CALCEDONIO

CALCEDONIO

CALCEDONIOClasse minerale: ossidi, gruppo dei quarzi.

Formula chimica: SiO2 (blu); SiO2 + Cu + (Cu) (ramato); SiO2 + (Mn) (rosa); SiO2 + Fe (rosso).

Gruppo cristallino: dimetrico

Sistema cristallino: trigonale

Durezza (Mohs): 6.5 a 7.0

Sfaldatura: assente

Frattura: concoide

Diffusione: comune

Lucentezza: da vitrea a cerosa

Opacità: da trasparente a translucida

Cristalli: Aggregati microcristallini, stalactiformi, botroidali o reniformi

Colore: incolore, bianco, scala di grigi, nero, verde, rosso, giallo-arancio, viola, blu; presenta molte tonalità e combinazioni.

CHAKRA

calcedonio rosso: Secondo Svadhishthana (“Addome”)

calcedonio giallo: Terzo Manipura (“Ombelico e Plesso Solare”)

calcedonio ramato e rosa: Quarto Anahata (“Cuore”)

calcedonio blu: Quinto Vishudda (“Gola”)

CARATTERISTICHE FISICHE

Il calcedonio è un biossido di silicio composto di quarzo e moganite, prodotto a temperature al di sotto dei 100°C da soluzioni ricche di acido silicico; si presenta in masse compatte cristalline, di colore uniforme o zonate con striature colorate di varie tonalità. La colorazione dipende dalle impurezze presenti nel reticolo cristallino (rame, manganese o ferro) ed è molto variabile: dal bianco-azzurro al verde-blu, dal giallo al rosa e al rosso.

GENESI

Il calcedonio si trova soprattutto nelle rocce ignee o sedimentarie, per esempio nella cavità interna dei geodi. In questo tipo di rocce il calcedonio viene depositato come minerale secondario per mezzo di soluzioni acquose di silice. Può capitare che il calcedonio si origini dalla presenza, al posto della silice, di sostanze come il legno, le ossa ed i coralli. In rare occasioni avviene che il calcedonio si forma dall’opale in seguito ad una trasformazione ricostruttiva.

CALCEDONIOBelle agate ed onici si trovano in rocce eruttive basiche, più o meno alterate specialmente della famiglia dei basalti, formanti rivestimenti e riempimenti di cavità rotonde ed ovali (amigdali) che talvolta nell’interno contengono cristalli di quarzo. Si dicono enidri (da ἔνιδρος “ricco d’acqua”) noduli incolori pieni d’acqua, già descritti da Plinio e rinvenuti specialmente in certi melafiri dell’Uruguay.

GIACIMENTI

Le località più note sono: per l’agata muschiata l’Utah, il Colorado, il Michigan e principalmente il Wyoming (Lamarie County) nel calcare carbonifero; per la corniola, o cornialina, l’India, il Brasile, l’Uruguay, l’Arabia e la Siberia. Il plasma viene probabilmente dalle prime cateratte del Nilo, e dal Baden; quello dell’antica Roma veniva forse dall’India occidentale. L’eliotropo da quest’ultima località, dal Brasile e dall’Australia. Per il crisoprasio, che si trova in relazione con il serpentino, le giaciture europee come quelle della Slesia sono poco importanti, notevoli invece quelle delle Indie Occidentali, degli Urali e dell’America del Nord (specialmente Oregon). La pietra focaia si rinviene nella formazione del Cretacico Superiore; il Hornstein in sedimenti marini, nei calcarei, nelle dolomiti e nelle arenarie ed infine nel legno silicizzato in arenarie e agglomerati del Colorado, dell’Arizona e della California. Il Calcedonio Blu dalla Turchia, dalla forte trasparenza, continua ad essere estratto senza interruzione dall’antichità ed è ancora oggi una gemma molto richiesta. Ulteriori giacimenti si trovano in Brasile, negli Stati Uniti (California), in India, in Madagascar, in Malawi, nella Namibia, nello Sri Lanka e nello Zimbabwe. In Italia si rinvengono nel Vicentino e in Val di Fassa, sono famosi i giacimenti di Volterra in Toscana.

