccio molto prossimo alla configurazione archetipica? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto senza essere vero. Noi di Ra siamo umili messaggeri della Legge dell’Uno. Cerchiamo di insegnare/imparare questa singola legge. Durante lo spazio/tempo dell’insegnamento/apprendimento egiziano abbiamo lavorato per portare il complesso della mente, il complesso del corpo e il complesso dello spirito in uno stato iniziatico in cui l’entità poteva contattare l’energia intelligente e così diventare insegnante/allievo egli stesso, cosicché la guarigione e i frutti dello studio potevano essere offerti a tutti. Lo studio delle radici della mente è una parte della vivificazione del complesso della mente e, come abbiamo notato, lo studio approfondito della parte delle radici della mente chiamata archetipica è una parte interessante e necessaria del processo nel suo insieme.

76.9 Interrogante: C’è, secondo l’opinione di Ra, qualche valore attuale per il riutilizzo dei tarocchi come aiuto nel processo evolutivo?

Ra: Io sono Ra. Ripeteremo le informazioni. È opportuno studiare in profondità una forma di costituita e organizzata distorsione della mente archetipica per arrivare alla posizione di poter divenire e sperimentare archetipi a volontà. Avete tre scelte di base. Potete scegliere l’astrologia, i dodici segni, come chiamate queste parti della rete energetica del vostro pianeta, e quelli che sono stati chiamati i dieci pianeti. Potete scegliere il tarocco con i suoi ventidue cosiddetti Arcani Maggiori. Potete scegliere lo studio del cosiddetto Albero della Vita con i suoi dieci Sephiroth e le ventidue relazioni tra le stazioni.

È bene indagare su ciascuna disciplina, non come un dilettante, ma come uno “che cerchi la pietra di paragone”, uno che “desidera sentire l’attrazione del magnete”. Uno di questi studi sarà più attraente per il cercatore. Lasciate quindi che il cercatore indaghi sulla mente archetipica usando, essenzialmente, una di queste tre discipline. Dopo un periodo di studio, la disciplina padroneggiata a sufficienza, il ricercatore può quindi completare il passaggio più importante: cioè il superamento di quanto scritto al fine di esprimere in una maniera unica la sua comprensione, se si può ancora perdonare il termine, della mente archetipica.

76.10 Interrogante: Avrei ragione se affermassi che il nostro Logos locale, agendo come co-Creatore, ha distorto in una certa misura, ai fini dell’esperienza, ciò che sperimentiamo qui? E che gli archetipi di questo particolare Logos sono in qualche modo unici rispetto al resto della creazione, ma sono ovviamente legati al Tutto in quanto ne sono una parte; ma sono, posso solo dire, una parte unica, e che i sistemi di studio di cui abbiamo appena parlato non si tradurrebbero prontamente o facilmente in altre parti della creazione. Questa è una domanda molto difficile da porre. Potresti chiarire questo per me?

Ra: Io sono Ra. Possiamo attingere dalla massa confusa di affermazioni che offri la domanda che crediamo tu faccia. Per favore ripeti la domanda se abbiamo malinteso la tua richiesta. La mente archetipica è quella mente che è peculiare del Logos sotto la cui l’influenza voi siete in questo spazio/tempo distorcenti le vostre esperienze. Non c’è nessun altro Logos la cui mente archetipica sarebbe la stessa, così come le stelle non apparirebbero uguali (viste) da un altro pianeta in un’altra galassia. Puoi correttamente desumere che i Logoi più vicini sono effettivamente più vicini negli archetipi.

76.11 Interrogante: Quindi, poiché Ra si è evoluto inizialmente su Venere, Ra è della stessa origine archetipica di quella che sperimentiamo qui. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

76.12 Interrogante: Ma presumo che i concetti dei tarocchi e i concetti magici: Albero della vita, ecc., non fossero utilizzati da Ra. Sospetto, forse, che qualche forma di astrologia fosse un precedente concetto di Ra. Questa è solo una congettura. Ho ragione?

Ra: Io sono Ra. Esprimere i metodi di studio di Ra della mente archetipica sotto il sistema di distorsioni che possedevamo, significherebbe distorcere il vostro personale giudizio di ciò che è appropriato per il sistema di distorsioni che danno forma alle condizioni in cui imparate/insegnate Pertanto, dobbiamo invocare la Legge della Confusione.

76.13 Interrogante: Ora farò alcune domande che potrebbero essere “un po’ fuori centro” rispetto a ciò che stiamo cercando di fare. Non ne sono sicuro perché sto cercando di, con queste domande, riordinare qualcosa che considero molto basilare per quello che stiamo facendo. Per favore perdona la mia mancanza di abilità nell’interrogazione poiché questo è un concetto difficile per me.

Puoi darmi un’idea della durata della prima e della seconda densità che occorse per questo pianeta?

Ra: Io sono Ra. Non esiste un metodo di stima del tempo/spazio antecedente a che l’atemporalità collassasse nella vostra prima densità. Al principio del vostro tempo, la misurazione sarebbe stata vasta e tuttavia questa vastità è priva di significato. All’ingresso nello spazio/tempo costituito, la vostra prima densità abbracciava un arco di spazio/tempo e tempo/spazio di forse due miliardi dei vostri anni.

La seconda densità è stimata più facilmente e rappresenta la densità più lunga in termini di durata di spazio/tempo. Possiamo stimare quel periodo in circa 4,6 miliardi di anni. Queste approssimazioni sono estremamente grossolane a causa dello sviluppo alquanto irregolare che è caratteristico delle creazioni che sono fondate sul libero arbitrio.

76.14 Interrogante: Hai affermato che la seconda densità fu di 4,6 miliardi? B, b-i-l? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto

76.15 Interrogante: Allora abbiamo una terza densità che è, comparativamente parlando, il battito di un occhio, lo schiocco di un dito nel tempo comparata alle altre. Perché il ciclo di terza densità è così estremamente rapido in confronto alla prima e alla seconda?

Ra: Io sono Ra. La terza densità è una scelta.

76.16 Interrogante: La terza densità, quindi, a quanto pare, è, rispetto al resto delle densità, tutte quante, nient’altro che un unicamente breve periodo di ciò che consideriamo essere tempo ed è quindi ai fini di questa scelta.

È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è precisamente corretto. Il preludio alla scelta deve includere la “posa delle fondamenta”, l’istituzione dell’illusione e della vitalità* di ciò che può essere reso spiritualmente vitale*. Il resto delle densità è un continuo affinamento della scelta. Anche questo è notevolmente prolungato, come voi usereste questo termine.

La scelta è, come hai affermato, il lavoro di un momento ma è l’asse su cui la creazione ruota. *(viability capacità di sopravvivere, di prosperare, di crescere- praticabilità, utilizzabilità; viable capace di sopravvivere, di prosperare- utilizzabile)

76.17 Interrogante: Questa scelta di terza densità è la stessa in ogni parte della creazione di cui sei consapevole?

Ra: Io sono Ra. Siamo consapevoli di creazioni in cui la terza densità è più lunga e più spazio/tempo è dato allo scegliere. Tuttavia, le proporzioni rimangono le stesse, le dimensioni sono tutte in qualche modo eziolate e diluite dal Logos per avere una variante esperienza del Creatore. Questa creazione è vista da noi come piuttosto vivida.

76.18 Intervistatore: Non ho capito cosa intendevi per “visto come piuttosto vivido”. Cosa intendi?

Ra: Io sono Ra. Questa creazione è un po’ più concentrata dal suo Logos di quanto abbiano scelto altri Logoi. Quindi ogni esperienza del Creatore da parte del Creatore in questo sistema di distorsioni è, relativamente parlando, più brillante o, come abbiamo detto, vivida.

76.19 Interrogante: Presumo che all’ingresso nella terza densità, per quanto riguarda questo pianeta, la malattia non esistesse in nessuna forma. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto.

76.20 Interrogante: Qual era la forma della malattia e perché esisteva all’inizio della terza densità?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, ciò di cui parli come malattia è una parte funzionale del complesso del corpo che offre al complesso del corpo l’opportunità di cessare la vitalità*. Questa è una auspicabile funzione del complesso del corpo. La seconda parte della risposta ha a che fare con altri-sé di seconda densità di microscopiche, come le chiamereste voi, dimensioni che in alcune forme sono esistiti da tempo e svolgono il loro servizio aiutando il complesso del corpo fisico nella sua funzione di cessare la vitalità* nell’appropriato spazio/tempo.

76.21 Interrogante: Quello che sto cercando di capire è la differenza tra il piano del Logos per queste entità di seconda densità e la generazione di quello che immagino sia una serie più o meno incontrollata di feedback allo scopo di creare vari problemi fisici che agiscono come catalizzatore nella nostra attuale condizione di terza densità. Potresti darmi un’indicazione di questo; se il mio pensiero è vicino ad essere corretto su questo?

Ra: Io sono Ra. Il complesso del corpo fisico di questo strumento sta diventando sempre più distorto verso il dolore. Parleremo quindi di questo argomento come la nostra ultima domanda completa di questo lavoro.

La tua domanda contiene una certa confusione interna che fa sì che la risposta sia forse più generale del desiderato. Invitiamo a perfezionare la domanda.

