Laou Tzu

Laou Tzu

maestro Laou Tzu portraitIl Tao produsse l’ uno

l’ uno produsse il due

il due produsse il tre

il tre produsse tutti gli esseri

tutte le cose abbracciano Yin

e abbracciano Yang

l’ agitarsi del ch’i forma l’ armonia

quelle che l’ uomo aborre

è l’ ignoranza, la poca virtù, l’indegnità

ma i regnanti le applicano

perciò le cose

o diminuendole aumentano

o aumentandole diminuiscono

quello che insegnano io pure lo insegno

i forti non muoiono di morte naturale

e questo sarà il precetto del mio insegnamento

Tao Te Ching XLII

Video di introduzione al pensiero di Laou Tzu: Lao-Tse mistico cinese

LAOU TZU

Lao Tzu (… – VI secolo a.C.) è stato un filosofo cinese.

Laou Tzu divinizzatoLaozi ( 老子 pinyin: Lǎozǐ; translitterato anche nelle forme Lao Tzu, Lao Tse, Lao Tze, Lao Tzi e altre) è una delle maggiori figure della filosofia cinese, la cui esistenza reale è ancora dibattuta. Attenendosi alla tradizione cinese, egli visse nel VI secolo a.C., anche se molti storici collocano la sua vita nel IV secolo a.C., il periodo delle Cento scuole di pensiero e degli Stati Combattenti. È attribuita a Laozi la scrittura del Tao Te Ching, testo sacro taoista, ed egli stesso è considerato il fondatore del Taoismo. Anche il meno conosciuto Hua Hu Ching (una tradizione orale tramandata da generazioni di monaci taoisti) è spesso attribuito a Laozi.

LA VITA

Molto poco si conosce sulla vita di Laozi. La sua esistenza è tutt’oggi oggetto di diatribe, quanto lo è la stesura del Tao Te Ching. La sua figura è stata, nel corso dei secoli, mitizzata e divinizzata. Una leggenda racconta che nacque nel Ku, prefettura dello Stato di Chu (corrispondente all’attuale contea di Lùyì nella provincia dell’Henan), negli ultimi anni del Periodo della Primavera e dell’Autunno. Un’altra versione ne colloca la nascita nella contea di Guoyang, provincia di Anhui.

La leggenda vuole che nacque da una vergine, dopo vari anni di gravidanza, per alcune versioni otto, per altre ottanta, o anche 97. Questa leggenda dà una spiegazione del nome, che letteralmente significa il Vecchio Maestro o il Vecchio Bambino.

Particolare ricorrente è che la donna partorì Lao dal cavo ascellare. I racconti risultano imprecisi circa la scelta dell’ascella.

In accordo alla leggenda e alla biografia contenuta nell’opera di Sima Qian, Laou Tzu fu contemporaneo di Confucio, e lavorò come archivista nella Biblioteca Imperiale della dinastia Zhou (1122 – 256 a.C.). Confucio lo incontrò volontariamente o accidentalmente nell’attuale Luoyang, dove Confucio usava recarsi per consultare la biblioteca. La storia racconta che Confucio, nelle settimane successive, discusse le chiavi di volta del Confucianesimo , insieme a Laozi. Una leggenda taoista racconta che Confucio apprese molto di più parlando con Laozi che consultando la biblioteca.

In seguito, Laozi lasciò la sua professione. Alcuni affermano che viaggiò verso Occidente con il suo bufalo, attraverso lo Stato di Qin. Arrivato al posto di guardia di Hangu, Laozi fu interpellato da un ufficiale, Yixi, il quale gli chiese di lasciare qualche scritto sulla sua filosofia prima di andarsene. La risposta di Laozi all’ufficiale furono i cinquemila ideogrammi del Tao Te Ching, la prima e unica opera scritta del filosofo. Lao Tzu, in un certo senso rinnegando praticamente con lo scrivere proprio l’essenza del suo pensiero, lasciò il suo testo su tavolette di bambù al guardiano. Fatto questo Lao Tzu ripartì e scomparve senza essere mai più visto nelle distese desertiche. Rotoli e dipinti descrivono Lao Tzu come un uomo anziano, calvo, con lunga barba bianca. È di solito raffigurato in viaggio insieme al suo bufalo d’acqua.

Laou Tzu bufaloTAO TE CHING

Laozi è tradizionalmente ritenuto l’autore del Tao Te Ching , saggio composto di poco più di cinquemila parole e contenente i punti cardine della sua dottrina. Seguendo l’esempio di altri trattatisti cinesi, Laozi per spiegare le proprie idee e concezioni fa ampio ricorso a paradossi, analogie, ripetizioni, simmetrie, rime, e costruzioni ritmiche. Non a caso, l’intera opera può essere interpretata come una complessa analogia, dove il monarca allude all’Io e gli innumerevoli cittadini dell’Impero alle sensazioni e ai desideri sperimentati dal corpo.

Laou Tzu 001Il Tao Te Ching, spesso chiamato semplicemente Laozi in virtù del suo presunto autore, delinea il Dao (o Tao, voce cinese che significa «via, cammino») come la fonte ideale di tutta l’esistenza: è invisibile, ma non trascendente, estremamente potente eppure umile, ed è la radice di tutte le cose. Le persone, che agiscono in seguito ai propri desideri e al libero arbitrio, spesso si comportano «in maniera non naturale», alterando il naturale equilibrio del Dao; ebbene, il Tao Te Ching si prefigge lo scopo di far ritornare i propri studenti a uno stato naturale in perfetta sintonia con il Dao. In questo ambito si inscrive la polemica contro il linguaggio e la saggezza tradizionale, considerati intrinsecamente prevenuti ed artificiali.