GEMMOLOGIA

CALCEDONIOIl Calcedonio si taglia a Cabochon, in lastrine lucidate e Fili di Sfere; in gioielleria si usa per Gioielli fantasia, Collane e Bracciali o abbinato ad altre pietre dure; se ne fanno Cammei da incastonare in Spille e Anelli. Gli esemplari che presentano un’uniforme distribuzione del colore e una maggiore trasparenza sono i più pregiati. In passato il calcedonio veniva impiegato per la produzione di stampi e sigilli, oggi viene utilizzato soprattutto per la realizzazione di utensili ed oggetti. E’ molto resistente e può essere pulito a vapore o ultrasuoni; se esposto a una fonte di luce intensa, il Calcedonio può perdere l’intensità del suo colore o tornare al suo colore originale.

STORIA

Il nome Calcedonio deriva da Calcedonia, un antico porto della Bitinia, provincia romana situata nell’attuale Turchia. Il Calcedonio occupa un ruolo importante in molte culture antiche, come la civiltà mesopotamica (attuale Iraq), egizia e greca, lasciando delle tracce nella religione cristiana, islamica e buddista: basti pensare che le statue del Buddha sono prodotte con questa gemma.

Nella Bibbia il Calcedonio è una delle dodici gemme consegnate a Mosè sul Monte Sinai che, obbedendo all’ordine divino (Esodo 28:15-30) le fece incastonare nel pettorale di Aronne (gran sacerdote e fratello di Mosè). Queste gemme corrispondono ai dodici figli di Giacobbe e alle rispettive tribù di Israele. Ben quattro pietre preziose di queste dodici appartengono alla famiglia del Calcedonio: Agata, Diaspro, Onice e Sardio (Corniola).

Nelle Rivelazioni (21, 19-21) viene citato un ulteriore gruppo di dodici gemme poste nelle fondamenta delle mura della città di Gerusalemme e ancora una volta le Calcedonie sono quattro. Queste gemme sono direttamente associate agli Apostoli (Rivelazioni 21, 14) e secondo la classificazione del Vescovo di Cesarea del x secolo, il Calcedonio rappresentava l’Apostolo Andrea.

CALCEDONIOAnche per i Romani il Calcedonio aveva un significato particolare, essendo la gemma per eccellenza per la fabbricazione di amuleti magici, sigilli, cammei e intagli, oltre che essere incastonata per impreziosire anelli, spille, bracciali, fibule e collane.

Nella magia del Rinascimento si incideva su questa pietra la figura di un uomo con la mano destra alzata e l’amuleto veniva portato per aver successo nelle cause legali, come anche per aver salute e sicurezza. Nel XVI secolo veniva suggerito dai maghi come antidoto alle false idee e alle fantasticherie e, a tale scopo, veniva forato e portato appeso al collo. Ancora oggi resta comunque una pietra molto amata dai tagliatori di gemme, dai gioiellieri e dai collezionisti.

VARIETÀ DI CALCEDONIO

Esistono diverse varietà di calcedonio le quali entrano a far parte dell’elenco delle pietre dure e vengono utilizzate per realizzazioni ornamentali. Se esistono vari colori e, dunque, diverse varietà di calcedonio è a causa delle impurezze del reticolo cristallino. Fin dall’antichità la colorazione è stata anche modificata tramite esposizione alla luce solare, riscaldamento, o contatto con liquidi (la pietra è altamente porosa e permette un assorbimento selettivo dei liquidi). A seconda della colorazione e dell’aspetto, il calcedonio prende varie denominazioni: agata, corniola, crisoprasio, diaspro, onice, sarde, eliotropio, calcedonio comune, calcedonio azzurro, calcedonio giallo.

CALCEDONIO COMUNE: Ha un colore grigio azzurrognolo, biancastro o beige uniforme, ma non mancano i campioni di colore bianco-cera, azzurrognolo diafano o rosa-lilla.