Il Logos prevedeva che le entità del complesso mente/corpo/spirito acquisissero esperienza fino a che la quantità di esperienza fosse sufficiente per un’incarnazione. Questo variava solo leggermente dalle entità di seconda densità i cui complessi mente/corpo esistevano allo scopo di sperimentare la crescita e cercare la coscienza. Man mano che la terza densità sul vostro pianeta procedeva, come è stato discusso, la necessità di porre termine al complesso del corpo fisico è divenuta più veloce a causa del catalizzatore intensificato e acquisito più rapidamente. Questo catalizzatore non veniva appropriatamente assimilato. Pertanto, diciamo, i tempi di vita dovevano essere più brevi affinché l’apprendimento potesse continuare a verificarsi con il ritmo e l’incremento appropriato. Così sono state offerte sempre più opportunità alla malattia man mano che la vostra densità ha progredito. Possiamo chiedere se ci sono ulteriori brevi domande prima di chiudere?

76.22 Interrogante: Ne avevo una che è totalmente, forse, [di] nessun valore. Non è necessario approfondirla, ma c’è un teschio di cristallo in possesso di una donna vicino a Toronto che potrebbe essere di qualche valore nell’indagare su queste comunicazioni con Ra poiché penso che forse questo avesse una possibile provenienza da Ra. Puoi dirmi qualcosa al riguardo? E poi, finalmente, c’è qualcosa che potremmo fare per migliorare il contatto o per rendere più confortevole lo strumento?

Ra: Io sono Ra. Sebbene la tua domanda sia una che rivela materiale interessante, non possiamo rispondere a causa del potenziale che una risposta potrebbe avere per influenzare le vostre azioni.

Gli accessori sono posizionati attentamente e con la necessaria cura. Lo apprezziamo. Tutto bene.

Sono Ra. Vi lascio, amici miei, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, quindi, glorificandovi e rallegrandovi della potenza e della pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

Nota Per I Nostri Lettori

Un mazzo di tarocchi similari a quelli utilizzati dal gruppo di contatto con Ra sono presenti a questo link: www.lawofone.info/images/

(Link ai tarocchi originali utilizzati durante il contatto con Ra: http://green-door.narod.ru/zaintarot.html )

SESSIONE 77
10 febbraio 1982

77.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

77.1 Interrogante: Potresti prima darmi un’indicazione delle condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. È come precedentemente affermato.

77.2 Interrogante: Lo strumento era sotto attacco appena prima di questa sessione?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

77.3 Interrogante: C’è qualcosa che potremmo fare per proteggere lo strumento da questi attacchi prima della sessione?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

77.4 Interrogante: Cosa potremmo fare?

Ra: Io sono Ra. Il tuo gruppo potrebbe astenersi dal continuare questo contatto.

77.5 Interrogante: È l’unica cosa che potremmo fare?

Ra: Io sono Ra. Questa è l’unica cosa che potreste fare e che non state già tentando con tutto il cuore.

77.6 Interrogante: Ho tre domande che lo strumento mi ha chiesto di fare e che toglierò di mezzo per prima cosa. Vuole sapere se la preparazione per la sua esperienza ospedaliera potrebbe essere migliorata per la prossima esperienza.

Ra: Io sono Ra. Tutto è stato fatto bene con una sola eccezione. Lo strumento era stato istruito di trascorrere spazio/tempo contemplando se stessa come il Creatore. Questo, fatto in maniera più risoluta, sarebbe salutare nei momenti in cui il complesso della mente è indebolito da gravi attacchi sulle distorsioni del complesso del corpo verso il dolore. Non vi è alcuna necessità di forme di pensiero negative indipendentemente da distorsioni di dolore. L’eliminazione di tali (forme-pensiero) crea la mancanza di possibilità per elementali negativi e altre entità negative di usare queste forme-pensiero per creare l’aggravamento della deviazione del complesso mentale dalle normali distorsioni di allegria/ansia.

77.7 Intervistatore: Lo strumento vorrebbe anche sapere se ciò che chiamiamo sintonizzazione potrebbe essere migliorato nei periodi in cui non comunichiamo con Ra, per quanto riguarda quella comunicazione.

Ra: Io sono Ra. Ciò che è stato affermato riguardo al precedente quesito sarà sufficiente per indicare la via per la presente domanda.

77.8 Interrogante: Infine, desidera sapere perché diversi giorni fa la sua frequenza cardiaca è salita a 115 al minuto e poi ha avuto un forte dolore allo stomaco. Era un saluto di Orione, dice?

Ra: Io sono Ra. Sebbene questa esperienza sia stata stimolata dal gruppo di Orione, gli eventi menzionati, così come altri più gravi, sono stati causati prossimalmente (proximally; termine medico) dall’ingestione di determinati alimenti in quella che voi chiamate la “forma di compresse”.

77.9 Interrogante: Puoi dirmi che cosa erano queste compresse, nello specifico?

Ra: Io sono Ra. Esaminiamo questa domanda per la Legge della Confusione e ci troviamo vicini al limite, ma in modo accettabile.

La sostanza che ha causato la reazione corporea del battito cardiaco è stata chiamata Pituitone da coloro che lo producono. Ciò che causava la difficoltà che sembrava essere un crampo della muscolatura addominale inferiore, ma in effetti era di natura più relativa agli organi interni, era una sostanza chiamata Spleentone.

Questo strumento ha un complesso del corpo fisico di complicati equilibri che gli consentono l’esistenza fisica. Se si considerasse che certe funzioni e sostanze chimiche presenti nel “sano”, come lo definite, complesso del corpo sono mancanti in questo e, quindi, devono semplicemente essere reintegrate, l’assunzione delle molte sostanze che questo strumento ha iniziato sarebbe appropriata. Tuttavia, questo particolare veicolo fisico è stato vitale, per circa venticinque dei vostri anni, poiché lo spirito, la mente e la volontà sono state armoniosamente dedicate ad adempiere al servizio che ha scelto di offrire.

Pertanto, le tecniche di guarigione fisica sono inappropriate mentre le tecniche di guarigione mentale e spirituale sono benefiche.

77.10 Interrogante: C’è qualche tecnica che potremmo eseguire che non abbiamo eseguito che sarebbe vantaggiosa per lo strumento in questo caso?

Ra: Io sono Ra. Potremmo suggerirne, senza facezia, due. In primo luogo, lasciare che lo strumento rimuova la possibilità di ulteriore ingestione di questo gruppo di alimenti.

In secondo luogo, ciascuno del gruppo può prendere coscienza della Volontà in una misura maggiore. Non possiamo istruire su questo ma meramente indicare, come abbiamo già fatto in precedenza, ciò è una vitale chiave all’evoluzione del complesso mente/corpo/spirito.

77.11 Interrogante: Grazie. Vorrei tornare al piano di questo Logos per la sua Creazione ed esaminare la base filosofica che è la fondazione per ciò che è stato creato in questa creazione locale e la filosofia del “piano per l’esperienza”. Presumo di avere ragione nell’affermare che la fondazione per questo, come abbiamo affermato molte volte in precedenza, è la prima distorsione. Dopo di che, qual era il piano in senso filosofico?
Ra: Io sono Ra. Non possiamo rispondere a causa di una parte necessaria della tua domanda che è stata omessa; cioè, parliamo di questo particolare Logos?
77.12 Interrogante: Questo è corretto. Sto chiedendo riguardo a questo particolare Logos, il nostro sole, nel creare l’esperienza del suo sistema planetario e di quei sub-Logoi di esso.
Ra: Io sono Ra. Questa domanda ha sostanza. Inizieremo con l’osservazione di una serie di complessi concettuali che conosci come i tarocchi.
La filosofia era quella di creare un fondamento, prima della mente, poi del corpo e poi del complesso spirituale. Quei complessi concettuali che chiamate tarocchi si trovano quindi in tre gruppi di sette: il ciclo mentale, da uno a sette; il ciclo del complesso fisico, da otto a quattordici; il ciclo del complesso spirituale, da quindici a ventuno. L’ultimo complesso concettuale può essere meglio definito: “La Scelta” (The Choice) .

SESSIONE 76 77 78 79Sulle fondamenta della trasformazione di ciascun complesso, con il libero arbitrio guidato dai concetti fondamentali offerti in questi cicli, il Logos ha offerto a questa densità l’architettura di base di una costruzione ed edificazione e sintesi di dati culminanti nella “Scelta”.

77.13 Interrogante: Quindi, per condensare la tua affermazione, vedo che significa che ci sono sette “fondamenti” filosofici di base per l’esperienza mentale, sette per quella corporea, sette per quella spirituale, e che questi producono la polarizzazione che sperimentiamo a volte durante il ciclo di terza densità. Questo può essere stato affermato molto poveramente da parte mia. Sono vicino alla correttezza?

Ra: Io sono Ra. Sei corretto in quanto percepisci il contenuto della nostra dichiarazione precedente con accuratezza. Non sei corretto in quanto non hai menzionato, diciamo, la posizione (location) di tutti questi complessi di concetti; cioè, esistono nelle Radici della Mente ed è da questa risorsa che la loro influenza guida e i leitmotiv possono essere rintracciati. Si può inoltre notare che ogni “fondamento non è di per sé singolo ma è un complesso di concetti. Inoltre, ci sono relazioni tra mente, corpo e spirito della stessa posizione nell’ottava, ad esempio: uno, otto, quindici, e relazioni all’interno di ciascuna ottava che sono utili nel perseguimento della “Scelta” da parte del complesso mente/corpo/spirito. Il Logos sotto cui queste “fondamentapoggiano è quello del libero arbitrio. Quindi si può vedere che le “fondamenta” hanno sfaccettature e relazioni uniche per ciascun complesso mente/corpo/spirito. Solo ventidue, “La Scelta”, è relativamente fisso e singolo.

