LAPISLAZZULI

LAPISLAZZULI

LAPISLAZZULIRoccia di Lazurite con possibili inclusioni di Calcite e/o Pirite

Caratteristiche: silicato di sodio, classe minerale tettosilicati.

Formula chimica: (Na,Ca)8[SO4/S/Cl)2/(AlSiO4)6] + Fe.

Durezza (secondo la scala di Mohs): 5,5

Densità: 2,75 g/cm³

Sfaldatura: assente

Frattura: irregolare

Colore della polvere/Striscio: azzurro-grigio

Lucentezza: terrosa

Fluorescenza: giallo-rosa a chiazze

Cristallizzazione: sistema cubico

Colori: È prevalentemente di colore azzurro intenso (ma ne esistono anche campioni di colore più vicino al celeste, a seconda della quantità di calcite).

Il lapislazzuli è costituito da una elevata concentrazione di lazurite con associati altri minerali accessori come calcite e inclusioni di pirite. Viene estratto da giacimenti localizzati soprattutto in Afghanistan (Miniera di Sar-e-Sang, in Badakhshan, citata anche da Marco Polo), in Cina e Cile. È presente anche in alcune effusioni dei vulcani campani e laziali.

STORIA

LAPISLAZZULIIl lapislazzuli è una delle pietre preziose più conosciute sin dall’antichità, la storia di questa gemma risale al V millennio a.C., il suo nome deriva dal latino lapis, “pietra” e dal latino medievale lazulum, dall’arabo لازورد lāzuward che a sua volta deriva dal persiano لاژورد läžwärd “azzurro”. Lo stesso termine azzurro deriva da läžwärd, passato all’arabo لازوردي lāzwardī “lapislazzuli” e al greco bizantino (λίθος) λαζούριος (líthos) lazúrios, quindi (l’) *azúrio > azzurro.

Le leggende nate intorno al lapislazzuli sono molte, testi classici documentano come i popoli antichi riconoscessero grande valore a questi splendidi cristalli blu. Durante i rituali svolti dai popoli della Mesopotamia e dell’Egitto veniva spesso utilizzato, ritenendolo la casa dove risiedeva l’essenza vera della divinità. Tra i sumeri era considerata la pietra sacra alla Dea Inanna. Nell’inno “Discesa Negli Inferi” viene più volte sottolineato come la Dea portasse collane del “sacro lapislazzuli”.

Il lapislazzulo entra nella composizione del rivestimento della Porta di Ishtar, nell’antica Babilonia, con un effetto fiabesco da Mille e una notte

Il lapislazzuli è stato sempre molto apprezzato dagli Egizi sia come amuleto che per creare gioielli, in Egitto il lapislazzuli accompagnava il proprio possessore anche nella tomba per proteggerlo nell’aldilà come in vita, ne sono stati rinvenuti degli esemplari nella tomba del faraone Tutankhamon.

LAPISLAZZULIAll’interno de “Il Libro dei Morti” (parte del libro è stato scritto su una lastra di questo minerale), è scritto che quando un lapislazzuli ha la forma di un occhio, è un potente amuleto. Il “Papiro Ebers” conferma che questa pietra semi-preziosa aiuta a curare i problemi della vista. Secondo la Bibbia, una delle pietre del pettorale del Sommo Sacerdote di Gerusalemme era proprio il lapislazzuli.

Nel Medioevo con il lapislazzuli si creava attraverso la macinazione e altri procedimenti, il più pregiato blu degli affreschi medievali, dalla tonalità intensa ed estremamente resistente nel tempo. Il costo di questa materia prima era paragonabile a quello dell’oro, se si pensa che le uniche miniere conosciute erano in Afghanistan. La ricchezza del materiale aveva anche un significato devozionale: nell’arte sacra ritrarre la divinità con materiali preziosi era una sorta di offerta che si faceva nei suoi confronti.

Il blu di lapislazzulo nel cielo degli affreschi di Giotto alla Cappella degli Scrovegni

Il lapislazzuli, come nel passato, continua tuttora ad essere usato in gioielleria, nell’intaglio e nella scultura. Famose sono le coppe e i vasi in lapislazzuli che appartennero ai Medici, famiglia regnante a Firenze nel XIV – XVIII secolo. Michelangelo ne usa abbondantemente sia per affrescare la Cappella Sistina (in particolare nel Giudizio universale) che la Cappella Paolina (Conversione di Saulo e Crocifissione di san Pietro). Anche Giotto utilizzò il blu lapislazzuli negli affreschi della Cappella degli Scrovegni a Padova. A Roma nella Chiesa del Gesù, alla sommità dell’altare di Sant’Ignazio di Loyola, c’è una grande sfera ricoperta di lapislazzuli. Il colore e le inclusioni di pirite, che danno l’idea del cielo stellato, hanno reso nell’immaginario umano il lapislazzuli una pietra poetica e legata al cielo.

Nel Buddhismo viene considerato uno dei Sette Tesori, il Vaiḍūrya, e considerato la rappresentazione fisica della coscienza di sé. In realtà questo Tesoro, meglio conosciuto come “Tesoro Della Coscienza”, non si riferisce solo al lapislazzuli, anche se era la “pietra portante” poteva essere sostituita con l’acquamarina, il turchese o il berillio blu.

PROPRIETÀ DEL LAPISLAZZULI

LAPISLAZZULIIl lapislazzuli è una pietra che vibra soprattutto con il chakra del terzo occhio: sviluppa l’intuito amplificando ed espandendo le capacità psichiche e di chiaroveggenza. Attiva la ghiandola pineale e apre la comunicazione con il proprio mondo spirituale, favorendo lo sviluppo dell’immaginazione. Come la maggior parte delle pietre blu, anche il lapislazzuli stimola e attiva il chakra della gola, migliorando la creatività, creando chiarezza nel comunicare e profondità di pensiero. Viene considerato un cristallo collegato alla verità, poiché permette di parlare senza tradire il proprio cuore.

Proprio perché il lapislazzuli aiuta a sviluppare profondità di fede e grande convinzione, aumenta la fiducia in se stessi e la comprensione della propria spiritualità, facendo protendere verso la decisione più giusta. Da questo deriva quella che viene definita “illuminazione”, ossia una comprensione istantanea e sorprendente del proprio cammino spirituale.

Una meditazione con il lapislazzulo aiuta ad alleviare la rabbia e lo scorrere dei pensieri negativi, aiuta anche a bilanciare gli aspetti maschili e femminili della propria personalità. Il lapislazzuli è uno di quei minerali che permette di ritrovare il sonno perduto, specialmente quando il riposo manca a causa di ripetuti e frequenti incubi.

Per ciò che riguarda la salute, il lapislazzulo è collegato al benessere della tiroide, della gola, del sistema immunitario, di quello respiratorio e del sistema nervoso, combatte le allergie, l’asma e gli eczemi. Sembra che indossare il minerale possa alleviare l’emicrania e aiutare chi si sente ansioso o depresso.

Nella pulizia di questa pietra bisogna fare molta attenzione in quanto il lapislazzuli è molto sensibile alle alte pressioni, all’acqua troppo calda, agli acidi, ai saponi e alle lacche per capelli.

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