Le Canne di RA

Le Canne di RA

CANNE DI RA 004LA STORIA

Per molto tempo le sculture dei più grandi faraoni egiziani sono state raffigurate reggere tra le mani un paio di strani cilindri. Nel tempo gli studiosi di tutto il mondo hanno ipotizzato un pò di tutto per dare una spiegazione logica circa il loro utilizzo, descrivendoli come “fazzoletti aromatici”, “contenitori per papiro” o addirittura “manici per barelle”. Successivamente nelle sculture rappresentative dei faraoni delle dinastie più recenti, questi cilindri sono definitivamente scomparsi. Cosa sono dunque? E soprattutto a cosa servivano?

La prima descrizione circa l’uso di questi cilindri non proviene da una fonte storica ufficiale, ma proviene da un manoscritto molto popolare negli anni ‘70 a T’bilisi (in Georgia), compilato da un nobile e benestante polacco: il Conte Stefan Colonna Walewski.

CANNE DI RA 001Purtroppo di questo Conte Walewski si hanno poche notizie biografiche, tutte imperniate sul suo arrivo come diplomatico a New York verso la fine degli anni venti, dove divenne un personaggio famoso per la generosa filantropia e per il suo negozio, Esoterica, nel quale vendeva oggetti di arte orientale, antichità e curiosità archeologiche che gli arrivavano misteriosamente. A New York si narrava che Esoterica fosse la porta di un altro mondo nel quale la magia, i demoni e i talismani erano reali quanto la metropolitana e le insegne al neon. Walewski stesso raccontava che, nel corso della sua attività diplomatica per il governo polacco, dovette compiere molti viaggi in Europa e in Asia Minore. In particolare, negli anni venti, durante un soggiorno nelle montagne del Caucaso, incontrò in maniera fortuita i membri di una setta zoroastriana che lo accolsero a patto di non divulgare notizie riguardo al loro gruppo. Dai suoi maestri egli ricevette molti insegnamenti di potere tra cui quello di riuscire, appunto, a “richiamare a sé qualsiasi oggetto”.

Una volta arrivato negli Stati Uniti, il Conte Walewski trascrisse, nel suo inglese allora ancora approssimativo, gli appunti che gli erano stati dettati in persiano e in russo dai suoi maestri. Mentre era ancora in vita, egli mostrò a pochissime persone il manoscritto originale dello Yoga Caucasico, che fu pubblicato per la prima volta nel 1955 poco prima della sua morte, in sole mille copie. Il testo racchiude tecniche di yoga indiano e tibetano e, soprattutto, inedite pratiche caucasiche di origine zoroastriana che, secondo alcuni studiosi, sono le medesime che apprese Gurdjieff nella sua giovinezza.

CANNE DI RA manoscrittoGli editori della seconda edizione, pubblicata nel 1985 in California, ci hanno raccontato che, quando Falcon Press stampò negli anni ’50 la prima edizione, un gruppo qualificatosi come “Mas Das Nin” (questa è la pronuncia che si ricordano) si rivolse al tribunale affermando che il manoscritto rivelava i loro insegnamenti più segreti. A quanto pare fu data ragione al gruppo e venne ordinato di distruggere tutte le copie ancora in vendita: solo 300 delle 1000 copie stampate riuscirono a circolare. La seconda edizione californiana non ebbe di questi problemi, ma la sensazione di avere a che fare con un testo straordinariamente prezioso, e anche un po’ pericoloso, è rimasta a tutti coloro che ne sono venuti a contatto. L’edizione italiana è stata curata dalla Venexia Edizioni nel 2003.Link: Il manoscritto dello Yoga Caucasico Idealandia

In questo manoscritto, a proposito dei cilindri, vi si possono leggere un gran numero di importanti affermazioni, che lascerebbero di stucco chiunque le leggesse:I cilindri del potere erano noti e utilizzati sin dai tempi più remoti, mentre il segreto della loro preparazione era prerogativa di pochi iniziati. […] I due cilindri tenuti in mano dalle figure erette sono delle impugnature di immenso potere simile all’elettricità, e rilasciano questa energia nel corpo immagazzinandola nei gangli unipolari e nel fluido spinale; in questo modo l’energia aumenta del cento per cento e dura un giorno e una notte per ventiquattro ore.” – Conte Stefan Colonna Walewski “Il Manoscritto dello Yoga Caucasico” – Pg. 161 – Venexia Edizioni

CANNE DI RA 1COSA C’È DI REALE IN QUESTE AFFERMAZIONI?