77.14 Interrogante: Probabilmente ho un problema con il concetto di tempo poiché sembra che il Logos fosse consapevole della scelta di polarizzazione. Sembra che questa scelta per la polarizzazione alla fine della terza densità sia un importante piano filosofico per l’esperienza oltre la terza densità. Ho ragione nel presumere che questo processo sia un processo per creare l’appropriata o desiderata esperienza che avrà luogo nella creazione, dopo che la terza densità sarà completa?

Ra: Io sono Ra. Questi “fondamenti” filosofici sono quelli della terza densità. Al di sopra di questa densità rimane il riconoscimento dell’architettura del Logos ma senza i veli che sono così integralmente una parte del processo di scelta in terza densità.

77.15 Interrogante: La domanda specifica che avevo era che mi sembra che la scelta fosse pianificata per creare un’intensa polarizzazione oltre la terza densità in modo che l’esperienza fosse intensa oltre la terza densità. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Dato che la nostra interpretazione dei tuoi complessi di vibrazione sonora è appropriata, ciò non è corretto. L’intensità della quarta densità è quella “dell’affinamento della scultura sbozzata”. Questo è, in effetti, a suo modo, piuttosto intenso e fa sì che il complesso mente/corpo/spirito si spinga sempre più ad addentrarsi e ad avanzare nella sua ricerca per una più piena espressione. Tuttavia, in terza densità “la statua è forgiata nel fuoco”. Questo è un tipo di intensità che non è proprietà della quarta, quinta, sesta o settima densità.

77.16 Interrogante: Quello che sto veramente cercando di capire, dal momento che tutte queste ventuno basi filosofiche risultano nel ventiduesimo che è “La Scelta”, è perché questa scelta è così importante, perché il Logos, a quanto pare, pone così tanta enfasi su questa scelta, e quale funzione questa scelta di polarità è, precisamente, nell’evoluzione o nell’esperienza di ciò che è creato dal Logos?

Ra: Io sono Ra. La polarizzazione o lo scegliere di ogni mente/corpo/spirito è necessaria per la raccoglibilità dalla terza densità. Le densità più elevate fanno il loro lavoro grazie alla polarità acquisita in questa scelta.

77.17 Interrogante: Ora, sarebbe possibile per questo lavoro della nostra densità essere eseguito se tutti i sub-Logoi scegliessero la stessa polarità in una particolare espressione o evoluzione di un Logos? Supponiamo che il nostro sole non abbia creato nulla ma, attraverso la prima distorsione, non ci sia stato alcun prodotto tranne la polarità positiva. Il lavoro sarebbe poi svolto in quarta densità e (densità) superiori come in funzione solo di questa polarizzazione positiva che si evolve dalla nostra originaria creazione di Sub-Logos?

Ra: Io sono Ra. Gli elementi di questa domanda illustrano il motivo per cui non sono stato in grado di rispondere alla tua domanda precedente senza conoscere il logos coinvolto. Per passare alla tua domanda, ci sono stati Logoi che hanno scelto di impostare il piano per l’attivazione dei complessi mente/corpo/spirito attraverso ogni corpo di vero colore, senza il ricorso alla previa applicazione del libero arbitrio. È, per quanto conosciamo, solo in assenza di libero arbitrio che si ottengono le condizioni di cui parli. In una tale processione di densità trovate una terza densità straordinariamente lunga, per come misurate il tempo, allo stesso modo la quarta densità. Poi, quando “le entità iniziano a vedere il Creatore”, c’è una rapida, per come misurate il tempo, processione verso l’ottava densità. Questo è dovuto al fatto che “A chi non lo sa, non importa”.

Facciamo un esempio osservando la relativa armonia e l’immutabile qualità dell’esistenza in una delle vostre tribù primitive, come voi le chiamate. Le entità hanno i concetti di lecito e tabù, ma la legge è inesorabile e tutti gli eventi avvengono come predestinati. Non esiste il concetto di giusto e sbagliato, buono o cattivo. È una cultura monocromatica. In questo contesto puoi vedere quello che voi chiamate Lucifero come il vero “portatore di luce” in quanto la conoscenza del bene e del male ha fatto precipitare i mente/corpo/spirito di questo Logos dalle condizioni edeniche di costante appagamento, ma ha anche fornito l’impulso a muoversi, a lavorare e a imparare.

Quei Logoi le cui creazioni sono state istituite senza libero arbitrio non hanno, nella percezione di quei Logoi, dato al Creatore la qualità e varietà dell’esperienza di sé stesso come la hanno data quei Logoi che hanno incorporato il libero arbitrio come preminente. Così trovate quei Logoi, che si muovono attraverso gli stati senza tempo (timeless states) fino a ciò che vedreste come uno spazio/tempo posteriore, per scegliere la caratteristica del libero arbitrio quando delucidano i fondamenti di ciascun Logos.

77.18 Interrogante: Immagino che, sotto la prima distorsione, fosse libero arbitrio del Logos scegliere di evolversi senza libero arbitrio. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

77.19 Interrogante: I Logoi che scelgono questo tipo di evoluzione scelgono sia il percorso del servizio-a sé che quello del servizio-agli-altri per differenti Logoi, o scelgono solo uno dei percorsi?

Ra: Io sono Ra. Quelli, ciò che definiresti, i primi Logoi che hanno scelto fondamenti di mancanza di libero arbitrio, a tutti i livelli senza eccezioni, hanno fondato Logoi del percorso del servizio-agli-altri. La, diciamo, saga della polarità, le sue conseguenze e i suoi limiti, non erano immaginati fino a quando non sono stati sperimentati.

77.20 Interrogante: In altre parole stai dicendo che originariamente i Logoi che non sceglievano questo percorso del libero arbitrio non lo sceglievano semplicemente perché non l’avevano concepito e i successivi Logoi, estendendo la prima distorsione “più in giù” attraverso la loro evoluzione, li sperimentarono come un “affioramento o una crescita” da quell’estensione della prima distorsione. Ho ragione nel dirlo?

Ra: Io sono Ra. Sì.

77.21 Intervistatore: Allora questo particolare Logos che sperimentiamo pianifica per questa polarità e conosce tutto di essa precedentemente alla sua pianificazione? Quello che sospetto è ciò che è successo?

Ra: Io sono Ra. Questo è abbastanza corretto.

77.22 Intervistatore: In tal caso, come Logos avresti il vantaggio di selezionare la forma di accelerazione, potrei dire, dell’evoluzione spirituale pianificando ciò che chiamiamo le principali fondamenta filosofiche archetipiche e pianificando queste come funzione della polarità che sarebbe acquisita in terza densità. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è squisitamente corretto.

77.23 Interrogante: In tal caso, sembra che una conoscenza approfondita della natura precisa di questi fondamenti filosofici sarebbe di primaria importanza per lo studio dell’evoluzione della mente, del corpo e dello spirito, e vorrei accuratamente passare in rassegna ciascuno dei ventuno di base, a partire dalla mente, se questo è accettabile per Ra.

Ra: Io sono Ra. Ciò è accettabile con due richieste che devono essere fatte. Per prima cosa, che venga fatto un tentativo di enunciare quanto lo studente afferra di ciascun archetipo. Noi poi possiamo commentare. Non possiamo insegnare/imparare nella misura dell’apprendimento/insegnamento. In secondo luogo, chiediamo che sia costantemente tenuto davanti alla mente, come la candela davanti agli occhi, che ogni complesso mente/corpo/spirito dovrà (shall), dovrebbe (should), e in effetti deve (must) percepire ogni archetipo, se utilizzate questo conveniente termine, a modo suo. Pertanto, potreste vedere che la precisione non è la meta; piuttosto la qualità della percezione generale del “concetto complesso” è la meta.

77.24 Interrogante: Ora, vi sono diversi concetti generali di cui vorrei essere sicuro che abbiamo chiari prima di entrare in questo processo e aderirò sicuramente alle richieste che hai appena formulato.

Quando il nostro Logos ha progettato questa particolare evoluzione dell’esperienza, ha deciso di usare il sistema di cui abbiamo parlato creando, o permettendo, la polarizzazione attraverso il totale libero arbitrio. In che modo è diverso dal Logos che non lo fa? Vedo il Logos che crea la possibilità di incremento in vibrazione attraverso le densità. Lasciami chiedere prima: come sono previste e impostate le densità dal Logos, se puoi rispondere a questa domanda?

Ra: Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa di questo lavoro. L’attacco psichico a questo strumento ha, diciamo, delle cicatrici che, a nostro avviso, devono essere curate al fine di conservare lo strumento.

Osserviamo la vostra seconda densità. Molti arrivano più rapidamente alla terza densità di altri non a causa di un’innata efficienza di catalisi ma a causa di insolite opportunità di investimento. Proprio in questo modo quelli di quarta densità possono investire in terza, quelli di quinta densità possono investire in quarta. Quando la quinta densità è stata ottenuta, il processo prende su di sé un impeto (momentum) basato sulle caratteristiche della saggezza quando applicata alle circostanze. Il Logos stesso, poi, in questi casi fornisce opportunità di investimento, se si desidera utilizzare questo termine. Possiamo chiedere se ci sono brevi domande in questo spazio/tempo?

77.25 Interrogante: C’è qualcosa che possiamo fare dopo questo contatto per aumentare il comfort dello strumento in relazione all’attacco psichico, o c’è qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più confortevole o migliorare il contatto in questa situazione attuale?

