IL MONDO ESTERIORE È IL RIFLESSO DI CIÒ CHE SIAMO

IL MONDO ESTERIORE È IL RIFLESSO DI CIÒ CHE SIAMO

IL MONDO ESTERIORE È IL RIFLESSO DI CIÒ CHE SIAMO“Restare nella norma non indica necessariamente equilibrio. La norma stessa può essere il prodotto di una civiltà squilibrata.

Non è un segno di buona salute mentale essere bene adattati a una società malata.

Una società acquisitiva è squilibrata, sia essa di sinistra o di destra, sia che la sua acquisitività sia investita nello Stato sia nei suoi cittadini. L’equilibrio non è acquisizione.”

Jiddu Krishnamurti

La società non è altro che quello che siamo noi. La società non è diversa da noi. Se ci troviamo in una situazione di conflitto, se siamo avidi, invidiosi, spaventati, creeremo una società che rispecchierà tale situazione.

Jiddu Krishnamurti

Ciò che siete dentro è stato PROIETTATO ALL’ESTERNO, sul mondo; CIO’ CHE SIETE, ciò che pensate e sentite, ciò che fate nella vostra esistenza quotidiana, viene PROIETTATO FUORI DI VOI E VA A COSTITUIRE IL MONDO.

Jiddu Krishnamurti

“Siamo meschini, gelosi, vani, avidi, quello è ciò che creiamo attorno a noi, quello è la società in cui viviamo. Le atrocità e le stupidità perpetrate dalle nazioni e dalle fedi, possono essere così vaste da sembrare qualcosa di differente dalle piccole meschinità e follie dell’individuo. Ma la differenza è nel grado e non nel genere ed è al livello della vita individuale che nascono tutti i problemi. … QUINDI LA SOLA RIVOLUZIONE CHE PUÒ CAMBIARE IL MONDO È UNA RIVOLUZIONE NELL’INDIVIDUO, nelle sue attitudini e nella sua condotta rispetto alle sue relazioni, non soltanto con le altre persone, ma anche con le cose, con la natura e con le idee.”

Jiddu Krishnamurti

“Ciò che tu sei, il mondo è. E senza la tua trasformazione, non può avvenire nessuna trasformazione nel mondo”

Jiddu Krishnamurti

Il cambiamento nella società è di secondaria importanza; esso avverrà naturalmente, quando voi, come esseri umani, produrrete questo cambiamento in voi stessi.

Jiddu Krishnamurti

C’è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all’angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con una RADICALE TRASFORMAZIONE DELLA NOSTRA MENTE.

Jiddu Krishnamurti

“Vedendo tutto ciò, la confusione, la grande infelicità, il senso di enorme malessere, ogni serio indagatore direbbe che è possibile trasformare questa società solo se l’individuo trasforma realmente se stesso, ovvero se si rigenera dalle fondamenta. La responsabilità di questa trasformazione ricade sull’individuo, non sulle masse o sui preti, sui templi o le chiese, ma su ogni essere umano consapevole di questa spaventosa confusione politica, religiosa ed economica.”

Jiddu Krishnamurti

Finché cercherete di realizzare gli ideali che la società o la cultura vi somministrano rimarrete esattamente l ‘opposto.

E continuerete a sperare che un giorno, per qualche miracolo o la grazia di un Dio o di un guru potrete risolvere il vostro problema.

Scordatevelo.

Non avrete la minima possibilità! Jiddu Krishnamurti

La RIVOLUZIONE INTERIORE va fatta da sé per sé, nessun maestro o guru può insegnarti come fare.

Jiddu Krishnamurti.

Ogni guru è una trappola. Ogni leader è un tiranno. Ogni maestro confonde. La malattia del secolo si chiama “dipendenza”. È ridotta a una debole luce il contatto con la propria anima. Se fossimo in contatto con il nostro cuore profondo, cioè il luogo reale dello spirito, non accetteremmo nessun leader, nessun maestro, nessun guru. Saremmo indipendenti. Svegli. Vigili. Autonomi e non automi.

Il maestro sei tu.

E dentro c’è anche tutto quello che serve.

Jiddu Krishnamurti

Il vaso contiene l’acqua ed è l’acqua che dovete bere, non serve a nulla adorare il vaso, purtroppo invece l’umanità tende ad adorare il vaso e a dimenticare l’acqua.

Jiddu Krishnamurti

Trovare rifugio presso un’autorità, una guida, può dare un senso temporaneo di sicurezza, di benessere, ma questa non è certo la comprensione del processo globale del sé. Per sua stessa natura l’autorità impedisce la piena consapevolezza di sé e perciò, in definitiva, distrugge la libertà, che è condizione essenziale perché possa esserci creatività. E solo attraverso l’auto-conoscenza può svilupparsi la creatività.

Jiddu Krishnamurti

Ci si può convertire da una fede all’altra, si può passare da un dogma all’altro, ma non ci si può convertire alla comprensione della realtà: CREDERE NON E’ REALTÀ’.

