Costruire Con Soli 25.000 Euro La Propria Casa Eco-Sostenibile
Costruire con soli 25.000 euro la propria casa sembra un’impresa impossibile ma è ciò che è riuscito a realizzare Dominic Stevens, architetto irlandese specializzato in realizzazioni di abitazioni a basso costo (low-budget). Trovatosi improvvisamente in condizioni economiche difficili a causa di un divorzio e non volendo perdere la custodia dei propri figli a causa della mancanza di un’abitazione, ha pensato di auto-costruirsela con un budget ridottissimo di 25000 euro e ci è riuscito con l’aiuto di amici, parenti, vicini di casa volonterosi e sopratutto con due anni di impegno, sacrificando il proprio tempo libero, le ferie e le festività che il suo lavoro gli concedeva.
L’abitazione è stata realizzata in soli 50 giorni di lavoro dilazionati nel corso di 2 anni e sorge a circa 100km da Dublino, circondata da uno splendido prato verde.
Dominic spiega così come è nato questo progetto:
“Questa è una casa estremamente economica da costruire. Mi sono ritrovato senza soldi e con un urgente bisogno di un posto dove vivere. Ho avuto esperienza di auto-costruzione per molti anni come architetto di case per persone che avevano budget limitati e alte aspirazioni su ciò che una casa può essere. Mi sono seduto e ho progettato per me stesso una piccola e semplice casa con tre camere da letto, come mi sembrava possibile. Mi sono impegnato molto nel rendere lo spazio abitativo principale il più generoso possibile, rendendo gli altri spazi compatti e accoglienti.
Ho usato la mia esperienza di metodi di costruzione modulare appresi dalla pratica dell’edilizia contemporanea, come da un meraviglioso pioniere dell’autocostruzione di nome Walter Segal e dalla tradizione rurale vernacolare che insegna a costruire la propria casa invece di acquistarla. Essendo estremamente disciplinato, limitandomi ad un design basico e accettando finiture molto semplici, sono arrivato ad un punto in cui avevo un progetto che ero sicuro di poter costruire con € 25.000. Ho stimato che ci sarebbero volute circa sette settimane per la costruzione, che ho calcolato di fare in un periodo di tempo – fine settimana, sera e vacanze, con l’aiuto e la buona volontà di amici, vicini e famiglia.
Alla fine ho terminato la casa completa in due anni, con un totale di cinquanta giorni di lavoro durante quel periodo, e rimanendo nel mio budget. Vivo in questa casa da un anno, in tutte le stagioni ha dimostrato di essere una casa molto semplice e piacevole in cui vivere. Non posso fingere affermando che sia facile auto-costruire la propria casa, tuttavia è davvero appagante realizzare qualcosa di simile nella propria vita e costruire una casa senza enormi debiti”.
Tecnicamente parlando l’edificio è stato realizzato interamente in legno utilizzando il sistema di costruzione “modulare”, che consiste nell’assemblaggio di assi e pannelli di diverse dimensioni in modo da creare dei moduli da accorpare gli uni agli altri, formando così la struttura base.
Il pavimento è stato realizzato con un sistema di pannelli a strati.
La struttura portante, così come gli interni, sono realizzati interamente in legno, mentre la zona vivibile è suddivisa in tre camere da letto, una cucina, bagno e soggiorno.
Impianti elettrici ed idraulici sono stati invece sistemati durante la costruzione, inglobando cavi e tubazioni all’interno delle pareti.
L’isolamento termico del tetto e delle pareti consiste in una copertura della struttura in legno realizzata con panelli isolanti, della lana di roccia e una schiuma biologica a base di soia iniettata tra le pareti.
Gli ambienti interni, ricavati con pareti in cartongesso sono strutturati e ammobiliati in maniera tale da sfruttare al massimo ogni spazio disponibile.
Per il riscaldamento occorre pochissima energia, una grande vetrata esposta a sud permette di riscaldare l’abitazione durante il giorno solo con la luce del sole. Per affrontare i rigidi inverni irlandesi, con temperature che giungono fino ai -15°, Stevens ha collocato in casa un termoconvettore elettrico di 1,5 kw che con un irrisorio dispendio di energia riesce a riscaldare tutti gli ambienti in qualche ora (lo stesso risultato lo si ottiene anche con una piccola stufa a legna).
Dominic Stevens è riuscito a portare a termine il suo progetto nel tempo previsto e rimanendo nel ridotto budget di 25.600 euro ora può godersi la sua abitazione insieme ai figli. L’avventura di Stevens dimostra che creatività ed impegno possono risolvere i problemi di disponibilità economica, rappresentando un esempio per coloro che sono costretti a costruire una casa in poco tempo e con ridotte risorse.
L’architetto irlandese ha inoltre messo a disposizione sul suo sito Web “irishvernacular.com – dominc stevens homepage” tutto il suo progetto, spiegato passo passo e corredato da disegni, lista dei materiali e istruzioni di montaggio.
Questo concetto di “condivisione del progetto” viene dalla tradizione rurale irlandese che prima della conquista inglese praticamente non conosceva la proprietà privata, vivendo in comunità in cui le abitazione, le terre coltivate e da pascolo erano di proprietà comune.
Stevens afferma:
“La nozione di Commons in una società è importante per me. Era principalmente intesa dalle persone sotto forma di terra comune, dove un’intera comunità condivideva i diritti di pascolo. Attraverso la recinzione, lo spazio per la terra comune è stato eroso straordinariamente e non fa più parte del nostro sistema agricolo. Anche altri aspetti dei beni comuni sono stati erosi, la conoscenza in comune non è più apprezzata in una società di esperti. Feticizziamo il genio individuale e poniamo la competizione come forza trainante della società.
La tradizione vernacolare condivide comunemente la conoscenza di come costruire una casa. Così la progettazione di case sviluppata nel tempo divenne il prodotto di molti, migliorandosi in modo incrementale. Sviluppandosi nel corso dei secoli, le case erano quindi parte di un modello evolutivo, non un articolo di consumo prodotto da un genio. La musica folk condivide questo modello e se guardiamo al passato, le nostre case, l’intrattenimento e il cibo – le cose più importanti della vita, non facevano parte di una cultura del consumo. Queste erano cose che condividevamo e che avevamo in comune.
Lo scopo di questo sito è quello di mettere la conoscenza di come costruire una casa ancora una volta in ‘the commons’. Spero che le persone possano usarlo come risorsa per aiutarli a costruire e utilizzare il blog come luogo in cui aggiungere le loro esperienze in modo che una nuova tradizione vernacolare possa radicarsi nuovamente. Usalo, divertiti, rispettalo”.
Diversi gruppi si sono ispirati all’opera di Stevens realizzando alcune auto-costruzioni, una di queste sorge in Texas e una versione è stata completata in Nuova Zelanda.
La “tecnica costruttiva modulare”, una tecnologia che coniuga sostenibilità, economicità nei costi di realizzazione e il vantaggio di una costruzione costantemente “modificabile”(ha la possibilità di poter essere a più riprese ampliata a piacimento aggiungendo moduli ad altri moduli) è conosciuta in architettura da molti anni ed ora comincia a diffondersi anche in Italia. Comunque bisogna ricordare che per il rispetto delle numerose norme edilizie e dei vincoli imposti dalle amministrazioni locali è necessario avvalersi della collaborazione di un professionista qualificato pertinente, quale un architetto, un geometra o un ingegnere.