GLI INGANNI DELLA VITA

GLI INGANNI DELLA VITA

GLI INGANNI DELLA VITACi sono abbastanza inganni nella vita, ma gli innumerevoli piccoli inganni sono stati ridotti a due grandi famiglie: la Fama e la Ricchezza.

Si racconta dell’imperatore Ch’ienlung, che salì una volta su un colle prospiciente il mare durante il suo viaggio verso il Sud della Cina vide un gran numero di navi che veleggiavano attivamente su e giù per il mare cinese.

Chiese al suo primo ministro cosa facesse la gente su quelle centinaia di navi e il ministro rispose che lui vedeva solo due navi e i loro nomi erano “ FAMA” e “ RICCHEZZA”.

Un certo numero di persone colte saranno capaci di sfuggire alle attrattive della ricchezza, ma soltanto i veri grandi possono salvarsi dall’attrattiva della fama.

Un monaco discorrendo un giorno con il suo discepolo su queste due fonti di cure mondane, uscì a dire: “ E’ più facile liberarsi dal desiderio della ricchezza che da quello della fama. Persino i saggi e i monaci ritirati dal mondo desiderano ancora di essere distinti e ben quotati nel loro gruppo. Desiderano tenere pubblici discorsi a numerosi uditori e non ritirarsi in un piccolo convento e parlare a un discepolo solo, come tu e io.”

Il discepolo rispose: “ Davvero, maestro tu sei l’unico uomo al mondo che abbia vinto il desiderio di fama !”. E il maestro sorrise.

La mia osservazione della vita mi insegna che i grandi inganni dell’esistenza sono tre invece che due: Fama, Ricchezza e Potere.

Vi è poi un appropriato vocabolo che li riassume tutti e tre “ Nell’Unico Grande Inganno “: IL SUCCESSO , ma più di un saggio sa ormai che Successo, Fama e Ricchezza sono termini eufemistici che stanno per: Paura Di Fallimento, Paura Di Povertà, Paura Di Oscurità e che Tali Paure Dominano Le Nostre Vite.”

“” In contrasto col desiderio di Giulio Cesare di “ Essere il primo uomo del villaggio”, ci viene dato il consiglio opposto “ Di non essere mai il primo del mondo”. Questo pensiero del pericolo di essere eminente è espresso da Chuangtze in forma di satira contro Confucio e la sua pompa di conoscenza.

GLI INGANNI DELLA VITAQuando Confucio fu serrato tra C’hen e Ts’ai, passò sette giorni senza cibo. Il ministro Jen venne a condolersi con lui e disse: “ Siete stato prossimo alla morte, Signore.”

Davvero così fu “ rispose Confucio.

Temete voi la morte, Signore ? “. “ Certamente ! “ rispose Confucio.

Allora voglio provare a insegnarvi” disse Jen, “ il modo per non morire.”

Nel mare orientale vivono certi uccelli chiamati i-erh . Essi si comportano in modo modesto e dimesso, quasi che fossero privi di ogni abilità. Volano tutti insieme. Avanzando, nessuno cerca di mettersi in testa; ritirandosi, nessuno si azzarda ad essere ultimo. Quando mangiano nessuno vuole essere il primo a cominciare; considerano educazione prendere gli avanzi degli altri. Perciò nella loro compagnia vivono in pace e il mondo esterno non ha il potere di far loro male. Così sfuggono ai guai”.

Gli alberi dritti sono i primi abbattuti, le fonti dolci le prime esaurite. E voi, voi fate mostra della vostra dottrina e intelligenza per spaventare gli sciocchi. Voi coltivate voi stesso in contrasto con la degradazione degli altri, ve ne andate in giro splendente quasi aveste Sole e Luna sottobraccio: vi è quasi impossibile evitar guai !!! “

Avete ragione da vendere” rispose Confucio e da quell’ora prese congedo dagli amici; rimandò a casa i discepoli e si ritirò in luoghi selvaggi dove si vestiva di pelli e saio e si nutriva di ghiande e castagne. Passava tra fiere ed uccelli ed essi non se ne avvedevano neppure “.

3 thoughts on “GLI INGANNI DELLA VITA

  1. Ciao Scarabeo!!!

    Bellissima questa storia, la conosco!!!
    Superbamente “attuale”.

    I miei complimenti per i contenuti sempre eccellenti del tuo sito.

    un cordialissimo saluto

    Alex, da Trento

  2. Ciao Scarabeokheper!

    come va? sono contento che hai postato questa perla di saggezza!
    Di questi tempi è attualissimo.
    Come al solito i miei complimenti per i contenuti di qualità del tuo sito.

    un abbraccio,

    Alex, da Trento.

    • Ciao Alex mi spiace per il ritardo ma sono stato impegnato con il lavoro e mi sono collegato solo oggi. L’articolo è parte del materiale che mi hai inviato, di tanto in tanto ne pubblico parti significative. Ti ringrazio ancora per avermelo inviato e ti saluto.
      Massimiliano

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