CATALIZZATORE

CATALIZZATORE

CATALIZZATORE1.10 Interrogante: Un’altra domanda. È possibile generare un’accelerazione nella comprensione di altre entità o tutte queste azioni hanno solo l’effetto di accelerare la comprensione dell’individuo che le compie? In altre parole, se un individuo cerca di agire in generale come catalizzatore per accrescere la consapevolezza della coscienza planetaria, egli non sta facendo altro che agire su se stesso o è possibile [non udibile]?

RA: Io sono Ra. Risponderemo alla tua domanda in due parti, entrambe della medesima importanza.

In primo luogo, devi capire che la distinzione fra te stesso e gli altri non è visibile per noi. Noi non riteniamo che esista una separazione fra le azioni compiute dalla distorsione che tu proietti come una personalità allo scopo di accrescere la consapevolezza e quelle che vengono compiute dalla distorsione che tu proietti come un’altra personalità. Per questo motivo, imparare è la stessa cosa che insegnare, tranne quando si omette di insegnare ciò che si sta imparando; in questo caso non si sta recando a se stessi/agli altri alcun beneficio. Questa comprensione dovrebbe essere meditata dal vostro complesso mente/corpo/spirito, trattandosi di una distorsione che in questo momento gioca un ruolo nelle vostre esperienze.

Passando ora alla seconda parte della risposta, vi esporremo la nostra comprensione, sebbene essa sia limitata.

[Il secondo lato del nastro corrispondente alla sessione 1 è stato sovrascritto dalla registrazione della successiva meditazione domenicale. Ciò che segue viene presentato come è stato pubblicato nel Libro I].

La coscienza di gruppo individualizzata è quella condizione nella quale la conoscenza viene condivisa con altre distorsioni di complessi mente/corpo/spirito che si trovano nel raggio visibile del singolo complesso mente/corpo/spirito o del gruppo. In questo stesso modo noi vi stiamo parlando, accettando sia le nostre distorsioni che le vostre, allo scopo di enunciare le leggi della creazione, e in particolar modo la Legge dell’Uno. Non siamo disponibili a molti fra la vostra popolazione, per via del fatto che questa non è una modalità di comunicazione o un tipo di filosofia facilmente comprensibile. Tuttavia, noi stessi siamo un esempio toccante tanto della necessità quanto della quasi assenza di speranza che caratterizzano il tentativo di insegnare.

Ogni componente di questo gruppo si sta impegnando ad utilizzare, assimilare e differenziare senza distorsioni, nei canali dei rispettivi complessi mente/corpo/spirito, le informazioni che stiamo inviando a questo strumento. I pochi che illuminerete condividendo la vostra luce sono una ragione più che sufficiente per mettere in atto il maggior impegno possibile. Servire uno significa servire tutti. Pertanto, rispondiamo alla tua domanda affermando che imparare/insegnare o insegnare/imparare sono davvero le uniche attività che valga la pena portare avanti. Non c’è nient’altro che sia di aiuto nel dimostrare il pensiero originale se non il tuo stesso essere, e sono numerose le distorsioni che originano da ciò che non viene spiegato, che non viene articolato o che è avvolto dal mistero. Per questo motivo, troviamo lodevole l’impegno di cercare di discernere e di intrecciare il vostro percorso, nel corso del vostro insegnamento, con quello di quanti più gruppi di complessi mente/corpo/spirito possibili fra la vostra popolazione. Non possiamo parlare più valorosamente di così del vostro desiderio di servire.

60.26 Interrogante: Ci sono state, negli ultimi 30 anni, molte informazioni e molta confusione, e in effetti, direi che la Legge della Confusione ha fatto [ridacchia] gli straordinari, per fare una piccola battuta, nel portare informazioni per la catalisi spirituale ai gruppi che ne fanno richiesta, e sappiamo che sia i complessi di memoria sociale orientati positivamente che quelli negativamente hanno contribuito a queste informazioni come potevano. Questo ha portato ad una sorta di condizione di apatia in molti casi, riguardo alle informazioni, da parte di molti che stanno veramente cercando, ma sono stati ostacolati da una condizione di quella che potrei chiamare entropia spirituale in queste informazioni. Puoi commentare questo e i meccanismi per alleviare questi problemi?

Ra: Io sono Ra. Possiamo commentare questo.

60.27 Interrogante: Solo se ritieni che sia importante richiederei un commento. Se lo ritieni poco importante, lo salteremo.

Ra: Io sono Ra. Queste informazioni sono significative in una certa misura in quanto riguardano la nostra stessa missione in questo momento.

Noi della Confederazione rispondiamo alla chiamata di quelli che sono sul vostro pianeta. Se la chiamata, sebbene sincera, è piuttosto bassa nella coscienza del, diciamo, sistema per mezzo di cui l’evoluzione spirituale può essere accelerata, allora possiamo solo offrire quell’informazione utile a quel particolare chiamante. Questa è la difficoltà di base. Le entità ricevono le informazioni di base riguardo al Pensiero Originale e ai mezzi, cioè la meditazione e il servizio agli altri, per mezzo dei quali questo Pensiero Originale può essere conseguito.

Si prega di notare che come membri della Confederazione stiamo parlando di entità orientate positivamente. Crediamo che il gruppo di Orione abbia esattamente la stessa difficoltà.

Una volta ricevute, queste informazioni di base non vengono messe in pratica nel cuore e nell’esperienza di vita, ma invece “sbatacchiano” dentro alle distorsioni del complesso della mente come farebbe un mattone che ha perso il suo posto e semplicemente rotola da una parte all’altra inutilmente, tuttavia l’entità chiama ancora. Pertanto, vengono ripetute le stesse informazioni di base. Alla fine l’entità decide di essere stanca di queste informazioni ripetitive. Tuttavia, se un’entità mette in pratica ciò che le viene dato, non troverà ripetizione se non quando necessaria.

17.2 Interrogante: È possibile aiutare un’entità a raggiungere il livello di quarta densità in questo periodo finale?

RA: Io sono Ra. È impossibile aiutare un altro essere in modo diretto. È solamente possibile rendere disponibile il catalizzatore in qualsiasi forma, la più importante delle quali è l’irradiazione dal sé della realizzazione dell’unità con il Creatore, e la meno importante delle quali è costituita dalle informazioni come quelle che condividiamo con voi.

Noi stessi non riteniamo urgente l’ampia divulgazione di queste informazioni. È già abbastanza averle rese disponibili a tre, quattro o cinque entità. Si tratta di un’enorme ricompensa, poiché se una sola di esse ottiene una comprensione di quarta densità grazie a questo catalizzatore, allora avremo adempiuto alla Legge dell’Uno nella distorsione del servizio.

Vi incoraggiamo a compiere un tentativo spassionato di condividere le informazioni, senza preoccuparvi dei numeri o della rapida crescita fra le altre persone. Il fatto che voi cerchiate di rendere disponibili tali informazioni è, usando le vostre parole, il vostro servizio. Il tentativo, se raggiunge uno, raggiunge tutti.

Non possiamo offrire scorciatoie per l’illuminazione. L’illuminazione è del momento, è un’apertura all’infinito intelligente. Può essere realizzata solo dal sé, per il sé. Un altro sé non può insegnare/imparare l’illuminazione, ma solo insegnare/imparare informazioni, ispirazione, o una condivisione dell’amore, del mistero, dell’ignoto che fa sì che l’altro sé raggiunga e inizi il processo di ricerca che finisce in un attimo; Ma chi può sapere quando un’entità aprirà la porta al presente?

93.10 Interrogante: L’uccello, immagino, potrebbe essere un messaggero, i due percorsi rappresentati dalla posizione delle ali, recapitante catalizzatore che potrebbe essere utilizzato per polarizzare su entrambi i percorsi. È in qualche modo corretto?

Ra: Io sono Ra. È una corretta percezione che la posa della creatura alata sia significativa. La percezione più corretta di questa entità e della sua significanza è la realizzazione di ciò il complesso mente/corpo/spirito sia dopo aver preso contatto con il suo sé potenziato, sta ora cominciando il suo volo verso quel grande Logos che è ciò che è ricercato dall’adepto.

Inoltre, la natura della creatura alata è riecheggiata sia dalla femmina che la trattiene e sia dal simbolo della femminilità su cui poggiano i piedi della figura; cioè, la natura del catalizzatore è preponderantemente di una inconsapevolezza, proveniente da ciò che non è della mente e che non ha connessione con l’intelletto, come lo chiamate, che precede o è concomitante con l’azione catalitica. Tutti gli usi del catalizzatore da parte della mente sono quelli consciamente applicati al catalizzatore. Senza un intento cosciente, l’uso del catalizzatore non viene mai elaborato attraverso il processo mentale, l’ideazione e l’immaginazione.

93.11 Interrogante: Vorrei, se possibile, un esempio dell’attività che chiamiamo Catalizzatore della Mente in un particolare individuo sottoposto a questo processo. Ra potrebbe fornire un esempio di ciò?

Ra: Io sono Ra. Tutto ciò che assale i vostri sensi è catalizzatore. Noi, parlando a questo gruppo di supporto attraverso questo strumento, offriamo catalizzatore. Le configurazioni di ciascuno nel gruppo del Corpo offrono catalizzatore attraverso la comodità/scomodità. In effetti, tutto ciò che non è stato elaborato prima dell’accorgersene da parte di un complesso mente/corpo/spirito è catalizzatore.

93.12 Interrogante: Quindi nel momento presente riceviamo catalizzatore della mente come siamo consapevoli della comunicazione di Ra e riceviamo catalizzatore del corpo come il nostro corpo avverte tutti gli input al corpo, per come io comprendo ciò. Ma Ra potrebbe allora descrivere il catalizzatore dello spirito, e in questo momento stiamo ricevendo anche quel catalizzatore? E se non, Ra potrebbe fornire un esempio di ciò?

Ra: Io sono Ra. Catalizzatore elaborato dal corpo è catalizzatore per il corpo. Catalizzatore elaborato dalla mente è catalizzatore per la mente. Catalizzatore elaborato dallo spirito è catalizzatore per lo spirito. Un complesso mente/corpo/spirito individuale può utilizzare qualsiasi catalizzatore che giunga prima che se ne accorga, sia attraverso il corpo e i suoi sensi o sia attraverso il processo mentale o attraverso qualsiasi altra fonte più altamente sviluppata, e utilizzare questo catalizzatore in un suo unico modo per formare un’esperienza unica ad esso, con i suoi pregiudizi.

ESPERIENZA E CATALIZZATORE

101.3 Interrogante: Grazie. Farò una dichiarazione sul modo in cui vedo l’azione e chiederò il commento di Ra. Vedo l’attuale posizione come il Creatore che conosce Sé stesso usando attualmente il concetto di polarizzazione. Sembra che noi accentuiamo o produciamo catalizzatore per aumentare la polarizzazione desiderata, sia che il meccanismo sia casuale, attraverso quello che chiamiamo il sé superiore, sia attraverso i servizi di un’entità polarizzata in modo opposto che agisce su di noi con il catalizzatore. Tutti questi sembrano produrre lo stesso effetto che è una polarizzazione più intensa nella direzione desiderata una volta che quella direzione sia stata scelta definitivamente. Vedo che il catalizzatore del morso dell’insetto di seconda densità sia una funzione di entrambe o di una delle fonti [di cui] ho parlato, da casuale ad accresciuto attraverso il sé superiore o attraverso i servizi polarizzati in maniera opposta di coloro che monitorano le nostre attività, che hanno tutte all’incirca lo stesso effetto finale. Ra commenterebbe la mia osservazione?

Ra: Io sono Ra. Troviamo le tue osservazioni non eccezionali e, da un punto di vista generale, corrette.

101.4 Interrogante: In questo caso particolare, quale modalità è stata quella che ha prodotto il catalizzatore del morso?

Ra: Io sono Ra. La natura del catalizzatore è tale che c’è una sola fonte, poiché il catalizzatore e l’esperienza sono ulteriori tentativi di peculiarità nel rapportarsi con l’architettura della mente inconscia del sé. Pertanto, in un’esperienza incarnativa il sé come Creatore, specialmente il sé superiore, è il basamento da cui si erge il catalizzatore per offrire il suo servizio alla mente, al corpo o allo spirito…

54.7 Interrogante: Ora, ho fatto queste affermazioni solo per arrivare alla domanda fondamentale che desidero porre. È una domanda difficile da porre.

Abbiamo, che viene dal sub-Logos che chiamiamo il nostro sole, energia intelligente, che poi forma, e prenderemo come esempio, un singolo sub-sub-logos che è un complesso mente/corpo/spirito. Questa energia intelligente è in qualche modo modulata o distorta, così che finisce per diventare un complesso mente/corpo/spirito con certe distorsioni della personalità che è necessario che il complesso mente/corpo/spirito o la parte mentale di quel complesso non distorca al fine di conformarsi ancora una volta precisamente con l’energia intelligente originaria.

In primo luogo, voglio sapere se la mia affermazione nel merito è corretta e, in secondo luogo, voglio sapere perché questo è il modo in cui è; se c’è qualche risposta diversa dalla prima distorsione della Legge dell’Uno per questo?

Ra: Io sono Ra. Questa affermazione è sostanzialmente corretta. Se penetrerai la natura della prima distorsione nella sua applicazione del sé che conosce il sé, puoi iniziare a distinguere la caratteristica (hallmark) di un Creatore Infinito, la Varietà. Se non ci fossero potenziali per incomprensione e, quindi, comprensione, non ci sarebbe esperienza.

54.8 Interrogante: OK. Una volta che un complesso mente/corpo/spirito diviene cosciente di questo processo, allora decide che per avere le abilità, le piene abilità della Creazione e del Creatore di cui è una piccola parte ma allo stesso tempo la Totalità, per avere le abilità che accompagnano l’intera Creazione, è necessario riunire il suo pensiero o riarmonizzare il suo pensiero con il Pensiero Creativo Originale in una precisa vibrazione o frequenza di vibrazione, dirò. Per fare ciò è necessario disciplinare la personalità in modo che si conformi precisamente al Pensiero Originale o Vibrazione Originale, e questa è suddivisa in sette aree di disciplina ciascuna corrispondente ad uno dei colori dello spettro. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questa affermazione, sebbene corretta, ha un grande potenziale per essere fraintesa. La precisione con cui ogni centro energetico corrisponde al Pensiero Originale non risiede nel sistematico collocamento di ciascun nesso energetico, ma piuttosto nel plastico e fluido collocamento dell’equilibrato fondersi di questi centri energetici in modo tale che l’energia intelligente sia in grado di incanalarsi con distorsione minimale.

Il complesso mente/corpo/spirito non è una macchina. È più propriamente quello che si potrebbe chiamare un poema sinfonico.

54.9 Interrogante: Tutti i complessi mente/corpo/spirito nell’intera creazione hanno i sette centri energetici una volta che hanno raggiunto il pieno sviluppo o sviluppo fino al punto in cui possono avere sette centri energetici?

Ra: Io sono Ra. Questi centri energetici sono in potenziale nel macrocosmo dal principio della creazione da parte del Logos. Uscendo dall’atemporalità, tutto è preparato. Questo è proprio della creazione infinita.

54.10 Interrogante: Allora assumerò che il Creatore, nella Sua intelligente valutazione di un modo di conoscere Se Stesso, abbia creato il concetto delle sette aree di conoscenza. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è parzialmente incorretto. Il Logos crea la luce. La natura di questa luce crea così la natura dei livelli catalitici ed energetici di esperienza nella creazione. Ed è per questo che il più alto di tutti gli onori/doveri, quello dato a quelli dell’ottava successiva, è la supervisione della luce nelle sue manifestazioni durante i tempi esperienziali, se volete, dei vostri cicli.

54.11 Interrogante: Farò un’altra affermazione. Il complesso mente/corpo/spirito può scegliere, a causa della prima distorsione, una configurazione mentale che è sufficientemente discostata dalla configurazione dell’energia intelligente in una particolare frequenza o colore dell’energia in ingresso (instreaming energy), in modo da bloccare una porzione di energia in ingresso in quella particolare frequenza o colore. Questa affermazione è corretta?

Ra: Io sono Ra. Sì.

54.12 Interrogante: Questa domanda potrebbe non essere buona, ma la farò. Puoi darmi un’idea della percentuale massima di questa energia che è possibile bloccare in qualsiasi colore; o questa ha senso?

Ra: Io sono Ra. Potrebbe esserci, nel modello di energia in ingresso di un’entità, un blocco completo in qualsiasi energia o colore o combinazione di energie o colori.

54.13 Interrogante: OK. Quindi presumo che la prima distorsione sia, devo dire, il motivatore o ciò che permette questo blocco. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Non vogliamo cavillare ma preferiamo evitare l’uso di termini come il verbo, permettere. Il libero arbitrio non permette (allow), né la predeterminazione impedirebbe (disallow), distorsioni esperienziali. Piuttosto, la Legge della Confusione offre un libero accesso alle energie di ogni complesso mente/corpo/spirito. Il verbo, “permettere”, sarebbe considerato peggiorativo in quanto suggerisce una polarità tra giusto e sbagliato o permesso e non permesso. Questo può sembrare un punto minuscolo. Tuttavia, per il nostro modo migliore di pensare, ha un certo peso.

54.14 Interrogante: Grazie. Ha un peso anche sul mio modo di pensare, e apprezzo ciò che mi hai detto.

Ora, vorrei quindi considerare l’origine del catalizzatore in—. Innanzitutto abbiamo la condizione del complesso mente/corpo/spirito che, in funzione della prima distorsione, ha raggiunto una condizione di blocco o blocco parziale di uno o più centri energetici. Presumo che il catalizzatore sia necessario solo se c’è perlomeno un blocco parziale di un centro energetico. È corretto?

Ra: Io sono Ra. No.

54.15 Interrogante: Potresti dirmi perché?

Ra: Io sono Ra. Sebbene sia una priorità primaria attivare o sbloccare ogni centro energetico, è anche una priorità primaria a quel punto iniziare a perfezionare gli equilibri tra le energie in modo che ogni tono della corda dell’esistenza vibratoria totale risuoni in chiarezza, accordo e armonia con ogni altra energia. Questo bilanciamento, accordatura e armonizzazione del sé è più essenziale per il più avanzato o esperto complesso mente/corpo/spirito. Ogni energia può essere attivata senza la bellezza che è possibile attraverso le discipline e gli apprezzamenti delle energie personali o ciò che potreste chiamare la personalità più profonda o identità dell’anima.

54.16 Interrogante: Permettimi di fare un’analogia a cui ho appena pensato. Uno strumento musicale a sette corde può essere suonato deflettendo ogni corda [fino a] completa deflessione e rilasciandola ottenendo una nota. Oppure, una volta che le corde sono in grado di essere deflesse attraverso la loro completa deflessione (producendo una nota), invece di produrre le note questa modalità si serve della personalità creativa individuale deflettendo ciascuna nella giusta quantità e nella appropriata sequenza per produrre musica. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Nell’individuo equilibrato le energie giacciono in attesa della mano del Creatore per pizzicare* l’armonia. *(Pluck: Nella terminologia musicale, mettere in vibrazione le corde di uno strumento con il polpastrello delle dita)

54.17 Interrogante: Vorrei quindi tracciare l’evoluzione del catalizzatore sui complessi mente/corpo/spirito e come esso entra in uso ed è pienamente utilizzato per creare questa accordatura. Presumo che il sub-Logos che ha formato la nostra piccola parte della creazione usando l’intelligenza del Logos di cui fa parte, provveda, direi, il catalizzatore di base che avrà effetto sui complessi mente/corpo e i complessi mente/corpo/spirito prima che raggiungano lo stato di sviluppo dove possono iniziare a programmare il loro proprio catalizzatore. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è parzialmente corretto. Il sub-Logos offre il catalizzatore ai livelli più bassi di energia, la prima triade; questi hanno a che fare con la sopravvivenza del complesso fisico. I centri più alti acquisiscono catalizzatore dai pregiudizi del complesso mente/corpo/spirito stesso in risposta a tutte le esperienze casuali e dirette.

Così l’entità meno sviluppata percepirà il catalizzatore relativo ad essa in termini di sopravvivenza del complesso fisico con le distorsioni che sono preferite. L’entità più consapevole, essendo consapevole del processo catalitico, comincerà a trasformare il catalizzatore offerto dal sub-Logos in catalizzatore che può avere effetto sui nessi (nexi) energetici più alti. Così il sub-Logos può offrire solo uno scheletro di base, diciamo, del catalizzatore. I “muscoli e la carne” che hanno a che fare con la, diciamo, sopravvivenza della saggezza, dell’amore, della compassione e del servizio sono determinati dall’azione del complesso mente/corpo/spirito sul catalizzatore di base in modo da creare un catalizzatore più complesso che può a sua volta essere usato per formare distorsioni all’interno di questi centri energetici più alti.

Più l’entità è avanzata, più tenue è la connessione tra il sub-Logos e il catalizzatore percepito finché, alla fine, tutto il catalizzatore viene scelto, generato e prodotto dal sé, per il sé.

54.18 Interrogante: Quali entità incarnate in questo momento su questo pianeta sarebbero di quella categoria, che produce tutto del loro catalizzatore?

Ra: Io sono Ra. Troviamo la tua domanda indeterminata, ma possiamo rispondere che il numero di coloro che hanno padroneggiato il catalizzatore esterno pienamente è piuttosto piccolo.

La maggior parte di coloro che possono essere raccolti in questo nesso spazio/tempo hanno un parziale controllo sull’illusione esterna e stanno usando il catalizzatore esterno per lavorare su alcuni pregiudizi che non sono ancora in equilibrio.

54.19 Interrogante: Nel caso della polarizzazione del servizio-al-sé, che tipo di catalizzatore programmano le entità che seguono questo percorso quando raggiungono il livello di “programmazione del proprio catalizzatore”?

Ra: Io sono Ra. L’entità orientata negativamente programmerà per la massima separazione e controllo su tutte quelle cose ed entità coscienti che essa percepisce come diverse dal sé.

54.20 Interrogante: Intendevo—Capisco come un’entità orientata positivamente programmi un catalizzatore come quello che risulterebbe in dolore fisico se—suppongo che un’entità possa programmare qualcosa che le darebbe l’esperienza del dolore fisico se essa non seguisse il percorso che aveva selezionato. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Si prega di riaffermare la domanda.

54.21 Interrogante: Un’entità orientata positivamente può selezionare un determinato rigido percorso di pensiero ed attività durante un’incarnazione e programmare condizioni che creerebbero dolore fisico se questo percorso non fosse seguito. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

54.22 Interrogante: Un’entità orientata negativamente farebbe qualcosa del genere? Puoi farmi un esempio?

Ra: Io sono Ra. Un complesso mente/corpo/spirito individuale orientato negativamente solitamente programmerà per la ricchezza, la facilità di esistenza e la massima opportunità di potere. Così molte entità negative sono piene della distorsione del complesso fisico che chiamate salute.

Tuttavia, un’entità orientata negativamente può scegliere una condizione dolorosa per migliorare la distorsione verso i cosiddetti processi mentali emotivi negativi come rabbia, odio e frustrazione. Una tale entità può utilizzare un’intera esperienza incarnativa “affilando una lama smussata” di odio o rabbia in modo che possa polarizzarsi maggiormente verso il polo negativo o separato.

54.23 Interrogante: Ora, sembra che prima dell’incarnazione, in qualsiasi incarnazione, quando un’entità diventa più consapevole del processo di evoluzione e ha selezionato un percorso, sia esso positivo o negativo, a un certo punto l’entità diventa consapevole di ciò che vuole fare riguardo allo sblocco e al riequilibrio dei centri energetici. A quel punto è in grado di programmare per l’esperienza di vita quelle esperienze catalitiche che lo aiuteranno nel suo processo di sbloccaggio e riequilibrio. È corretto?

Ra: Io sono Ra. È corretto.

