JURI CAMISASCA

JURI CAMISASCA

JURI CAMISASCAColgo l’occasione dell’uscita del nuovo lavoro intitolato “CristoGenesi” per presentarvi la persona di Juri Camisasca, cantante, autore, musicista, realizzatore di icone ma sopratutto ricercatore spirituale che ha dedicato gran parte delle sue esistenze alla ricerca ed al conseguimento dell’Amore inteso nel suo senso universale.

BIO

Juri Camisasca, cantautore, pittore di icone, è nato a Melegnano (MI) nel 1951. Durante il servizio militare a Udine conosce il commilitone Franco Battiato che lo introduce al mondo discografico. Il suo esordio avviene con l’album “La finestra dentro”, un album visionario e surreale prodotto da Franco Battiato e da Pino Massara e distribuito dall’etichetta Bla Bla. Un album straordinariamente coraggioso, capace di miscelare gli elementi propri del folk con allucinanti virate acid-prog, dipingendo storie e paesaggi inquietanti ma, allo stesso tempo, anche estremamente suggestivi. Il disco cattura l’attenzione della critica in virtù di un’intensità espressiva e sensibilità fuori dal comune.

Così il critico musicale Peppo Del Conte descrive gli esordi di Camisasca:

«Juri Camisasca era un ragazzo dell’hinterland milanese, ma sembrava che Franco l’avesse scovato in capo al mondo. Le sue prime foto promozionali mi fecero pensare a un gatto impaurito (e perciò pericoloso). Aveva 22 anni, ma ne dimostrava anche meno, tanto era timido, impacciato, quasi impreparato al contatto con gli altri. Parlava a sprazzi, con fare schietto e vagamente sognante. Ma quando imbracciava la chitarra si trasformava: una voce sorprendente, dai toni irruenti e allucinanti, per trasportare gli ascoltatori dentro i suoi incubi surreali”.

L’anno seguente vedono la luce 2 nuovi brani editi su 45 giri: “La musica muore” e “Himalaya”, entrambi arrangiati da Shel Shapiro. Sulla fine dell’anno partecipa al progetto “Telaio Magnetico”, super gruppo che nasce e si esaurisce nell’arco di un piccolo tour, con una serie di concerti nell’Italia centro-meridionale rimasti nella storia dell’avanguardia del periodo, insieme a Franco Battiato, Mino Di Martino, Terra Di Benedetto, Roberto Mazza e Lino Capra Vaccina.

Nel 1976 Camisasca collabora con Alfredo Cohen, come corista, all’interno dell’album “Come barchette dentro un tram”. Nel 1978 è ancora a fianco di Battiato per la realizzazione dell’album “Juke Box”. La sua voce è presente anche nel disco “Antico adagio” di Lino Capra Vaccina. Nel 1979 vede la luce l’album “Prati bagnati del Monte Analogo” di Francesco Messina e Raul Lovisoni dove presta la voce per il brano “Amon Ra”.

Sono questi anni in cui Camisasca esegue concerti basati su lunghe improvvisazioni vocali con accompagnamento di harmonium. Tra questi merita di essere sottolineata la partecipazione alla Rassegna “L’evoluzione interiore dell’uomo”, al teatrino della Villa Reale di Monza, nel 1978. Da questo concerto è tratto il doppio album pubblicato nel 2018 “Evoluzione interiore”.

In quei giorni Juri continua a vivere depresso nel capoluogo lombardo (“mi sentivo un cane randagio di Milano, uno sbandato: per me niente aveva senso“) e per trovare conforto studia sui libri di filosofia orientale e si isola dagli amici, rientrando in società soltanto per lavorare come animatore negli asili. Quando gli capita tra le mani un libro di Santa Teresa d’Avila, inizia tuttavia a capire finalmente cosa manca nella sua vita. Sulla fine degli anni Settanta l’inquietudine che l’ha sempre accompagnato trova risposta nella ricerca religiosa, e così Juri decide di prendere i voti e divenire monaco benedettino, ritirandosi a vita monastica per circa undici anni.