Ra: Io sono Ra. Si possono usare le facoltà di guarigione che ciascuno ha iniziato a stimolare. L’entità può essere incoraggiata a rimanere a riposo per un periodo. Poiché non lo apprezzerà, suggeriamo l’adeguata discussione.

L’accessorio fisico chiamato incensiere era solo di un grado fuori posizione, questo non ha un significato profondo. Dobbiamo chiedere, per ragioni che hanno a che fare con il comfort fisico dello strumento, che continuiate nei vostri attenti sforzi di allineamento. Siete coscienziosi. Tutto bene.

Vi lasciamo, amici miei, nell’amore glorioso e nella luce dell’Uno Creatore. Avanti, quindi, rallegrandovi nella potenza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Sono Ra. Adonai.

SESSIONE 78

19 febbraio 1982

78.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

78.1 Interrogante: C’è stato qualche problema con il rituale eseguito così che è stato necessario eseguirlo per due volte?

Ra: Io sono Ra. C’è stato un passo falso che ha creato un momentaneo calo di concentrazione. Questo non era bene.

78.2 Interrogante: Qual è stato il passo falso?

Ra: Io sono Ra. È stato un “passo mancato”.

78.3 Interrogante: Questo ha avuto effetti dannosi sullo strumento?

Ra: Io sono Ra. Molto poco. Lo strumento ha percepito la presenza che era riuscita ad associare al freddo e ha parlato. Lo strumento ha fatto la cosa appropriata.

78.4 Interrogante: Puoi dirmi le condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. Il complesso fisico è come precedentemente affermato. C’è una leggera perdita di energia vitale. Le distorsioni di base del complesso sono simili a quelle della tua precedente richiesta.

78.5 Interrogante: Lo strumento vorrebbe che chiedessi se ci sono problemi ai suoi reni?

Ra: Io sono Ra. Questa domanda è più complessa di quanto attesti la sua brevità. Il sistema renale del complesso fisico di questo strumento è molto danneggiato. L’equivalente tempo/spazio che regola il complesso corporeo è senza difetti. C’era un serio interrogativo, a causa dell’attacco psichico, se la guarigione spirituale di questo sistema si sarebbe mantenuta. Lo ha fatto, ma ha bisogno di essere rafforzata dall’affermazione della preminenza dello spirituale sull’apparente o visibile.

Quando questo strumento iniziò ad ingerire sostanze designate a curare, in senso fisico, fra le altre cose anche il complesso renale, questo strumento stava così interrompendo l’affermazione della guarigione. A causa di ciò, ancora una volta, la guarigione è stata indebolita. Si tratta di una distorsione profonda e sarebbe bene per lo strumento assorbire questi concetti. Chiediamo perdono per aver offerto informazioni che possono ridurre il libero arbitrio, ma la dedizione dello strumento è tale che persevererebbe senza tener conto dalle sue condizioni, se possibile. Pertanto offriamo questa informazione affinché possa perseverare con una più completa distorsione verso il comfort.

78.6 Interrogante: Qual è stata l’esperienza che ha causato la guarigione del rene nel tempo/spazio?

Ra: Io sono Ra. Questa esperienza è stata la guarigione del sé da parte del sé con il catalizzatore offerto del guaritore spirituale che chiamate Pachita.

78.7 Interrogante: Grazie. Nell’utilizzare le dislocazioni energetiche delle forme pensiero che energizzano lo strumento durante il contatto in modo più efficiente, cosa potremmo fare nello specifico?

Ra: Io sono Ra. Ciascuno del gruppo di sostegno ha un eccesso di amore e luce da offrire allo strumento durante il lavoro. Già ciascuno invia allo strumento amore, luce e pensieri di rafforzamento delle configurazioni fisiche, mentali e spirituali. Questi invii sono forme. Potete raffinare questi invii al punto che le più piene manifestazioni di amore e luce vengano inviate nella rete energetica di questa entità che funziona come strumento. Il vostro preciso invio è, per essere più potente, il risultato dalla vostra capacità di creazione.

78.8 Interrogante: OK. Grazie. Tornerò a un tempo antecedente, se così si può chiamare, nell’evoluzione per cercare di stabilire una base fondamentale per alcuni dei concetti che sembrano essere i fondamenti di tutto ciò che sperimentiamo qui, in modo che possiamo esaminare più a fondo le basi della nostra evoluzione.

Immagino che nella nostra Via Lattea (cioè la galassia maggiore con miliardi di stelle in cui ci troviamo) il progresso dell’evoluzione fu dal centro diretto all’esterno verso il bordo e che nell’iniziale evoluzione di questa galassia la prima distorsione non fu estesa oltre il sub-Logos semplicemente perché non era stata pensata o non era stata concepita e che questa estensione della prima distorsione, che ha creato la polarizzazione che sperimentiamo, fu qualcosa che si è verificato in quello che chiameremmo un Tempo Successivo, ovvero mentre l’evoluzione progrediva verso l’esterno dal centro della galassia. Sono in qualche modo corretto con questa affermazione?

Ra: Io sono Ra. Sei corretto.

78.9 Interrogante: Ora, abbiamo la prima, la seconda e la terza distorsione come Libero Arbitrio, Amore e Luce. Sono corretto nel presumere che il nucleo centrale di questa galassia maggiore abbia iniziato a formarsi con la terza distorsione? Quella fu l’origine della nostra Via Lattea?

Ra: Io sono Ra. Nel senso più basilare o teleologico, non sei corretto poiché l’Uno Infinito Creatore è tutto ciò che esiste. In una forma-seme indistorta sei corretto nel vedere la prima manifestazione visibile all’occhio del complesso corporeo in cui alloggi, come la terza distorsione, Luce, o per usare un termine tecnico, Luce senza-limite (limitless light).

78.10 Interrogante: Ora, mi rendo conto che siamo su un terreno molto difficile, si potrebbe dire, per una terminologia precisa, poiché si discosta totalmente dal nostro sistema di coordinate di valutazione nel nostro attuale sistema di linguaggio.

Questi primi Logoi che si formarono al centro della galassia desideravano, presumo, creare un sistema di esperienza per l’Uno Creatore. Hanno quindi iniziato senza precedenti esperienze o informazioni su come eseguire questa operazione? Questo è difficile da chiedere.

Ra: Io sono Ra. All’inizio di questa creazione o, come potreste definirla, Ottava, c’erano quelle cose conosciute che erano il raccolto dell’ottava precedente. Della creazione precedente sappiamo poco, tanto quanto sappiamo dell’ottava a venire. Tuttavia, siamo consapevoli di quei pezzi di concetti raccolti che erano gli strumenti che il Creatore ha nella conoscenza del sé.

Questi strumenti erano di due tipi. In primo luogo, c’era una conoscenza dell’efficienza per l’esperienza di mente, corpo e spirito. In secondo luogo, c’era la conoscenza della più efficace natura o, se volete, “Significatore”, di mente, corpo e spirito. Terzo, c’era la conoscenza di due aspetti della mente, del corpo e dello spirito che il Significatore poteva usare per bilanciare tutto il catalizzatore. Puoi chiamare questi due la “Matrice” e il “Potenziatore”.

78.11 Interrogante: Potresti approfondire per favore la natura e la qualità della Matrice e del Potenziatore?

Ra: Io sono Ra. Nel complesso della mente la Matrice può essere descritta come coscienza. È stato chiamato il Mago. È da notare che di per sé la coscienza è immobile. Il Potenziatore della coscienza è l’inconscio. Questo racchiude un vasto regno di potenziale nella mente.

Nel corpo la matrice può essere vista come funzionamento equilibrato o funzionamento uniforme. Nota che qui la matrice è sempre attiva senza la possibilità che diventi inattiva. Il potenziatore del complesso del corpo, quindi, può essere chiamato Saggezza perché è solo attraverso il giudizio che le incessanti attività e tendenze del complesso del corpo possono essere sperimentate in modi utili.

La Matrice dello Spirito è ciò che potresti chiamare la Notte dell’Anima o Oscurità Primeva. Ancora una volta abbiamo ciò che non è capace di movimento o lavoro. Il potenziale potere di questa matrice estremamente ricettiva è tale che il Potenziatore può essere visto come il Fulmine. Nel vostro sistema archetipico chiamato tarocchi questo è stato perfezionato nel complesso concettuale della “Torre Colpita dal Fulmine” (Lightning Struck Tower). Tuttavia, il potenziatore originale era la luce nella sua forma repentina e ardente; cioè il fulmine stesso.

78.12 Interrogante: Potresti delucidarmi riguardo al significatore di cui hai parlato?

Ra: Io sono Ra. I significatori originali possono indifferentemente essere denominati la mente, il corpo e lo spirito.

78.13 Interrogante: Allora abbiamo, al principio di questa evoluzione galattica, una mente archetipica che è il prodotto dell’ottava precedente che questa galassia poi usa e su cui agisce sotto la prima distorsione del libero arbitrio, per evolvere l’esperienza totale di questa galassia. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ciò è abbastanza corretto.

78.14 Interrogante: Ma, nel fare questo, c’era al centro della galassia, la mancanza di conoscenza o la mancanza del concetto di possibilità di estensione della prima distorsione, in modo da consentire quella che abbiamo sperimentato come polarità. C’era qualche concetto di polarità portato avanti dall’ottava precedente nel senso di polarità di servizio-agli-altri o servizio-al-sé?

Ra: Io sono Ra. Ci fu polarità nel senso di ciò che muove (the mover) e di ciò che è mosso (the moved). Non ci fu polarità nel senso di servizio al sé e servizio agli altri.