54.24 Interrogante: Lo scopo quindi, visto precedentemente all’incarnazione, di quello che chiamiamo lo stato fisico incarnato, sembra essere del tutto, o quasi del tutto, quello di sperimentare a quel punto il catalizzatore programmato e poi evolvere in funzione di quel catalizzatore. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ribadiamo per chiarezza. Lo scopo dell’esistenza incarnativa è l’evoluzione di mente, corpo e spirito. Al fine di fare questo non è strettamente necessario avere un catalizzatore. Tuttavia, senza catalizzatore il desiderio di evolvere e la fede nel processo normalmente non si manifestano e quindi l’evoluzione non avviene. Pertanto, il catalizzatore è programmato e il programma è progettato per il complesso mente/corpo/spirito per le sue esigenze uniche. Quindi è desiderabile che un complesso mente/corpo/spirito sia consapevole e presti attenzione alla voce del suo catalizzatore esperienziale, traendo da esso ciò che si è incarnato per racimolare (glean).

54.26 Interrogante: Puoi descrivere l’energia che entra in uno di questi centri energetici? Puoi descrivere il suo percorso dalla sua origine, la sua forma e il suo effetto? Non so se questo è possibile, ma puoi farlo?

Ra: Io sono Ra. Questo è parzialmente possibile.

54.27 Interrogante: Lo faresti per favore?

Ra: L’origine di tutta l’energia è l’azione del libero arbitrio sull’amore. La natura di tutta l’energia è luce. I mezzi del suo ingresso nel complesso mente/corpo/spirito sono duplici.

In primo luogo, c’è la luce interiore che è la Stella Polare del sé, la stella guida. Questo è il diritto di nascita e la vera natura di tutte le entità. Questa energia dimora all’interno.

Il secondo punto di ingresso è l’opposto polare della Stella Polare, diciamo, e può essere visto, se si desidera usare il corpo fisico come un analogo per il campo magnetico, come proveniente dalla terra attraverso i piedi e attraverso il punto più basso della colonna vertebrale. Questo punto di ingresso dell’energia di luce universale è indifferenziato fino a che non inizia il suo processo di filtrazione attraverso i centri energetici. Le esigenze di ciascun centro e l’efficienza con cui l’individuo ha imparato ad attingere alla luce interiore determinano la natura dell’uso che viene fatto dall’entità di questi flussi in entrata. (C’è un gioco di parole qui con il nome della stella polare utilizzando i sinonimi Polaris, North star, guiding star)

54.28 Interrogante: Il catalizzatore esperienziale segue lo stesso percorso? Questa potrebbe essere una domanda stupida.

Ra: Io sono Ra. Questa non è una domanda senza senso, perché il catalizzatore e le esigenze o distorsioni dei centri energetici sono due concetti congiunti strettamente come due fili di una corda.

54.29 Interrogante: Allora, in una sessione precedente hai menzionato che il catalizzatore esperienziale era sperimentato prima dal polo sud e valutato rispetto alla sopravvivenza, ecc. Ecco perché ho posto la domanda, e io— puoi approfondire questo concetto?…

Abbiamo due tipi di energia. Stiamo quindi tentando, come entità in un vero colore di questa ottava, di spostare il luogo di incontro della natura esterna ed interna sempre più oltre o più verso l’alto, lungo i centri energetici. I due metodi di approcciare questo con un metodo sensato sono: primo, la collocazione all’interno del Sé di quelle esperienze che sono attratte dall’entità attraverso il polo sud. Ogni esperienza dovrà essere osservata, sperimentata, bilanciata, accettata e collocata all’interno dell’individuo. Man mano che l’entità cresce nell’accettazione del sé e nella consapevolezza del catalizzatore, la posizione della migliore collocazione di queste esperienze si alzerà per la nuova entità di vero colore.

L’esperienza, qualunque essa sia, sarà collocata nel raggio rosso e considerata per il suo contenuto di sopravvivenza e così via. Ogni esperienza sarà compresa sequenzialmente dal complesso mente/corpo/spirito che cresce e che ricerca, in termini di sopravvivenza, poi in termini di identità personale, poi in termini di relazioni sociali, poi in termini di amore universale, poi in termini di come l’esperienza può generare una libera comunicazione, poi in termini di come l’esperienza può essere connessa alle energie universali, e infine in termini di sacramentale natura di ogni esperienza.

Nel frattempo il Creatore si trova all’interno. Nel polo nord “la corona è già sulla testa” e l’entità è potenzialmente un dio. Questa energia è posta in essere dall’accettazione umile e fiduciosa di questa energia attraverso la meditazione e la contemplazione del sé e del Creatore.

Dove queste energie si incontrano è dove il serpente avrà raggiunto la sua altezza.

Quando questa energia “non più avvolta” (uncoiled) si avvicina all’amore universale e all’essere radiante, l’entità è in uno stato in cui la raccoglibilità dell’entità si avvicina…

50.2 Interrogante: Nell’ultima sessione [tu] hai affermato che le esperienze sono attratte all’entità attraverso il polo sud. Potresti precisare questo e darci una definizione di cosa intendi?

Ra: Io sono Ra. Ci vuole qualche considerazione per realizzare la giusta prospettiva per cogliere il senso delle informazioni di cui sopra. Il polo sud o negativo è quello che attrae. Attira su di sé quelle cose magnetizzate ad esso. Così come il complesso mente/corpo/spirito. Il flusso in ingresso di esperienza è dell’affluenza del polo sud. Potete considerare questa un’affermazione semplicistica.

L’unica parte specifica di questa correttezza è che il raggio rosso o centro energetico di fondazione, essendo il centro energetico radice o più basso del veicolo fisico, avrà la prima opportunità di reagire a qualsiasi esperienza. Solamente in questo modo, potete vedere un locus fisico del polo sud identificato con il centro energetico della radice. In ogni aspetto della mente e del corpo la “radice o fondamento” avrà l’opportunità di funzionare per primo.

Che cos’è questa opportunità se non la sopravvivenza? Questa è la possibilità radice (root possibility) di risposta e può essere considerata caratteristica delle funzioni di base sia della mente che del corpo. Troverete questo istinto il più forte e, una volta che questo sia bilanciato, molto sarà aperto al ricercatore. Il polo sud in tal caso smette di bloccare i dati esperienziali, e i centri energetici più elevati della mente e del corpo si avvalgono dell’opportunità di utilizzare l’esperienza attratta ad esso.

50.3 Interrogante: Perché dici che l’esperienza è attirata o attratta all’entità?

Ra: Io sono Ra. Lo diciamo a causa della nostra comprensione che questa è la natura del fenomeno del catalizzatore esperienziale e del suo ingresso nella consapevolezza del complesso mente/corpo/spirito.

50.4 Interrogante: Potresti fornire un esempio di come un’entità istituisce una condizione per attrarre un particolare catalizzatore esperienziale e di come quel catalizzatore viene fornito o è appreso.

Ra: Io sono Ra. Si può fornire un esempio del genere.

50.5 Interrogante: Lo fornirai?

Ra: Io sono Ra. Ci siamo fermati a scansionare la coscienza di questo strumento per ottenere il permesso di usare il suo catalizzatore esperienziale come esempio. Possiamo procedere.

Questo è un esempio e l’estrapolazione può essere fatta per altre entità che sono consapevoli del processo di evoluzione. Questa entità scelse, prima dell’incarnazione, i mezzi per cui il catalizzatore aveva una grande probabilità di essere conseguito. Questa entità desiderava il processo di esprimere amore e luce senza aspettarsi alcun ritorno. Questo strumento ha programmato anche per sforzarsi a compiere il lavoro spirituale e per confortarsi con la compagnia nel fare questo lavoro.

Gli accordi sono stati presi prima dell’incarnazione; il primo, con i cosiddetti genitori e fratelli di questa entità. Ciò ha fornito il catalizzatore esperienziale per la situazione di offrire radianza dell’essere senza aspettativa di ritorno. Il secondo programma prevedeva accordi con diverse entità. Questi accordi hanno fornito e forniranno, nel vostro continuum tempo/spazio e spazio/tempo, opportunità per il catalizzatore esperienziale del lavoro e del cameratismo.

Ci sono eventi che facevano parte di un programma per questa entità solo in quanto erano vortici di possibilità/probabilità che avevano a che fare con la vostra cultura societaria. Questi eventi includono la natura della vita o il tenore di vita, il tipo di relazioni instaurate nel vostro quadro giuridico e il clima sociale durante l’incarnazione. L’incarnazione era intesa come una che avrebbe avuto luogo al momento del raccolto.

Questi dati di fatto, diciamo, si applicano a milioni delle vostre persone, quelli consapevoli dell’evoluzione e desiderosi all’estremo di raggiungere il cuore dell’amore e la radiosità che dona comprensione. Aldilà di ciò che le lezioni programmavano, esse hanno a che fare con altri-sé, non con eventi. Hanno a che fare con il dare, non con il ricevere, perché le lezioni d’amore sono di questa natura sia per il positivo che per il negativo. Coloro che possono essere raccolti negativamente si troveranno in questo momento a sforzarsi di condividere il loro amore per se stessi.

Ci sono quelli le cui lezioni sono più casuali a causa della loro attuale incapacità di comprendere la natura e il meccanismo dell’evoluzione della mente, del corpo e dello spirito. Di questi possiamo dire che il processo è custodito da coloro che non cessano mai la loro vigile attesa di essere di servizio. Non c’è entità senza aiuto, sia attraverso l’auto-consapevolezza dell’unità della creazione che attraverso i guardiani del sé che proteggono i mente/corpo/spirito meno sofisticati da qualsiasi separazione permanente dall’unità mentre le lezioni della vostra densità continuano.

33.6 Interrogante: Grazie. Mi chiedevo se esiste una programmazione di esperienze che induce un individuo a ottenere un certo catalizzatore nella sua vita quotidiana. Ad esempio, durante la nostra vita quotidiana ci sono molte cose che possiamo sperimentare. Consideriamo queste esperienze come accadute per puro caso oppure per un nostro progetto consapevole, come prendere appuntamenti o andare in giro. Mi stavo solo chiedendo se ci fosse una “dietro le quinte”, potrei chiamarla, programmazione di catalizzatore per creare le esperienze necessarie per una crescita più rapida nel caso di alcune entità. È questo … Succede?

Ra: Io sono Ra. Riteniamo di cogliere il cuore della tua domanda. Si prega di richiedere ulteriori informazioni se non siamo corretti.

L’entità che si incarna che è diventata cosciente del processo incarnativo e programma pertanto la propria esperienza può scegliere la quantità di catalizzatore o, per definirlo diversamente, il numero di lezioni che si impegnerà a sperimentare e da cui apprendere in una incarnazione. Ciò non significa che tutto sia predestinato ma piuttosto che ci sono linee guida invisibili che danno forma agli eventi, che funzioneranno secondo questa programmazione. Quindi, se un’opportunità viene persa, ne apparirà un’altra finché il, diciamo, studente dell’esperienza di vita capirà che una lezione viene offerta e si impegnerà ad apprenderla.

33.7 Interrogante: Quindi queste lezioni verrebbero riprogrammate, si potrebbe dire, mentre l’esperienza di vita continua. Supponiamo che un’entità sviluppi un pregiudizio che effettivamente non ha scelto di sviluppare prima dell’incarnazione. È quindi possibile programmare le esperienze in modo che abbia un’opportunità di alleviare questo pregiudizio mediante bilanciamento. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è precisamente corretto.

33.8 Interrogante: Grazie. Quindi da questo estrapolerei la congettura, dirò, che l’orientamento nella mente dell’entità è l’unica cosa che è del tutto di qualche rilievo. Il catalizzatore fisico che sperimenta, indipendentemente da ciò che gli sta accadendo, sarà una funzione strettamente del suo orientamento mentale. Userò come esempio [esempio cancellato] che è una testimonianza dell’orientamento nella mente che governa il catalizzatore. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Preferiamo non utilizzare ben conosciuti esempi, detti o adagi nelle nostre comunicazioni a voi, per via della grandissima quantità di distorsione che qualsiasi detto ben conosciuto ha subito. Pertanto, potremmo rispondere alla prima parte della tua domanda chiedendoti di eliminare l’esempio. È completamente vero, per quanto ne sappiamo, che l’orientamento o la polarizzazione del complesso mente/corpo/spirito è causa delle percezioni generate da ciascuna entità. Quindi una scena può essere osservata nel vostro negozio di alimentari. L’entità davanti a sé può essere senza fondi sufficienti. Un’entità può quindi cogliere questa opportunità per rubare. Un altra potrebbe cogliere questa opportunità per sentirsi un fallimento. Un altra può con noncuranza rimuovere gli elementi meno necessari, pagare quello che può e continuare ad occuparsi dei suoi affari. Uno dietro a sé, osservando, può provare compassione, può percepire un affronto perché sta accanto a una persona indigente, può provare generosità, può provare indifferenza.

Vedi ora le analogie in maniera più appropriata?

33.9 Interrogante: Sì, lo faccio. Quindi da questo estrapolerò il concetto che è in qualche modo più difficile perché, come hai illustrato precedentemente, anche il positivo di quarta densità ha il concetto di azione difensiva, ma sopra la quarta densità il concetto di azione difensiva non è in uso. Il concetto di azione difensiva e azione offensiva [risatina] sono molto in uso in questa nostra esperienza presente.

Presumo che se un’entità è polarizzata abbastanza fortemente nel suo pensiero in senso positivo, l’azione difensiva non sarà necessaria per lui perché l’opportunità di applicare un’azione difensiva non avrà mai origine per lui. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è inconoscibile. In ogni caso, come abbiamo detto, un’entità in grado di programmare le esperienze può scegliere il numero e l’intensità delle lezioni da apprendere. È possibile che un’entità orientata in modo estremamente positivo possa programmare per sé stessa situazioni che mettono alla prova la capacità del sé di astenersi dall’azione difensiva sino al punto della morte fisica del sé o dell’altro-sé. Questa è una lezione intensiva e non si sa, diciamo, quali entità l’abbiano programmata. Possiamo, se lo desideriamo, leggere questa programmazione. Tuttavia, questa è una violazione e scegliamo di non farlo.

33.10 Interrogante: Ti chiederò se conosci il film chiamato “La Nona Configurazione”. Lo Conosci?

Ra: Io sono Ra. Analizziamo il tuo complesso mentale e vediamo questa configurazione chiamata “La Nona Configurazione”.

33.11 Interrogante: Questo film ha messo in luce questo punto di cui abbiamo parlato. E l’entità, il colonnello, ha dovuto prendere una decisione a quel punto. Mi stavo solo chiedendo, rispetto alla polarità, la sua polarizzazione. Avrebbe potuto sottomettersi, si potrebbe dire, alle forze negative, ma invece ha scelto di difendere il suo amico. È possibile per te stimare quale sia più polarizzante positivamente: difendere l’entità orientata positivamente o permettere la soppressione da parte delle entità orientate negativamente? Puoi rispondere anche a questo?

Ra: Io sono Ra. Questa domanda abbraccia l’ambito di quarta densità così come la vostra e la sua risposta può essere vista meglio attraverso l’azione dell’entità chiamata Jehoshua, che chiamate Gesù. Questa entità doveva essere difesa dai suoi amici. L’entità ha ricordato ai suoi amici di mettere via la spada. Questa entità si è poi consegnata per essere messa alla morte fisica. L’impulso a proteggere l’amato altro-sé è quello che persiste attraverso la quarta densità, una densità che abbonda di compassione. Più di questo non possiamo e non abbiamo bisogno di dire.

42.2 Interrogante: Allora leggerò molto rapidamente la domanda.

Farò una dichiarazione e ti chiederò di commentare sul suo grado di accuratezza. Presumo che l’entità equilibrata non sarebbe influenzata né verso emozioni positive né negative da alcuna situazione con cui si potrebbe confrontare. Rimanendo impassibile in ogni situazione, l’entità equilibrata può discernere chiaramente le necessarie e appropriate risposte in armonia con la Legge dell’Uno per ogni situazione.

La maggior parte delle entità sul nostro pianeta si ritrovano inconsciamente coinvolte in ogni situazione emotiva con cui entrano in contatto in base ai loro propri pregiudizi unici e, a causa di questi pregiudizi (biases), non riescono a vedere chiaramente le opportunità di insegnamento/apprendimento e la risposta appropriata in ogni situazione emotiva e devono pertanto, attraverso un processo di molti tentativi ed errori e la sopportazione del dolore risultante, ripetere tali situazioni molte molte volte fino a quando non diventano consapevolmente coscienti della necessità di bilanciare i loro centri energetici e quindi le loro risposte e comportamenti.

Una volta che una persona diventa consciamente consapevole della necessità di bilanciare i propri centri energetici e le proprie reazioni, il passo successivo è quello di consentire alle adeguatamente positive o negative risposte alle situazioni emozionali, di fluire senza intoppi attraverso il proprio essere senza conservare alcuna colorazione emotiva dopo che è stata consciamente osservata e lasciata fluire attraverso l’essere. E presumo che questa capacità di osservare consapevolmente l’energia caricata positivamente o negativamente che scorre attraverso l’essere possa essere aumentata dalla pratica degli esercizi di bilanciamento che ci hai dato, con il risultato del bilanciamento raggiunto per l’entità, che gli consentirebbe di rimanere non-emozionabile e non-distorta rispetto alla Legge dell’Uno in ogni situazione, proprio come lo spettatore obiettivo del film per la televisione.

È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questa è un’applicazione incorretta del bilanciamento di cui abbiamo discusso. L’esercizio di, prima sperimentare i sentimenti, e poi scoprire consapevolmente le loro antitesi all’interno dell’essere ha come suo obiettivo non il placido fluire di sentimenti sia positivi che negativi pur rimanendo non influenzati, ma piuttosto l’obiettivo di diventare non influenzati. Questo è un risultato più semplice e richiede molta pratica, diciamo.

Il catalizzatore dell’esperienza lavora affinché gli apprendimenti/insegnamenti di questa densità si verifichino. Tuttavia, se si vede nell’essere (being) una risposta, anche se è semplicemente osservata, l’entità sta ancora usando il catalizzatore per apprendere/insegnare.

Il risultato finale è che il catalizzatore non è più necessario. Quindi questa densità non è più necessaria. Questa non è indifferenza o obiettività, ma una compassione e un amore finemente armonizzati che vedono tutte le cose come amore. Questa visione non suscita alcuna risposta a causa delle reazioni catalitiche. Così l’entità è ora capace di diventare Co-Creatrice di avvenimenti esperienziali. Questo è il bilanciamento più vero.

42.3 Interrogante: Cercherò di fare un’analogia. Se un animale, direi un toro in un recinto, ti attacca perché ti sei aggirato nel suo recinto, Ti “togli di mezzo” velocemente ma non lo biasimi. Oppure, non hai molta risposta emotiva oltre alla reazione di paura che (il toro) potrebbe danneggiarti. Tuttavia, se incontri un altro sé nel suo territorio e ti attacca, la tua risposta potrebbe essere di più di natura emotiva, producendo risposte corporee fisiche. Ho ragione nell’assumere che quando la tua risposta all’animale e all’altro-sé, vede entrambi come il Creatore e ama entrambi e capisce che la loro azione nell’attaccarti è l’azione del loro libero arbitrio, allora ti sei bilanciato correttamente in quest’area? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è fondamentalmente corretto. Tuttavia, l’entità bilanciata vedrà nell’apparente attacco di un altro-sé le cause di questa azione che sono, nella maggior parte dei casi, di natura più complessa rispetto alla causa dell’attacco del toro di seconda densità, come era il tuo esempio. Così questa entità equilibrata sarebbe aperta a molte più opportunità per il servizio a un altro-sé di terza densità.

42.4 Interrogante: Un’entità perfettamente equilibrata proverebbe una risposta emotiva quando viene attaccata da l’altro-sé?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. La risposta è l’Amore.

42.5 Interrogante: Nell’illusione che sperimentiamo ora è difficile mantenere questa risposta specialmente se l’attacco dell’entità provoca dolore fisico, ma presumo che questa risposta debba essere mantenuta anche attraverso la perdita fisica della vita o il dolore estremo. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto e inoltre è di un’importanza primaria o principale per comprendere, diciamo, il principio del bilanciamento. Equilibrio non è indifferenza, ma piuttosto l’osservatore non accecato da alcun sentimento di separazione ma piuttosto completamente pervaso di amore.

42.6 Interrogante: Nell’ultima sessione hai fatto l’affermazione che “Noi, cioè Ra, abbiamo trascorso molto tempo/spazio nella quinta densità bilanciando l’intensa compassione acquisita nella quarta densità”. Potresti ampliare questo concetto rispetto a ciò di cui stavamo discutendo?

Ra: Io sono Ra. La quarta densità, come abbiamo detto, abbonda di compassione. Questa compassione è follia se vista attraverso gli occhi della saggezza. Essa è la salvezza della terza densità, ma crea un dislivello nell’equilibrio ultimo dell’entità.

Così noi, come complesso di memoria sociale di quarta densità, abbiamo avuto la tendenza verso la compassione fino al martirio in favore degli altri-sé. Quando il raccolto di quinta densità fu ottenuto, abbiamo scoperto che in questo livello vibratorio si potevano vedere delle carenze nell’efficacia di tale continua compassione. Abbiamo trascorso molto tempo/spazio nella contemplazione di quelle vie del Creatore che permeano l’amore con la saggezza.

42.7 Interrogante: Vorrei provare a fare un’analogia per questo nella terza densità. Molte entità qui provano grande compassione in relazione ad alleviare i problemi fisici degli altri-sé di terza densità attraverso la somministrazione ad essi in molte maniere, portando loro cibo se c’è fame come c’è ora nelle nazioni africane, portando loro medicine se credono che medicalmente ne necessiti la loro somministrazione, e sono in larga misura disinteressati in tutti questi servizi .

Questo sta creando una polarizzazione o una vibrazione che è in armonia con il raggio verde o quarta densità. Tuttavia, non è bilanciata con la comprensione di quinta densità che queste entità stiano sperimentando un catalizzatore, e una più equilibrata amministrazione delle loro necessità sarebbe fornire ad essi l’apprendimento necessario per raggiungere lo stato di consapevolezza di quarta densità piuttosto di quanto sarebbe da somministrare a loro per le necessità fisiche in questo momento. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto. Per un complesso mente/corpo/spirito che sta morendo di fame, la risposta appropriata è l’alimentazione del corpo. Puoi estrapolare da ciò.

D’altra parte, comunque, hai ragione nel tuo presupposto che la risposta del raggio verde non è così raffinata come quella che è stata permeata di saggezza. Questa saggezza consente all’entità di apprezzare i suoi contributi alla coscienza planetaria per mezzo della qualità del suo essere, senza riguardo all’attività o al comportamento che prevede dei risultati sui piani visibili.

42.8 Interrogante: Allora perché abbiamo il problema della fame estrema, in generale, nell’area dell’Africa in questo momento? È questo, c’è qualche ragione metafisica per questo, o è un fatto puramente casuale?

Ra: Io sono Ra. La tua precedente supposizione era corretta sull’azione catalitica di questa fame e cattiva salute. Tuttavia, è nel libero arbitrio di un’entità rispondere a questa grave condizione degli altri-sé, e l’offerta dei generi alimentari e delle sostanze necessarie è una risposta appropriata nel quadro dei vostri apprendimenti/insegnamenti in questo momento che implicano il crescente senso di amore e servizio per altri-sé.

42.9 Interrogante: Qual è la differenza in termini di attivazione del centro energetico tra una persona che reprime le risposte emotivamente cariche a situazioni cariche di emozioni e la persona che è equilibrata e, quindi, veramente non-condizionata da situazioni emotivamente cariche?

Ra: Io sono Ra. Questa domanda contiene un presupposto incorretto. Per l’entità veramente equilibrata nessuna situazione sarebbe emotivamente carica. Capito ciò, possiamo dire quanto segue: La repressione delle emozioni depolarizza l’entità in quanto poi non sceglie di utilizzare in una maniera spontanea l’azione catalitica dello spazio/tempo presente, affievolendo così i centri energetici. C’è, tuttavia, una certa polarizzazione verso il positivo se la causa di questa repressione è la considerazione per l’altro-sé. L’entità che ha lavorato abbastanza a lungo con il catalizzatore da poter percepire il catalizzatore ma non lo trova indispensabile ad esprimere reazioni, non è ancora equilibrata ma non subisce alcuna depolarizzazione a causa della trasparenza del suo continuum esperienziale. Così il graduale aumento nella capacità di osservare le proprie reazioni e di conoscere il sé condurrà il sé sempre più vicino a un vero equilibrio. La pazienza è richiesta e consigliata, poiché il catalizzatore è intenso sul vostro piano e il suo utilizzo deve essere apprezzato durante un periodo di costante apprendimento/insegnamento.