Un concetto fondamentale del Tao Te Ching, e dell’intero taoismo, è il wu wei. Statuito come norma suprema del comportamento individuale e collettivo, il wu wei non invita alla passività, ebbene esige un’attenzione costante al mondo circostante, così da non interferire con il fluire spontaneo degli eventi naturali. Si tratta, in ogni caso, di un concetto che si presta a diverse interpretazioni, anche sul piano linguistico, tanto che in italiano «wu wei» può essere tradotto come tradotto letteralmente come «non agire», «non sforzarsi» o anche, in senso teatrale, come «agire spontaneamente» o «vivi il momento».

All’etica del non agire, infatti, si affianca quella della spontaneità, cristallizzata nel termine ziran, interpretabile anche come «armonia con il Dao». Laozi, infatti, è un fautore della semplicità, della spontaneità e dell’umiltà, valori praticabili quotidianamente ma anche sul piano politico, ripudiando la guerra, le tassazioni gravose e le leggi eccessivamente severe.

Tratto da: Laozi – Wikipedia

A questo link potete trovare il testo completo del Tao Te Ching tradotto in italiano: Tao Te Ching

Wu Wei una novella ispirata al pensiero di Lao Tzu: wu-wei pdf

IL PENSIERO DI LAO TZU

Il Tao generò l’Uno,

l’Uno generò il Due,

il Due generò il Tre,,

il Tre generò le diecimila creature.

Le creature voltano le spalle allo yin

e volgono il volto allo yang,

il ch’i infuso le rende armoniose.

Ciò che l’uomo detesta

è d’essere orfano, scarso di virtù, incapace,

eppur sovrani e duchi se ne fanno appellativi.

Perciò tra le creature

taluna diminuendosi s’accresce,

taluna accrescendosi si diminuisce.

Ciò che gli altri insegnano

anch’io l’insegno:

quelli che fan violenza non muoiono di morte

naturale.

Di questo farò l’avvio del mio insegnamento.”

Tao Te Ching XLII

Raggiunta la suprema vuotezza

si vive fermamente in tranquillità

mentre la moltitudine delle cose accade

io contemplo il loro ritorno

malgrado che le cose fioriscano

esse tornano tutte alla loro radice

ritornare alla propria radice è essere tranquillo

essere tranquillo è tornare al proprio destino

tornare al proprio destino è essere eterno

conoscere l’eterno è essere illuminato

non conoscere l’ eterno è agire ciecamente danneggiandosi

conoscere l’eterno è essere modelli

essere modelli è essere giusti

essere giusti è essere capaci di governare

essere capaci di governare è essere il cielo

essere il cielo è essere il Tao

essere il Tao è vivere lungamente

e non si incontrano danni per tutta la vita ”.

Tao Te Ching XVI

Al mondo niente è più cedevole dell’acqua.

La Via dell’acqua è infinitamente ampia è incalcolabilmente profonda.

Si estende indefinitamente e fluisce senza limiti.

Abbraccia tutta la Vita senza preferenze.

Non cerca ricompense, arricchisce il mondo intero senza mai esaurirsi.

La sua Natura sottile non può essere afferrata, colpiscila e non la danneggerai, forala e non la ferirai, tagliala e non la squarcerai, bruciala e non farà fumo.

Cedevole e fluida non può essere distrutta, riesce a penetrare anche nel metallo e nella pietra.

E’ così forte da sommergere il mondo intero.

Si concede a tutti gli esseri, senza ordine di preferenza.

Essa è definita suprema virtù.

Il motivo per cui l’acqua impersona questa suprema virtù è perché essa è cedevole e morbida.

Quindi, io dico che le cose più morbide dominano le cose più dure.

Il non-essere non ha lacune, perciò la Via è davvero grande.”

La virtù somma non si fa virtù, ossia non accumula titoli onorari, bensì nutre la vita del popolo adeguandosi alla spontaneità, senza esaltare i meriti (virtù stessa) e senza istruirlo artificiosamente.

La virtù somma non si fa virtù, per questo ha virtù

La virtù inferiore non manca di farsi virtù, per questo non ha virtù.

La somma virtù (carità, giustizia) agisce la dove non ha necessità di agire.

La virtù inferiore agisce perché la necessità d’agire.

Fu così che decaduto il Tao venne poi la virtù, perduta la virtù apparve poi la carità, perduta la carità si manifestò la giustizia (che fa distinzioni), perduta la giustizia si ostentò il rito (che è fragilità della lealtà, foriero di incomprensioni)

Tra i detti più famosi di Laou Tzu figurano:

Chi sa non parla, chi parla non sa” .

“Un buon viaggiatore non ha piani precisi e il suo scopo non è arrivare” .

“Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo” .

“Più si emanano leggi e decreti, più ci saranno ladri e predoni.”

L’amore rende invincibili nell’attacco e nella difesa; quando il cielo viene in aiuto agli esseri umani, li protegge con il dono dell’amore”.

Colui che conosce gli altri è sapiente; colui che conosce se stesso è illuminato”. (Conoscere gli altri è saggezza. Conoscere se stessi è saggezza superiore.)

Colui che vince un altro è potente; colui che vince se stesso è superiore ”.

La vita è interdipendenza degli opposti com’è possibile un paradiso senza un inferno? accettali entrambi, allora la vita diverrà una sinfonia di opposti non occorre meditazione semplicemente vivi la tua vita come viene godi il momento presente e non preoccuparti del futuro o del passato”.

(Laou Tzu)

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