78.15 Interrogante: Quindi le prime esperienze, come tu dici, furono monocromatiche. Ora, il concetto delle sette densità di vibrazione con il processo evolutivo che ha luogo nelle densità discrete – è stato portato avanti dall’ottava precedente?

Ra: Io sono Ra. Nei limiti della nostra conoscenza, che sono ristretti, le modalità dell’ottava sono senza tempo; cioè, ci sono sette densità in ogni creazione infinitamente.

78.16 Interrogante: Presumo che i soli centrali della nostra galassia, nell’avviare il processo evolutivo in questa galassia, prevedessero, nei loro piani, il raffinamento della coscienza attraverso le densità proprio come lo sperimentiamo qui. Tuttavia, non concepivano la polarizzazione della coscienza riguardo al servizio al sé e al servizio agli altri. Questo è corretto, allora?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

78.17 Interrogante: Perché le densità hanno le qualità che hanno? Hai nominato le densità rispetto alle loro qualità, essendo questa densità quella della… – la successiva, la quarta densità è quella dell’amore, ecc. Puoi dirmi perché queste qualità esistono in quella forma? È possibile rispondere a questa domanda del tutto?

Ra: Io sono Ra. È possibile.

78.18 Interrogante: Potresti rispondere per favore?

Ra: Io sono Ra. La natura della peculiare gamma vibratoria di ogni quanto dell’ottava è tale che le sue caratteristiche possono essere descritte con la stessa certezza con cui percepisci un colore con il tuo apparato ottico se funziona correttamente.

78.19 Interrogante: Così l’originale, la prima evoluzione quindi fu pianificata dal Logos ma la prima distorsione non fu estesa al prodotto. Ad un certo punto questa prima distorsione fu estesa ed è emersa la prima polarità del servizio-al-sé. È corretto e, in caso affermativo, potresti raccontarmi la storia di questo processo e di questa emersione?

Ra: Io sono Ra. Come preludio, lasciami affermare che i Logoi si sono sempre concepiti come un’offerta di libero arbitrio ai sub-Logoi affidati alle loro cure. I sub-Logoi avevano libertà di esperienza e di sperimentare con consapevolezza, le esperienze del corpo e l’illuminazione dello spirito. Detto questo, parleremo del nocciolo della tua domanda.

Il primo Logos, per instillare ciò che ora vedete come libero arbitrio, in senso pieno, nei suoi sub-Logoi è giunto a questa creazione grazie alla contemplazione approfondita dei concetti o possibilità di concettualizzazioni di ciò che abbiamo chiamato i “Significatori”. Il Logos postulava la possibilità della mente, del corpo e dello spirito quali complessi. Affinché il significatore sia ciò che non è, deve essere assicurato il libero arbitrio del Creatore. Questo mise in moto una serie piuttosto lunga, nei vostri termini, di Logoi che miglioravano o distillavano questo pensiero seme. La chiave era che il significatore diventava un complesso.

78.20 Interrogante: Allora il nostro particolare Logos, quando creò la sua particolare creazione, era ad un punto abbastanza avanzato nella spirale evolutiva dell’esperimento con il significatore che diventava ciò che non era o in effetti, che creava la polarità che cerchiamo a tutti i costi in terza densità, e quindi, presumo, era principalmente interessato alla progettazione degli archetipi, a progettarli in modo tale che creassero l’accelerazione di questa polarizzazione. È in qualche modo corretto?

Ra: Io sono Ra. Vorremmo solo commentare brevemente. In generale è corretto. Puoi fruttuosamente vedere ogni Logos e il suo progetto come il Creatore che sperimenta Sé stesso.

Il concetto seme del significatore che è un complesso introduce due cose: in primo luogo, il Creatore contro il Creatore in un sub-Logos, in quella che potete chiamare una tensione dinamica; in secondo luogo, il concetto di libero arbitrio, una volta che è stato reso più completo dalla sua estensione nei sub-Logoi conosciuti come complessi mente/corpo/spirito, crea e ricrea e continua a creare in funzione della sua stessa natura.

78.21 Interrogante: Hai affermato in precedenza che la Scelta che viene fatta in questa densità, terza densità, è l’asse su cui la creazione ruota. Potresti approfondire il motivo della tua dichiarazione?

Ra: Io sono Ra. Questa è una dichiarazione sulla natura della creazione come la esponiamo a voi.

78.22 Interrogante: Non l’ho capito. Potresti dirlo in un modo diverso?

Ra: Io sono Ra. Come hai notato, la Creazione di cui il tuo Logos è una parte è un’entità proteiforme che cresce e impara su scala macrocosmica. Il Logos non fa parte del tempo. Tutto ciò che è appreso dall’esperienza in un’ottava è, quindi, il raccolto di quel Logos ed è inoltre la natura di quel Logos.

L’esperienza originale del Logos era, vista nello spazio/tempo, piccola; La sua esperienza adesso, maggiore.

Pertanto affermiamo, mentre ora vi parliamo in questo spazio/tempo, la natura della Creazione è come l’abbiamo descritta. Questo non nega il processo attraverso cui questa natura è stata raggiunta, ma si limita a ratificare il prodotto.

78.23 Interrogatore: Dopo la terza densità, nella nostra esperienza, i complessi di memoria sociale sono polarizzati positivamente e negativamente. L’interazione tra complessi di memoria sociale di polarità opposta è equivalente, ma su scala ingrandita (magnified), all’interazione tra complessi mente/corpo/spirito di polarità opposta? È così che si acquisisce esperienza in funzione della differenza di polarità nella quarta e quinta densità?

Ra: Io sono Ra. No.

78.24 Interrogante: Questa è una domanda difficile da porsi, ma qual è la funzione o quale è il valore esperienziale della formazione di complessi di memoria sociale positivi e negativi, e della separazione delle polarità in quel punto piuttosto che consentire la mescolanza di complessi mente/corpo/spirito di polarità opposta alle densità più alte?

Ra: Io sono Ra. Lo scopo della polarità è sviluppare il potenziale per fare lavoro. Questa è la grande caratteristica di quegli esperimenti, diciamo, che si sono evoluti da quando il concetto di “The Choice” (La Scelta) fu apprezzato. Il lavoro viene svolto in modo molto più efficiente e con maggiore purezza, intensità e varietà, dalla volontaria ricerca dei complessi mente/corpo/spirito per le lezioni di terza e quarta densità. L’azione di quinta densità è, vista nello spazio/tempo, la stessa con o senza polarità. Tuttavia, vista nel tempo/spazio, le esperienze di saggezza sono notevolmente ampliate e approfondite grazie, ancora una volta, alla volontaria natura dell’azione del polarizzato mente/corpo/spirito.

78.25 Interrogante: Quindi stai dicendo, come risultato della polarizzazione nella coscienza che si è verificata più tardi nell’evoluzione galattica, che le esperienze sono molto più, devo dire, intense o più profonde lungo i due percorsi. Queste esperienze sono indipendenti dall’altro percorso o deve esserci azione attraverso la differenza potenziata tra la polarità positiva e negativa, o è possibile avere questa esperienza semplicemente a causa della singola polarità? Questo è difficile da chiedere.

Ra: Io sono Ra. Saremmo d’accordo. Possiamo tentare di cogliere l’essenza della tua domanda dalla verbosità che la circonda.

La quarta e la quinta densità sono abbastanza indipendenti, la polarità positiva funziona senza necessità del negativo e viceversa. È da notare che nel tentativo di influenzare i complessi mente/corpo/spirito di terza densità nella scelta della polarità, si evolve una buona parte dell’interazione tra le due polarità. Nella sesta densità, la densità dell’Unità, i percorsi positivo e negativo devono necessariamente raccogliersi l’uno nell’altro perché tutto ora deve essere visto come amore/luce e luce/amore. Questo non è difficile per la polarità positiva, che invia amore e luce a tutti gli altri-sé. È abbastanza difficile per entità polarizzate al servizio-al-sé tanto che ad un certo punto la polarità negativa è abbandonata.

78.26 Interrogante: La scelta della polarità essendo la circostanza unica, dovrei dire, per la base archetipica per l’evoluzione della coscienza nella nostra particolare esperienza mi indica che siamo giunti, attraverso un lungo processo del Creatore che conosce Sé stesso, siamo giunti ad una posizione di presente o massima efficienza per la progettazione di un processo di esperienza. Quel disegno per la massima efficienza è nelle radici della coscienza ed è la mente archetipica ed è un prodotto di tutto ciò che è accaduto prima. Ci sono, indubbiamente, concetti archetipici relativamente puri per i sette concetti di mente, corpo e spirito. Sento che il linguaggio che abbiamo per questi sia alquanto inadeguato.

Tuttavia, continueremo a tentare di comprendere, e anche questa è una parola povera, i fondamenti (foundation) di ciò e spero di aver “gettato le fondamenta” (foundation) con un certo grado di accuratezza nel tentativo di stabilire un background per lo sviluppo degli archetipi del nostro Logos. Ho tralasciato qualcosa o fatto errori, oppure potresti fare qualche commento sul mio tentativo di gettare un background per la costruzione che il nostro Logos ha utilizzato per gli archetipi?

Ra: Io sono Ra. Le tue domande sono ponderate.

78.27 Interrogante: Sono esatte o ho commesso degli errori?

Ra: Io sono Ra. Non ci sono errori.

78.28 Interrogante: Mettiamola in questo modo. Ho fatto passi falsi nella mia analisi di ciò che ha condotto alla costruzione degli archetipi che sperimentiamo?