42.10 Interrogante: Come può una persona sapere quando è non-condizionata da una situazione emotivamente carica mentre sta reprimendo il flusso di emozioni, o se è in equilibrio ed è veramente non-condizionata?

Ra: Io sono Ra. Abbiamo parlato di questo. Pertanto, ripeteremo brevemente che per l’entità bilanciata, nessuna situazione ha una carica emotiva ma è semplicemente una situazione come un’altra in cui l’entità può o meno cogliere l’opportunità di essere di servizio. Più un’entità si avvicina a questo atteggiamento, più un’entità è vicina all’equilibrio. Potete notare che non è nostra raccomandazione che reazioni al catalizzatore siano represse o soppresse a meno che tali reazioni non siano un *ostacolo, non consono con la Legge dell’Uno, ad un altro-sé. È molto, molto meglio permettere che l’esperienza si esprima in modo che l’entità possa poi fare un uso più completo di questo catalizzatore. *(be a stumbling block)

42.11 Interrogante: Come può un individuo valutare quali centri energetici all’interno del suo essere sono attivati e in non immediata necessità di ulteriore attenzione e quali centri energetici non sono attivati e sono in necessità di attenzione immediata?

Ra: Io sono Ra. I pensieri di un’entità, i suoi sentimenti o emozioni, e tanto meno il suo comportamento sono le indicazioni per l’insegnamento/apprendimento di sé dal sé. Nell’analisi delle proprie esperienze di un ciclo diurno, un’entità può valutare ciò che considera essere pensieri, comportamenti, sentimenti ed emozioni inappropriati.

Nell’esaminare queste attività inappropriate di mente, corpo e spirito complessi l’entità può quindi collocare queste distorsioni nel raggio vibrazionale appropriato e quindi vedere dove è necessario lavorare.

33.12 Interrogante: Grazie. Man mano che ci avviciniamo alla fine di questo Grande Ciclo, potrebbe esserci una quantità crescente di catalizzatore per le entità. Mi chiedo se, poiché le vibrazioni planetarie sono in qualche modo disallineate con le vibrazioni di quarta densità e il catalizzatore è aumentato, se questo creerà una leggera quantità di maggiore polarizzazione ottenendo così un raccolto positivo leggermente maggiore a causa di questo catalizzatore e allo stesso modo creerà una polarizzazione più negativa e quindi avere un raccolto leggermente più negativo da questo meccanismo di transizione che è, sfortunatamente, alquanto più catalitico di quanto lo sarebbe se il pianeta avesse raggiunto uno stato di coscienza più elevato. Succede questo?

Ra: Io sono Ra. La domanda deve essere risolta in due parti. In primo luogo, le catastrofi planetarie, come potete chiamarle, sono un sintomo del raccolto difficile piuttosto che un catalizzatore consapevolmente programmato per il raccolto. Quindi non ce ne occupiamo, perché è casuale rispetto al catalizzatore cosciente che possiamo rendere disponibile.

La seconda parte è questa: I risultati del catalizzatore casuale di ciò che chiamate i “cambiamenti della Terra” sono anche casuali. Quindi possiamo vedere vortici di probabilità/possibilità che vanno verso il positivo e il negativo. Tuttavia, sarà come sarà. Le vere opportunità per un catalizzatore cosciente non sono una funzione dei cambiamenti della Terra ma del risultato del sistema di anzianità delle incarnazioni, che al momento del raccolto ha posto in incarnazione coloro le cui possibilità di usare le esperienze di vita per divenire raccoglibili sono le migliori.

33.13 Interrogante: Questo sistema di anzianità viene utilizzato anche per il lato del servizio-al-sé per diventare raccoglibile da quel lato?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Puoi fare un’altra domanda completa in questo momento.

33.14 Interrogante: OK. [Quello che] vorrei che tu elencassi tutti i principali meccanismi progettati per fornire un’esperienza catalitica che non include l’interazione con l’altro-sé. Questa è la prima parte della domanda che farò.

Ra: Io sono Ra. Comprendiamo da questa domanda che ti rendi conto che il meccanismo primario per l’esperienza catalitica in terza densità è l’altro-sé. L’elenco di altre influenze catalitiche: in primo luogo, l’universo del Creatore; in secondo luogo, il sé.

33.15 Interrogante: Puoi elencare delle sub-voci del sé che lo farebbero – o i modi in cui il sé agisce cataliticamente per produrre esperienza?

Ra: Io sono Ra. Per primo, il sé non-manifestato. Secondo, il sé in relazione al sé sociale creato dal sé e dall’altro-sé. Per terzo, l’interazione tra il sé e i gadget, i giocattoli e gli intrattenimenti d’invenzione del sé e dell’altro-sé. Quarto, il rapporto del sé con quegli attributi che potreste chiamare guerra e voci di guerra.

33.16 Interrogante: Stavo considerando forse il catalizzatore del dolore fisico. Come funziona questo … Rientra in queste voci?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto, va sotto la voce del sé non-manifestato; cioè il sé che non ha bisogno dell’altro-sé per manifestarsi o agire.

33.17 Interrogante: Abbiamo abbastanza tempo per porre la seconda parte di questa domanda, che è elencare tutti i principali meccanismi progettati per fornire il catalizzatore che include l’azione con l’altro-sé? Abbiamo abbastanza tempo per questo?

Ra: Io sono Ra. Avete molto tempo per questo, poiché possiamo esprimere questo elenco in due modi. Potremmo parlare all’infinito, o potremmo semplicemente affermare che qualsiasi interazione tra il sé e l’altro-sé ha qualunque potenziale di catalizzatore che esiste nella potenziale differenza tra il sé e l’altro-sé, questo moderato e sostenuto dal dato costante del Creatore come sé e come altro-sé. Puoi porre questa domanda ulteriormente se desideri informazioni specifiche.

19.13 Interrogante: Farò ora un’affermazione su quello che ho compreso, [e] vi chiederò se è corretta. Esiste un catalizzatore fisico, così lo chiamerei, che opera in ogni istante sulle entità di terza densità. Presumo che esso abbia operato all’incirca nello stesso modo nella seconda densità. Si tratta di un catalizzatore che agisce attraverso quello che noi chiamiamo dolore e quelle che noi chiamiamo emozioni. La ragione primaria per l’indebolimento del corpo fisico e per l’eliminazione della peluria corporea, e per tutto il resto, è quella di far sì che questo catalizzatore agisca in modo più intenso sulla mente, generando in tal modo il processo evolutivo?

RA: Io sono Ra. Questo non è interamente corretto, sebbene sia strettamente associato alle distorsioni della nostra comprensione.

Vi preghiamo di pensare, ad esempio, ad un albero. Esso è autosufficiente. Vi preghiamo ora di pensare all’entità di terza densità. Essa è autosufficiente solo tramite difficoltà e privazioni. È difficile apprendere in solitudine perché vi è incorporato un intrinseco handicap, allo stesso tempo la grande virtù e il grande handicap della terza densità. Cioè la mente razionale/intuitiva.

Pertanto, l’indebolimento del veicolo fisico, come voi lo chiamate, è stato progettato per distorcere le entità verso la predisposizione ad avere a che fare l’una con l’altra. In tal modo, le lezioni che si avvicinano ad una conoscenza dell’amore possono avere inizio.

Questo catalizzatore poi è condiviso fra le persone come un’importante parte dello sviluppo del sé di ciascuno, così come le esperienze del sé in solitudine e la sintesi di tutte le esperienze attraverso la meditazione. La via più veloce per imparare è quella di avere a che fare con gli altri-sé. Questo è un catalizzatore molto più grande dell’avere a che fare con il sé. Trattare con il sé senza altri sé è come vivere senza quelli che chiamereste specchi. In questo modo, il sé non può vedere i frutti del suo essere. Pertanto, ciascuno può aiutare ciascuno con lo specchiarsi. Questa è anche una ragione primaria dell’indebolimento del veicolo fisico, come chiamate il complesso fisico.

34.6 Interrogante: Grazie. Puoi fornirmi esempi di azione catalitica per produrre apprendimento sotto ciascuna delle seguenti voci dell’ultima sessione che abbiamo avuto … Puoi darmi un esempio del sé non-manifestato che produce un catalizzatore di apprendimento?

Ra: Io sono Ra. Abbiamo osservato il tuo interesse per il catalizzatore del dolore. Questa esperienza è molto comune tra le vostre entità. Il dolore può essere del complesso fisico. Più spesso è del complesso mentale ed emotivo. In alcuni pochi casi il dolore è spirituale di natura complessa. Questo crea un potenziale per l’apprendimento. Le lezioni da apprendere variano. Quasi sempre queste lezioni includono la pazienza, la tolleranza e l’abilità per il “tocco leggero” (Light-touch).

Molto spesso il catalizzatore del dolore emozionale, sia che si tratti della morte del complesso fisico di un altro-sé che è amato o di qualche altra apparente perdita, risulterà semplicemente nell’opposto, in un’amarezza, un’impazienza, un inacidimento. Questo è il catalizzatore che è “andato nel verso sbagliato”. In questi casi, quindi, ci sarà un catalizzatore aggiuntivo fornito per offrire al sé non-manifestato ulteriori opportunità per scoprire il sé come Creatore pienamente sufficiente*, contenente tutto ciò che c’è e pieno di gioia. *(all-sufficient Creator)

34.7 Interrogante: Quelle che chiamiamo malattie contagiose hanno un ruolo in questo processo riguardo al sé non-manifestato?

Ra: Io sono Ra. Queste cosiddette malattie contagiose sono quelle entità di seconda densità che offrono un’opportunità per questo tipo di catalizzatore. Se questo catalizzatore non è necessario, allora queste creature di seconda densità, come le chiamereste, non hanno alcun effetto. In ognuna di queste generalizzazioni siete pregati di notare che ci sono anomalie così che non possiamo parlare di ogni circostanza ma solo del corso o modo generale di come sperimentate le cose.

34.8 Interrogante: Che parte giocano in questo processo quelli che chiamiamo difetti congeniti?

Ra: Io sono Ra. Questa è una parte della programmazione della totalità del complesso mente/corpo manifestata nel mente/corpo/spirito di terza densità. Questi difetti sono pianificati come limitazioni che sono parte dell’esperienza intesa dal complesso di totalità dell’entità. Questo include le predisposizioni genetiche, come potreste chiamarle.

54.21 Interrogante: Un’entità orientata positivamente può selezionare un determinato rigido percorso di pensiero ed attività durante un’incarnazione e programmare condizioni che creerebbero dolore fisico se questo percorso non fosse seguito. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

54.22 Interrogante: Un’entità orientata negativamente farebbe qualcosa del genere? Puoi farmi un esempio?

Ra: Io sono Ra. Un complesso mente/corpo/spirito individuale orientato negativamente solitamente programmerà per la ricchezza, la facilità di esistenza e la massima opportunità di potere. Così molte entità negative sono piene della distorsione del complesso fisico che chiamate salute.

Tuttavia, un’entità orientata negativamente può scegliere una condizione dolorosa per migliorare la distorsione verso i cosiddetti processi mentali emotivi negativi come rabbia, odio e frustrazione. Una tale entità può utilizzare un’intera esperienza incarnativa “affilando una lama smussata” di odio o rabbia in modo che possa polarizzarsi maggiormente verso il polo negativo o separato.

83.23 Interrogante: Ora, prima del velo, la mente poteva cancellare il dolore. Presumo quindi che la funzione del dolore in quel momento fosse di segnalare al corpo di assumere una configurazione diversa in modo che la fonte del dolore se ne andasse, ma poi il dolore poteva essere eliminato mentalmente. È corretto?, e c’era un’altra funzione per il dolore prima del velo?

Ra: Io sono Ra. La tua ipotesi è corretta. La funzione del dolore in quel momento era come l’avvertimento dell’allarme antincendio a coloro che non odoravano il fumo.

83.24 Interrogante: Allora ipotizziamo che un’entità a quel tempo si fosse bruciata la mano a causa della disattenzione. Avrebbe immediatamente rimosso la mano dall’oggetto in fiamme e poi, per non sentire più il dolore, avrebbe tagliato mentalmente il dolore fino a quando non fosse avvenuta la guarigione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

83.25 Intervistatore: Nella nostra attuale illusione considereremmo questo come l’eliminazione di una certa quantità di catalizzatore che produrrebbe un’accelerazione nella nostra evoluzione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. L’atteggiamento verso il dolore differisce da complesso mente/corpo/spirito a complesso mente/corpo/spirito. La tua verbalizzazione dell’atteggiamento verso la distorsione nota come dolore è quella produttiva di distorsioni utili per quanto riguarda il processo di evoluzione.

83.26 Intervistatore: Quello che stavo cercando di indicare era che il piano del Logos nel velare la coscienza dall’inconscio in modo tale che il dolore non potesse essere controllato così facilmente, avrebbe creato un sistema di catalizzatore che non era precedentemente utilizzabile. È generalmente corretto?

Ra: Io sono Ra. Sì.

83.27 Interrogante: Adesso, in alcuni casi sembra che questo uso del catalizzatore sia quasi una condizione di fuga per alcune entità; che stanno facendo esperienza di molto più dolore di quanto ne possano far buon uso per quanto riguarda la natura catalitica. Potresti commentare la nostra attuale condizione nell’illusione riguardo a quel particolare argomento?

Ra: Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda di lunghezza completa per questo lavoro. Potresti vedere, in alcuni casi, un’entità che, o per scelta pre-incarnativa o per costante riprogrammazione mentre si trova in incarnazione, ha sviluppato un esuriente programma di catalizzatore. Una tale entità è piuttosto desiderosa di usare il catalizzatore e ha determinato con sua soddisfazione ciò che potreste chiamare “il grande cartello che deve essere applicato in bella vista” (“the large board needs to be applied to the forehead” espressione idiomatica) al fine di ottenere l’attenzione del sé. In questi casi può sembrare davvero un grande spreco del catalizzatore del dolore e una distorsione verso il percepire la tragedia di tanto dolore che può essere vissuto dall’altro-sé. Tuttavia, è bene sperare che l’altro-sé stia cogliendo ciò che si è dato tanto da fare per offrirsi; cioè, il catalizzatore che desidera utilizzare ai fini dell’evoluzione.

43.9 Interrogante: Nella densità successiva, o nella… nella quarta densità, il catalizzatore del dolore fisico è utilizzato come un meccanismo per il bilanciamento esperienziale?

Ra: Io sono Ra. L’uso del dolore fisico è minimo, riguardando solo la fine dell’incarnazione in quarta densità. Questo dolore fisico non sarebbe considerato abbastanza grave da curare, diciamo, in terza densità. I catalizzatori del dolore mentale e spirituale sono usati in quarta densità.

43.10 Interrogante: Perché il dolore fisico fa parte della fine della quarta densità?

Ra: Io sono Ra. Chiamereste questo tipo di dolore “mal di vivere”(weariness: riluttanza a vedere o sperimentare qualcosa di più).

34.9 Interrogante: Grazie. Mi forniresti lo stesso tipo di informazioni sul sé in relazione al sé sociale?

Ra: Io sono Ra. Il sé non-manifestato può trovare le sue lezioni quelle che sviluppano uno qualsiasi dei centri di afflusso energetico del complesso mente/corpo/spirito. Le interazioni (fra) il sociale e il sé molto spesso si concentrano sul secondo e terzo centro energetico. Quindi coloro che sono più attivi nel tentativo di rifare o alterare la società sono quelli che lavorano partendo da sentimenti di essere corretti personalmente o di avere risposte che metteranno il potere in una configurazione più corretta. Questo può essere visto come un viaggio completo dal negativo al positivo nell’orientamento. Entrambi attiveranno questi centri dei raggi energetici.

Ce ne sono alcuni i cui desideri di aiutare la società sono di natura del raggio verde o superiore. Queste entità, tuttavia, sono poche a causa della comprensione, possiamo dire, di quarto raggio che l’amore universale donato gratuitamente è più desiderabile dei principati o anche del riordinamento dei popoli o delle strutture politiche.

34.10 Interrogante: Se un’entità dovesse essere fortemente propensa verso effetti sociali positivi, cosa farebbe questo al suo raggio giallo nell’aura a differenza di un’entità che voleva creare un impero della società e governarlo con il pugno di ferro? Quale sarebbe la differenza nell’attività dei raggi gialli di queste due entità?

Ra: Io sono Ra. Prendiamo due di queste attive anime così orientate positivamente non più nel vostro tempo/spazio fisico. Quello noto come Albert, che andò in una straniera e, per lui, barbara società affinché potesse guarire. Questa entità è stata capace di mobilitare grandi quantità di energia e di ciò che chiamate denaro. Questa entità ha speso molta energia del raggio verde sia come guaritore che come appassionato del vostro strumento noto come organo. Il raggio giallo di questa entità era luminoso e cristallizzato dall’impegno necessario per procurarsi i fondi per promuovere i suoi tentativi. Pertanto, anche i raggi verde e blu erano di una natura straordinariamente brillante. I livelli più alti, come potreste chiamarli, essendo attivati; i, come potreste chiamarli, più bassi punti energetici rimangono, in un essere bilanciato, davvero, davvero luminosi.

L’altro esempio è l’entità, Martin. Questa entità trattava in larga misura con schemi vibratori del raggio arancione e del raggio giallo piuttosto negativi. Tuttavia, questa entità è stata in grado di mantenere aperta l’energia del raggio verde e, grazie alla gravità delle sue prove, semmai si può vedere che questa entità si è polarizzata maggiormente verso il positivo grazie alla sua fedeltà al servizio agli altri di fronte al grande catalizzatore.

34.11 Interrogante: Potresti darmi i cognomi di Albert e Martin?

Ra: Io sono Ra. Queste entità vi sono note come Albert Schweitzer e Martin Luther King.

34.12 Interrogante: Pensavo che fosse corretto, ma non ero sicuro. Puoi darmi lo stesso tipo di informazioni che abbiamo ricevuto riguardo al sé non-manifestato interagente, tra il sé e gadget, giocattoli, ecc…— Invenzioni?

Ra: Io sono Ra. In questo caso particolare ci concentriamo ancora per la maggior parte nei centri energetici arancione e giallo. In senso negativo si può vedere che molti dei gadget tra le vostre genti, cioè ciò che chiamate i vostri dispositivi di comunicazione e altre distrazioni come i giochi meno competitivi, hanno la distorsione di mantenere non attivo il complesso mente/corpo/spirito in modo che l’attività dei raggi arancione e giallo sia molto affievolita diminuendo così accuratamente la possibilità di un’eventuale attivazione del raggio verde.

Altri dei vostri gadget possono essere visti come strumenti con cui l’entità esplora le possibilità dei suoi complessi fisico o mentale e, in alcuni pochi casi, il complesso spirituale, attivando così il raggio arancione in ciò che chiamate i vostri sport di squadra e in altri gadget come i vostri mezzi di trasporto. Questi possono essere considerati modi di indagare i sentimenti di potere; in particolare, potere sugli altri o potere di un gruppo su di un altro gruppo di altri-sé.

34.13 Interrogante: Qual è l’effetto complessivo generale della televisione sulla nostra società rispetto a questo catalizzatore?

Ra: Io sono Ra. Senza ignorare i tentativi del raggio verde di alcuni di comunicare tramite questo mezzo informazione, verità e bellezza come può essere utile; dobbiamo suggerire che l’effetto complessivo di questo gadget è quello della distrazione e del sonno.

34.14 Interrogante: Puoi darmi lo stesso tipo di informazioni su cui stiamo lavorando ora riguardo al rapporto del sé con la guerra e le voci di guerra?

Ra: Io sono Ra. Potresti vedere ciò in relazione ai vostri gadget. Questa relazione del sé e la guerra è una percezione fondamentale dell’entità che sta maturando. C’è una grande possibilità di accelerare in qualsiasi direzione si desideri. Ci si può polarizzare negativamente assumendo atteggiamenti bellicosi per qualsiasi ragione. Ci si può trovare in una situazione di guerra e polarizzarsi alquanto verso il positivo attivando l’arancione, il giallo e poi il verde mediante eroiche, se così si possono definire, azioni intraprese per preservare i complessi mente/corpo/spirito degli altri-sé.

Infine, si può polarizzare veramente molto il terzo raggio* esprimendo il principio dell’amore universale a totale scapito di qualsiasi distorsione verso il coinvolgimento in azioni bellicose. In questo modo l’entità può diventare un essere cosciente in un brevissimo arco del vostro tempo/spazio. Questo può essere visto per essere quello che chiamereste una traumatica progressione. È da notare che presso le vostre entità una grande percentuale di tutta la progressione ha come catalizzatore il trauma.

* Questo dovrebbe essere il quarto raggio. Ra ha corretto l’errore nella risposta successiva.

34.15 Interrogante: Hai appena usato il termine terzo raggio in quella dichiarazione. Era questo il termine che intendevi usare?

Ra: Io sono Ra. Intendevamo il raggio verde. La nostra difficoltà sta nella nostra percezione del raggio rosso e del raggio viola come fissi; così i raggi interni sono quelli che sono variabili e sono da osservare come quelle indicazioni di anzianità nei tentativi di formare un raccolto.

34.16 Interrogante: Il raggio rosso, un raggio rosso intenso, sarebbe quindi utilizzato come indice di anzianità, il sistema di anzianità dell’incarnazione, come anche il raggio violetto intenso?

Ra: Io sono Ra. Questo è parzialmente corretto. Nella laurea o raccolta al positivo di quarta densità, il raggio rosso è visto solo come ciò che, essendo attivato, è la base di tutto quello che avviene nei livelli vibratori, la somma di questo è l’energia del raggio viola.

Questo raggio viola è l’unica considerazione per il positivo di quarta densità. Nel valutare il negativo raccoglibile di quarta densità, l’intensità del raggio rosso come anche dell’arancione e del giallo è esaminata con grande attenzione poiché una grande quantità di resistenza (stamina) ed energia di questo tipo è necessaria per la progressione negativa, essendo estremamente difficile aprire il portale verso l’infinito intelligente dal centro del plesso solare. Questo è necessario per la raccolta in quarta densità negativa.

34.17 Interrogante: È possibile che lei utilizzi come esempio il nostro generale Patton e mi dica l’effetto che la guerra ha avuto su di lui nel suo sviluppo?

Ra: Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa di questo lavoro. Quello di cui parli, noto come George, era uno in cui la programmazione delle precedenti incarnazioni aveva creato uno schema o un’inerzia che era irresistibile nella sua incarnazione nel vostro tempo/spazio. Questa entità era di una forte attivazione del raggio giallo con frequenti aperture del raggio verde e occasionali aperture del raggio blu. Tuttavia, non si è trovato in grado di uscire dagli schemi di precedenti esperienze traumatiche di natura bellicosa.

Questa entità si è polarizzata alquanto verso il positivo nella sua incarnazione grazie alla sua sincerità di fede nella verità e nella bellezza. Questa entità era piuttosto sensibile. Sentiva un grande onore/dovere preservare ciò che era sentito dall’entità come essere vero, bello e bisognoso di difesa. Questa entità percepiva se stesso come una figura valorosa. Polarizzava alquanto verso il negativo nella sua mancanza di comprensione del raggio verde che aveva in sé, rifiutando il principio del perdono che è implicito nell’amore universale.

La somma totale di questa incarnazione vibrazionalmente fu un leggero aumento della polarità positiva ma una diminuzione della raccoglibilità a causa del rifiuto della Legge o Via della Responsabilità; cioè vedere l’amore universale, eppure continuare a combattere.

35.1 Interrogante: [Vorrei] dire che consideriamo questo un grande privilegio di fare questo lavoro e speriamo di andare ad interrogare [in una] direzione che sarà di valore per i lettori di questo materiale. In questa sessione, ho pensato che forse ispezionare l’effetto sui raggi di diverse figure ben note nella nostra storia potrebbe essere d’aiuto nella comprensione di come il catalizzatore dell’illusione crea la crescita spirituale. Stavo facendo un elenco qui e il primo che ho pensato che forse potremmo “raggiungere i punti più alti” per quanto riguarda l’effetto di catalizzatore della vita lavorativa dell’individuo, sarebbe stato quello che conosciamo come Franklin D. Roosevelt. Potresti dire qualcosa su quell’entità?