Jiddu Krishnamurti

Come stavamo dicendo, questi decenni molto importanti hanno fatto emergere nella mente della gente, l’idea delle rivoluzioni radicali… LA CRISI É UNA CRISI DELLE COSCIENZE. UNA CRISI CHE NON PUÒ PIÙ FAR ACCETTARE LE VECCHIE NORME, I VECCHI MODELLI, LE ANTICHE TRADIZIONI e considerando quello che é il mondo oggi, con tutta la sua miseria, i suoi conflitti, la sua sconcertante brutalità, le sue aggressioni… e così via…, L’UOMO È ANCORA COM’ERA IN PASSATO. E’ ancora BRUTALE, VIOLENTO, AGGRESSIVO, AVIDO, COMPETITIVO. E ha costruito una società basandosi su queste linee guida. Quello che stiamo cercando in tutte queste discussioni qui è di VEDERE SE NOI POSSIAMO RADICALMENTE PORTARE AD UNA TRASFORMAZIONE DELLA MENTE. NON ACCETTARE LE COSE PER QUELLO CHE SONO, ma per capirle, per esaminarle, dai l’anima e la tua mente per tutto quello che dovete scoprire. UN MODO DI VIVERE DIFFERENTE. Ma, che dipende da te e non da altri. Perché qui non ci sono insegnanti, né allievi, non c’è alcun leader, né guru, non ci sono maestri, né salvatori. Tu stesso sei l’insegnante, e l’allievo, tu sei il maestro, il guru, tu sei il leader, tu sei tutto! E CAPIRE SIGNIFICA TRASFORMARE QUELLO CHE È”.

Jiddu Krishnamurti

NON C’È’ ALCUNA VIA VERSO LA VERITÀ’ sia essa STORICA o RELIGIOSA. Non è da esperire o da trovare nella DIALETTICA, né da vedere in OPINIONI mutevoli e CREDENZE. TI IMBATTI IN ESSA QUANDO LA MENTE E’ LIBERA DA TUTTE LE COSE CHE HA MESSO INSIEME.

Jiddu Krishnamurti

Il rapporto tra gli esseri umani si basa sulla formazione di immagini.

In tutti i rapporti ciascuno di noi si crea una immagine dell’altro e il rapporto si ha tra queste due immagini, e non tra gli esseri umani. La moglie si costruisce una immagine del marito – forse non consciamente, ma tuttavia succede – e il marito si è creato una immagine della moglie. Si hanno immagini del proprio paese o di qualcuno, e le andiamo sempre più consolidando con l’aggiungerne altre. Ed è tra queste immagini che intercorre il rapporto. Quando si ha questo processo di formazione di immagini, il reale rapporto tra due o più esseri umani ha completamente fine. Il rapporto basato sulle immagini non può mai naturalmente assicurare la pace poiché le immagini sono fittizie e non si può vivere nell’astrazione. E tuttavia questo è ciò che noi tutti facciamo: vivere tra idee, teorie, simboli, immagini che ci siamo creati su noi e sugli altri e che non sono affatto realtà. Tutti i nostri rapporti sono in realtà immaginari, cioè basati su una immagine creata dal pensiero. Se io mi sono creato una immagine su di voi e voi una su di me, naturalmente non ci vediamo l’un l’altro come in realtà siamo. Quello che vediamo sono le immagini che ci siamo creati l’uno dell’altro che ci impediscono di entrare in contatto, e questo è il motivo per cui i nostri rapporti vanno male. Il conflitto sorgerà inevitabilmente fin quando ci sarà divisione tra “ciò che dovrebbe essere” e “ciò che è”. Solo quando vediamo senza preconcetti, senza immagini, allora siamo in grado di entrare in contatto diretto con qualsiasi cosa nella vita.”

Jiddu Krishnamurti

Facciamo sempre paragoni tra quello che siamo e quello che dovremmo essere.

Questo continuo paragonarci a qualcosa o a qualcuno è la causa primaria dei nostri conflitti.

Perché vi paragonate ad altri?

Se non vi paragonate a nessuno sarete quel che realmente siete.

Jiddu Krishnamurti

“Se siamo un minimo capaci di osservare, vedremo che la mente è sempre attiva alla sua superficie, occupata con il conformismo, il lavoro, il guadagnarci la vita, l’espressione di determinate tendenze, doni, talenti o con l’acquisizione di determinate conoscenze tecniche. La maggior parte di noi si accontenta di vivere a questo livello superficiale. Osservate voi stessi, sto descrivendo ciò che avviene alla superficie nella nostra vita quotidiana: distrazioni, fughe, occasionali cadute nella paura, adeguamenti alla moglie, al marito, alla famiglia, alla società, alla tradizione e così via. La maggior parte di noi è soddisfatta di questa superficialità. Potete essere socialmente floridi, potete avere innumerevoli proprietà, automobili, case, frigoriferi, pace superficiale; ma se non viene in essere ciò che è incommensurabile, ci sarà sempre sofferenza. Liberare la mente dal condizionamento è la fine della sofferenza. È molto interessante scoprire da soli i modi in cui la vostra mente è occupata. Che si tratti di che cosa cucinare, dei figli, dei divertimenti, della virtù o di Dio, la mente è sempre occupata. Ma può una mente occupata vedere qualcosa di nuovo, qualcosa al di là della sua occupazione? Che cosa accade alla mente se non è occupata? Abbiamo paura di non essere occupati, paura delle sue implicazioni sociali. Una persona che non è occupata potrebbe scoprire se stessa così com’è, perciò l’occupazione diventa una fuga da ciò che si è.

Ma il nuovo non può manifestarsi finché la mente è occupata. Solo la mente che è completamente non occupata può ricevere qualcosa di nuovo. Solo quando la mente è libera da qualunque senso di dipendenza può trovare l’incommensurabile.”

Jiddu Krishnamurti

Quanto più conoscete voi stessi, tanto più c’ è chiarezza. La conoscenza di se’ non ha fine . E’ un fiume infinito…man mano che ci si addentra sempre più si trova la pace. Soltanto quando la mente è tranquilla -con la conoscenza di sé e non con la disciplina auto-imposta- , solo allora, in quella tranquillità, in quel silenzio, si può attingere alla realtà. Solo allora può esserci beatitudine, può esserci azione creativa..

Jiddu Krishnamurti

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