Nel 1994 un gruppo di fisici e studiosi russi viene coinvolto nella ricerca sui “cilindri del potere” da V. P. Kovtun, un insegnate di fisica presso il Liceo di Puškin (S. Pietroburgo) e Candidate of Science, il quale presenta loro un quaderno di studio contenente alcuni paragrafi tratti dal famoso manoscritto del Conte Walewski, nei quali è descritto passo dopo passo l’intero processo di realizzazione dei cilindri. A quel punto la Dott.ssa Svetlana Gorbunova (Fisico laureata all’Università Statale di S. Pietroburgo, ora responsabile delle pubbliche relazioni della compagnia di produzione), assieme al suo gruppo di tecnici e scienziati investe nella compagnia di Kovtun e sviluppa la prima coppia di cilindri con l’intenzione di eseguire delle ricerche e dei test per dimostrare la validità delle affermazioni di Walewski. Incominciano così le indagini, raccogliendo una grande quantità di informazioni con l’aiuto di storici ed egittologi del State Hermitage, il Museo di Antropologia ed Etnografia ed infine il Museo Statale Russo. Nel 1994/1995 il Dr. M.A. Nikulin3, responsabile al Dzhanelidze First Aid Institute of Scientific Research, conclude una serie di studi che dimostrano di fatto un’influenza positiva sull’organismo umano.

Nel 1996/1997 incomincia per la compagnia russa di Kovtun una seria e stabile collaborazione con Alexander Golod (famosissimo in Russia per gli straordinari test condotti all’interno delle sue piramidi), che li esorta a produrre i cilindri seguendo il principio matematico della Sequenza Divina (Proporzione Aurea o Serie di Fibonacci). Link: I cilindri e le Piramidi di Alexander Golod – Idealandia

LE ASTE DI RA

CANNE DI RA 005Le aste di Ra si basano sulle due polarità di un’energia nota come il “BA “e” KA ” in Egitto, o lo Yin e Yang nelle tradizioni orientali. L’uso delle aste di Ra è il tentativo di bilanciare queste due energie attraverso la ricarica di energia nervosa. Nell’antico Egitto, questa tecnica è stata utilizzata per il rafforzamento e il ripristino di correnti di energia all’interno del corpo. I due cilindri tenuti in mano dalle figure erette sono delle impugnature di immenso potere simile all’elettricità, e rilasciano questa energia nel corpo immagazzinandola nei gangli unipolari e nel fluido spinale; in questo modo l’energia aumenta del cento per cento e dura un giorno e una notte per ventiquattro ore.

CANNE DI RAIl “KA” è considerato l’ingrediente essenziale o dimensione che distingue una persona che vive da un morto . Difficile da tradurre direttamente , forse una delle interpretazioni più concisa è “forza vitale “o” sostentamento “. Il “KA” viene rappresentato in geroglifici da un paio di braccia verso l’alto.

Il ” BA ” è considerata la manifestazione distintivo di un individuo, simile al nostro concetto di personalità , nel senso che comprende tutti gli attributi non- fisici, che rendono ogni essere umano unico.

Il RAME Rod (KA , Maschio Energia) rappresenta il sole e la verga del potere ed è sempre tenuto in DESTRA mano. Il lato destro del corpo è considerato carica positiva.

Il ZINC Rod (BA , Femmina Energia ) rappresenta la Luna ed è sempre tenuto in SINISTRA mano. Il lato sinistro del corpo è considerato carica negativa

Riteniamo inoltre che gli Egizi usavano le bacchette come catalizzatore durante l’esecuzione di un rituale di “Solar Healing “o “Sun gazer “. Potete leggere di più sulla pratica del Sun Gazing guardando Qui: Cilindri egiziani e rimirare il sole – Idealandia

Video: Cilindri Egiziani- YouTube

Manuale completo su come utilizzare i Cilindri: I Cilindri dei Faraoni Egiziani Idealandia

Sito dove Acquistare i Cilindri: Energy I Cilindri Egiziani – Idealandia

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