Ra: Io sono Ra. È da notare che nel discutere di coloro che sono ben noti tra i vostri popoli c’è la possibilità che le informazioni possano essere viste come specifiche di un’entità, laddove in realtà il grande disegno dell’esperienza è molto simile per ogni entità. È in quest’ottica che discuteremo le forze esperienziali che hanno offerto catalizzatore ad un individuo.

È inoltre da notare che nel caso di quelle entità incarnate recentemente sul vostro piano, molta distorsione può aver avuto luogo per quanto riguarda la disinformazione e l’errata interpretazione dei pensieri o dei comportamenti di un’entità.

Procediamo ora, diciamo, a parlare dei parametri di base di quello noto come Franklin. Quando un’entità entra nell’incarnazione di terza densità, ciascuno dei suoi centri energetici è potenziato ma deve essere attivato dal sé usando l’esperienza.

Quello noto come Franklin si sviluppò molto rapidamente attraverso il rosso, l’arancione, il giallo e il verde e iniziò a lavorare nel centro energetico del raggio blu in tenera età, come direste voi. Questa rapida crescita era dovuta, in primo luogo, a precedenti risultati nell’attivazione di questi raggi; in secondo luogo, al relativo comfort e agio della sua giovinezza; terzo, a causa del forte desiderio da parte dell’entità di progredire. Questa entità si accoppiò con un’entità le cui vibrazioni del raggio blu erano di una forza più che uguale alla sua, acquisendo così catalizzatore per un’ulteriore crescita in quell’area che doveva persistere durante tutta l’incarnazione.

Questa entità ha avuto qualche difficoltà con la costante attività del raggio verde a causa dell’eccessiva energia che fu posta nelle attività riguardanti gli altri-sé nella distorsione verso l’acquisizione di potere. Questo doveva avere il suo pedaggio sul veicolo fisico, come potreste chiamarlo. La limitazione del non-movimento di una parte del veicolo fisico aprì ancora una volta, per questa entità, l’opportunità per la concentrazione sugli aspetti più, diciamo, universali o idealistici del potere; ovvero, l’uso non-abusivo del potere. Così all’avvio di un’azione bellicosa questa entità, che aveva perso una certa polarità positiva a causa dell’uso eccessivo delle energie dei raggi arancione e giallo a discapito delle energie dei raggi verde e blu, aveva quindi riacquistato la polarità grazie agli effetti catalitici di una dolorosa limitazione sul complesso fisico.

Questa entità non era di una natura bellicosa, ma piuttosto durante il conflitto continuò a vibrare nel raggio verde lavorando con le energie del raggio blu. L’entità che era quella conosciuta come l’insegnante di Franklin pure funzionò molto durante questo periodo come attivatore del raggio blu, non solo per il suo compagno ma anche in una più universale espressione. Questa entità si polarizzava continuativamente in maniera positiva in senso universale mentre, in un senso meno universale, sviluppava uno schema di ciò che può essere chiamato karma; questo karma avente a che fare con inarmoniose distorsioni del rapporto con il coniuge/insegnante.

35.2 Interrogante: Due cose che vorrei chiarire. Allora l’insegnante di Franklin era sua moglie? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

35.3 Interrogante: In secondo luogo, Franklin ha posto lui stesso la limitazione sul suo corpo fisico?

Ra: Io sono Ra. Questo è parzialmente corretto. Le linee guida di base per le lezioni e gli scopi dell’incarnazione erano state accuratamente stabilite prima dell’incarnazione dalla Totalità del complesso mente/corpo/spirito. Se colui noto come Franklin avesse evitato l’eccessivo piacere per o attaccamento a la competitività che può essere vista come inerente ai processi della sua occupazione, questa entità non avrebbe avuto la limitazione.

Tuttavia, il desiderio di servire e di crescere era forte in questa programmazione e quando le opportunità iniziarono a cessare a causa di queste distorsioni verso l’amore per il potere, il fattore limitante dell’entità si attivò.

35.4 Interrogante: Vorrei ora chiedere lo stesso tipo di informazioni riguardo ad Adolf Hitler. “Hai già dato un po’ di questo”. Non è necessario “coprire di nuovo” ciò che hai già dato, ma se potessi completare queste informazioni sarebbe utile.

Ra: Io sono Ra. Nel parlare di quello che chiamate Adolf abbiamo qualche difficoltà a causa dell’intensa quantità di confusione presente nei modelli di vita di questa entità, così come della grande confusione che incontra qualsiasi discussione su questa entità.

Qui vediamo un esempio di uno che, tentando l’attivazione dei raggi di energia più alti senza la chiave del raggio verde, ha controbilanciato se stesso sino a polarizzare sia verso il positivo che verso il negativo. Questa entità era fondamentalmente negativa. Tuttavia, la sua confusione era tale che la personalità si disintegrò, lasciando così il complesso mente/corpo/spirito non raccoglibile e bisognoso di guarigione.

Questa entità ha seguito il modello di polarizzazione negativa che propone “l’élite e gli schiavizzati”, questo è visto dall’entità come di natura utile per la struttura sociale. Tuttavia, andando alla deriva dalla polarizzazione cosciente in quello che potreste chiamare un mondo crepuscolare in cui il sogno ha preso il posto degli eventi nel vostro continuum spazio/temporale, questa entità fallì nel suo tentativo di servire il Creatore in un grado raccoglibile lungo il percorso del servizio al sé. Così vediamo la cosiddetta follia che spesso può insorgere quando un’entità tenta di polarizzarsi più rapidamente di quanto l’esperienza possa essere integrata.

Abbiamo consigliato e suggerito cautela e pazienza nelle comunicazioni precedenti e lo facciamo di nuovo, usando questa entità come un esempio dell’apertura troppo frettolosa della polarizzazione senza la dovuta attenzione al complesso mente/corpo/spirito sintetizzato e integrato. Conoscere il vostro sé è avere le fondamenta su di un terreno solido.

…Quando l’entità diventa consapevole nella sua Totalità del complesso mente/corpo/spirito del meccanismo per l’evoluzione spirituale, essa stessa organizzerà e collocherà quelle lezioni ed entità necessarie per la massima crescita ed espressione della polarità, nell’esperienza incarnativa prima che si verifichi il processo di dimenticanza. L’unico svantaggio di questo totale libero arbitrio di quelle entità anziane che scelgono la modalità delle esperienze di incarnazione è che alcune entità tentano di imparare così tanto durante una sola esperienza incarnativa che l’intensità del catalizzatore disorganizza l’entità polarizzata e così l’esperienza non è massimamente utile come pianificato.

48.9 Interrogante: Un’analogia con questo sarebbe uno studente che entra al college e si iscrive a più corsi di quanti potrebbe assimilare nel tempo. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto…

35.5 Interrogante: Grazie. Un esempio importante, credo. Mi chiedevo se qualcuno di coloro che erano subordinati ad Adolf in quel tempo fosse in grado di polarizzare in una natura raccoglibile sul sentiero negativo?

Ra: Io sono Ra. Possiamo parlare solo di due entità che possono essere raccoglibili in senso negativo, altre sono ancora nell’incarnazione fisica: una a voi nota come Hermann; l’altro conosciuto, come preferiva essere chiamato, Himmler.

35.6 Interrogante: Grazie. In precedenza abbiamo discusso di Abraham Lincoln come un caso piuttosto unico. È possibile per te dirci qual era l’orientamento e perché la quarta densità utilizzava il corpo di Abramo, e quando ciò ha avuto luogo rispetto alle attività che stavano avvenendo nella nostra società in quel tempo?

Ra: Io sono Ra. Questo è possibile.

35.7 Interrogante: Sarebbe di valore per il lettore conoscere ciò secondo la tua stima?

Ra: Io sono Ra. Devi formare le tue domande in base al tuo discernimento.

35.8 Interrogante: Bene, in questo caso vorrei conoscere la motivazione per questo uso del corpo di Abraham Lincoln in quel tempo?

Ra: Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa di questa sessione poiché troviamo lo strumento piuttosto basso nelle energie vitali.

Quello noto come Abramo aveva un’estrema difficoltà in molti modi e, a causa del dolore fisico, mentale e spirituale, era stanco della vita ma senza l’orientamento all’autodistruzione. Nel vostro tempo, 1853, questa entità fu contattata nel sonno da un essere di quarta densità. Questo essere era interessato alla battaglia tra le forze della luce e le forze dell’oscurità che è stata combattuta in quarta densità per molti dei vostri anni.

Questa entità accettò l’onore/dovere di completare i modelli karmici di quello noto come Abramo e quello noto come Abramo scoprì che questa entità avrebbe tentato quelle cose che quello noto come Abramo desiderava fare ma sentiva che non poteva. Quindi lo scambio è stato fatto.

L’entità, Abraham, fu trasportata ad un piano di sospensione fino alla cessazione del suo veicolo fisico, proprio come se noi di Ra avessimo concordato con questo strumento di rimanere nel veicolo, uscire dallo stato di trance e funzionare come questo strumento, lasciando il complesso di mente e spirito di questo strumento nel suo stato di sospensione.

Le energie planetarie in quel tempo erano a quello che a questa entità sembrava essere ad un punto critico, perché ciò che voi conoscete come libertà aveva guadagnato nell’essere accettata come una possibilità fra molti popoli. Questa entità ha visto il lavoro svolto da coloro che hanno dato inizio al concetto democratico di libertà, come lo chiamate, in pericolo di essere ridotto o abrogato dalla crescente convinzione e uso del principio della schiavitù delle entità. Questo è un concetto negativo di natura abbastanza grave nella vostra densità. Questa entità, quindi, è andata avanti in quella che vedeva come la battaglia per la luce, per la guarigione di una rottura nel concetto di libertà.

Questa entità non ha guadagnato o perso karma da queste attività a causa del suo distacco da qualsiasi risultato. Il suo atteggiamento è stato in tutto di servizio agli altri, in particolare agli oppressi o schiavi. La polarità dell’individuo era in in qualche misura, ma non gravemente, diminuita dai sentimenti cumulativi e dalle forme pensiero che erano state create a causa di un gran numero di entità che lasciavano il piano fisico a causa del trauma della battaglia.

34.4 Interrogante: Grazie. Definiresti il karma?

Ra: Io sono Ra. La nostra comprensione del karma è quella che può essere chiamata inerzia. Quelle azioni che vengono messe in moto continueranno a usare le vie del bilanciamento fino al momento in cui il principio di controllo o principio superiore che potreste paragonare alla vostra frenata o arresto viene invocato. Questo arresto dell’inerzia dell’azione può essere chiamato Perdono. Questi due concetti sono inseparabili.

34.5 Interrogante: Se un’entità sviluppa quello che viene chiamato karma in un’incarnazione, c’è allora una programmazione che talvolta si verifica in modo che sperimenterà un catalizzatore che gli consentirà di arrivare a un punto di perdono alleviando così il karma?

Ra: Io sono Ra. Questo è, in generale, corretto. Tuttavia, sia il sé che qualsiasi altro-sé coinvolto possono, in qualsiasi momento attraverso il processo di comprensione, accettazione e perdono, migliorare questi schemi. Questo è vero in qualsiasi punto in uno schema incarnativo. Così chi ha messo in moto un’azione può perdonare se stesso e non commettere mai più quell’errore. Anche questo frena o ferma quello che chiamate karma.

CATALIZZATORE DELLA MALATTIA

40.9 Interrogante: La vibrazione di base, del fotone, di tutte le nostre particelle è già aumentata in frequenza?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. È questa influenza che ha iniziato a far diventare i pensieri cose. Ad esempio, puoi osservare i pensieri di rabbia che diventano quelle cellule del complesso corporeo fisico che vanno fuori controllo per diventare ciò che chiamate il cancro.

40.10 Interrogante: Cosa, supponendo che siamo, la nostra vibrazione… Presumo che questa vibrazione abbia iniziato ad aumentare tra i venti e i trent’anni fa. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Le prime avvisaglie di questo ci furono circa quarantacinque dei vostri anni fa, le energie vibrano più intensamente durante il periodo di quarant’anni che precede la traslocazione finale della materia vibratoria, diciamo, attraverso il salto quantico, come lo chiamereste.

40.11 Interrogante: A partire da allora, quarantacinque anni fa, e considerando l’intero aumento in vibrazione che sperimenteremo in questo cambiamento di densità, approssimativamente a quale percentuale del percorso attraverso questo aumento di vibrazione siamo adesso?

Ra: Io sono Ra. La natura vibratoria del vostro ambiente è il Vero Colore, Verde. Questo è in questo momento fortemente sovra-intessuto con il raggio arancione della coscienza planetaria. Tuttavia, la natura dei quanti è tale che la traslocazione oltre il limite è quella di collocamento discreto di livello vibratorio.

40.12 Interrogante: Hai menzionato che i pensieri di rabbia ora stanno causando il cancro. Puoi approfondire come questo meccanismo agisce come catalizzatore o il suo completo scopo?

Ra: Io sono Ra. La quarta densità è quella delle informazioni rivelate. I sé non sono nascosti al sé o agli altri sé. Gli squilibri o distorsioni che sono di natura distruttiva si mostrano, quindi, in modi maggiormente evidenti, nel veicolo del complesso mente/corpo/spirito agendo così come una risorsa di insegnamento per l’auto rivelazione del sé. Queste malattie come il cancro sono corrispondentemente molto suscettibili di auto-guarigione una volta che il meccanismo dell’influenza distruttiva è stato compreso dall’individuo.

40.13 Interrogante: Allora stai dicendo che il cancro è abbastanza facilmente guaribile mentalmente ed è un buon strumento di insegnamento perché è abbastanza facilmente guaribile mentalmente e una volta che l’entità perdona l’altro-sé contro cui è arrabbiato, il cancro scomparirà. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è parzialmente corretto. L’altra parte della guarigione ha a che fare con il perdono del sé e un notevolmente intensificato rispetto per il sé. Ciò può essere convenientemente espresso dal prestare attenzione alle questioni di dieta alimentare. Questo è abbastanza frequentemente una parte del processo di guarigione e perdono. La tua premessa di base è corretta.

40.14 Interrogante: In materia di dieta, quali sarebbero gli alimenti che si includerebbero e quali sarebbero gli alimenti che si escluderebbero in generale per la massima o la maggiore cura del complesso corporeo?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, sottolineiamo ed enfatizziamo che questa informazione non deve essere intesa letteralmente ma come un collegamento o una spinta psicologica per il corpo, la mente e lo spirito. Pertanto è la cura e il rispetto per il sé che è la vera cosa importante. In questa luce possiamo iterare le informazioni di base fornite per la dieta di questo strumento. Le verdure, la frutta, i cereali e, nella misura necessaria al metabolismo individuale, i prodotti animali. Queste sono quelle sostanze che mostrano rispetto per il sé. In aggiunta, sebbene questo non sia stato menzionato poiché questo strumento non è bisognoso di purificazione, quelle entità bisognose di purgare il sé da una forma-pensiero o da un complesso emotivo velenoso fanno bene ad aver cura nel seguire un programma di attento digiuno fino a quando la forma-pensiero distruttiva è stata eliminata analogamente ai sottoprodotti dello svuotamento del veicolo fisico dal materiale in eccesso. Nuovamente capisci il valore non per il complesso del corpo ma utilizzato come un collegamento con la mente e lo spirito. Così il sé rivela il sé al sé.

41.21 Intervistatore: Nell’ultima sessione hai menzionato che il digiuno era un metodo per rimuovere le forme pensiero indesiderate. Puoi precisare questo processo e spiegare un po’ di più come funziona?

Ra: Io sono Ra. Questa, come tutte le tecniche di guarigione, deve essere usata da un essere consapevole; cioè, un essere consapevole che l’eliminazione del materiale in eccesso e indesiderato dal complesso del corpo è l’analogia con la rimozione della mente o dello spirito del materiale indesiderato o in eccesso. Quindi la disciplina o rifiuto della porzione indesiderata come una appropriata parte del sé, viene portata attraverso l’albero della mente giù attraverso il tronco fino ai livelli subconsci dove viene stabilita la connessione e così il corpo, la mente e lo spirito, allora all’unisono, esprimono diniego del materiale spirituale o mentale in eccesso o indesiderato come parte dell’entità.

Tutto allora viene meno e l’entità, pur comprendendo, se volete, e apprezzando la natura del materiale respinto come parte del sé superiore, nonostante ciò, attraverso l’azione della volontà, purifica e affina il complesso mente/corpo/spirito, portando in manifestazione la desiderata attitudine del complesso della mente o del complesso dello spirito.

41.22 Interrogante: Allora sarebbe come una cosciente riprogrammazione di catalizzatore? Ad esempio, per alcune entità il catalizzatore è programmato dal sé superiore per creare esperienze in modo che l’entità possa liberarsi da pregiudizi non desiderati. Sarebbe questo allora analogo all’entità che programma consapevolmente questo rilascio e usa il digiuno come metodo di comunicazione con se stessa?

Ra: Io sono Ra. Questo non solo è corretto, ma si può andare oltre. Il sé, se è cosciente in misura sufficiente del funzionamento di questo catalizzatore e delle tecniche di programmazione, può attraverso la concentrazione della volontà e la facoltà di fede, causare da solo la riprogrammazione senza l’analogia del digiuno, della dieta o di altre analoghe discipline del complesso del corpo.

46.7 Interrogante: Mi stavo solo chiedendo, se un’entità si polarizza verso il sentiero del servizio-al-sé, la rabbia avrebbe lo stesso effetto fisico che colpisce un’entità polarizzata verso il sentiero del servizio-agli-altri? Anche provocherebbe il cancro, o è solo un effetto catalitico che lavora nell’entità polarizzata positivamente?

Ra: Io sono Ra. I meccanismi catalitici sono dipendenti, non dalla polarità scelta di un complesso mente/corpo/spirito, ma dall’uso o scopo a cui questa catalisi è destinata. Così l’entità che usa l’esperienza di rabbia per polarizzare consapevolmente in modo positivo o negativo non sperimenta il catalizzatore corporeo ma piuttosto usa il catalizzatore in configurazione mentale.

46.8 Interrogante: Non sono sicuro di aver capito ciò. Prendiamo alcuni esempi: se un’entità che sta polarizzando verso il percorso negativo si arrabbia… Prendiamo la condizione in cui sviluppa un cancro. Qual è il principio di questo per lui?

Ra: Io sono Ra. Vediamo la direzione della tua domanda e risponderemo non in accordo con la domanda specifica se ciò incontra la tua approvazione.

46.9 Interrogante: Certamente.

Ra: L’entità polarizzante positivamente percepisce la rabbia. Questa entità, se sta usando questo catalizzatore mentalmente, benedice e ama questa rabbia in sé. Quindi intensifica questa rabbia coscientemente solo nella mente finché la follia di questa energia del raggio rosso viene percepita non come follia in sé, ma come energia soggetta all’entropia spirituale a causa della casualità dell’energia che è utilizzata.

L’orientamento positivo fornisce allora la volontà e la fede a continuare questa mentalmente intensa esperienza di lasciare che la rabbia sia compresa, accettata e integrata con il complesso mente/corpo/spirito. L’altro-sé che è l’oggetto della rabbia viene così trasformato in un oggetto di accettazione, comprensione e riconciliazione, il tutto è reintegrato usando la grande energia che la rabbia ha iniziato.

Il complesso mente/corpo/spirito orientato negativamente utilizzerà questa rabbia in una analogamente cosciente maniera, rifiutando di accettare l’energia non-diretta (undirected) o casuale della rabbia ed invece, attraverso volontà e fede, incanalerà questa energia in un mezzo pratico per sfogare l’aspetto negativo di questa emozione in modo da acquisire il controllo sull’altro-sé, o altrimenti controllare la situazione che provoca rabbia.

Il controllo è la chiave per l’uso polarizzato negativamente del catalizzatore. L’accettazione è la chiave per l’uso polarizzato positivamente del catalizzatore. Tra queste polarità risiede il potenziale per questa energia casuale e non-diretta che crea un complesso corporeo analogo a ciò che chiamate la crescita cancerosa di tessuti.

46.10 Interrogante: Allora, a quanto ho capito, stai dicendo che se l’entità polarizzante positivamente non riesce ad accettare l’altro-sé o se l’entità polarizzante negativamente non riesce a controllare l’altro-sé, entrambe queste condizioni possono causare il cancro, forse. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è parzialmente corretto. La prima accettazione, o controllo, che dipende dalla polarità, è del Sé. La rabbia è una delle tante cose da accettare e amare come parte di sé o da controllare come parte di sé, se l’entità deve fare questo lavoro.

46.11 Intervistatore: Allora stai dicendo che se un’entità polarizzata o polarizzante negativamente non è in grado di controllare la propria rabbia o non è in grado di controllarsi nella rabbia, che potrebbe causare il cancro? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è abbastanza corretto. La polarizzazione negativa contiene un grande requisito per il controllo e la repressione.

46.12 Interrogante: Una repressione di cosa?

Ra: Io sono Ra. Qualsiasi distorsione del complesso della mente che si può chiamare emotiva, che è di per sé disorganizzata, ha bisogno, per essere utile all’entità orientata negativamente, di essere repressa e poi “portata in superficie” in un uso organizzato. Così si possono trovare, per esempio, entità polarizzate negativamente che controllano e reprimono basilari bisogni del complesso corporeo come il desiderio sessuale in modo che nella pratica di esso la volontà possa essere usata per imporsi sull’altro-sé con maggiore efficienza quando il comportamento sessuale è consentito.

46.13 Interrogante: Allora l’entità orientata positivamente, piuttosto che tentare la repressione dell’emozione, bilancerà l’emozione come affermato in un contatto precedente. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto e illustra il sentiero dell’Unità.

46.14 Interrogante: Quindi il cancro è un catalizzatore formativo che opera per ambedue le polarità approssimativamente allo stesso modo, ma che tenta, diciamo, di creare polarizzazione in ambedue le direzioni, positiva e negativa, dipendente dall’orientamento dell’entità che sperimenta il catalizzatore. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è incorretto in quanto il catalizzatore è inconscio e non lavora con l’intelligenza, ma piuttosto è parte del, diciamo, meccanismo di apprendimento/insegnamento disposto dal sub-Logos prima dell’inizio del vostro spazio/tempo.

46.15 Interrogante: In che modo il cancro dà questo apprendimento/insegnamento quando l’entità non ha un’idea cosciente di ciò che gli sta accadendo quando sviluppa il cancro?

Ra: Io sono Ra. In molti casi il catalizzatore non viene utilizzato.

46.16 Interrogante: Qual è il piano per l’utilizzo del catalizzatore del cancro?

Ra: Io sono Ra. Il catalizzatore, e ogni catalizzatore, è progettato per offrire esperienza. Questa esperienza nella vostra densità può essere amata e accettata o può essere controllata. Questi sono i due sentieri.

Quando nessuno dei due sentieri viene scelto, il catalizzatore fallisce nella sua progettazione e l’entità procede finché il catalizzatore non la colpisce, il che la induce a formare un pregiudizio verso accettazione e amore o separazione e controllo. Non vi è mancanza di spazio/tempo in cui questo catalizzatore può lavorare.

66.32 Interrogante: Allora le malattie fisiche e le malattie come le conosciamo su questo pianeta sono piuttosto diffuse su un pianeta di terza densità negativa appena prima del raccolto in quarta densità negativa?

Ra: Io sono Ra. È probabile che le distorsioni del complesso fisico di cui parli si trovino meno facilmente quando la quarta densità negativa inizia a essere una probabile scelta di raccolto a causa dell’estremo interesse per il sé che caratterizza l’entità raccoglibile di terza densità negativa. Viene presa molta più cura del corpo fisico così come molta più disciplina viene offerta mentalmente al sé. Questo è un orientamento di grande interesse al sé e autodisciplina. Ci sono ancora casi di tipi di malattia che sono associati alle distorsioni del complesso della mente di emozioni negative come la rabbia. Tuttavia, in un’entità raccoglibile queste distorsioni emotive sono molto più suscettibili di essere utilizzate come catalizzatore in senso espressivo e distruttivo nei riguardi dell’oggetto della rabbia.