Ra: Io sono Ra. Possiamo condividere con voi l’osservazione che il giudizio non fa parte dell’interazione tra complessi mente/corpo/spirito. Abbiamo tentato di rispondere a ogni domanda nella misura consentita dal vostro linguaggio e dall’ampiezza delle vostre informazioni precedenti. Possiamo suggerire che se, esaminando questo materiale presente, avete ulteriori domande che perfezionano qualsiasi concetto, queste domande potrebbero essere poste e, ancora, proveremo a replicare adeguatamente.

78.29 Interrogante: Comprendo le tue restrizioni nel rispondere a questa domanda. Grazie.

Puoi dirmi come, in prima densità, il vento e il fuoco istruiscono terra e acqua?

Ra: Io sono Ra. Puoi vedere l’aria e il fuoco di ciò che è il caos, letteralmente illuminare e formare il senza-forma poiché la terra e l’acqua erano, nello stato senza-tempo, informi. Quando i principi attivi del fuoco e dell’aria soffiano e bruciano in modo incandescente attorno a ciò che nutre (nurtures) ciò che deve venire, l’acqua impara a diventare mare, lago e fiume offrendo l’opportunità di una vita attuabile. La terra impara a essere plasmata, offrendo così l’opportunità di una vita attuabile.

78.30 Interrogante: I sette archetipi per la mente sono una funzione delle, o sono correlati alle, sette densità che devono essere sperimentate nell’ottava?

Ra: Io sono Ra. La relazione è tangenziale in quanto non si può vedere alcuna congruenza. Tuttavia, il progresso attraverso gli archetipi ha alcune delle caratteristiche del progresso attraverso le densità. Queste relazioni possono essere viste senza essere, diciamo, “incollate l’una sull’altra”.

78.31 Interrogatore: E i sette centri energetici corporei? Sono in qualche modo correlati agli archetipi?

Ra: Io sono Ra. Lo stesso si può dire di questi. È informativo vedere le relazioni ma soffocante insistere sui limiti della congruenza. Ricorda in ogni momento, se vuoi usare questo termine, che gli archetipi sono una parte delle risorse del complesso della mente.

78.32 Interrogante: Allora c’è qualche relazione tra gli archetipi e i pianeti del nostro sistema solare?

Ra: Io sono Ra. Questa non è una domanda semplice. Propriamente, gli archetipi hanno qualche relazione con i pianeti. Tuttavia, questa relazione non è una cosa che può essere espressa nel vostro linguaggio. Questo tuttavia non ha impedito a coloro tra la vostra gente che sono diventati adepti, di tentare di dare un nome e di descrivere queste relazioni. Per comprendere, se possiamo usare questo termine improprio, più puramente gli archetipi è bene vedere i concetti che compongono ogni archetipo e riservare lo studio dei pianeti e altre corrispondenze per la riflessione.

78.33 Intervistatore: Mi sembrava proprio che, poiché i pianeti erano un prodotto del Logos e poiché la mente archetipica era la fondamenta dell’esperienza, che pianeti di questo Logos sarebbero stati in qualche modo correlati. Seguiremo sicuramente il tuo suggerimento.

Ho cercato di ottenere “un punto d’appoggio in una porta di ingresso non distorta”, si potrebbe dire, nella mente archetipica. Mi sembra che tutto ciò che ho letto che ha a che fare con gli archetipi sia, in un modo o nell’altro, distorto da chi ha scritto e dal fatto che il nostro linguaggio non è realmente capace di una descrizione.

Hai parlato del Mago come di un archetipo di base e che questo sembra essere stato portato (carried through) dall’ottava precedente. Sarebbe quindi questo, se esiste un ordine, il primo concetto archetipico di questo Logos?

Ra: Io sono Ra. Vorremmo innanzitutto rispondere al tuo smarrimento riguardo ai vari scritti sulla mente archetipica. Puoi ben considerare la differenza molto istruttiva tra una cosa in sé e le sue relazioni o funzioni. C’è molto studio dell’archetipo che è in realtà lo studio di funzioni, relazioni e corrispondenze. Lo studio dei pianeti, ad esempio, è un esempio di archetipo visto come funzione. Tuttavia, gli archetipi sono, in primo luogo e più profondamente, “cose in sé stesse” e la ponderazione su di essi e sulle relazioni più pure tra loro dovrebbero essere il fondamento più utile per lo studio della mente archetipica.

Affrontiamo ora la tua domanda sull’archetipo che è la Matrice della Mente. Per quanto riguarda il suo nome, l’appellativo di Mago è comprensibile se si considera che la coscienza è il grande fondamento, mistero e rivelazione che rende possibile questa particolare densità. L’entità autocosciente è piena della magia di ciò che verrà. Può essere considerato il primo, poiché la mente è il primo dei complessi che deve essere sviluppato dallo studente di evoluzione spirituale.

78.34 Interrogante: Allora l’archetipo che è stato chiamato Alta Sacerdotessa, che rappresenta l’intuizione, sarebbe propriamente il secondo degli archetipi?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Vedi qui il compendio della conoscenza iniziale di questo Logos; cioè matrice e potenziatore. L’inconscio è davvero ciò che può essere poeticamente descritto come Alta Sacerdotessa, poiché è il Potenziatore della mente e come potenziatore per la mente è quel principio che potenzia tutta l’esperienza.

78.35 Interrogante: Allora per il terzo archetipo, l’Imperatrice sarebbe corretto e sarebbe collegato alla meditazione disciplinata?

Ra: Io sono Ra. Percepisco un’intenzione del complesso mentale di una domanda, ma ero consapevole solo di un’affermazione di suoni vibratori. Per favore ri-domanda.

78.36 Interrogante: Stavo chiedendo se il terzo archetipo fosse l’Imperatrice ed era corretto affermare che questo archetipo aveva a che fare con la meditazione disciplinata?

Ra: Io sono Ra. Il terzo archetipo può essere sommariamente inteso come il “Catalizzatore della Mente”. Quindi ci vuole molto di più della meditazione disciplinata. Tuttavia, è certamente attraverso questa facoltà che il catalizzatore viene utilizzato in modo più efficiente. L’archetipo Tre è forse confusamente chiamato Imperatrice sebbene il proposito di questa denominazione sia la comprensione che rappresenta la porzione inconscia o femminile del complesso mentale che è stata prima, diciamo così, usata o nobilitata dalla parte maschile o conscia della mente. Da qui il nobile nome.

SESSIONE 76 77 78 7978.37 Interrogante: Il quarto archetipo, chiamato Imperatore, sembra avere a che fare con l’esperienza degli altri-sé e del centro energetico del raggio verde riguardo agli altri-sé. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è percettivo. Il nome completo per Archetipo Quattro potrebbe essere “l’Esperienza della Mente”. Nei tarocchi trovi il nome di “Imperatore”. Di nuovo questo implica nobiltà e in questo caso possiamo vedere il suggerimento che è solo attraverso il catalizzatore che è stato elaborato dalla coscienza potenziata che l’esperienza può conseguire. In questo modo la mente conscia è nobilitata dall’uso delle vaste risorse della mente inconscia.

Il lato dorsale di questo strumento si irrigidisce e lo strumento si stanca. Diamo il benvenuto ad una sola domanda ancora.

78.38 Interrogante: Vorrei chiedere il motivo per cui questa sessione è stata più lunga rispetto alla maggior parte delle sessioni precedenti e anche se c’è qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più confortevole o migliorare il contatto?

Ra: Io sono Ra. A questo strumento è stata data molto di più della, diciamo così, normale quantità di energia trasferita. Esiste un limite alla quantità di energia di questo tipo che può, con sicurezza, essere utilizzata quando lo strumento è, di per sé, privo di riserve fisiche. Questo è inevitabilmente dovuto alle varie distorsioni, come abbiamo accennato in precedenza in questo lavoro, che hanno a che fare con il crescente disagio dorsale.

Gli allineamenti sono meticolosi. Apprezziamo la vostra coscienziosità. Per aumentare il comfort dello strumento si potrebbe suggerire di eseguire un’attenta manipolazione dell’area dorsale prima di un lavoro.

Si suggerisce inoltre che, a causa del tentativo di attacco psichico, questo strumento richiederà calore lungo il lato destro del complesso fisico. C’è stata qualche violazione, ma non dovrebbe durare a lungo. È tuttavia bene fasciare questo strumento quanto basta per scongiurare qualsiasi manifestazione di questo freddo in forma fisica. Sono Ra. Vi lascio, amici miei, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, quindi, gioendo allegramente nella potenza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

SESSIONE 79
24 febbraio 1982

79.0 Ra: Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Comunichiamo adesso.

79.1 Interrogante: Potresti prima indicarmi le condizioni dello strumento?

Ra: Io sono Ra. È come precedentemente affermato.

79.2 Intervistatore: Lo strumento vorrebbe chiedere, c’è pericolo nel ricevere troppa energia trasferita con lo strumento nelle sue condizioni attuali?

Ra: Io sono Ra. No.

79.3 Interrogante: Vorrebbe anche chiedere se il grande trasferimento di energia dell’ultima sessione fosse del tutto un trasferimento sessuale?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

79.4 Interrogante: In tal caso, vorrebbe conoscere la funzione del trasferimento di energia durante la sessione.

Ra: Io sono Ra. La funzione di questo trasferimento di energia è molto utile in quanto serve a rafforzare la spola (shuttle) attraverso la quale viene ricevuto il contatto in entrata (instreaming contact). Il contatto stesso monitorerà le condizioni dello strumento e cesserà la comunicazione quando le distorsioni dello strumento inizieranno a fluttuare verso le distorsioni della debolezza o del dolore. Tuttavia, mentre il contatto è in corso, la forza del canale attraverso il quale questo contatto fluisce può essere aiutata dal trasferimento di energia di cui hai parlato.

