Il Lato Oscuro del Cioccolato

Il Lato Oscuro del Cioccolato

Il Lato Oscuro del Cioccolato 004Ecco un coraggioso reportage filmato che documenta i loschi affari che ci sono dietro al commercio mondiale del Cioccolato.

Il cioccolato che si commercia nei paesi industrializzati è nella maggior parte dei casi un prodotto scadente in cui il cacao contenuto arriva di solito ad un 33%, nei costosi prodotti di alta pasticceria può arrivare ad un massimo del 75% ma sono in pochi quelli che li consumano; Il restante 70%, nei prodotti di fascia bassa, è composto da zucchero industriale, sciroppo di glucosio (proveniente dal mais), una minima parte di latte in polvere e di nocciole in pasta, oltre a tutta una serie di additivi conservati e coloranti.

Tutti questi prodotti sono deleteri per la nostra salute specialmente per quella dei nostri denti; diabete, obesità con relativi problemi cardiaci ed allergie alimentari sono rampanti nella nostra società e una delle cause, non l’unica, sono i prodotti a base di cacao.

Anche il restante 33% di cacao contenuto nel cioccolato viene prodotto con metodi etici disumani come dimostra il film-inchiesta “Il Lato Oscuro del Cioccolato”Il Lato Oscuro del Cioccolato 1 (Danimarca, 2010) realizzato dal giornalista danese Miki Mistrati e dal film-maker Roberto Romano.

Il film documenta il traffico di minori da paesi poverissimi come il Mali ed il Burkina Faso diretto in Costa D’Avorio, il Paese primo produttore al mondo di semi di cacao, con una produzione di 1.221.600 tonnellate (dati 2009, fonte: Faostat); insieme con il Ghana, coltiva il 60% della produzione globale.

I bambini vengono venduti dalle famiglie o semplicemente rapiti per strada da una rete articolata di trafficanti protetta da milizie armate che dal commercio di esseri umani traggono profitti ingenti, i bambini vengono poi trasportati in Costa d’Avorio e Ghana dove vengono venduti per 230 euro ai proprietari delle piantagioni che li utilizzano come schiavi nei lavori di raccolta e coltivazione del cacao.

Nella maggior parte dei casi non ricevono nessuna paga per il loro lavoro e come se non bastasse l’essere condannati a un destino di fatiche disumane, costretti come sono a portare sacchi di semi di cacao pesanti fino a 50, 60 chili, spesso finiscono per essere vittima anche di abusi sessuali.

Il Lato Oscuro del Cioccolato 005Nell’agosto 2002, l’Istituto Internazionale d’Agricoltura Tropicale (IITA, che ha sede a Ibadan in Nigeria) ha realizzato uno studio su 15.000 piantagioni di cacao poste in quattro paesi che producono i due terzi del cacao mondiale – la Costa d’Avorio, il Ghana, la Nigeria e il Camerun – e ha censito 284.000 bambini, per lo più stranieri e con meno di 14 anni, che lavorano nelle piantagioni. Sono gli ultimi dati disponibili. Ma non c’è solo il cacao. Nel mondo, il settore agricolo, secondo le stime del Programma internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile (IPEC) dell’Organizzazione mondiale del lavoro (ILO), impiega il 60% del totale dei minori lavoratori: circa 132 milioni di bambini e bambine, che invece che andare a scuola, sono sfruttati fino allo sfinimento nei campi.

Un chilo di Cacao viene comprato in Costa d’Avorio ad un euro dalle Multinazionali del cioccolato che ne ricavano mediamente circa 40 barrette vendute a due euro l’una, un giro d’affari annuo colossale che si stima superiore ai 12 miliardi di dollari.

Come consumatore ho deciso da tempo di bandire il cioccolato dalla mia vita e consumo solo una piccola quantità di cacao proveniente dal commercio equo e solidale, sperando che si tratti di un’iniziativa onesta e non di un’inutile etichetta che serve a tranquillizzare le coscienze.

Un’ultima amara considerazione è data dal fatto che questi bambini che lavorano tutto il giorno nei campi di cacao probabilmente non hanno mai mangiato un pezzo di cioccolato, con la loro paga non possono permetterselo!

Vedi il Video: The Dark Side of the Chocolate – ITALIANO  YouTube

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