66.33 Interrogante: Sto cercando di capire il modo in cui la malattia e le distorsioni corporee vengono generate rispetto alle polarità, sia positiva che negativa. Sembra che siano generate in qualche modo per creare la divisione o polarizzazione; che esse abbiano una funzione nel creare la polarizzazione originale che avviene nella terza densità. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è esattamente corretto. Le distorsioni del complesso corporeo o mentale sono quelle distorsioni riscontrate negli esseri che hanno bisogno di esperienze che aiutino nella polarizzazione. Queste polarizzazioni possono essere quelle di entità che hanno già scelto il percorso o la polarizzazione da seguire.

È più probabile che gli individui orientati positivamente sperimentino distorsioni all’interno del complesso fisico a causa della mancanza di struggente interesse per se stessi e dell’enfasi posta sul servizio agli altri. Inoltre, in un’entità non polarizzata verrà generato un catalizzatore della natura di distorsione fisica in modo casuale. Il risultato sperato è, come dici tu, l’originale scelta della polarità. Spesso questa scelta non viene fatta ma il catalizzatore continua a essere generato. Nell’individuo orientato negativamente è probabile che il corpo fisico venga curato con maggiore attenzione e la mente disciplinata contro le distorsioni fisiche.

66.34 Interrogante: Questo pianeta, a me, sembra essere quello che definirei un pozzo nero di distorsioni. Questo include tutte le malattie e le disfunzioni del corpo fisico in generale. A me pare che, in media, questo pianeta sarebbe molto, molto “in cima alla lista” se prendessimo solo la quantità complessiva di questi problemi. Sono… la mia sensazione è corretta in questa ipotesi?

Ra: Io sono Ra. Esamineremo il materiale precedente.

Catalizzatore viene offerto all’entità. Se non viene utilizzato dal complesso della mente, allora filtrerà attraverso il complesso del corpo e si manifesterà come una qualche forma di distorsione fisica. Più efficiente è l’uso del catalizzatore, minore sarà la distorsione fisica che si riscontrerà.

C’è, nel caso di quelli che chiamate Erranti, non solo una difficoltà congenita nel trattare con i modelli vibratori di terza densità, ma anche un ricordo, per quanto vago, che queste distorsioni non sono necessarie o usuali nella vibrazione di provenienza.

Come sempre, generalizziamo eccessivamente, poiché ci sono molti casi di decisioni pre-incarnative che si traducono in limitazioni e distorsioni fisiche o mentali, ma riteniamo che tu stia affrontando la questione delle molto diffuse distorsioni verso la miseria in una forma o nell’altra. In effetti, su alcune sfere planetarie di terza densità il catalizzatore è stato utilizzato in modo più efficiente. Nel caso della vostra sfera planetaria c’è un uso molto inefficiente del catalizzatore e, quindi, molta distorsione fisica.

61.7 Interrogante: Seconda domanda: potresti fare un esempio di come i sentimenti influenzino parti del corpo e le sensazioni del corpo?

Ra: Io sono Ra. È quasi impossibile parlare in generale di questi meccanismi, poiché ogni entità di appropriata anzianità ha una sua propria programmazione. Delle meno consapevoli entità possiamo dire che la connessione sembrerà spesso casuale poiché il sé superiore continua a produrre catalizzatore fino a quando non si forma un pregiudizio. In ciascun individuo programmato le sensibilità sono molto più attive e, come abbiamo detto, quel catalizzatore non sfruttato appieno dalla mente e dallo spirito è fornito al corpo.

Quindi puoi vedere in questa entità l’intorpidimento delle braccia e delle mani significare il fallimento di questa entità nell’arrendersi alla perdita di controllo sulla vita. Così questo dramma è “messo in scena” nel complesso della distorsione fisica.

Nell’interrogante possiamo vedere il desiderio di non portare il carico che porta, fornito come manifestazione fisica dell’indolenzimento di quei muscoli usati per il carico. Ciò che è veramente necessario da caricare è una responsabilità pre-incarnativa che sembra estremamente scomoda.

Nel caso dello scriba vediamo una stanchezza e un intorpidimento dei sentimenti derivanti dalla mancanza di utilizzo di catalizzatore progettato per sensibilizzare questa entità a influssi piuttosto significativi di complessi di distorsione non familiari del livello mentale/emotivo e spirituale. Quando l’intorpidimento si rimuoverà dai complessi più alti o più reattivi, le distorsioni del complesso corporeo svaniranno. Questo vale anche per gli altri esempi.

Vorremmo notare in questo momento che l’uso totalmente efficiente del catalizzatore sul vostro piano è estremamente raro.

“76.19 Interrogante: Presumo che all’ingresso nella terza densità, per quanto riguarda questo pianeta, la malattia non esistesse in nessuna forma. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto.

76.20 Interrogante: Qual era la forma della malattia e perché esisteva all’inizio della terza densità?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, ciò di cui parli come malattia è una parte funzionale del complesso del corpo che offre al complesso del corpo l’opportunità di cessare la vitalità. Questa è una auspicabile funzione del complesso del corpo. La seconda parte della risposta ha a che fare con altri-sé di seconda densità di microscopiche, come le chiamereste voi, dimensioni che in alcune forme sono esistiti da tempo e svolgono il loro servizio aiutando il complesso del corpo fisico nella sua funzione di cessare la vitalità nell’appropriato spazio/tempo.

76.21 Interrogante: Quello che sto cercando di capire è la differenza tra il piano del Logos per queste entità di seconda densità e la generazione di quello che immagino sia una serie più o meno incontrollata di feedback allo scopo di creare vari problemi fisici che agiscono come catalizzatore nella nostra attuale condizione di terza densità. Potresti darmi un’indicazione di questo; se il mio pensiero è vicino ad essere corretto su questo?

Ra: Io sono Ra. Il complesso del corpo fisico di questo strumento sta diventando sempre più distorto verso il dolore. Parleremo quindi di questo argomento come la nostra ultima domanda completa di questo lavoro.

La tua domanda contiene una certa confusione interna che fa sì che la risposta sia forse più generale del desiderato. Invitiamo a perfezionare la domanda.

Il Logos prevedeva che le entità del complesso mente/corpo/spirito acquisissero esperienza fino a che la quantità di esperienza fosse sufficiente per un’incarnazione. Questo variava solo leggermente dalle entità di seconda densità i cui complessi mente/corpo esistevano allo scopo di sperimentare la crescita e cercare la coscienza. Man mano che la terza densità sul vostro pianeta procedeva, come è stato discusso, la necessità di porre termine al complesso del corpo fisico è divenuta più veloce a causa del catalizzatore intensificato e acquisito più rapidamente. Questo catalizzatore non veniva appropriatamente assimilato. Pertanto, diciamo, i tempi di vita dovevano essere più brevi affinché l’apprendimento potesse continuare a verificarsi con il ritmo e l’incremento appropriato. Così sono state offerte sempre più opportunità alla malattia man mano che la vostra densità ha progredito. Possiamo chiedere se ci sono ulteriori brevi domande prima di chiudere?

105.18 Intervistatore: Ora, vorrei, quindi, esaminare un esempio, diciamo, di una distorsione corporea prima del velo e come influenzerebbe la mente. Ra potrebbe farci un esempio di questo, per favore?

Ra: Io sono Ra. Questa area generale è stata coperta. Ricapitoleremo qui.

I modelli di infermità, malattia e morte sono un dominio benigno all’interno del piano dell’esperienza incarnativa. In quanto tale, una certa guarigione avverrebbe per decisione dei mente/corpo/spirito e le incarnazioni venivano sperimentate con la normale conclusione della malattia nella morte, accettata come tale poiché senza il velo è chiaro che il mente/corpo/spirito continua. Pertanto, le esperienze, sia buone che cattive, o gioiose e tristi, del mente/corpo/spirito di prima del velo sarebbero pallide, senza la vivacità o lo spigolo appuntito* di interesse che tutto questo porta nel complesso mente/corpo/spirito post-velatura. *(keen edge)

22.5 Interrogante: Allora potreste darmi un – presumo quindi che, durante questo secondo periodo di 25.000 anni, questo calo drastico da una vita lunga 700 anni ad una lunga meno di cento anni sia avvenuto a causa di un’intensificazione di… di una condizione di mancanza di servizio agli altri? È corretto?

RA: Io sono Ra. Questo è in parte corretto. Entro la fine del secondo ciclo la crescente abilità, da parte delle entità, di apprendere le lezioni che devono essere imparate in questa densità, ha determinato l’inizio della messa in atto della Legge della Responsabilità. Pertanto, le entità hanno scoperto diversi modi per affermare una natura bellicosa, non solo come tribù o come ciò che voi chiamate nazioni, ma anche nelle relazioni personali, gli uni nei confronti degli altri, con il concetto del baratto che ha in molti casi ceduto il passo al concetto del denaro; inoltre, il concetto della proprietà ha avuto il predominio sul concetto della non-proprietà a livello sia individuale che collettivo.

A ciascuna entità sono state quindi offerte diverse più sottili modalità per dimostrare il servizio agli altri o il servizio a sé con la distorsione della manipolazione degli altri. Man mano che ciascuna lezione veniva compresa, quelle lezioni riguardo al condividere, al donare, al ricevere in piena gratitudine… ciascuna di queste lezioni poteva essere rifiutata a livello pratico.

Non dimostrando i frutti di tale apprendimento/insegnamento, la durata della vita si è notevolmente accorciata, dal momento che le vie dell’onore/dovere non stavano venendo accettate.

22.6 Interrogante: Questa minore durata della vita sarebbe in qualche modo d’aiuto all’entità, dal momento che essa avrebbe più tempo a disposizione fra le incarnazioni per rivedere i suoi errori, o questa minore durata della vita le sarebbe di ostacolo?

RA: Io sono Ra. Entrambe le affermazioni sono corrette. L’accorciamento della durata della vita è una distorsione della Legge dell’Uno che indica che un’entità non debba ricevere l’esperienza ad un’intensità maggiore rispetto a quella che essa è in grado di sopportare. Questo ha effetto solo a livello individuale e non ha influenza sui complessi planetari o societari.

Pertanto, la minore durata della vita è dovuta alla necessità di rimuovere un’entità dall’intensità dell’esperienza che si ha quando la saggezza e l’amore, essendo stati rifiutati, vengono riflessi indietro nella coscienza del Creatore senza essere stati accettati come una parte del sé, e ciò fa sì che l’entità abbia bisogno della guarigione e di una maggiore valutazione dell’incarnazione.

L’inesattezza risiede nella verità che, date le appropriate circostanze, un’incarnazione più lunga nel vostro continuum di spazio/tempo è molto utile per continuare questo intenso lavoro, finché non siano state raggiunte delle conclusioni attraverso il processo catalitico”.

4.20 Interrogante: Il mio obiettivo è, in primo luogo, quello di scoprire di più riguardo alla Legge dell’Uno, e [sarebbe] molto utile apprendere delle tecniche di guarigione. Sono consapevole del vostro problema riguardo al libero arbitrio. Potete darmi… non potete darmi suggerimenti, quindi vi chiederò se potete enunciare la Legge dell’Uno e le leggi della guarigione.

RA: Io sono Ra. La Legge dell’Uno, sebbene vada al di là della limitatezza delle parole, come voi chiamate i complessi sonori vibratori, può essere approssimata affermando che tutte le cose sono Uno, che non c’è polarità, non c’è giusto o sbagliato, non c’è disarmonia, ma solo identità. Tutto è Uno, e quell’Uno è amore/luce, luce/amore, l’Infinito Creatore. Una delle distorsioni primarie della Legge dell’Uno è quella della guarigione. La guarigione avviene quando un complesso mente/corpo/spirito realizza, profondamente dentro di sé, la Legge dell’Uno; ovvero, che non c’è disarmonia, che non c’è imperfezione; che tutto è completo e intero e perfetto. Così, l’infinito intelligente all’interno di questo complesso mente/corpo/spirito ri-forma l’illusione del corpo, della mente o dello spirito in una forma coerente con la Legge dell’Uno.

Il guaritore opera come fornitore di energia o catalizzatore per tale processo, che è interamente individuale.

66.9 Interrogante: Ora, quando il guaritore si approccia ad un altro-sé per fare la guarigione, abbiamo una situazione dove l’altro-sé, attraverso la programmazione del catalizzatore, ha probabilmente creato una condizione che è vista come una condizione che necessita di guarigione. Qual è la situazione e quali sono le ramificazioni del guaritore che agisce su una condizione di catalizzatore programmato per portare alla guarigione? Sono corretto nell’assumere che nel fare questa guarigione, il catalizzatore programmato sia utile a colui che deve essere guarito in quanto colui che deve essere guarito poi diventa consapevole di ciò di cui desiderava diventare consapevole nel programmare il catalizzatore? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Non si può dire che il tuo ragionamento sia completamente incorretto, ma mostra una rigidità che non è evidente nel flusso dell’uso esperienziale del catalizzatore.

Il ruolo del guaritore è quello di offrire un’opportunità per il riallineamento o l’aiuto nel riallineamento dei centri energetici o di qualche connessione tra le energie di mente e corpo; spirito e mente; o spirito e corpo. Quest’ultimo caso è molto raro.

Il richiedente avrà quindi l’opportunità reciproca di accettare una nuova visione del sé, una disposizione variante dei modelli di afflusso di energia. Se l’entità, a qualsiasi livello, desidera rimanere nella configurazione di distorsione che sembra necessitare di guarigione, lo farà. Se, invece, il richiedente sceglie la nuova configurazione, lo fa mediante libero arbitrio.

Questa è una grande difficoltà con altre forme di trasferimento di energia in quanto esse non passano attraverso il processo del libero arbitrio quando questo processo non è originario del raggio giallo.

66.10 Interrogante: Qual è la differenza, dal punto di vista filosofico, tra un complesso mente/corpo/spirito che guarisce se stesso attraverso, direi, una configurazione mentale o che viene guarito da un guaritore?

Ra: Io sono Ra. Hai una convinzione errata. Il guaritore non guarisce. Il guaritore cristallizzato è un canale per l’energia intelligente che offre l’opportunità a un’entità di poter guarire se stessa.

In nessun caso esiste un’altra descrizione della guarigione. Pertanto, non c’è differenza fintantoché il guaritore non si approccia mai a uno la cui richiesta di aiuto non gli sia arrivata in precedenza. Questo è vero anche per i guaritori più convenzionali della vostra cultura e se questi guaritori potessero solo rendersi pienamente conto che sono responsabili solo di offrire l’opportunità di guarigione, e non della guarigione, molte di queste entità sentirebbero un enorme carico di fraintesa responsabilità cadere da loro.

…La vera guarigione è semplicemente l’irradiazione del sé che provoca un ambiente in cui può verificarsi un catalizzatore che avvia il riconoscimento del sé, da parte del sé, delle proprietà di auto-guarigione del sé…

12.31 Interrogante: Qual è il modo migliore per far sì che queste entità possano guarire da queste malattie fisiche?

RA: Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa di questo tempo/spazio.

La distorsione dell’auto-guarigione avviene attraverso la realizzazione dell’infinito intelligente presente dentro di sé. Essa è in qualche modo bloccata in quelli che non sono perfettamente bilanciati nei propri complessi corporei. I blocchi sono diversi da entità a entità. Questo richiede la consapevolezza cosciente della natura spirituale della realtà, per così dire, e il corrispondente riversarsi di tale realtà nel complesso mente/corpo/spirito individuale, affinché possa aver luogo la guarigione.

Useremo questo strumento come esempio. Le componenti del suo disagio, come voi chiamate questo complesso di distorsioni, che possono essere perfezionate fino all’equilibrio, sono dovute primariamente ad un blocco del centro energetico del raggio indaco o pineale. Questo centro riceve l’energia intelligente da tutte le debite fonti dell’Una Creazione; ovverosia, debite per questa distorsione o illusione di terza densità. Se non c’è alcun blocco, tali energie si riversano o scorrono nel complesso mente/corpo/spirito, perfezionando di momento in momento il complesso del corpo dell’individuo.

Questo strumento sperimenta anche qualche distorsione del centro energetico del raggio verde che voi potete chiamare il centro del cuore. Esso è eccessivamente aperto per via di un’intensa distorsione di desiderio, da parte di questo complesso mente/corpo/spirito, verso il servizio agli altri o amore universale, come voi lo potreste chiamare. Questa entità, pertanto, dona se stessa senza guardare alle sue riserve delle distorsioni del complesso mente/corpo/spirito a proposito di quella che voi chiamate forza o energia. Tale distorsione è dovuta principalmente al blocco del raggio indaco. Come abbiamo detto in precedenza, la distorsione di fraintendimento dello strumento responsabile di tale blocco è l’orientamento basilare verso la sua convinzione di essere indegno. La distorsione del sentirsi indegni blocca il libero fluire dell’energia intelligente.

Il settimo raggio o raggio viola non è indebolito, essendo questo non solo un recettore di energia, ma anche una somma totale del livello vibratorio dell’individuo. Gli altri centri energetici sono anch’essi abbastanza liberi. La soluzione per avere una guarigione è, in questo caso, un agire che metta in pratica la pacifica comprensione, nella distorsione dell’umiltà, che l’entità è Uno con il Creatore, e che essa è pertanto perfetta e non separata.

In ogni singolo caso di quella che voi chiamereste cattiva salute sono bloccati uno o più di uno di questi centri energetici. L’intelligenza del complesso mente/corpo/spirito ha bisogno a quel punto di essere resa consapevole o dal sé che agisce come guaritore o dal catalizzatore di un altro guaritore, come abbiamo detto in precedenza.

ARCHETIPI

78.8 Interrogante: OK. Grazie. Tornerò a un tempo antecedente, se così si può chiamare, nell’evoluzione per cercare di stabilire una base fondamentale per alcuni dei concetti che sembrano essere i fondamenti di tutto ciò che sperimentiamo qui, in modo che possiamo esaminare più a fondo le basi della nostra evoluzione.

Immagino che nella nostra Via Lattea (cioè la galassia maggiore con miliardi di stelle in cui ci troviamo) il progresso dell’evoluzione fu dal centro diretto all’esterno verso il bordo e che nell’iniziale evoluzione di questa galassia la prima distorsione non fu estesa oltre il sub-Logos semplicemente perché non era stata pensata o non era stata concepita e che questa estensione della prima distorsione, che ha creato la polarizzazione che sperimentiamo, fu qualcosa che si è verificato in quello che chiameremmo un Tempo Successivo, ovvero mentre l’evoluzione progrediva verso l’esterno dal centro della galassia. Sono in qualche modo corretto con questa affermazione?

Ra: Io sono Ra. Sei corretto.

78.9 Interrogante: Ora, abbiamo la prima, la seconda e la terza distorsione come Libero Arbitrio, Amore e Luce. Sono corretto nel presumere che il nucleo centrale di questa galassia maggiore abbia iniziato a formarsi con la terza distorsione? Quella fu l’origine della nostra Via Lattea?

Ra: Io sono Ra. Nel senso più basilare o teleologico, non sei corretto poiché l’Uno Infinito Creatore è tutto ciò che esiste. In una forma-seme indistorta sei corretto nel vedere la prima manifestazione visibile all’occhio del complesso corporeo in cui alloggi, come la terza distorsione, Luce, o per usare un termine tecnico, Luce senza-limite (limitless light).

78.10 Interrogante: Ora, mi rendo conto che siamo su un terreno molto difficile, si potrebbe dire, per una terminologia precisa, poiché si discosta totalmente dal nostro sistema di coordinate di valutazione nel nostro attuale sistema di linguaggio.

Questi primi Logoi che si formarono al centro della galassia desideravano, presumo, creare un sistema di esperienza per l’Uno Creatore. Hanno quindi iniziato senza precedenti esperienze o informazioni su come eseguire questa operazione? Questo è difficile da chiedere.

Ra: Io sono Ra. All’inizio di questa creazione o, come potreste definirla, Ottava, c’erano quelle cose conosciute che erano il raccolto dell’ottava precedente. Della creazione precedente sappiamo poco, tanto quanto sappiamo dell’ottava a venire. Tuttavia, siamo consapevoli di quei pezzi di concetti raccolti che erano gli strumenti che il Creatore ha nella conoscenza del sé.

Questi strumenti erano di due tipi. In primo luogo, c’era una conoscenza dell’efficienza per l’esperienza di mente, corpo e spirito. In secondo luogo, c’era la conoscenza della più efficace natura o, se volete, “Significatore”, di mente, corpo e spirito. Terzo, c’era la conoscenza di due aspetti della mente, del corpo e dello spirito che il Significatore poteva usare per bilanciare tutto il catalizzatore. Puoi chiamare questi due la “Matrice” e il “Potenziatore”.

78.11 Interrogante: Potresti approfondire per favore la natura e la qualità della Matrice e del Potenziatore?

Ra: Io sono Ra. Nel complesso della mente la Matrice può essere descritta come coscienza. È stato chiamato il Mago. È da notare che di per sé la coscienza è immobile. Il Potenziatore della coscienza è l’inconscio. Questo racchiude un vasto regno di potenziale nella mente.

Nel corpo la matrice può essere vista come funzionamento equilibrato o funzionamento uniforme. Nota che qui la matrice è sempre attiva senza la possibilità che diventi inattiva. Il potenziatore del complesso del corpo, quindi, può essere chiamato Saggezza perché è solo attraverso il giudizio che le incessanti attività e tendenze del complesso del corpo possono essere sperimentate in modi utili.

La Matrice dello Spirito è ciò che potresti chiamare la Notte dell’Anima o Oscurità Primeva. Ancora una volta abbiamo ciò che non è capace di movimento o lavoro. Il potenziale potere di questa matrice estremamente ricettiva è tale che il Potenziatore può essere visto come il Fulmine. Nel vostro sistema archetipico chiamato tarocchi questo è stato perfezionato nel complesso concettuale della “Torre Colpita dal Fulmine” (Lightning Struck Tower). Tuttavia, il potenziatore originale era la luce nella sua forma repentina e ardente; cioè il fulmine stesso.

78.12 Interrogante: Potresti delucidarmi riguardo al significatore di cui hai parlato?

Ra: Io sono Ra. I significatori originali possono indifferentemente essere denominati la mente, il corpo e lo spirito.

78.13 Interrogante: Allora abbiamo, al principio di questa evoluzione galattica, una mente archetipica che è il prodotto dell’ottava precedente che questa galassia poi usa e su cui agisce sotto la prima distorsione del libero arbitrio, per evolvere l’esperienza totale di questa galassia. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ciò è abbastanza corretto.

78.14 Interrogante: Ma, nel fare questo, c’era al centro della galassia, la mancanza di conoscenza o la mancanza del concetto di possibilità di estensione della prima distorsione, in modo da consentire quella che abbiamo sperimentato come polarità. C’era qualche concetto di polarità portato avanti dall’ottava precedente nel senso di polarità di servizio-agli-altri o servizio-al-sé?

Ra: Io sono Ra. Ci fu polarità nel senso di ciò che muove (the mover) e di ciò che è mosso (the moved). Non ci fu polarità nel senso di servizio al sé e servizio agli altri.

78.15 Interrogante: Quindi le prime esperienze, come tu dici, furono monocromatiche. Ora, il concetto delle sette densità di vibrazione con il processo evolutivo che ha luogo nelle densità discrete – è stato portato avanti dall’ottava precedente?

Ra: Io sono Ra. Nei limiti della nostra conoscenza, che sono ristretti, le modalità dell’ottava sono senza tempo; cioè, ci sono sette densità in ogni creazione infinitamente.

78.16 Interrogante: Presumo che i soli centrali della nostra galassia, nell’avviare il processo evolutivo in questa galassia, prevedessero, nei loro piani, il raffinamento della coscienza attraverso le densità proprio come lo sperimentiamo qui. Tuttavia, non concepivano la polarizzazione della coscienza riguardo al servizio al sé e al servizio agli altri. Questo è corretto, allora?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

78.17 Interrogante: Perché le densità hanno le qualità che hanno? Hai nominato le densità rispetto alle loro qualità, essendo questa densità quella della… – la successiva, la quarta densità è quella dell’amore, ecc. Puoi dirmi perché queste qualità esistono in quella forma? È possibile rispondere a questa domanda del tutto?

Ra: Io sono Ra. È possibile.