79.5 Interrogante: Abbiamo terminato il nostro Rituale di Messa al Bando prima della seduta qui con un gesto che ci libera dalla personalità magica. Mi stavo solo chiedendo se dovremmo omettere quel gesto in modo da mantenere la personalità magica durante l’esecuzione del Cerchio dell’Uno e poi rilasciare la personalità magica solo dopo che è formato o dopo la sessione? Cosa sarebbe più appropriato?

Ra: Io sono Ra. La pratica dei lavori magici richiede la più rigorosa onestà. Se la tua stima della tua abilità è che puoi sostenere la personalità magica durante questo lavoro, va bene. Finché hai qualche dubbio è sconsigliabile. In ogni caso è appropriato per questo strumento restituire la sua personalità magica piuttosto che portare questa personalità in uno stato di trance, poiché non ha l’abilità magica richiesta per funzionare in questa circostanza e sarebbe molto più vulnerabile che nel caso in cui la personalità in uno stato di veglia fosse offerta come canale. Questo lavoro è davvero magico nella sua natura nel senso basilare. Tuttavia, “non è appropriato muoversi più velocemente di quanto i propri piedi possano camminare”.

79.6 Interrogante: Vorrei interrogarti sull’esperienza di terza densità di coloro esistenti appena prima dell’originale estensione della prima distorsione ai sub-Logoi per creare la scissione della polarità. Puoi descrivere in generale le differenze tra l’esperienza di terza densità di questi complessi mente/corpo/spirito e quelli che si sono evoluti su questo pianeta in questa esperienza che sperimentiamo ora?

Ra: Io sono Ra. Questo materiale è stato precedentemente trattato. Si prega di domandare per qualche interesse specifico.

79.7 Interrogante: Nello specifico, nell’esperienza in cui solo la polarità del servizio-agli-altri nella terza densità si è evoluta per la continua evoluzione verso le densità più alte; Il velo che è stato dispiegato riguardo alla conoscenza delle precedenti incarnazioni, ecc. era in effetto per quelle entità?

Ra: Io sono Ra. No.

79.8 Interrogante: Il processo di reincarnazione era come quello che sperimentiamo qui, nel quale il corpo di terza densità è entrato ed uscito per numerosi periodi durante il ciclo?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

79.9 Interrogante: È possibile indicare un tempo di incarnazione espresso nei nostri anni e lo faresti se lo fosse?

Ra: Io sono Ra. Il periodo di incarnazione ottimale è in qualche modo vicino a una misurazione che chiamate millennio. Questa è, possiamo dire, una costante, indipendentemente da altri fattori dell’esperienza di terza densità.

79.10 Interrogante: Quindi, precedentemente alla prima estensione della prima distorsione, il velo o perdita di consapevolezza non si era verificato. Quindi, da questo trarrò l’assunto che questo velo o perdita di memoria a livello cosciente di ciò che è accaduto prima dell’incarnazione, fosse lo strumento principale per estendere la prima distorsione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. La correttezza della tua affermazione è limitata. Questo fu il primo strumento.

79.11 Interrogante: Quindi da questa affermazione presumo che il Logos contemplasse un meccanismo per divenire ciò che non era stato precedentemente elaborato, lo strumento per separare l’inconscio dal conscio durante quella che chiamiamo incarnazione fisica, per conseguire il suo obiettivo? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Sì.

79.12 Interrogante: Quindi da questa affermazione presumo anche che molti altri strumenti siano stati concepiti e utilizzati dopo il primo strumento del cosiddetto Velo. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ci sono stati perfezionamenti.

79.13 Interrogante: La mente archetipica del Logos precedentemente a questo esperimento in estensione della prima distorsione era ciò che considererei meno complessa di quanto non sia ora, forse contenente meno archetipi. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Dobbiamo chiedere la tua pazienza. Percepiamo un improvvisa fiammata della distorsione nota come dolore al braccio sinistro di questo strumento e all’appendice manuale. Si prega di non toccare questo strumento. Esamineremo il complesso della mente e tenteremo di riposizionare l’arto in modo che il lavoro possa continuare. Poi per favore ripeti la domanda.

[Pausa di due minuti.]

Sono Ra. Puoi procedere.

79.14 Interrogante: Grazie. Prima dell’esperimento per estendere la prima distorsione, quanti archetipi c’erano per la creazione del Logos di quel tempo?

Ra: Io sono Ra. Erano nove.

79.15 Interrogante: Nove archetipi, immagino che quei nove fossero tre della mente, tre del corpo e tre dello spirito. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

79.16 Interrogante: Vado a supporre che nel sistema dei tarocchi quegli archetipi corrisponderebbero approssimativamente, per la mente, al Mago, all’Imperatore e al Carro. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto.

79.17 Interrogante: Potresti dirmi a cosa corrispondono?

Ra: Io sono Ra. Il corpo, la mente e lo spirito contenevano e funzionavano ciascuno sotto l’egida della matrice, del potenziatore e del significatore. Il significatore della mente, corpo e spirito non è identico al significatore della mente, corpo e spirito complessi.

79.18 Interrogante: Ora capisco cosa intendevi nella seduta precedente dicendo che per estendere il libero arbitrio il significatore deve diventare un complesso. Sembra che il significatore sia diventato il complesso che è il terzo, quarto, quinto, sesto e settimo della mente, il decimo del corpo e il diciassettesimo dello spirito. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto.

79.19 Interrogante: Potresti dirmi cosa intendi con “il significatore deve diventare un complesso”?

Ra: Io sono Ra. Essere complessi significa consistere in più di un elemento o concetto caratteristico.

79.20 Intervistatore: Vorrei cercare di capire gli archetipi della mente di questo Logos prima dell’estensione della prima distorsione. Faccio questo per comprendere meglio ciò che sperimentiamo ora, credo che questo sia un approccio logico.

Abbiamo, come hai affermato, la matrice, il potenziatore e il significatore. Comprendo la matrice come ciò che è il conscio, ciò che chiamiamo mente cosciente, ma poiché questo è anche una componente della mente, non riesco a comprendere appieno questi tre termini, soprattutto rispetto al tempo precedente a che ci fosse una divisione tra conscio e inconscio. Penso che sia importante avere una buona comprensione di queste tre cose. Potresti approfondire ancora di più la Matrice della Mente, il Potenziatore e il Significatore, come differiscono e quali sono le loro relazioni, per favore?

Ra: Io sono Ra. La Matrice della Mente è quella da cui tutto proviene. È immota ma è l’attivatore in potenziamento (in potentiation) di tutta l’attività mentale. Il Potenziatore della Mente è quella grande risorsa che può essere vista come il mare in cui la coscienza si immerge sempre più in profondità e più completamente per creare, ideare e diventare più autocosciente.

Il Significatore di mente, corpo e spirito, può essere visto come un concetto semplice e unificato.

La Matrice del Corpo può essere vista come una riflessione (reflection) entro gli opposti della mente; questo è, movimento senza restrizioni. Il Potenziatore del Corpo quindi è quello che, essendo informato, regola l’attività.

La Matrice dello Spirito è difficile da caratterizzare poiché la natura dello spirito è meno mobile. Le energie e i movimenti dello spirito sono di gran lunga i più profondi, tuttavia essendo più strettamente associati al tempo/spazio non hanno le caratteristiche del movimento dinamico. Così si può vedere la Matrice (dello spirito) come l’oscurità più profonda e il Potenziatore dello Spirito come il più improvviso risveglio, illuminazione e generativa influenza.

Questa è la descrizione degli Archetipi dall’uno al nove prima dell’inizio dell’influenza della realizzazione del libero arbitrio da parte del co-Creatore o sub-Logos.

79.21 Interrogante: Il primo cambiamento fatto poi per questa estensione del libero arbitrio è stato di rendere le informazioni o rendere la comunicazione tra la Matrice e il Potenziatore della Mente, relativamente non disponibili l’uno all’altro durante l’incarnazione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Forse preferiremmo definire la condizione come relativamente più piena di mistero che relativamente non disponibile.

79.22 Interrogante: Bene, l’idea allora era di creare un qualche tipo di velo tra la Matrice e il Potenziatore. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

79.23 Interrogante: Questo velo si verifica quindi tra ciò che ora chiamiamo mente conscia e inconscia. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

79.24 Interrogante: Probabilmente era il progetto del Logos, facendo questo, di consentire alla mente conscia una maggiore libertà sotto la prima distorsione, separando, si potrebbe dire, le parti individualizzate di questa dal Potenziatore o inconscio che aveva una maggiore comunicazione con la Mente Totale, consentendo quindi, si potrebbe dire, la nascita di porzioni di coscienza ignoranti (uneducated), per usare un termine povero. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è approssimativamente corretto.

79.25 Interrogante: Potresti raffinare questo (concetto), chiarire un pò questo?

Ra: Io sono Ra. C’è materiale intermedio prima che possiamo farlo.

79.26 Interrogante: OK. Dunque, fu poi questo semplice esperimento eseguito e il prodotto di questo esperimento osservato prima di tentare una maggiore complessità?

Ra: Io sono Ra. Come abbiamo detto, c’è stato un gran numero di esperimenti successivi.