CALCEDONIO AZZURRO: Ha una colorazione azzurro cenerino, azzurro lilla o azzurro violetto vivace, quest’ultima è la varietà più pregiata, ma anche i campioni provenienti dall’Africa non sono da meno

CALCEDONIO GIALLO: Non presenta mai una colorazione uniforme nei campioni naturali, probabilmente è questa variante che Plinio il Vecchio chiamò Jaspis aerizusa.

L’AGATA presenta diversi colori e si origina nelle rocce magmatiche. Viene spesso associata al quarzo cristallino (quarzo ialino e ametista), può presentare inclusioni significative di acqua (enidro). Il nome di questa varietà di calcedonio deriva da un fiume chiamato Achates che corrisponde, probabilmente, al fiume Dirillo che scorre in Sicilia. Le sottovarietà sono:

CALCEDONIO AGATA: è una sorta di incrocio tra corniola e agata, presenta la colorazione della corniola, ma guardandola attentamente mostra la struttura dell’agata, con straterelli o bande curve o rettilinee, di spessore diseguale e a colorazione bianca, bruna e grigio-giallastra.

CALCEDONIOLa corniola si presenta traslucida e semitrasparente e si caratterizza per avere un colore rosso sanguigno con sfumature che vanno dal giallo all’arancio. Anche il crisoprasio è un calcedonio traslucido ma dal punto di vista cromatico presenta un colore verde chiaro, con qualche sfumatura che richiama il giallo. Anche la corniola ha una sottovarietà, ovvero la sarda la quale assume una colorazione variabile dal rosso bruno al bruno marrone.

CALCEDONIO AGATA NICCOLO (o calcedonio niccolo): varietà caratterizzata da strati neri e grigio-azzurri o cerulei alternati. Nell’antichità è testimoniata anche col nome di Aegyptilla (Plinio, XXXVII, 54), nome che si applicava anche al calcedonio onice e sardonica

CALCEDONIO AGATA ONICE (o calcedonio onice): opaco o semi-opaco, caratterizzato dall’alternanza di strati bianchi e neri, fortemente contrastanti, ideali per la realizzazione dei cammei.

CALCEDONIO AGATA SARDONICA O CALCEDONIO SARDONICA: alterna strati di corniola e sarda con livelli biancastri. Secondo le credenze astrologiche insieme all’olivina è la pietra dei nati sotto il segno del Leone.

CORNIOLA: una varietà di calcedonio traslucida o semitrasparente con inclusioni di minerali ferrosi da alterazione come limonite o ematite, caratterizzata da un colore uniforme rosso sanguigno fino al giallo arancio. Nell’antichità si chiamava così anche la varietà calcedonio sarda, e di volta in volta poteva assumere nomi simili, come Cornerina, Cornalina o Carnerina

SARDA: è una sottovarietà di corniola più scura, ma meno luminosa per via della sua colorazione, da rosso bruno a bruno marrone. La distinzione tra corniola e sarda si basa su un’interpretazione del colore, che è puramente soggettiva. Deve il suo nome a Sardi, antica capitale della Lidia.

DIASPRO: sono così chiamati i calcedoni opachi e di colorazione uniforme. I colori più comuni sono le tonalità di rosso, viola e verde cupo, anche se alcune fonti trattano il diaspro ed il calcedonio come due specie distinte.

LIDITE (o basanite) è una varietà di scisto (siliceo), considerata da alcuni un diaspro; nera per inclusione di sottilissime particelle di carbone; talvolta in frammenti a contorni irregolarmente romboedrici e con frattura concoide. È frequente nelle formazioni paleozoiche e viene adoperata, non pulita, per il colore nero intenso, per la determinazione del titolo dell’oro; onde il nome di pietra di paragone.

ELIOTROPIO: verde scuro opaco con punteggiature microdendritiche di ossidi di ferro di colore rosso-vivo dovute a inclusione di idrossidi di ferro. Plinio il Vecchio chiamava questa varietà heliotropium o Prasius.

CALCEDONIOCRISOPRASIO: un calcedonio traslucido e nickelifero con una colore uniforme tipicamente verde chiaro/giallo-verde. In antico è chiamato anche jaspis (Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XXXVII, 37), è detto anche plasma a seconda dell’intensità della colorazione verde.