Nel 1986 vede la luce Nomadi, brano di matrice spirituale, che verrà inciso negli anni a venire da Alice, Franco Battiato e Giuni Russo. Dal monastero esce, temporaneamente, nel 1987 per partecipare ad alcune rappresentazioni dell’opera “Genesi” di Franco Battiato, in cui è cantore e voce recitante, e successivamente (nel 1988) in modo definitivo abbandonando la vita monastica per quella eremitica, vissuta alle pendici dell’Etna (Video: Prima Parte; Seconda Parte).

Nella primavera del 1988 esce il “Te Deum”, pubblicato per l’etichetta dell’amico Franco Battiato, L’Ottava, e distribuito dalla EMI. Si tratta di un nuovo album di canti gregoriani, arrangiato elettronicamente, che comprende brani della tradizione e composizioni originali, rivisitati e musicati dallo stesso Camisasca.

Nel 1989 scrive brani per Alice, come “Il sole nella pioggia, Visioni, Tempo senza tempo, L’era del mito e Le baccanti”. Sempre nel 1989, per Milva, compone “I processi del pensiero”, “Potemkin” e “Angelo del rock” confluiti nel disco “Svegliano l’amante che dorme”. Juri parteciperà come corista al tour che Milva terrà in vari teatri di Italia. Nel 1990 prende parte come corista alla tragedia greca “I Persiani di Eschilo” andata in scena a Siracusa per la regia di Mario Martone con musiche di Franco Battiato e Giusto Pio.

Il 1991 è l’anno de “Il Carmelo di Echt”, un album di brani inediti di grande intensità lirica, espressione di una profonda ricerca interiore, tra cui spicca l’omonimo brano dedicato ad Edith Stein e “Nuvole bianche”. Nell’ottobre dell’anno successivo partecipa come ospite al Premio Tenco, dove interpreta 3 brani dal suo ultimo album: “Il Carmelo di Echt”, “La nave dell’eterno talismano” e “Le acque di Siloe”…

Ai seguenti link potrete trovare delle analisi approfondite della carriera artistica e della produzione discografica di Juri Camisasca.

Fonti: (LINK); (LINK); (LINK).

Della produzione artistica di Juri Camisasca sono rimasto colpito dai significativi contenuti di alcuni dei suoi testi, ad esempio in “ Suprema Identità” troviamo: “Jehoshua e Milarepa sapevano che la vita è un viaggio senza meta/ La meta è qui con te/ Ovunque ti trovi, come immagine dentro ad uno specchio ti muovi, fra molteplici emanazioni dell’Unica Identità…/…Illumina e tutto muove La Suprema Identità”.

Nell’Inno alla Luce”: “...Mi inchino all’Amore in te/ e nel Silenzio in Te vivo di ora in ora attimi di Pace/ E nell’Amore in Te/ E nella Fiducia in Te/ In questo stesso istante elevo un Inno alla Luce”. In “Nomadi”: “Lungo il transito Dell’Apparente Dualità/ La pioggia di settembre Risveglia i vuoti della mia stanza/ Ed i lamenti della solitudine Si prolungano…

…Forestiero che cerchi la Dimensione Insondabile/ La troverai alla fine della strada“.

In “Oltre l’uomo”: “Il Principio che unifica il Molteplice non è mai nato e non muore Mai/ Non lo sai da dove viene ti circonda ovunque sei/ È più veloce della mente pur essendo immobile/ Ti invade come un Lampo e delicatamente soffia Luce in Te… …Andare oltre l’Uomo per diventare un Uomo ”.

Ne “L’impermanenza”: “Semina un Pensiero raccoglierai un Sentimento/ Semina il Silenzio e cresceranno Ispirazioni/ Semina Speranza potrai udire l’inudibile/ Nell’Impermanenza del Tempo ogni cosa ritorna”.

Parole come queste sono indice di un avanzato livello di “comprensione” e di acuta percezione e sensibilità. Non so se Juri sia consapevolmente a conoscenza della “Legge dello Specchio”, della ”Legge del Ritmo” o della Legge dell’Uno ma di certo è “Uno che sta Camminando sulla Via”.