79.27 Interrogante: Mi stavo solo chiedendo dato che questo sembra essere il punto cruciale dell’esperimento – questo sembra essere il grande punto di rottura tra l’assenza di estensione della prima distorsione e l’estensione della prima distorsione – cosa fu il risultato di questo esperimento originale rispetto a ciò che fu creato da esso. Quale fu il risultato?

Ra: Io sono Ra. Questo è materiale precedentemente illustrato. Il risultato di questi esperimenti è stata un’esperienza più vivida, varia e intensa del Creatore per il Creatore.

79.28 Interrogante: Beh, ne ero consapevole. Probabilmente non ho espresso correttamente la domanda. È una domanda molto difficile da porre. Non so se valga la pena tentare di continuare, ma quello che volevo dire era che quando è avvenuto questo primo esperimento con il processo di velatura, è risultato nella polarizzazione del servizio-al-sé con il primo esperimento?

Ra: Io sono Ra. Gli iniziali (early), se possiamo usare questo termine, Logoi produssero immediatamente i complessi mente/corpo/spirito di servizio-al-sé e servizio-agli-altri. La possibilità di raccolta di queste entità non fu così immediata e così iniziarono rapidamente gli affinamenti degli archetipi.

79.29 Interrogante: Ora stiamo arrivando a quello che stavo cercando di determinare. Allora a questo punto c’erano ancora solo nove archetipi e il velo era stato appena steso tra la Matrice e il Potenziatore?

Ra: Io sono Ra. C’erano nove archetipi e molte ombre.

79.30 Interrogante: Per ombre intendi ciò che potrei definire come la nascita di piccoli pregiudizi archetipici?

Ra: Io sono Ra. Piuttosto, descriveremmo queste ombre come pensieri rudimentali di strutture utili non ancora del tutto concepite.

79.31 Interrogante: Allora a questo punto, la Scelta esisterebbe a questo punto?, la creazione della prima polarità del servizio-al-sé? C’è una scelta a quel punto o è una non-scelta?

Ra: Io sono Ra. Implicito nella velatura o separazione di due archetipi è il concetto di Scelta. I perfezionamenti a questo concetto richiesero molte esperienze.

79.32 Interrogante: Mi dispiace di avere molte difficoltà a porre queste domande, ma siamo su del materiale che trovo alquanto difficile.

Trovo interessante che il primissimo esperimento di velare la Matrice dal Potenziatore e viceversa abbia creato la polarità del servizio-al-sé. Questo sembra essere un punto filosofico molto importante nello sviluppo della creazione e forse l’inizio di un sistema di ciò che chiameremmo magia non previsto in precedenza.

Lasciami fare questa domanda. Prima dell’estensione della prima distorsione, il potenziale magico delle densità superiori era così grande come lo è ora, quando il maggior potenziale è stato raggiunto nella coscienza per ogni densità? Questo è difficile da chiedere. Quello che sto dicendo è che al termine della quarta densità prima dell’estensione del libero arbitrio, era il potenziale magico, ciò che chiamiamo magia, cosi grande, o l’abilità o effetto così grande come lo è ora alla fine della quarta densità?

Ra: Io sono Ra. Nel modo in cui comprendi, se possiamo usare questo termine improprio, magia, il potenziale magico in terza e quarta densità era allora molto più grande che dopo il cambiamento. Tuttavia, c’era molto, molto meno desiderio o volontà di utilizzare questo potenziale.

79.33 Intervistatore: Ora, lascia che sia sicuro di averti compreso: prima del cambiamento e dell’estensione del libero arbitrio, prendiamo specificamente la fine della quarta densità, il potenziale magico per la condizione in cui c’era solo la polarizzazione del servizio agli altri, la magica abilità o potenziale era molto maggiore al termine della quarta densità che al termine della quarta densità immediatamente dopo la separazione della polarizzazione e l’estensione del libero arbitrio. È corretto?

Ra: Io sono Ra. L’abilità magica è la capacità di usare consapevolmente il cosiddetto inconscio. Pertanto, c’era la massima abilità prima dell’innovazione del libero arbitrio dei sub-Logoi.

79.34 Interrogante: OK. Al momento stiamo sperimentando gli effetti di un numero più complesso o maggiore di archetipi e ho intuito che quelli che stiamo sperimentando ora per la mente funzionano come segue: abbiamo il Mago e l’Alta Sacerdotessa che corrispondono a Matrice e Potenziatore che hanno tra loro steso il velo che è il principale artefice dell’estensione della prima distorsione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Non siamo in grado di rispondere a questa domanda senza altro materiale intermedio.

79.35 Interrogante: OK. Mi dispiace per questo.

L’archetipo successivo, l’Imperatrice, è il Catalizzatore della Mente, ciò che agisce sulla mente cosciente per cambiarla. Il quarto è l’Imperatore, che è l’Esperienza della Mente, che è quel materiale immagazzinato nell’inconscio che crea il suo continuo pregiudizio. Ho ragione con queste affermazioni?

Ra: Io sono Ra. Anche se troppo rigido nelle tue affermazioni, percepisci relazioni corrette. C’è una grande quantità di interrelazioni dinamiche in questi primi quattro archetipi.

79.36 Interrogante: Lo Ierofante sarebbe allora in qualche modo un regolatore (governor) o un selezionatore (sorter) di questi effetti in modo da creare l’appropriata assimilazione da parte dell’inconscio di ciò che arriva attraverso il conscio?

Ra: Io sono Ra. Sebbene riflessiva, la supposizione è incorretta nel suo cuore.

79.37 Interrogante: Cosa sarebbe lo Ierofante?

Ra: Io sono Ra. Lo Ierofante è il significatore del complesso del Corpo*, è la sua stessa natura. Possiamo notare che le caratteristiche di cui parli hanno attinenza con il Significatore del complesso della Mente, ma non ne sono il cuore. Il cuore del complesso della mente è quell’entità dinamica che assorbe, ricerca e tenta di imparare.

* (Ra ha corretto questo errore nella sessione # 80. Lo Ierofante è il Significatore del complesso della Mente).

79.38 Interrogante: Allora lo Ierofante è il collegamento, potresti dire, tra la mente e il corpo?

Ra: Io sono Ra. C’è una forte relazione tra i significatori della mente, del corpo e dello spirito. La tua affermazione è troppo generale.

79.39 Interrogante: Lasciami saltare lo Ierofante per un minuto perché non lo capisco affatto e ti chiedo solo se “gli Amanti” rappresentano la fusione del conscio e dell’inconscio o una comunicazione tra conscio e inconscio?

Ra: Io sono Ra. Ancora una volta, senza essere affatto non percettivo, hai mancato il cuore di questo particolare archetipo che può essere più propriamente chiamato la “Trasformazione della Mente”.

79.40 Interrogante: Trasformazione della mente in cosa?

Ra: Io sono Ra. Mentre osservi Archetipo Sei, potresti vedere lo studioso dei misteri trasformato dalla necessità di scegliere tra la luce e l’oscurità nella mente.

79.41 Interrogante: Il Conquistatore o il Carro rappresenterebbe quindi il culmine dell’azione dei primi sei archetipi in una conquista dei processi mentali, forse anche rimuovendo il velo?

Ra: Io sono Ra. Questo è molto percettivo. L’Archetipo Sette è difficile da enunciare. Possiamo chiamarlo il Sentiero, la Via o la “Grande Via della Mente”. Il suo fondamento è una riflessione e sostanziale compendio degli Archetipi da Uno a Sei.

Si può anche vedere la Via della Mente come mostrante il regno o i frutti di un appropriato viaggio attraverso la mente, in quanto la mente continua a muoversi così maestosamente attraverso il materiale di cui è concepita come un carro trainato da leoni reali o da destrieri.

A questo punto, suggeriamo una sola altra domanda completa per questo strumento che sta sperimentando alcune distorsioni verso il dolore.

79.42 Interrogante: Ora voglio solo chiedere a proposito di uno degli archetipi che sono meno in grado di comprendere a questo punto, se posso pienamente usare questa parola. Sono ancora molto all’oscuro, per così dire, riguardo allo Ierofante e precisamente di cosa si tratta. Potresti darmi qualche altra indicazione di cosa sia, per favore?

Ra: Io sono Ra. Sei stato molto interessato al significatore che deve necessariamente diventare complesso. Lo Ierofante è l’originale archetipo della mente che è stato reso complesso dai movimenti sottili del conscio e dell’inconscio. Le complessità della mente si erano evolute, piuttosto che essere la semplice aggregazione di esperienza da Potenziatore a Matrice.

La Mente stessa divenne un attore in possesso del libero arbitrio e, soprattutto, della volontà. In quanto significatore della mente, lo Ierofante ha la volontà di sapere, ma cosa ne farà della sua conoscenza e per quali ragioni ricerca? I potenziali di un significatore complesso sono molteplici.

Ci sono delle brevi domande in questo lavoro?

79.43 Interrogante: C’è solo qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più confortevole o migliorare il contatto?

Ra: Io sono Ra. Tutto bene. Per qualche piccola parte del vostro futuro lo strumento farebbe bene a indossare sulle mani quegli ausili per il comfort che ha trascurato di usare. C’è stato qualche trauma sia a entrambe le mani che alle braccia e, quindi, abbiamo dovuto abbreviare in qualche modo questo lavoro.

79.44 Interrogante: Grazie.

Ra: Io sono Ra. Siete coscienziosi, amici miei. Vi lasciamo nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Avanti, quindi, rallegrandovi nella potenza e nella pace dell’Uno Glorioso Infinito Creatore. Adonai.

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