78.18 Interrogante: Potresti rispondere per favore?

Ra: Io sono Ra. La natura della peculiare gamma vibratoria di ogni quanto dell’ottava è tale che le sue caratteristiche possono essere descritte con la stessa certezza con cui percepisci un colore con il tuo apparato ottico se funziona correttamente.

78.19 Interrogante: Così l’originale, la prima evoluzione quindi fu pianificata dal Logos ma la prima distorsione non fu estesa al prodotto. Ad un certo punto questa prima distorsione fu estesa ed è emersa la prima polarità del servizio-al-sé. È corretto e, in caso affermativo, potresti raccontarmi la storia di questo processo e di questa emersione?

Ra: Io sono Ra. Come preludio, lasciami affermare che i Logoi si sono sempre concepiti come un’offerta di libero arbitrio ai sub-Logoi affidati alle loro cure. I sub-Logoi avevano libertà di esperienza e di sperimentare con consapevolezza, le esperienze del corpo e l’illuminazione dello spirito. Detto questo, parleremo del nocciolo della tua domanda.

Il primo Logos, per instillare ciò che ora vedete come libero arbitrio, in senso pieno, nei suoi sub-Logoi è giunto a questa creazione grazie alla contemplazione approfondita dei concetti o possibilità di concettualizzazioni di ciò che abbiamo chiamato i “Significatori”. Il Logos postulava la possibilità della mente, del corpo e dello spirito quali complessi. Affinché il significatore sia ciò che non è, deve essere assicurato il libero arbitrio del Creatore. Questo mise in moto una serie piuttosto lunga, nei vostri termini, di Logoi che miglioravano o distillavano questo pensiero seme. La chiave era che il significatore diventava un complesso.

78.20 Interrogante: Allora il nostro particolare Logos, quando creò la sua particolare creazione, era ad un punto abbastanza avanzato nella spirale evolutiva dell’esperimento con il significatore che diventava ciò che non era o in effetti, che creava la polarità che cerchiamo a tutti i costi in terza densità, e quindi, presumo, era principalmente interessato alla progettazione degli archetipi, a progettarli in modo tale che creassero l’accelerazione di questa polarizzazione. È in qualche modo corretto?

Ra: Io sono Ra. Vorremmo solo commentare brevemente. In generale è corretto. Puoi fruttuosamente vedere ogni Logos e il suo progetto come il Creatore che sperimenta Sé stesso.

Il concetto seme del significatore che è un complesso introduce due cose: in primo luogo, il Creatore contro il Creatore in un sub-Logos, in quella che potete chiamare una tensione dinamica; in secondo luogo, il concetto di libero arbitrio, una volta che è stato reso più completo dalla sua estensione nei sub-Logoi conosciuti come complessi mente/corpo/spirito, crea e ricrea e continua a creare in funzione della sua stessa natura.

78.21 Interrogante: Hai affermato in precedenza che la Scelta che viene fatta in questa densità, terza densità, è l’asse su cui la creazione ruota. Potresti approfondire il motivo della tua dichiarazione?

Ra: Io sono Ra. Questa è una dichiarazione sulla natura della creazione come la esponiamo a voi.

78.22 Interrogante: Non l’ho capito. Potresti dirlo in un modo diverso?

Ra: Io sono Ra. Come hai notato, la Creazione di cui il tuo Logos è una parte è un’entità proteiforme che cresce e impara su scala macrocosmica. Il Logos non fa parte del tempo. Tutto ciò che è appreso dall’esperienza in un’ottava è, quindi, il raccolto di quel Logos ed è inoltre la natura di quel Logos.

L’esperienza originale del Logos era, vista nello spazio/tempo, piccola; La sua esperienza adesso, maggiore.

Pertanto affermiamo, mentre ora vi parliamo in questo spazio/tempo, la natura della Creazione è come l’abbiamo descritta. Questo non nega il processo attraverso cui questa natura è stata raggiunta, ma si limita a ratificare il prodotto.

78.23 Interrogatore: Dopo la terza densità, nella nostra esperienza, i complessi di memoria sociale sono polarizzati positivamente e negativamente. L’interazione tra complessi di memoria sociale di polarità opposta è equivalente, ma su scala ingrandita (magnified), all’interazione tra complessi mente/corpo/spirito di polarità opposta? È così che si acquisisce esperienza in funzione della differenza di polarità nella quarta e quinta densità?

Ra: Io sono Ra. No.

78.24 Interrogante: Questa è una domanda difficile da porsi, ma qual è la funzione o quale è il valore esperienziale della formazione di complessi di memoria sociale positivi e negativi, e della separazione delle polarità in quel punto piuttosto che consentire la mescolanza di complessi mente/corpo/spirito di polarità opposta alle densità più alte?

Ra: Io sono Ra. Lo scopo della polarità è sviluppare il potenziale per fare lavoro. Questa è la grande caratteristica di quegli esperimenti, diciamo, che si sono evoluti da quando il concetto di “The Choice” (La Scelta) fu apprezzato. Il lavoro viene svolto in modo molto più efficiente e con maggiore purezza, intensità e varietà, dalla volontaria ricerca dei complessi mente/corpo/spirito per le lezioni di terza e quarta densità. L’azione di quinta densità è, vista nello spazio/tempo, la stessa con o senza polarità. Tuttavia, vista nel tempo/spazio, le esperienze di saggezza sono notevolmente ampliate e approfondite grazie, ancora una volta, alla volontaria natura dell’azione del polarizzato mente/corpo/spirito.

78.25 Interrogante: Quindi stai dicendo, come risultato della polarizzazione nella coscienza che si è verificata più tardi nell’evoluzione galattica, che le esperienze sono molto più, devo dire, intense o più profonde lungo i due percorsi. Queste esperienze sono indipendenti dall’altro percorso o deve esserci azione attraverso la differenza potenziata tra la polarità positiva e negativa, o è possibile avere questa esperienza semplicemente a causa della singola polarità? Questo è difficile da chiedere.

Ra: Io sono Ra. Saremmo d’accordo. Possiamo tentare di cogliere l’essenza della tua domanda dalla verbosità che la circonda.

La quarta e la quinta densità sono abbastanza indipendenti, la polarità positiva funziona senza necessità del negativo e viceversa. È da notare che nel tentativo di influenzare i complessi mente/corpo/spirito di terza densità nella scelta della polarità, si evolve una buona parte dell’interazione tra le due polarità. Nella sesta densità, la densità dell’Unità, i percorsi positivo e negativo devono necessariamente raccogliersi l’uno nell’altro perché tutto ora deve essere visto come amore/luce e luce/amore. Questo non è difficile per la polarità positiva, che invia amore e luce a tutti gli altri-sé. È abbastanza difficile per entità polarizzate al servizio-al-sé tanto che ad un certo punto la polarità negativa è abbandonata.

78.26 Interrogante: La scelta della polarità essendo la circostanza unica, dovrei dire, per la base archetipica per l’evoluzione della coscienza nella nostra particolare esperienza mi indica che siamo giunti, attraverso un lungo processo del Creatore che conosce Sé stesso, siamo giunti ad una posizione di presente o massima efficienza per la progettazione di un processo di esperienza. Quel disegno per la massima efficienza è nelle radici della coscienza ed è la mente archetipica ed è un prodotto di tutto ciò che è accaduto prima. Ci sono, indubbiamente, concetti archetipici relativamente puri per i sette concetti di mente, corpo e spirito. Sento che il linguaggio che abbiamo per questi sia alquanto inadeguato.

Tuttavia, continueremo a tentare di comprendere, e anche questa è una parola povera, i fondamenti (foundation) di ciò e spero di aver “gettato le fondamenta” (foundation) con un certo grado di accuratezza nel tentativo di stabilire un background per lo sviluppo degli archetipi del nostro Logos. Ho tralasciato qualcosa o fatto errori, oppure potresti fare qualche commento sul mio tentativo di gettare un background per la costruzione che il nostro Logos ha utilizzato per gli archetipi?

Ra: Io sono Ra. Le tue domande sono ponderate.

78.33 Intervistatore: Mi sembrava proprio che, poiché i pianeti erano un prodotto del Logos e poiché la mente archetipica era la fondamenta dell’esperienza, che pianeti di questo Logos sarebbero stati in qualche modo correlati. Seguiremo sicuramente il tuo suggerimento.

Ho cercato di ottenere “un punto d’appoggio in una porta di ingresso non distorta”, si potrebbe dire, nella mente archetipica. Mi sembra che tutto ciò che ho letto che ha a che fare con gli archetipi sia, in un modo o nell’altro, distorto da chi ha scritto e dal fatto che il nostro linguaggio non è realmente capace di una descrizione.

Hai parlato del Mago come di un archetipo di base e che questo sembra essere stato portato (carried through) dall’ottava precedente. Sarebbe quindi questo, se esiste un ordine, il primo concetto archetipico di questo Logos?

Ra: Io sono Ra. Vorremmo innanzitutto rispondere al tuo smarrimento riguardo ai vari scritti sulla mente archetipica. Puoi ben considerare la differenza molto istruttiva tra una cosa in sé e le sue relazioni o funzioni. C’è molto studio dell’archetipo che è in realtà lo studio di funzioni, relazioni e corrispondenze. Lo studio dei pianeti, ad esempio, è un esempio di archetipo visto come funzione. Tuttavia, gli archetipi sono, in primo luogo e più profondamente, “cose in sé stesse” e la ponderazione su di essi e sulle relazioni più pure tra loro dovrebbero essere il fondamento più utile per lo studio della mente archetipica.

Affrontiamo ora la tua domanda sull’archetipo che è la Matrice della Mente. Per quanto riguarda il suo nome, l’appellativo di Mago è comprensibile se si considera che la coscienza è il grande fondamento, mistero e rivelazione che rende possibile questa particolare densità. L’entità autocosciente è piena della magia di ciò che verrà. Può essere considerato il primo, poiché la mente è il primo dei complessi che deve essere sviluppato dallo studente di evoluzione spirituale.

78.34 Interrogante: Allora l’archetipo che è stato chiamato Alta Sacerdotessa, che rappresenta l’intuizione, sarebbe propriamente il secondo degli archetipi?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Vedi qui il compendio della conoscenza iniziale di questo Logos; cioè matrice e potenziatore. L’inconscio è davvero ciò che può essere poeticamente descritto come Alta Sacerdotessa, poiché è il Potenziatore della mente e come potenziatore per la mente è quel principio che potenzia tutta l’esperienza.

78.35 Interrogante: Allora per il terzo archetipo, l’Imperatrice sarebbe corretto e sarebbe collegato alla meditazione disciplinata?

Ra: Io sono Ra. Percepisco un’intenzione del complesso mentale di una domanda, ma ero consapevole solo di un’affermazione di suoni vibratori. Per favore ri-domanda.

78.36 Interrogante: Stavo chiedendo se il terzo archetipo fosse l’Imperatrice ed era corretto affermare che questo archetipo aveva a che fare con la meditazione disciplinata?

Ra: Io sono Ra. Il terzo archetipo può essere sommariamente inteso come il “Catalizzatore della Mente”. Quindi ci vuole molto di più della meditazione disciplinata. Tuttavia, è certamente attraverso questa facoltà che il catalizzatore viene utilizzato in modo più efficiente. L’archetipo Tre è forse confusamente chiamato Imperatrice sebbene il proposito di questa denominazione sia la comprensione che rappresenta la porzione inconscia o femminile del complesso mentale che è stata prima, diciamo così, usata o nobilitata dalla parte maschile o conscia della mente. Da qui il nobile nome.

78.37 Interrogante: Il quarto archetipo, chiamato Imperatore, sembra avere a che fare con l’esperienza degli altri-sé e del centro energetico del raggio verde riguardo agli altri-sé. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è percettivo. Il nome completo per Archetipo Quattro potrebbe essere “l’Esperienza della Mente”. Nei tarocchi trovi il nome di “Imperatore”. Di nuovo questo implica nobiltà e in questo caso possiamo vedere il suggerimento che è solo attraverso il catalizzatore che è stato elaborato dalla coscienza potenziata che l’esperienza può conseguire. In questo modo la mente conscia è nobilitata dall’uso delle vaste risorse della mente inconscia.

79.10 Interrogante: Quindi, precedentemente alla prima estensione della prima distorsione, il velo o perdita di consapevolezza non si era verificato. Quindi, da questo trarrò l’assunto che questo velo o perdita di memoria a livello cosciente di ciò che è accaduto prima dell’incarnazione, fosse lo strumento principale per estendere la prima distorsione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. La correttezza della tua affermazione è limitata. Questo fu il primo strumento.

79.11 Interrogante: Quindi da questa affermazione presumo che il Logos contemplasse un meccanismo per divenire ciò che non era stato precedentemente elaborato, lo strumento per separare l’inconscio dal conscio durante quella che chiamiamo incarnazione fisica, per conseguire il suo obiettivo? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Sì.

79.12 Interrogante: Quindi da questa affermazione presumo anche che molti altri strumenti siano stati concepiti e utilizzati dopo il primo strumento del cosiddetto Velo. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ci sono stati perfezionamenti.

79.13 Interrogante: La mente archetipica del Logos precedentemente a questo esperimento in estensione della prima distorsione era ciò che considererei meno complessa di quanto non sia ora, forse contenente meno archetipi. È corretto?…

79.14 Interrogante: Grazie. Prima dell’esperimento per estendere la prima distorsione, quanti archetipi c’erano per la creazione del Logos di quel tempo?

Ra: Io sono Ra. Erano nove.

79.15 Interrogante: Nove archetipi, immagino che quei nove fossero tre della mente, tre del corpo e tre dello spirito. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

79.16 Interrogante: Vado a supporre che nel sistema dei tarocchi quegli archetipi corrisponderebbero approssimativamente, per la mente, al Mago, all’Imperatore e al Carro. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto.

79.17 Interrogante: Potresti dirmi a cosa corrispondono?

Ra: Io sono Ra. Il corpo, la mente e lo spirito contenevano e funzionavano ciascuno sotto l’egida della matrice, del potenziatore e del significatore. Il significatore della mente, corpo e spirito non è identico al significatore della mente, corpo e spirito complessi.

79.18 Interrogante: Ora capisco cosa intendevi nella seduta precedente dicendo che per estendere il libero arbitrio il significatore deve diventare un complesso. Sembra che il significatore sia diventato il complesso che è il terzo, quarto, quinto, sesto e settimo della mente, il decimo del corpo e il diciassettesimo dello spirito. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto.

79.19 Interrogante: Potresti dirmi cosa intendi con “il significatore deve diventare un complesso”?

Ra: Io sono Ra. Essere complessi significa consistere in più di un elemento o concetto caratteristico.

79.20 Intervistatore: Vorrei cercare di capire gli archetipi della mente di questo Logos prima dell’estensione della prima distorsione. Faccio questo per comprendere meglio ciò che sperimentiamo ora, credo che questo sia un approccio logico.

Abbiamo, come hai affermato, la matrice, il potenziatore e il significatore. Comprendo la matrice come ciò che è il conscio, ciò che chiamiamo mente cosciente, ma poiché questo è anche una componente della mente, non riesco a comprendere appieno questi tre termini, soprattutto rispetto al tempo precedente a che ci fosse una divisione tra conscio e inconscio. Penso che sia importante avere una buona comprensione di queste tre cose. Potresti approfondire ancora di più la Matrice della Mente, il Potenziatore e il Significatore, come differiscono e quali sono le loro relazioni, per favore?

Ra: Io sono Ra. La Matrice della Mente è quella da cui tutto proviene. È immota ma è l’attivatore in potenziamento (in potentiation) di tutta l’attività mentale. Il Potenziatore della Mente è quella grande risorsa che può essere vista come il mare in cui la coscienza si immerge sempre più in profondità e più completamente per creare, ideare e diventare più autocosciente.

Il Significatore di mente, corpo e spirito, può essere visto come un concetto semplice e unificato.

La Matrice del Corpo può essere vista come una riflessione (reflection) entro gli opposti della mente; questo è, movimento senza restrizioni. Il Potenziatore del Corpo quindi è quello che, essendo informato, regola l’attività.

La Matrice dello Spirito è difficile da caratterizzare poiché la natura dello spirito è meno mobile. Le energie e i movimenti dello spirito sono di gran lunga i più profondi, tuttavia essendo più strettamente associati al tempo/spazio non hanno le caratteristiche del movimento dinamico. Così si può vedere la Matrice (dello spirito) come l’oscurità più profonda e il Potenziatore dello Spirito come il più improvviso risveglio, illuminazione e generativa influenza.

Questa è la descrizione degli Archetipi dall’uno al nove prima dell’inizio dell’influenza della realizzazione del libero arbitrio da parte del co-Creatore o sub-Logos.

79.21 Interrogante: Il primo cambiamento fatto poi per questa estensione del libero arbitrio è stato di rendere le informazioni o rendere la comunicazione tra la Matrice e il Potenziatore della Mente, relativamente non disponibili l’uno all’altro durante l’incarnazione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Forse preferiremmo definire la condizione come relativamente più piena di mistero che relativamente non disponibile.

79.22 Interrogante: Bene, l’idea allora era di creare un qualche tipo di velo tra la Matrice e il Potenziatore. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

79.23 Interrogante: Questo velo si verifica quindi tra ciò che ora chiamiamo mente conscia e inconscia. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto…

CATALIZZATORE79.35 Interrogante: OK. Mi dispiace per questo.

L’archetipo successivo, l’Imperatrice, è il Catalizzatore della Mente, ciò che agisce sulla mente cosciente per cambiarla. Il quarto è l’Imperatore, che è l’Esperienza della Mente, che è quel materiale immagazzinato nell’inconscio che crea il suo continuo pregiudizio. Ho ragione con queste affermazioni?

Ra: Io sono Ra. Anche se troppo rigido nelle tue affermazioni, percepisci relazioni corrette. C’è una grande quantità di interrelazioni dinamiche in questi primi quattro archetipi.

79.36 Interrogante: Lo Ierofante sarebbe allora in qualche modo un regolatore (governor) o un selezionatore (sorter) di questi effetti in modo da creare l’appropriata assimilazione da parte dell’inconscio di ciò che arriva attraverso il conscio?

Ra: Io sono Ra. Sebbene riflessiva, la supposizione è incorretta nel suo cuore.

79.37 Interrogante: Cosa sarebbe lo Ierofante?

Ra: Io sono Ra. Lo Ierofante è il significatore del complesso del Corpo*, è la sua stessa natura. Possiamo notare che le caratteristiche di cui parli hanno attinenza con il Significatore del complesso della Mente, ma non ne sono il cuore. Il cuore del complesso della mente è quell’entità dinamica che assorbe, ricerca e tenta di imparare.

* (Ra ha corretto questo errore nella sessione # 80. Lo Ierofante è il Significatore del complesso della Mente).

79.38 Interrogante: Allora lo Ierofante è il collegamento, potresti dire, tra la mente e il corpo?

Ra: Io sono Ra. C’è una forte relazione tra i significatori della mente, del corpo e dello spirito. La tua affermazione è troppo generale.

79.39 Interrogante: Lasciami saltare lo Ierofante per un minuto perché non lo capisco affatto e ti chiedo solo se “gli Amanti” rappresentano la fusione del conscio e dell’inconscio o una comunicazione tra conscio e inconscio?

Ra: Io sono Ra. Ancora una volta, senza essere affatto non percettivo, hai mancato il cuore di questo particolare archetipo che può essere più propriamente chiamato la “Trasformazione della Mente”.

79.40 Interrogante: Trasformazione della mente in cosa?

Ra: Io sono Ra. Mentre osservi Archetipo Sei, potresti vedere lo studioso dei misteri trasformato dalla necessità di scegliere tra la luce e l’oscurità nella mente.

79.41 Interrogante: Il Conquistatore o il Carro rappresenterebbe quindi il culmine dell’azione dei primi sei archetipi in una conquista dei processi mentali, forse anche rimuovendo il velo?

Ra: Io sono Ra. Questo è molto percettivo. L’Archetipo Sette è difficile da enunciare. Possiamo chiamarlo il Sentiero, la Via o la “Grande Via della Mente”. Il suo fondamento è una riflessione e sostanziale compendio degli Archetipi da Uno a Sei.

Si può anche vedere la Via della Mente come mostrante il regno o i frutti di un appropriato viaggio attraverso la mente, in quanto la mente continua a muoversi così maestosamente attraverso il materiale di cui è concepita come un carro trainato da leoni reali o da destrieri.

A questo punto, suggeriamo una sola altra domanda completa per questo strumento che sta sperimentando alcune distorsioni verso il dolore.

79.42 Interrogante: Ora voglio solo chiedere a proposito di uno degli archetipi che sono meno in grado di comprendere a questo punto, se posso pienamente usare questa parola. Sono ancora molto all’oscuro, per così dire, riguardo allo Ierofante e precisamente di cosa si tratta. Potresti darmi qualche altra indicazione di cosa sia, per favore?

Ra: Io sono Ra. Sei stato molto interessato al significatore che deve necessariamente diventare complesso. Lo Ierofante è l’originale archetipo della mente che è stato reso complesso dai movimenti sottili del conscio e dell’inconscio. Le complessità della mente si erano evolute, piuttosto che essere la semplice aggregazione di esperienza da Potenziatore a Matrice.

La Mente stessa divenne un attore in possesso del libero arbitrio e, soprattutto, della volontà. In quanto significatore della mente, lo Ierofante ha la volontà di sapere, ma cosa ne farà della sua conoscenza e per quali ragioni ricerca? I potenziali di un significatore complesso sono molteplici.

92.14 Interrogante: Quarto: Quando il “Catalizzatore della Mente” è elaborato dall’entità ne risulta “l’Esperienza della Mente”. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Ci sono sottili “indicazioni errate” in questa semplice affermazione che hanno a che fare con le preminenti qualità del “Significatore”. È così che il catalizzatore produce esperienza. Comunque, attraverso il libero arbitrio e la facoltà di memoria imperfetta, il catalizzatore viene spesso utilizzato solo parzialmente e l’esperienza quindi corrispondentemente distorta.

92.15 Interrogatore: Il processo dinamico fra la Matrice, Potenziatore, Catalizzatore e Esperienza della Mente forma la natura della mente o il “Significatore della Mente”. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Come suggerisce la nostra risposta precedente, il “Significatore della Mente” è allo stesso tempo il soggetto quanto l’oggetto dell’azione. Con questa eccezione l’affermazione è ampiamente corretta.

92.16 Interrogante: Quando l’entità diventa coscientemente consapevole di questo processo, [essa] programma questa attività autonomamente prima dell’incarnazione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Ti prego di tenere a mente che stiamo discutendo, non la mente archetipica, che è una risorsa egualmente a disposizione di ciascuno ma non al medesimo modo utilizzata, ma di quello a cui essa parla: il processo esperienziale incarnativo di ogni complesso mente/corpo/spirito.

Desideriamo rendere chiara questa distinzione perché non sono gli archetipi che vivono l’incarnazione, ma il cosciente complesso mente/corpo/spirito che può in effetti vivere l’incarnazione senza il ricorso alla ricerca di articolazione dei processi di potenziamento, esperienza e trasformazione.

92.34 Intervistatore: Tenterò, allora, un esempio dell’azione del Potenziatore della Mente. Come il bambino guadagna tempo nell’incarnazione, [esso] sperimenterebbe il Potenziatore che offre atti potenziali sia positivi che negativi, o pensieri, dovrei dire, da sperimentare per la matrice, che poi inizieranno ad accumularsi, dovrei dire, nella Matrice colorandola in una maniera o nell’altra di polarità a seconda della sua continua scelta di quella polarità offerta dal Potenziatore? È corretto in qualche modo?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, ancora una volta possiamo distinguere tra la mente archetipica e il processo dell’esperienza incarnativa del complesso mente/corpo/spirito.

In secondo luogo, ogni potenziamento che è stato “raggiunto” (reach for) dalla Matrice viene registrato dalla Matrice ma sperimentato dal Significatore. L’esperienza del “Significatore” di questa attività potenziata dipende ovviamente dall’acuità dei suoi processi di “Catalizzatore” ed “Esperienza”.

81.11 Interrogante: Tornando alla sessione precedente, riprendendo il decimo archetipo, che è il “Catalizzatore del Corpo” o “Ruota della Fortuna”, che rappresenta l’interazione con gli altri-sé. È un’affermazione corretta?