Musicisti

JURI CAMISASCAMi sembra doveroso omaggiare il gruppo di ottimi musicisti con cui Juri collabora, Peppe Di Mauro alle percussioni e l’affascinante Erika Lo Giudice al pianoforte.

Giovanni Celestre (piano e tastiere) e Alfredo Longo (chitarra)

JURI CAMISASCAGiovanni Valastro (flauto traverso e tastiere)

e naturalmente Juri Camisasca (Voce, Synt e Harmonium indiano)

JURI CAMISASCAInserisco ora dei link ai video delle canzoni di Juri che più ho apprezzato e mi sono parsi significativi:

L’inno alla luce” accompagnato nel video da immagini della Via Lattea, potente Logos Creatore di questa Galassia (Link)

La Suprema Identità” con il suo testo illuminante e le animazioni in computer art di un cubo, solido platonico che rappresenta la 5° Dimensione (Link)

Oltre l’uomo” con la superba chitarra di Longo (Link)

L’impermanenza” Live a Milano (Link)

Primo Motore” Live Adunanza Mistica (Link)

Laudes” con lo splendido panorama delle pendici dell’Etna (Link)

Nomadi” cantata da Battiato, Alice E Giuni Russo (Link)

Vegetarian Song” per gli amanti degli animali come me (Link)

Un fiume di luce”: “In questo istante la mia Mente fa amicizia con la Luce…” (Link)

Tocchi Terra Tocchi Dio”: “Troppo solo in questa stanza/Me ne vado per i centri urbani/Mi pesano le radiazioni/Come piombo sulle mani/Ed è scesa ormai la sera/Nella chimica della mia mente/Vivo nuove combinazioni(Link)

L’ipnotica “Himalaya” sostenuta dal flauto di Valastro e dall’elettronica spinta, riporta alle atmosfere Prog degli anni 70’ (Link)

Notevole è anche questo omaggio a Claudio Rocchi dove Juri esegue “La Tua Prima Luna” accompagnato solamente dal suo fedele Harmonium Indiano (Link)

Per quanto riguarda il suo nuovo lavoro “CristoGenesi”, questo si compone di tredici brani tra canzoni inedite e rivisitazioni di canti tradizionali elaborati da Camisasca in collaborazione con Carlo Longo del NuevArte Studio. La musica e le parole che compongono “CristoGenesi” cercano di guidare l’ascoltatore in un viaggio verso l’Assoluto. Verso quella che il teologo Teihlard De Chardin definiva appunto “la genesi del Cristo totale”

JURI CAMISASCAAd un primo ascolto sono rimasto particolarmente colpito dai pezzi: “Le Dodici Kyrie” con la vocalizzazione del mantra ”Kyrie Eleison” nelle sue dodici iterazioni, “Sanctus” sostenuto dalle percussioni di Peppe di Mauro ed “Emmanuel (reprise)” dove spicca la chitarra di Longo e il flauto dell’ottimo Valastro. Da notare nella parte finale del pezzo di apertura del cd, “Il Tutto nel Frammento”, una melodia composta utilizzando la prima parte del “Padre Nostro” in lingua aramaica. (Link)

Il video ufficiale del brano ”Vite Silenziose” edito a cura delle Edizioni Paoline e interpretato da Naike Magro, danzatrice del Centro Internazionale di Danza di Modica insieme a Juri Camisasca (Link)

CREATORE DI ICONE

L’icona si dipinge sulla luce (l’oro); ed ogni colore ha un simbolismo legato alla rappresentazione della natura terrena e di quella celeste. Le immagini che emergono ci dicono, in sostanza, che il divino si è compromesso definitivamente con l’uomo. Essendo la materializzazione di una preghiera, l’icona è Sguardo dell’invisibile. Finestra sul mistero”.

Juri Camisasca è anche un apprezzato realizzatore di icone e le sue creazioni sono esposte in numerose gallerie pubbliche e private, ecco alcune delle sue opere:

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Fonte: (L’Arte oltre la musica)

Crediti

Link al sito ufficiale di Juri Camisasca: (Official Website)

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