PLASMA: si dice una varietà comune nelle rovine di Roma, di colore verde scuro, traslucida e per lo più usata come gemma.

CALCEDONIOONICE: (da ὄνυξ “unghia”) di colore uniforme che copre le tonalità rosso-bruno e l’intera gamma di grigi fino al nero. Se vi sono strati rossi di corniola o sarda si dice Sardonice; Se stratificato si parla di calcedonio onice. Se rinvenibile in forma massiva e stratificata prende il nome di selce: un materiale molto utilizzato dall’uomo nella preistoria per la preparazione di oggetti affilati e monili.

SELCE PIROMACA o pietra focaia è la varietà prodotta dall’aggruppamento di resti silicizzati organogeni, scheletri di radiolari, di colore grigio, giallo, rosso-bruno, fonde per riscaldamento in un vetro incolore per cui la colorazione si crede dovuta alla sostanza organica.

PIETRA CORNEA: (Hornstein), compatta, a frattura concoide.

PSICHE

CALCEDONIOIl calcedonio è in cristalloterapia una pietra legata alla fratellanza e all’amicizia, soprattutto all’interno di piccoli e grandi gruppi. Può essere utilizzato sia per favorire la telepatia fra persone, sia per assorbire l’energia negativa, disperdendola.

Il minerale crea equilibrio fra la mente, il corpo e lo spirito. Favorisce sentimenti di generosità, attira benevolenza e rimuove emozioni legate all’ostilità o alla tristezza. Questa pietra allontana i dubbi e infonde fiducia in se stessi. Ottima quindi per meditare, contribuisce a rendere chi la usa più aperto ed entusiasta. il Calcedonio azzurro è sedativo e antiansia, propizia la calma e combatte ansia, paure, incubi, depressione. Migliora la capacità oratoria, l’abilità dialettica e la facoltà di parlare utilizzando il linguaggio altrui. Inciso con il proprio simbolo zodiacale, amplifica le virtù del segno (Bilancia). Le perle di Calcedonio bianco-grigio aiutano le madri nel parto e nell’allattamento.

Il calcedonio ramato induce il soggetto a scoprire il significato e il contenuto della propria vita, nonché a sviluppare il senso dell’estetica e dell’armonia. Aiuta a dare valore all’esistenza e assiste alla rielaborazione delle idee e dei ricordi. Stimola la tolleranza.

Il calcedonio rosa rappresenta la vitalità, la comprensione e la generosità. Suscita il desiderio di aiutare il prossimo a risolvere i propri problemi. Rafforza la disponibilità verso gli altri anche in caso di conflitti. Aumenta la curiosità e il desiderio di apprendere.

Il calcedonio rosso infonde forza e ottimismo, capacità di dominare le situazioni critiche e di raggiungere i propri scopi. Rende mentalmente flessibili e allo stesso tempo focalizza sulla strategia vincente. Incoraggia la sincerità e l’ispirazione, spinge alla realizzazione dei sogni.

CORPO

Il calcedonio è una forte pietra di guarigione e di pulizia ed è legato soprattutto alla salute di occhi, colecisti, milza, ossa, sangue e sistema circolatorio.

Il calcedonio blu guarisce le affezioni dell’apparato respiratorio, è perciò utile contro il raffreddore o i disturbi prodotti dal fumo. Attenua i sintomi della meteoropatia ed espleta una funzione antinfiammatoria, riduce la pressione del sangue e tiene bassa la temperatura dell’organismo quando fa molto caldo.

Previene e cura l’arteriosclerosi. È un forte calmante ed è consigliato per uscire dall’esaurimento nervoso.

Il calcedonio ramato stimola la depurazione del fegato e combatte i processi infiammatori dell’apparato genitale femminile, ad esempio la candidosi. Svolge anche un’efficace azione stimolatrice del sistema immunitario.

Il calcedonio rosa dà calore e rivitalizza. Rafforza il cuore, il sistema immunitario e quello linfatico.

Il calcedonio rosso accelera il processo di coagulazione nel sangue e stimola la circolazione. Riduce la sensazione di fame intervenendo durante l’assimilazione dei cibi nell’intestino.

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