Ra: Io sono Ra. Questa può essere vista come un’affermazione approssimativamente corretta in quanto ogni catalizzatore ha a che fare con la natura di quelle esperienze che si inseriscono nella rete energetica e nelle percezioni vibratorie del complesso mente/corpo/spirito. Si può aggiungere molto opportunamente che lo stimolo esterno della “Ruota della Fortuna” è ciò che offre entrambe le esperienze, sia positiva che negativa.

81.12 Interrogante: L’undicesimo archetipo, “l’Esperienza del Corpo”, rappresenta il catalizzatore che è stato elaborato dal complesso mente/corpo/spirito ed è chiamato “Incantatrice” perché produce ulteriore seme per la crescita. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

81.13 Interrogante: [Abbiamo] già discusso del Significatore, quindi salterò al numero tredici. La “Trasformazione del Corpo” è chiamata “Morte”, poiché con la morte il corpo viene trasformato in un corpo con vibrazioni più elevate per ulteriore apprendimento. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto e può essere visto come ulteriormente corretto in quanto ogni momento e certamente ogni periodo diurno dell’incarnazione corporea offre morte e rinascita a chi sta tentando di usare il catalizzatore che gli viene offerto.

81.14 Interrogante: E infine, il quattordicesimo, “La Via del Corpo” è chiamata “Alchimista” perché c’è un un’infinità di tempo per i vari corpi per operare all’interno per apprendere le lezioni necessarie per l’evoluzione. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è del tutto corretto in quanto “la Grande Via del Corpo” deve essere vista, così come tutti gli archetipi del corpo, per essere un’immagine speculare della spinta dell’attività della mente. Il corpo è la creatura della mente ed è lo strumento di manifestazione per i frutti della mente e dello spirito. Pertanto, potreste vedere il corpo come ciò che fornisce l’athanor attraverso il quale l’alchimista manifesta l’oro.

CATALIZZATORE80.10 Interrogante: Ora, il quindicesimo archetipo, che è la “Matrice dello Spirito”, è stato chiamato il Diavolo. Puoi dirmi perché è così?

Ra: Io sono Ra. Non desideriamo essere superficiali in una questione così centrale, ma possiamo notare che la natura dello spirito è così infinitamente sottile che l’influenza fruttuosa della luce sulla grande oscurità dello spirito molto spesso non è così manifesta come l’oscurità stessa. Il progresso scelto da molti adepti diventa un sentiero confuso mentre ogni adepto tenta di usare il “Catalizzatore dello Spirito”. Sono pochi quelli che riescono a cogliere la luce del Sole. Di gran lunga, la maggior parte degli adepti rimane a brancolare nella luce della Luna e, come abbiamo detto, questa luce può ingannare così come far scoprire misteri nascosti. Pertanto, la melodia, diciamo, di questa Matrice spesso sembra essere di natura negativa e malvagia, come la chiamereste voi.

Va anche notato che un adepto è colui che si è liberato sempre di più dai vincoli dei pensieri, delle opinioni e dei legami degli altri-sé. Sia che venga fatto per il servizio agli altri o per il servizio al sé, è una parte necessaria del risveglio dell’adepto. Questa libertà è vista da coloro che non sono liberi come ciò che chiamereste malvagio o nero. La magia è riconosciuta; la sua natura spesso non lo è.

80.11 Intervistatore: Potrei dire, quindi, che implicita nel processo di diventare adepti è la possibile polarizzazione parziale verso il servizio al sé perché semplicemente l’adepto diviene dissociato da molti della sua specie o suoi simili nella densità particolare in cui risiede?

Ra: Io sono Ra. È probabile che ciò accada. L’apparente avvenimento è la dissociazione, sia che la verità sia servizio al sé e quindi vera dissociazione dagli altri-sé;

o servizio agli altri e quindi vera associazione con il cuore di tutti gli altri-sé e dissociazione solo dai gusci illusori che impediscono all’adepto di percepire correttamente il sé e l’altro-sé come Uno.

80.12 Interrogante: Allora dici che questo effetto di dissociazione sull’adepto del servizio agli altri è un ostacolo o un processo che rallenta il raggiungimento dell’obiettivo a cui aspira? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo non è corretto. Questa dissociazione dal miasma dell’illusione e dal travisamento di ogni singola distorsione è una parte assolutamente necessaria del percorso di un adepto. Può essere visto da altri come una disgrazia.

80.13 Interrogante: Quindi questa è, dal punto di vista o rispetto al quindicesimo archetipo, in qualche modo un’escursione nella “Matrice dello Spirito” in questo processo? Ciò ha senso?

Ra: Io sono Ra. L’escursione di cui parli e il processo di dissociazione è solitamente collegata a quell’archetipo che chiamate Speranza (Hope) che noi preferiremmo chiamare Fede. Questo archetipo è il “Catalizzatore dello Spirito” e, grazie alle illuminazioni del “Potenziatore dello Spirito”, inizierà a causare quei cambiamenti nel punto di vista dell’adepto.

CATALIZZATORE80.14 Interrogante: [Io] non avevo intenzione di andare troppo avanti riguardo al mio processo di interrogazione. L’adepto polarizzato positivamente o negativamente, quindi, sta costruendo un potenziale per attingere direttamente allo spirito per la potenza*. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Sarebbe più corretto dire che l’adepto sta facendo appello direttamente attraverso lo spirito all’universo per la sua potenza*, perché lo spirito è una spola (shuttle). *(power: potenza,potere,energia)

80.15 Interrogante: Ora, l’unica evidente significativa differenza, credo, tra l’adepto positivo e quello negativo nell’uso di questo shuttle (spola-navetta) è il modo in cui si erano polarizzati. C’è una relazione tra gli archetipi dello spirito e se la polarizzazione è positiva o negativa? Ad esempio, la chiamata positiva attraverso il sedicesimo e la chiamata negativa [ridacchiando] attraverso il quindicesimo archetipo? Sono molto confuso su questi punti e immagino che la domanda sia povera o priva di significato. Puoi rispondere?

Ra: Io sono Ra. È una sfida rispondere a una domanda del genere, poiché c’è una certa confusione nella sua costruzione. Tuttavia, tenteremo di parlare sull’argomento.

L’adepto, positivo o negativo che sia, ha la stessa Matrice. Anche il Potenziatore è identico. A causa del Catalizzatore di ciascun adepto, l’adepto può iniziare a prendere e scegliere ciò che dovrà esaminare ulteriormente. L’ “Esperienza dello Spirito”, quella che avete chiamato “Luna”, è quindi di gran lunga la più manifesta delle influenze sulla polarità dell’adepto. Anche le più infelici delle esperienze, diciamo, che sembrano accadere nel catalizzatore dell’adepto, esaminate dal punto di vista dello spirito, possono, con la discriminazione possibile nell’ombra, essere lavorate fino a quando la luce che eguaglia la luce del mezzogiorno più luminoso discenda sull’adepto e l’illuminazione positiva o di servizio-agli-altri avviene. L’adepto del servizio-al-sé si soddisferà con le ombre e, cogliendo la luce del giorno, getterà indietro la testa in una tetra risata, preferendo l’oscurità.

80.16 Interrogante: Immagino che il diciannovesimo archetipo dello spirito sarebbe il “Significatore dello Spirito”. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto.

80.17 Interrogante: Come descriveresti il Significatore dello Spirito?

Ra: Io sono Ra. Nel rispondere alla domanda precedente abbiamo disposto di fare proprio questo. Il “Significatore dello Spirito” è quell’entità vivente che irradia o assorbe l’amore e la luce dell’Uno Infinito Creatore, lo irradia agli altri o lo assorbe per il sé.

83.3 Interrogante: Grazie. Farò una domanda piuttosto lunga e complessa qui, e chiederei che la risposta a ciascuna parte di questa domanda sia data se ci fosse una differenza significativa prima del velo rispetto a dopo il velo in modo da poter avere un’idea di come ciò che sperimentiamo ora viene utilizzato per una migliore polarizzazione.

Vorrei chiedere se c’è qualche differenza significativa, e qual era la differenza, prima del velo nelle seguenti (attività) mentre incarnati in terza densità: sonno, sogni, dolore fisico, dolore mentale, sesso, malattia, pianificazione del catalizzatore, catalizzatore casuale, relazioni o comunicazione con il Sé superiore o con la Totalità mente/corpo/spirito o qualsiasi altra funzione di mente, corpo o spirito prima del velo che sarebbe significativa rispetto alla sua differenza dopo il velo?

Ra: Io sono Ra. In primo luogo, stabiliamo che sia prima che dopo il velo esistessero le stesse condizioni nel tempo/spazio; detto questo, il processo di velatura è un fenomeno spazio/temporale.

In secondo luogo, il carattere dell’esperienza è stato drasticamente alterato dal processo di velatura. In alcuni casi, come il sogno e il contatto con il sé superiore, l’esperienza è stata quantitativamente diversa per il fatto che il velo è una causa primaria del valore dei sogni ed è anche l’unica porta davanti a cui il sé superiore deve stare in attesa di entrare. Prima della velatura, i sogni non avevano lo scopo di utilizzare il cosiddetto inconscio per utilizzare ulteriormente il catalizzatore, ma erano usati per apprendere/insegnare da insegnanti/allievi all’interno dei piani interiori così come da quelli di densità più alta di origine esterna. Mentre affronti ogni argomento di cui hai parlato, potresti osservare, durante il processo di velatura, non un cambiamento quantitativo nell’esperienza ma uno qualitativo…

83.18 Interrogante: Nello specifico, con quale processo nel primo caso, quando due entità polarizzate tenterebbero di penetrare il velo, siano esse polarizzate positivamente o negativamente – in particolare con quale tecnica penetrerebbero il velo?

Ra: Io sono Ra. Si può vedere che la penetrazione del velo comincia ad avere le sue radici nella gestazione dell’attività del raggio verde, quell’amore del tutto compassionevole che non richiede ricompense. Se si segue questo percorso, i centri energetici più alti saranno attivati e cristallizzati sino alla nascita dell’adepto. All’interno dell’adepto c’è il potenziale per smantellare il velo in misura maggiore o minore affinché tutto possa essere visto ancora come Uno. L’altro-sé è il catalizzatore principale in questo particolare percorso verso la penetrazione del velo, se così la volete chiamare.

83.19 Interrogante: Qual era il meccanismo del primissimo processo di velatura? Non so se puoi rispondere a questa domanda. Proveresti, però, a rispondere?

Ra: Io sono Ra. Il meccanismo del velo tra le parti conscia e inconscia della mente era una affermazione che la mente era complessa. Questo, a sua volta, ha causato la complessità del corpo e dello spirito.

CATALIZZATORE93.7 Interrogante: Con la terza carta dei tarocchi arriviamo alla prima addizione di archetipi dopo il processo di velatura, da quanto ho capito.

E presumo che questo terzo archetipo sia, per così dire, caricato in modo da creare, se possibile, polarizzazione, dal momento che questa sembra essere uno degli obiettivi primari di questo particolare Logos nel processo evolutivo. Ho ragione in qualche modo su questo?

Ra: Io sono Ra. Prima di rispondere alla tua domanda, noi chiediamo la vostra pazienza poiché dobbiamo esaminare il complesso mentale di questo strumento al fine di poter tentare di spostare l’appendice manuale sinistra dello strumento. Se non siamo in grado di recare un certo sollievo dal dolore prenderemo il nostro congedo. Vi preghiamo di avere pazienza mentre facciamo ciò che è appropriato.

[Pausa di trenta secondi.]

Io sono Ra. Continueranno ad esserci accessi di dolore. Tuttavia, la parte critica del dolore intenso è stata alleviata per mezzo del riposizionamento.

La tua supposizione è corretta.

93.8 Intervistatore: Non sembra esserci un grande accenno di polarità in questo disegno tranne che per la possibile colorazione delle molte coppe nella ruota. Parte di esse sono di colore nero e parte della coppa è bianca. Indicherebbe questo che ogni esperienza ha al suo interno un possibile uso negativo o positivo di quell’esperienza che è generata casualmente da questa apparente ruota della fortuna?

Ra: Io sono Ra. La tua supposizione è riflessiva. Tuttavia, è basata su un’aggiunta al concetto complesso che è astrologica in origine. Pertanto, Chiediamo che tu mantenga il concetto di polarità ma liberi le coppe dalla loro forma limitante. L’elemento con cui hai a che fare non è in movimento nella sua forma originale, ma è in effetti il sole imperituro che, dallo spirito, risplende in protezione su tutto il catalizzatore disponibile dall’inizio della complessità al selettivo (discerning) complesso mente/corpo/spirito.

In effetti potresti, piuttosto, trovare la polarità espressa, in primo luogo, dalle molte opportunità offerte nell’illusione materiale che è rappresentata dal quadrato non-bianco e non-scuro su cui è assisa l’entità dell’immagine, in secondo luogo, sulla posizione di quell’entità seduta. Essa non va incontro all’opportunità direttamente, ma guarda distrattamente ad un lato o all’altro. Nell’immagine noterai un suggerimento, che l’offerta dell’illusione sembrerà spesso suggerire le opportunità si trovino sul percorso della mano-sinistra o, come potreste riferirvi ad esso più semplicemente, il percorso del servizio-al-sé. Questa è una parte della natura del Catalizzatore della Mente.

93.9 Interrogante: I piedi dell’entità sembrano essere su una piattaforma instabile che è scura dietro e chiara davanti. Immagino che forse questo indica che l’entità che sta in piedi su questa potrebbe oscillare in entrambe le direzioni, sia verso il percorso della mano destra che della sinistra. È in qualche modo corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è molto percettivo.

93.10 Interrogante: L’uccello, immagino, potrebbe essere un messaggero, i due percorsi rappresentati dalla posizione delle ali, recapitante catalizzatore che potrebbe essere utilizzato per polarizzare su entrambi i percorsi. È in qualche modo corretto?

Ra: Io sono Ra. È una corretta percezione che la posa della creatura alata sia significativa. La percezione più corretta di questa entità e della sua significanza è la realizzazione di ciò il complesso mente/corpo/spirito sia dopo aver preso contatto con il suo sé potenziato, sta ora cominciando il suo volo verso quel grande Logos che è ciò che è ricercato dall’adepto.

Inoltre, la natura della creatura alata è riecheggiata sia dalla femmina che la trattiene e sia dal simbolo della femminilità su cui poggiano i piedi della figura; cioè, la natura del catalizzatore è preponderantemente di una inconsapevolezza, proveniente da ciò che non è della mente e che non ha connessione con l’intelletto, come lo chiamate, che precede o è concomitante con l’azione catalitica. Tutti gli usi del catalizzatore da parte della mente sono quelli consciamente applicati al catalizzatore. Senza un intento cosciente, l’uso del catalizzatore non viene mai elaborato attraverso il processo mentale, l’ideazione e l’immaginazione.

93.11 Interrogante: Vorrei, se possibile, un esempio dell’attività che chiamiamo Catalizzatore della Mente in un particolare individuo sottoposto a questo processo. Ra potrebbe fornire un esempio di ciò?

Ra: Io sono Ra. Tutto ciò che assale i vostri sensi è catalizzatore. Noi, parlando a questo gruppo di supporto attraverso questo strumento, offriamo catalizzatore. Le configurazioni di ciascuno nel gruppo del Corpo offrono catalizzatore attraverso la comodità/scomodità. In effetti, tutto ciò che non è stato elaborato prima dell’accorgersene da parte di un complesso mente/corpo/spirito è catalizzatore.

93.12 Interrogante: Quindi nel momento presente riceviamo catalizzatore della mente come siamo consapevoli della comunicazione di Ra e riceviamo catalizzatore del corpo come il nostro corpo avverte tutti gli input al corpo, per come io comprendo ciò. Ma Ra potrebbe allora descrivere il catalizzatore dello spirito, e in questo momento stiamo ricevendo anche quel catalizzatore? E se non, Ra potrebbe fornire un esempio di ciò?

Ra: Io sono Ra. Catalizzatore elaborato dal corpo è catalizzatore per il corpo. Catalizzatore elaborato dalla mente è catalizzatore per la mente. Catalizzatore elaborato dallo spirito è catalizzatore per lo spirito. Un complesso mente/corpo/spirito individuale può utilizzare qualsiasi catalizzatore che giunga prima che se ne accorga, sia attraverso il corpo e i suoi sensi o sia attraverso il processo mentale o attraverso qualsiasi altra fonte più altamente sviluppata, e utilizzare questo catalizzatore in un suo unico modo per formare un’esperienza unica ad esso, con i suoi pregiudizi.

93.13 Interrogante: Avrei ragione nell’affermare che l’archetipo del “Catalizzatore della Mente” è il modello del Logos del suo più efficiente piano per l’attività o uso o azione del catalizzatore della mente?

Ra: Io sono Ra. Sì.

93.14 Interrogante: Allora l’adepto, nell’acquisire familiarità con l’archetipo del Logos in ogni circostanza, sarebbe poi capace di utilizzare nel modo più efficiente il piano per l’evoluzione del Logos. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Nella mente archetipica si ha la risorsa non specificamente di un piano per l’evoluzione, ma piuttosto un modello (blueprint) o architettura della natura dell’evoluzione. Questa può sembrare una piccola distinzione, ma ha significanza nel percepire più chiaramente l’uso di questa risorsa della mente profonda.

93.15 Interrogante: Quindi Ra presentò le immagini che ora conosciamo come i tarocchi in modo che gli adepti egizi dell’epoca avrebbero potuto accelerare la loro evoluzione personale. È corretto, e c’era qualche altra ragione per la presentazione di queste immagini da parte di Ra?

Ra: Io sono Ra. È corretto.

93.16 Interrogante: Ci sono altri usi del tutto di valore di queste immagini o carte dei tarocchi oltre a quello che ho appena dichiarato?

Ra: Io sono Ra. Allo studente, le immagini dei tarocchi offrono una risorsa per imparare/insegnare i processi di evoluzione. Per qualsiasi altra entità queste immagini sono figure e niente di più.

93.17 Intervistatore: Stavo specificamente pensando al fatto che Ra, in una seduta precedente, ha parlato dei tarocchi come un sistema di divinazione. Potresti dirmi cosa intendevi con questo?

Ra: Io sono Ra. Grazie all’influenza dei Caldei, il sistema di immagini archetipiche fu incorporato dai sacerdoti di quel periodo in un sistema di studio, apprendimento e divinazione astrologicamente basato. Questo non era un proposito per il quale Ra sviluppò i tarocchi.

93.18 Interrogante: Anche la terza carta mostra la bacchetta magica, presumo questa lo sia, nella mano destra; la sfera al vertice è la forma magica rotonda. Sono in qualche modo corretto nel supporre che il Catalizzatore della Mente suggerisca un possibile uso eventuale della magia rappresentata da questa bacchetta?

Ra: Io sono Ra. La bacchetta è astrologica nella sua origine e come immagine può essere liberata dalla sua vincolante definizione. La sfera del potere spirituale è in effetti un’indicazione che ogni opportunità è gravida delle più stravaganti possibilità magiche per l’adepto lungimirante.

93.19 Interrogante: Il fatto che l’abbigliamento dell’entità [sia] trasparente indicherebbe la semi-permeabilità del velo per il processo catalitico mentale?

Ra: Io sono Ra. Dobbiamo nuovamente fermarci.

[Pausa di quindici secondi.]

Sono Ra. Continuiamo in condizioni meno che ottimali. Tuttavia, data la natura dell’apertura a noi (opening to us) di questo strumento, il nostro percorso è abbastanza chiaro e potremo continuare. A causa delle vampate di dolore, dobbiamo chiedere che tu ripeta la tua ultima domanda.

93.20 Interrogante: Mi stavo solo chiedendo se la trasparenza dell’indumento sulla terza carta indichi la natura semi-permeabile del velo tra conscio e subconscio?

Ra: Io sono Ra. Questa è una percezione ponderata e non si può dire che sia incorretta. Tuttavia, il suggerimento inteso, in generale, è un’eco del nostro suggerimento precedente secondo cui la natura del Catalizzatore è quella dell’inconscio; cioè, il catalizzatore esterno giunge attraverso il velo.

Tutto ciò che voi percepite sembra essere percepito consciamente. Questa non è la corretta supposizione. Tutto ciò che voi percepite è percepito come catalizzatore inconsciamente. Nel, diciamo, momento in cui la mente inizia il suo apprezzamento del catalizzatore, quel catalizzatore è stato filtrato attraverso il velo e in alcuni casi molto è nascosto dal velo nella più apparentemente chiara percezione.

94.10 Interrogante: Dalla seduta precedente è stata fatta l’affermazione che molto è velato all’osservazione più apparentemente chiara. Vorrebbe Ra approfondire ciò che era inteso da quell’affermazione? Presumo che questo significhi il velarsi di tutto ciò che è al di fuori dei limiti di ciò che chiamiamo la nostra percezione fisica avente a che fare con lo spettro della luce, ecc., Ma intuisco anche che c’è più di quanto velato. Ra potrebbe approfondire quel concetto?

Ra: Io sono Ra. Sei perspicace nella tua supposizione. In effetti, non intendevamo alcun suggerimento che l’apparato fisico della vostra attuale illusione sia stato limitato come parte del processo di velatura. I vostri limiti fisici sono come sono.

Tuttavia, a causa dei pregiudizi unici di ogni complesso mente/corpo/spirito, ci sono a volte casi abbastanza semplici di distorsione sebbene non ci sia un’apparente causa per tale distorsione. Usiamo l’esempio del maschio virile e immaturo che incontra e parla chiaro con una giovane femmina la cui forma fisica ha la configurazione appropriata per provocare, per questa entità maschile, l’attivazione dell’eccitazione sessuale del raggio rosso.

Le parole pronunciate possono riguardare un argomento semplice come la denominazione, le informazioni sull’occupazione e vari altri comuni interscambi di complesso vibratorio sonoro. L’entità maschile, tuttavia, sta usando quasi tutta la coscienza disponibile che possiede nel catalogare l’appetibilità della femmina. Ciò può essere vero anche per la femmina.

Quindi un intero scambio di informazioni può essere insignificante perché l’effettivo catalizzatore riguarda il Corpo. Ciò è inconsciamente controllato e non è una scelta cosciente. Questo esempio è una semplificazione.

95.19 Interrogante: Grazie. Nella scorsa sessione hai fatto una dichiarazione sul maschio immaturo che incontra la femmina, relativamente a quanto accadeva a causa del velo: che lo scambio di informazioni era abbastanza diverso. Potresti fare un esempio dello scambio di informazioni prima del velo per questo stesso caso, per favore?

Ra: Io sono Ra. Dato questo stesso caso; cioè, essendo la casuale eccitazione sessuale del raggio rosso attivata in entrambi maschio e femmina, la comunicazione sarebbe stata molto più probabilmente oggetto di soddisfazione di quell’impulso sessuale del raggio rosso. Quando ciò si fosse verificato, altre informazioni come la denominazione potevano essere offerte con chiara percezione. È da notare che il catalizzatore che può essere elaborato dall’esperienza pre-velo è insignificante comparato al catalizzatore offerto agli assolutamente disorientati maschio e femmina dopo il velo. La confusione che questa situazione, per quanto semplicistica sia, offre è rappresentativa dell’efficienza dell’amplificazione dei processi catalitici avvenuti dopo la velatura.

95.20 Interrogante: Per la condizione dell’incontro dopo il processo di velatura, ciascuna delle entità sceglierà, in funzione dei suoi pregiudizi precedenti o, dovrei dire, sceglierà in funzione della Carta Quattro, “L’Esperienza”, il modo in cui si approccerà o gestirà la situazione rispetto alla polarità, producendo quindi, molto probabilmente, più catalizzatore per sé stessa lungo il prescelto percorso di polarizzazione. Ra potrebbe commentare la dichiarazione?

Ra: Io sono Ra. Questa affermazione è corretta.

94.11 Interrogante: Ho disegnato un piccolo diagramma in cui semplicemente mostro una freccia che rappresenta il catalizzatore penetrante una linea ad angolo retto rispetto alla freccia, che è il velo, depositandosi in uno dei due depositi che chiamerei sul percorso della mano destra e sul percorso della mano sinistra, e ho etichettato questi due depositi per l’azione catalitica mentre viene filtrata attraverso il velo: “l’Esperienza”. Sarebbe questa un’analogia molto approssimativa del modo in cui il catalizzatore viene filtrato attraverso il velo per diventare esperienza?

Ra: Io sono Ra. Ancora, sei parzialmente corretto. I pregiudizi più profondi di un complesso mente/corpo/spirito pilotano il catalizzatore attorno alle numerose isole di positività e negatività espresse nell’arcipelago della mente più profonda. Però, l’analogia è incorretta in quanto non tiene in conto l’ulteriore polarizzazione che è indubitabilmente disponibile per la mente cosciente dopo che essa ha percepito il parzialmente polarizzato catalizzatore dalla mente più profonda.

94.12 Interrogante: Mi sembra che l’Esperienza della Mente agirebbe in un modo tale da cambiare la natura del velo in modo che il catalizzatore venga filtrato così da essere accettabile nel pregiudizio che è sempre più scelto dall’entità. Per esempio, se avesse scelto il percorso della mano destra, l’Esperienza della Mente cambierebbe la permeabilità del velo per accettare un catalizzatore sempre più positivo. Anche il reciproco sarebbe vero per accettare un catalizzatore più negativo se il percorso della mano sinistra fosse quello ripetutamente scelto. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è non solo corretto ma c’è un’ulteriore ramificazione. Man mano che l’entità aumenta di esperienza, sempre di più, sceglierà interpretazioni positive del catalizzatore se si trova sul percorso del servizio-agli-altri e interpretazioni negative del catalizzatore se la sua esperienza è stata lungo il percorso del servizio-al-sé.

94.13 Interrogante: Quindi il meccanismo progettato dal Logos dell’azione del catalizzatore risultante in esperienza, fu pianificato per essere auto-accelerante in quanto avrebbe creato questo processo di permeabilità variabile, direi, che era in funzione del percorso scelto. È un’affermazione adeguata?

Ra: Io sono Ra. Non c’è permeabilità variabile coinvolta nei concetti che abbiamo appena discusso. A parte questo, sei nel giusto.

94.14 Interrogante: Ora posso capire, per usare di nuovo un termine povero, la necessità di un archetipo per il catalizzatore o un modello per il Catalizzatore della Mente, ma qual è la ragione per avere uno schema (blueprint) o modello per l’Esperienza della Mente diverso da questo semplice modello di duplice deposito per il catalizzatore negativo e positivo? Mi sembra che la prima distorsione del libero arbitrio sarebbe meglio servita se nessun modello per l’esperienza fosse creato. Sono abbastanza confuso su tutto questo. Potresti chiarirlo per me?

Ra: Io sono Ra. La tua domanda è sicuramente interessante e la tua confusione si spera produttiva. Non possiamo imparare/insegnare per lo studente. Noteremo semplicemente, come abbiamo fatto in precedenza, l’attrazione di vari archetipi al maschio e alla femmina. Suggeriamo che questa linea di considerazione possa dimostrarsi produttiva.

94.15 Interrogante: Nel quarto archetipo la carta mostra un maschio il cui corpo è posto frontalmente. Presumo che questo indichi che l’Esperienza della Mente vuol raggiungere il catalizzatore. Tuttavia, il volto è (rivolto) a sinistra, il che mi indica che nel cercare di raggiungere il catalizzatore, il catalizzatore negativo sarà più appariscente nella sua potenza ed effetto che il positivo. Ra commenterebbe questo?

Ra: Io sono Ra. L’archetipo dell’Esperienza della Mente non cerca di raggiungere, o studente, ma, con ferma autorità, afferra ciò che gli viene dato. Il resto delle tue note è percettivo.

CATALIZZATORE94.16 Interrogante: “Esperienza” siede sul quadrato dell’illusione materiale che è colorato in modo molto più scuro rispetto alla Carta Numero Tre. Tuttavia, c’è un gatto all’interno di questo quadrato. Suppongo che man mano che si acquisisce esperienza la natura di seconda densità dell’illusione è compresa e gli aspetti negativi e positivi sono separati. Ra commenterebbe su questo?

Ra: Io sono Ra. Questa interpretazione varia marcatamente dall’intenzione di Ra. Dirigiamo l’attenzione al significato culturale del grande gatto che vigila. Cosa, o studente, vigila? E con quale orifiamma illumina quell’oscurità di manifestazione? Le polarità sono, in effetti, presenti; la separazione inesistente se non attraverso il vaglio che è il risultato di cumulativa esperienza. Altre impressioni erano intese da questa configurazione dell’immagine assisa, con la sua gamba bianco-latte e il suo piede appuntito*.

94.17 Interrogante: Qual è stata l’ultima parola che Ra ha comunicato? Non l’ho sentita comprensibilmente.

Ra: Io sono Ra. Abbiamo pronunciato il complesso di vibrazioni sonore, piede. A causa di alcuni accessi di dolore, a volte siamo meno che sicuri nel parlare. Tuttavia, “la strada è sgombra” e le condizioni restano buone per questo lavoro. Si prega di continuare a interrogare se c’è qualche difficoltà nella trasmissione.

94.18 Interrogante: Nella Carta Tre i piedi dell’entità femminile sono sopra la piattaforma instabile, significante polarità duale a causa del suo colore. Nella Carta quattro un piede, appuntito*, indica che se l’entità maschile si regge sulla punta del piede sarebbe attentamente bilanciata. L’altro piede è puntato* a sinistra. Ra commenterebbe la mia osservazione che se l’entità si regge su questo piede sarà molto, molto attentamente bilanciata?

Ra: Io sono Ra. Questa è un’importante percezione, perché è una chiave non solo per questo concetto complesso ma anche per altri. Puoi vedere la “Squadra a T” che, a tratti separa “come a un piede** da fondamenta sicure” dalla natura dell’esperienza ma tuttavia da questa stessa natura dell’esperienza, è accuratamente, precisamente e architetturalmente collocata nel fondamento di questo complesso concettuale e, in effetti, nel complesso mentale archetipico.

“Esperienza” ha la natura di esprimere più efficacemente e intensamente l’architettura dell’esperienza, sia la fragilità della struttura che la sicurezza della struttura.

*(pointed significa sia appuntito che puntato) **(unità di misura anglosassone)

94.19 Interrogante: A me pare che dalla configurazione di questa entità maschile nella Carta Quattro, che guarda alla sinistra e il piede destro è puntato alla sinistra, questa carta vorrebbe indicare che si debba essere in una posizione difensiva rispetto al percorso della mano-sinistra, senza il bisogno di preoccuparsi di protezione rispetto al percorso della mano-destra. Ra commenterebbe questo?

Ra: Io sono Ra. Ancora una volta, questa non è la suggestione che cercavamo di offrire costruendo questa immagine. Tuttavia, la percezione non può dirsi essere incorretta.

94.20 Interrogante: La forma magica è sul margine destro della carta, indicando a me che la significanza spirituale è sul margine destro della carta, indicando a me che l’esperienza spirituale sarebbe il sentiero della mano-destra. Ra potrebbe commentare questo?

Ra: Io sono Ra. Sì. La figura esprime la natura dell’esperienza, che ha la sua attenzione catturata da quello che può essere definito il catalizzatore della mano-sinistra. Allo stesso tempo, il potere, la magia, è disponibile sul sentiero della mano-destra.

La natura dell’esperienza è tale che l’attenzione deve ricevere costantemente varietà di esperienze. Quelle che si presume siano negative, o sono interpretate come negative, possono sembrare in abbondanza. È una grande sfida prendere il catalizzatore ed elaborare la magica, esperienza positiva. Ciò che è magico nell’esperienza negativa perviene molto più a lungo, diciamo, nella terza densità.

94.21 Interrogante: Ora, ambedue il terzo e il quarto archetipo, a mio avviso, lavorano insieme al solo scopo di creare la polarità nel modo più efficiente possibile. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Non si può dire che questo sia incorretto. Suggeriamo la contemplazione di questo complesso di pensiero.

94.22 Interrogante: Quindi antecedentemente al processo di velatura quello che chiamiamo “catalizzatore dopo il velo” non era catalizzatore semplicemente poiché non era efficiente nel creare polarità, perché questo processo di immagazzinamento, si potrebbe dire, di cui ho fatto un diagramma, del catalizzatore che passa attraverso il velo e diviene esperienza polarizzata, non era in effetto perché la visione di ciò che chiamiamo catalizzatore da parte dell’entità era vista molto più chiaramente come semplicemente un’esperienza dell’Uno Creatore e non qualcosa che era in funzione di altri complessi mente/corpo/spirito. Ra potrebbe commentare questa dichiarazione?

Ra: Io sono Ra. I concetti discussi sembrano senza distorsione significativa.

94.23 Interrogante: Grazie. Allora ci aspettiamo, nella Carta Numero Quattro, di vedere il risultato di azione catalitica e, quindi, una maggiore definizione tra le aree scure e quelle chiare. In questa carta notiamo che è più decisamente scura in alcune aree e più bianca in altre in senso generale rispetto alla Carta Numero Tre, indicando a me che la separazione tra le due inclinazioni (biases) è avvenuta, e dovrebbe essere presente, per seguire il progetto per l’esperienza. Ra potrebbe commentare questo?

Ra: Io sono Ra. Sei perspicace, o studente.

95.22 Interrogante: E sembra che il quadrato su cui siede l’entità, che è pressoché totalmente nero, sia una rappresentazione dell’illusione materiale e il gatto bianco stia custodendo (is guarding) il percorso della mano-destra che è ora separato nell’esperienza da quello della sinistra. Ra commenterebbe questa osservazione?

Ra: Io sono Ra. O studente, la tua visione quasi vede ciò che era inteso. Tuttavia, le polarità non necessitano guardiani. Cosa, allora, o studente, ha bisogno della guardia?

95.23 Intervistatore: Quello che intendevo dire era che l’entità è custodita lungo il percorso della mano-destra, una volta che esso è stato scelto, da effetti dell’illusione materiale che sono di polarità negativa. Ra commenterebbe questo?

Ra: Io sono Ra. Questa è una accurata percezione del nostro intento, o studente. Possiamo notare che il grande gatto veglia in proporzione diretta alla purezza delle manifestazioni dell’intenzione e alla purezza del lavoro interiore svolto lungo questo percorso.

95.24 Interrogante: Da questa dichiarazione interpreto il seguente significato: Che se “l’Esperienza della Mente” ha sufficientemente scelto il percorso della mano-destra, come ci si avvicina alla purezza totale nella scelta del percorso della mano-destra, allora ci si avvicina anche alla totale impenetrabilità dall’effetto del catalizzatore della mano-sinistra. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è squisitamente percettivo. Il cercatore che puramente ha scelto il percorso del servizio-agli-altri non avrà sicuramente una differente esperienza incarnativa apparente. Non c’è riparo esterno nella vostra illusione dalle raffiche, dalle folate e dalle bufere di catalizzatore rapido e crudele.

Tuttavia, al puro, tutto ciò in cui si imbatte parla dell’amore e della luce dell’Uno Infinito Creatore. La tempesta più crudele* è vista con un ambiente (ambiance) di difficoltà offerte e opportunità a venire. In tal modo, la grande torcia** di luce è tenuta alta sopra costui così che tutte le interpretazioni possano essere viste come protette dalla luce. *(The cruelest blow) **(the great pitch of light)

95.25 Interrogante: Mi sono spesso interrogato sull’azione del catalizzatore casuale e programmato riguardo all’entità con la polarizzazione positiva o negativa molto forte. Uno dei due o entrambi sarebbero in gran parte liberi dal catalizzatore casuale che avviene, come grandi catastrofi naturali o guerre o qualcosa di simile [che] genera molto catalizzatore casuale nelle vicinanze fisiche di un’entità altamente polarizzata? Questo grande gatto, quindi, ha effetto su un tale catalizzatore casuale sul percorso della mano destra?

Ra: Io sono Ra. In due circostanze è così. In primo luogo, se c’è stata la scelta pre-incarnativa che, ad esempio, non si deve perdere la vita al servizio del gruppo culturale, gli eventi dovranno precipitare in maniera protettiva. In secondo luogo, se un’entità è in grado di dimorare completamente nell’unità, l’unico danno che può accaderle è il cambio dell’esteriore veicolo fisico del raggio giallo nel veicolo del più colmo di luce complesso mente/corpo/spirito, mediante il processo di morte. Tutte le altre sofferenze e dolori non sono nulla per uno come questo.

Possiamo notare che questa perfetta configurazione dei complessi mente, corpo, e spirito, quando all’interno del veicolo di terza densità, è straordinariamente rara.

95.26 Interrogante: Dovrei capire, allora, che non c’è alcuna protezione se l’Esperienza della Mente è diventata negativa e il sentiero negativo è percorso? Tutto il catalizzatore casuale può influire sull’individuo polarizzato negativamente in funzione della natura statistica del catalizzatore casuale. È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto. Potresti notare alcuni di quelli dei vostri popoli che, in questo nesso spazio/tempo, cercano luoghi di sopravvivenza (places of survival). Questo è dovuto alla mancanza di protezione quando il servizio al sé è invocato.

CATALIZZATORE97.10 Interrogante: Grazie. La Carta Numero Cinque, il Significatore della Mente, indica in primo luogo, per come la vedo io, semplicemente un maschio all’interno di una forma strutturata in maniera rettangolare Questo mi suggerisce che il Significatore della Mente in terza densità è ben confinato all’interno dell’illusione, come è anche suggerito dal fatto che il basamento del maschio è una forma rettangolare che non mostra facoltà per il movimento. Ra commenterebbe questo?

Ra: Io sono Ra. O studente, hai afferrato la più cruda essenza della natura del completo avviluppamento del Significatore all’interno del rettangolo. Valuta da te stesso, o studente, se i tuoi pensieri possono camminare. Le abilità della mentalità più finemente affinata non sarebbero conosciute senza l’uso del veicolo fisico che chiamate corpo. Attraverso la bocca la mente può parlare. Attraverso le membra la mente può effettuare l’azione.

97.11 Interrogante: L’entità guarda a sinistra, ad indicare che la mente ha la tendenza a notare più facilmente il catalizzatore negativo o l’essenza negativa del proprio ambiente. Ra vorrebbe commentare questa osservazione?

Ra: Io sono Ra. Questo è sostanzialmente corretto

97.12 Interrogante: Ci sono due piccole entità nella parte inferiore del seggio, una nera e una bianca. Per prima cosa chiederei a Ra: questo disegno è corretto nella colorazione? Quello nero è nella corretta posizione rispetto ai disegni originali di Ra?

Ra: Io sono Ra. Quello che percepisci come nero era prima rosso. Oltre a questa differenza, gli esseri nel concetto complesso sono posizionati correttamente.

97.13 Interrogante: La colorazione rossa è quindi un mistero per me. Inizialmente avevamo deciso che questi rappresentavano la polarizzazione della mente, positiva o negativa, poiché il suo sé significativo sarebbe stato significativo come una o l’altra polarità. Ra commenterebbe questo?

Ra: Io sono Ra. Le indicazioni di polarità sono quelle presunte dall’interrogante. Il simbolismo antico per il sentiero della mano sinistra era la colorazione ruggine.

97.16 Intervistatore: Mi chiedevo perché l’entità scura fosse sul lato destro della carta per quanto riguarda la figura maschile, che è il Significatore, e l’entità bianca chiara sia sulla sinistra. Se potessi commentare dopo aver fatto tossire lo strumento, per favore?

Ra: [Tosse.] La natura di… Ci fermiamo.

[Dieci secondi di pausa.]

Sono Ra. C’è stata una grave riacutizzazione del dolore. Ora possiamo continuare.

La natura della polarità è interessante in quanto quelle esperienze offerte al Significatore come positive frequentemente vengono registrate come produttive di pregiudizi che possono essere considerati negativi, mentre il frutto di quelle esperienze apparentemente negative è spesso trovato essere utile per lo sviluppo del pregiudizio del servizio-agli-altri. Poiché questa è forse la caratteristica guida di ciò che la mente elabora e registra, questi simboli di polarità sono stati così posizionati.

Si può notare che le mani della figura centrale indicano il pregiudizio appropriato per il lavoro di “destra” e di “sinistra”; cioè, la mano destra ha la gestualità del servizio agli altri, offrendo la sua luce all’esterno. La mano sinistra tenta di assorbire il potere dello spirito e indica ad esso per il suo uso da solo (alone;uso per sé stessi).

76.7 Interrogante: Allora ho ragione nel ritenere che i sacerdoti in Egitto, nel tentativo di convertire la conoscenza che avevano ricevuto inizialmente da Ra in una simbologia comprensibile, abbiano costruito e avviato il concetto dei tarocchi? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto con l’aggiunta dell’influenza sumera.

76.8 Interrogante: Gli insegnamenti di Ra si stavano concentrando sugli archetipi di questo Logos e sui metodi per conseguire un approccio molto prossimo alla configurazione archetipica? È corretto?

Ra: Io sono Ra. Questo è corretto senza essere vero. Noi di Ra siamo umili messaggeri della Legge dell’Uno. Cerchiamo di insegnare/imparare questa singola legge. Durante lo spazio/tempo dell’insegnamento/apprendimento egiziano abbiamo lavorato per portare il complesso della mente, il complesso del corpo e il complesso dello spirito in uno stato iniziatico in cui l’entità poteva contattare l’energia intelligente e così diventare insegnante/allievo egli stesso, cosicché la guarigione e i frutti dello studio potevano essere offerti a tutti. Lo studio delle radici della mente è una parte della vivificazione del complesso della mente e, come abbiamo notato, lo studio approfondito della parte delle radici della mente chiamata archetipica è una parte interessante e necessaria del processo nel suo insieme.

76.9 Interrogante: C’è, secondo l’opinione di Ra, qualche valore attuale per il riutilizzo dei tarocchi come aiuto nel processo evolutivo?

Ra: Io sono Ra. Ripeteremo le informazioni. È opportuno studiare in profondità una forma di costituita e organizzata distorsione della mente archetipica per arrivare alla posizione di poter divenire e sperimentare archetipi a volontà. Avete tre scelte di base. Potete scegliere l’astrologia, i dodici segni, come chiamate queste parti della rete energetica del vostro pianeta, e quelli che sono stati chiamati i dieci pianeti. Potete scegliere il tarocco con i suoi ventidue cosiddetti Arcani Maggiori. Potete scegliere lo studio del cosiddetto Albero della Vita con i suoi dieci Sephiroth e le ventidue relazioni tra le stazioni.

È bene indagare su ciascuna disciplina, non come un dilettante, ma come uno “che cerchi la pietra di paragone”, uno che “desidera sentire l’attrazione del magnete”. Uno di questi studi sarà più attraente per il cercatore. Lasciate quindi che il cercatore indaghi sulla mente archetipica usando, essenzialmente, una di queste tre discipline. Dopo un periodo di studio, la disciplina padroneggiata a sufficienza, il ricercatore può quindi completare il passaggio più importante: cioè il superamento di quanto scritto al fine di esprimere in una maniera unica la sua comprensione, se si può ancora perdonare il termine, della mente archetipica.

90.27 Interrogante: Allora è la mente archetipica e gli archetipi il meccanismo maggiore formante i modi e la vera essenza dell’esperienza che attualmente sperimentiamo qui?

Ra: Io sono Ra. Queste risorse sono una parte di ciò a cui ti riferisci.

90.28 Interrogante: Quello che sto in realtà chiedendo è di quale parte percentuale, approssimativamente, sono responsabili?

Ra: Io sono Ra. Ti chiediamo ancora una volta di considerare che la mente archetipica è una parte della mente profonda. Ci sono diverse parti in questa mente. La mente può servire come una risorsa. Chiamare la mente archetipica il fondamento dello sperimentare è semplificare oltremodo le attività del complesso mente/corpo/spirito. Rispondere alla tua domanda considerando percentuali è, quindi, abbastanza fuorviante in qualunque forma di risposta diretta, tanto che vorremmo chiedere che tu ri-domandi.

90.29 Interrogante: Va bene. Non credo fosse una buona domanda.

Ora, quando Ra inizialmente fece progetti per aiutare gli egiziani nella loro evoluzione, qual era il maggiore, o il concetto primario, e anche il secondario e terziario, se puoi nominarmeli, che Ra desiderava impartire agli egiziani? In altre parole, quale era il progetto di formazione o il programma di Ra per rendere gli egiziani consapevoli di ciò che era necessario per la loro evoluzione?

Ra: Io sono Ra. Siamo venuti ai vostri popoli per enunciare la Legge dell’Uno. Abbiamo voluto far comprendere a coloro che desideravano sapere dell’unità che nell’unità tutti i paradossi sono risolti; tutto ciò che è rotto è sanato; tutto ciò che è dimenticato viene portato alla luce. Non avevamo alcun piano di insegnamento, come tu lo hai chiamato, in quanto la nostra intenzione quando camminavamo tra i vostri popoli era manifestare ciò che era richiesto da quegli allievi/insegnanti a cui eravamo giunti.

Siamo coscienti che questa particolare linea di interrogazione; che è, la natura e architettura della mente archetipica, ha condotto l’interrogante a tentare, a suo parere senza successo, di determinare la relativa importanza di questi concetti. Non possiamo apprendere/insegnare per nessuno, né coglieremmo questa opportunità dall’interrogante. Tuttavia, commenteremo.

L’adepto ha già lavorato molto, non solo nei centri di energia rosso, arancione, giallo e verde, ma già nell’apertura del blu e dell’indaco. Fino a questo punto gli archetipi funzionano come il grande basamento o plinto di una struttura costruita o di una statua, che mantiene il complesso della mente attivo (viable), a livello e utilizzabile come una risorsa ogni qualvolta esso può essere evocato. C’è un punto in cui l’adepto riprende il suo lavoro. Questo è il punto in cui una chiara e consapevole considerazione della mente archetipica è utile.

97.9 Interrogante: Forse non ho formulato questo nella maniera in cui intendevo farlo, ovvero: abbiamo già determinato gli oggetti che dovrebbero essere rimossi dalle prime quattro carte. La domanda era: mi è sfuggito qualcosa che dovrebbe essere rimosso, che non era nelle intenzioni originali di Ra, nelle ultime sessioni di determinazione di cosa dovrebbe essere rimosso?

Ra: Io sono Ra. Ripeteremo la nostra opinione che ci sono diversi concetti che, in ogni immagine, sono basati astrologicamente. Tuttavia, questi concetti non sono privi di merito all’interno del concetto complesso previsto da Ra, data la percezione da parte dello studente di questi concetti in una maniera appropriata.

Non desideriamo formare ciò che può essere considerato da qualsiasi complesso mente/corpo/spirito una completa e infallibile serie di immagini. C’è una sostanziale precisazione da fare al riguardo. Con l’aiuto dell’interrogante, abbiamo indagato sui concetti complessi della grande architettura della mente archetipica. Per cogliere più chiaramente la natura, il processo e lo scopo degli archetipi, Ra ha fornito una serie di concetti complessi. In nessun modo dovremmo, come umili messaggeri dell’Uno Infinito Creatore, desiderare di portare innanzi alla considerazione di qualsiasi complesso mente/corpo/spirito che cerca la sua evoluzione, la sfumatura più pallida dell’idea che queste immagini siano nient’altro che una risorsa per lavorare nell’area dello sviluppo della fede e della volontà.

Per mettere ciò in prospettiva, dobbiamo guardare allo sbalorditivo mistero dell’Uno Infinito Creatore. La mente archetipica non risolve alcun paradosso né porta tutto nell’unità. Questa non è proprietà di alcuna risorsa che sia di terza densità. Pertanto, possiamo chiedere allo studente di alzare lo sguardo dal lavoro interiore e contemplare la gloria, la potenza, la maestà, il mistero e la pace dell’Unità (unificazione oneness). Nessuna considerazione di uccelli o animali, tenebre o luce, forma o ombra trattenga chiunque cerca dalla considerazione centrale dell’Unità.

Non siamo messaggeri del complesso. Portiamo il messaggio di Unità. Solo in questa prospettiva possiamo affermare il valore per il cercatore dell’adepthood (adeptato) del comprendere, articolare e utilizzare questa risorsa della mente profonda esemplificata dai concetti complessi degli archetipi.

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